Poche gare nel fine settimana di Pasqua, ma i podisti della Silvano Fedi hanno trovato comunque modo di prendervi parte.
Nel giorno della festa della Liberazione si è corsa a Bonelle, frazione del comune di Pistoia, la ‘’49^ Maratonina del Partigiano’’ che si svolge da ben 49 edizioni in ricordo del partigiano Silvano Fedi.
A quasi un anno dal riconoscimento Bandiera Azzurra 2024 ricevuto dalla città di Montecatini Terme, torna l’ex campione olimpico Maurizio Damilano.
Nella giornata di sabato 26 aprile Pistoia ospiterà un evento unico in Italia: il 43° Campionato nazionale di Qwan Ki Do kung fu cino-vietnamita.
Tutto pronto, dal punto di vista organizzativo, per il via ufficiale alla 3° edizione del “Torneo Pistoia Basket Girls” realizzato dal settore femminile di Pistoia Basket Junior.
Un weekend di sport e risultati eccellenti che vanno ben oltre il trofeo conquistato.
Sarà una primavera all’insegna delle bocce quella che si appresta a vivere Monsummano Terme.
Acqua dell'Elba Nico Basket - Basket femminile Pontedera 59-64
Giovedì 24 aprile alle 17 nelle Sale Affrescate del Palazzo comunale sarà inaugurata una mostra di Stefano Lotumolo.
"Raccontami un libro", di Ilaria Cecchi
Una Montecatini che non c’è più.
Faticosa e travagliata è stata la nascita del comune di Montecatini Terme,terza parte della divisione comunale di Montecatini Valdinievole(Alto)nel 1905 con sponsorizzazione dell’allora deputato,gionalista-statista-vice rè dell’Eritrea il Monsummanese Ferdinando Martini.Per farla breve ,mentre per Pieve a Nievole,non ci furono problemi,questi si ebbero nei confronti di Bagni di Montecatini,in quanto il capoluogo non voleva la loro scissione,ci furono incontri ,con relative sassaiole ai Bagnaioli che ritornavano a casa in zona Maona,ma la decisione era stata già presa.Il tutto si è concluso nel 1940(dopo 35 anni)con la fusione dei due comuni con capoluogo Bagni di Montecatini poi riadattato in Montecatini Terme.Questo come preambolo ,ma desidererei citare su come era la cittadina termale negli anni 50-60,era un posto invidiato da tutti ed il viverci rappresentava il massimo.
Il turismo,da sempre principale vocazione comunale,era ai vertici e qui venivano da tutto il mondo gli Scià di Persia,gli Emiri del Golfo Persico,i principali uomini mondiali di quel tempo.Le Panteraie ,locale incantevole,mettevano a disposizione i migliori complessi d’allora,Franco e i G5,Don Marino Barreto Junior ecc.ecc.,la Pineta era ben curata e frequentatissima giorno e notte(si diceva che la notte fosse meglio scansarla per altri problemi)nel gioco del calcio esisteva solo il campo sportivo di Via L.da Vinci e qui ,ricordo benissimo,venivano ad allenarsi tutte o quasi le squadre di serie A che la domenica avrebbero giocato a Firenze o Lucca,perché anche la Lucchese era nella massima serie ma in tre anni di retrocessioni consecutive fù inserita nel girone del Montecatini,nel Basket la quadra locale militava nella serie A e giocava nella palestra delle Scuole Elementari Pascoli ed era fucina di giovani talenti come il Montecatinese Massimo Masini,nazionale Italiano,per gli altri sport,vedi il pugilato si gareggiava al Palazzo che si alternava anche come pista da ballo secondo le esigenze,comunque il locale d’elitè per il ballo era sicuramente il Kursaal.
Nell’urbanistica stava prendendo il via la lottizzazione sia della zona Panteraie che di quella Nannini e si parlava di queste due zone come il meglio della residenza in città ,zone riservate alla Montecatini bene.Nello stesso periodo fù demolita la chiesa neoclassica del 1833 progettata dall’insigne architetto Luigi di Cambray Digny con il portale ingresso sorretto da bellissime colonne ioniche.Erano tempi diversi dall’attuale, con persone,probabilmente,diverse,c’era allora il culto dell’amicizia che oggi sembra scomparso,per dirne una,il lunedì di Pasqua i Montecatinesi lo festeggiavano con la merenda al parco delle Panteraie,questo per dire che ci si accontentava di cose minime pur di stare uniti insieme.Per concludere vorrei essere campanilista,una volta ogni tanto, e sfatare le dicerie d’allora su chi erano i montecatinesi,definiti dispregiativamente da alcuni abitanti dei comuni limitrofi,camerieri,non è così il vero montecatinese ha sudato le proverbiali 4 camice per essere arrivato al punto attuale,nessuno gli ha regalato niente,tutto è venuto da generazioni di gente che ha lavorato sodo.
Giovanni Torre