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PODISMO

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Dopo il Kim e liu del Nord e il Kim e Liu di Roma la società sportiva Kin Sori Taekwondo asd si conferma prima delle toscane nel taekwondo e 3 nel parataekwondo italiano.

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Il mlibro è scritto a quattro mani da Dalmazio Biagini, Serafino Cappelli, Valter Ciurli e Riccardo Biagini.

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QUARRATA
Tarmovalorizzatore, il centrosinistra: "Ecco le nostre idee per soddisfare esigenze ambientali, sociali e di salute"

5/12/2023 - 12:34

I partiti di centrosinistra intervengono sul futuro del termovalorizzatore.

 

"Il Partito Democratico di Quarrata da tempo si è posto il quesito se è opportuno proseguire con l’esperienza di mantenere sul territorio l’impianto del termovalorizzatore di Montale. Pertanto ha proposto una discussione con tutti i referenti del centrosinistra del comune, rappresentati in consiglio comunale e non, ma presenti e attivi con propri organismi nel territorio comunale, ivi presenti anche con liste civiche.


La discussione profonda di confronto che ci siamo posti senza ideologismi di tutte le parti coinvolte, nessuna esclusa è in merito al futuro dell’impianto del termovalorizzatore di Montale di proprietà dei tre Comuni, Agliana, Montale e Quarrata.

 

Sappiamo che il 2024 sarà un anno di svolta per l’impianto di trattamento termico dei rifiuti di Montale. Nella discussione ampia che ha portato a questo documento sono state analizzate nel dettaglio, talvolta supportate da interventi di tecnici qualificati, le varie possibilità sul tavolo ed è stato effettuato un attento e ragionato sunto che di seguito riportiamo.

 

Non facciamo volutamente riferimento a nessuna delle manifestazioni di interesse già presentate in quanto consideriamo le tre amministrazioni comunali, proprietarie dell’impianto capaci di effettuare le proprie valutazioni.

 

Partendo dalla consapevolezza che fare politica è saper gestire i bisogni e le criticità del territorio affrontando, laddove sia necessario, anche scelte non scontate nel bene della collettività, dell’ambiente e della tutela del territorio. Il nostro obiettivo è traguardare un’economia circolare dei rifiuti con basso impatto ambientale e con il fine di trasformare i beni di scarto in nuove materie “seconde” da reinserire nei vari cicli produttivi, ma allo stesso tempo siamo tutti consci del fatto che questa pratica, seppur virtuosa e sempre più in crescita, non riesca a recuperare la totalità dei rifiuti prodotti dai territori.

 

Attualmente e nel prossimo futuro, ogni ciclo integrato dei rifiuti richiede un impianto di trattamento di fine ciclo, che processi e trasformi quella frazione di rifiuti non recuperabili. Le soluzioni tecniche disponibili al momento si dividono in stoccaggio nel sottosuolo (discariche) oppure trattamento termico dei residui.

 

La nostra idea si articola in più punti e cerca di soddisfare le esigenze ambientali, di salute pubblica e sociali.

 

Esigenze ambientali:

-Controllo impianto con riduzione e monitoraggio dei GAS clima alteranti e degli ossidi di azoto
-Potenziamento della differenziata e raccolta puntuale sul territorio dei comuni ivi compreso il porta a porta anche del vetro.
-Comunità energetiche inserire l’impianto o parte di tale in una o più comunità energetiche per rendere alla collettività un accesso all’energia più sostenibile e con un prezzo calmierato.
-Creazione di una nuova linea di smaltimento dei pannelli fotovoltaici e di attrezzature di accumulo elettrico.
-Esigenza di inserire progetti di studio a fianco dell’ impianto su nuove tecnologie per la gestione dei rifiuti, generazione di idrogeno e gas tecnici di sintesi utilizzando anche in parte la quota di calore prodotta dall’ impianto rinnovato.
-Incentivazione della conversione energetica delle utenze del territorio verso un più massiccio utilizzo di Fer.

 

Salute pubblica:

-Risultati indagine epidemiologica chiediamo la chiusura e la pubblicazione dei dati dell’indagine eseguita ormai da tempo, per rendere i cittadini consapevoli degli eventuali collegamenti tra l’impianto e la salute di tutti.
-Pubblicazione dei parametri di misura e controllo su portale pubblico e sui siti dei comuni che risiedono sul territorio
-Istituzione di un tavolo di controllo e garanzia permanente per la valutazione periodica dei dati emissivi dell’ impianto sul territorio con pubblicazione periodica dei verbali.

 

Sociali:

-Percorsi formativi per tutta la cittadinanza periodici e costanti negli anni per una cultura del corretto riciclo e della raccolta differenziata sempre più efficiente. Vogliamo che questi corsi e questa nuova cultura sia la leva per sensibilizzare sia i privati cittadini che le aziende a un progressivo e costante riduzione della quota di rifiuti da imballaggi. Promuovere progetti didattici specifici per formare una cultura del territorio e della corretta gestione delle risorse e dello smaltimento dei rifiuti.
-Comunità energetiche di area intercomunale, per avanzare politiche di fornitura democratica dell’energia elettrica. Per rendere questo servizio un bene di tutti al fine di promuovere un futuro reddito energetico.
-Possibilità di una remunerazione annuale per i territori (da definire), con la possibilità di dedicare una quota parte dei proventi dell’energia elettrica prodotta come remunerazione di fondi in aiuto al territorio.
-Tutelare i posti di lavoro dei dipendenti dell’impianto per non perdere le maestranze e le competenze acquisite nel tempo.

 

Questa analisi è condivisa dai referenti politici del comune di Quarrata e liste civiche presenti in amministrazione comunale e non, al fine di rendere l’impianto essenziale riammodernando per renderlo più sicuro, più efficiente, come bene per la collettività".

 

L'intervento è firmato da:
Partito Democratico Quarrata
Italia Viva
Lista civica “Siamo Quarrata”
Capogruppo lista civica Futuro civico
+ Europa
Gd Quarrata
Sinistra, pace, ambiente Quarrata

 
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6/12/2023 - 0:59

AUTORE:
Giuliano Ciampolini

L'inceneritore di Montale è stato inaugurato nel 1978: i primi 20 anni ha inquinato moltissimo e provocato conseguenti danni alla salute di molte persone e negli anni successivi ha inquinato meno, ma ha comunque inquinato e chi ha subito le conseguenze maggiori (per le ricadute nell'area più vicina) sono stati sicuramente gli abitanti di Agliana, Montale e Montemurlo.

L'attività inquinante dell'inceneritore di Montale è funzionante da 45 anni. Mi sembra che questa sia una ragione più che sufficiente per chiedere la chiusura di questa attività inquinante: una ragione talmente forte che merita una crescente protesta e ribellione dei cittadini di Montale, Agliana e Montemurlo e di tutti i cittadini che chiedono una politica moderna per lo smaltimento dei rifiuti tramite il recupero qualitativamente differenziato e il riciclo delle "materie seconde" in tutta l'area metropolitana da Firenze a Pistoia.

Che siano organizzazioni politiche al governo del Comune di Quarrata ad ipotizzare di non chiudere (o addirittura di potenziare?) l'inceneritore di Montale, a me sembra incredibile e persino irresponsabile. E che una simile ipotesi sia stata fatta anche da alcune organizzazioni politiche che si dichiarano progressiste e persino di sinistra ed ambientaliste, a me sembra uno scandaloso cedimento culturale a chi - come la Lega di Salvini, Forza Italia ed i renziani comunque collocati - sono sempre stati favorevoli all'incenerimento dei rifiuti.