Buongiorno e bentornati cari lettori, il libro che ospito oggi tra le righe della mia rubrica parla di una tematica molto attuale: l’uso dei social network.

“La mia vita senza social”, scritto da Roberto Bratti, giornalista e scrittore per ragazzi, ha come protagonisti due giovani adolescenti: Dafne e Luca, che frequentano la stessa scuola, ma sono totalmente diversi.

Dafne vuole diventare una Influencer e trascorre molto tempo sui social network. Luca, invece, li detesta.

Un giorno i due ragazzi si incontrano a una festa e tra loro nasce una forte simpatia. Stanno per arrivare le tanto sognate vacanze estive, ma i genitori di Dafne devono restare in città per motivi economici. Dafne non riesce ad accettarlo, si vergogna e si inventa una vacanza a Rodi. La giovane ragazza trascorre le calde e assolate giornate estive chiusa in casa a postare nuovi contenuti che crea grazie alla tecnologia, i suoi seguaci aumentano, ma una notte, un ladro entra nell’appartamento e Dafne lo trova davanti a sé…

Sonia, la sorella maggiore di Dafne, scopre l’inganno e decide di sequestrarle il cellulare per ben tre  settimane, donandole un vecchio “Nokia” senza connessione ad internet. Dafne è palesemente disorientata, ma con il tempo capisce che osservando continuamente lo schermo del cellulare in attesa di una nuova notifica, sta perdendo la vita reale.

Un testo scorrevole che offre molti spunti di riflessione, non solo agli adolescenti, ma a tutti noi. L’uso dei social non va demonizzato, perché è solo uno strumento che se ben utilizzato offre molte opportunità, ma bisogna evitarne l’uso eccessivo.

L’autore attraverso questo romanzo invita i giovani a un uso corretto dei social grazie ad una storia in cui è facile immedesimarsi.

Età di lettura: da 10 anni.

Vi aspettiamo martedì, con una nuova recensione di Valentina.

di Ilaria Cecchi