A.S. Estra Pistoia Basket 2000, come annunciato nella conferenza stampa di ieri dal presidente Joseph Mark David, comunica ufficialmente che Rick Perna sarà lo Special Advisor del numero uno del club biancorosso.
È finalmente arrivata l'alba per la programmazione sportiva 2025 di Fabio Pinelli, atteso tra i protagonisti al vertice del 48° Rally Il Ciocco e Valle del Serchio.
Giornata di presentazione in casa Pistoia Basket per il nuovo presidente della società biancorossa, ovvero Joseph Mark David.
Acqua dell'Elba Nico Basket - Cmb Valdarno 64-42
In un fine settimana flagellato dal maltempo, con alcune gare rinviate, Silvano Fedi presente in corsa e sempre protagonista.
Sarà un fine settimana a tinte forti, quello prossimo, per Pavel Group, pronta al debutto in grande stile nella coppa Rally di zona 7, nel contesto del Rally del Ciocco e Valle del Serchio, prima prova del Campionato Italiano Assoluto.
In archivio anche la seconda prova regionale con le armi ad aria compressa che ha avuto luogo, lo scorso fine settimana, al poligono di Tiro a segno nazionale sezione di Cascina.
Michele Vitiello del Judo Valdinievole Montecatini ha sfiorato il podio nella gara nazionale "Trofeo Italia " per la categoria Esordienti A e B. La gara si è svolta a Pescara nei giorni 8 e 9 marzo.
Al Pantheon degli uomini illustri l’evento inaugurale.
Anche quest’anno la Fondazione Jorio Vivarelli ha il piacere di ospitare giovani artisti.
Sull'ipotesi di realizzare un nuovo ospedale in Valdinievole i tre candidati valdinievolini di Sinistra Civica Ecologista, Cristiana Inglese, Giuseppe Chiaramonte e Roberto Zonefrati, insieme ad uno degli altri candidati pistoiesi, il coordinatore degli infermieri di Medicina B del San Jacopo Francesco Branchetti, dichiarano la loro contrarietà e spiegano quali sono gli investimenti necessari in sanità.
“Un nuovo ospedale – questa la loro opinione - porterebbe solo all'indebolimento del presidio di Pescia, che è e deve restare l'ospedale della Valdinievole. Piuttosto è Pescia che necessita di interventi di ristrutturazione ed ampliamento dei servizi, ma la prima cosa da affrontare e risolvere una volta per tutte è il problema del personale, dove vanno investite risorse per garantire il turn over rispetto ai pensionamenti e sostituzioni tempestive per assenze lunghe, incentivando anche la presenza di professionalità di alto livello in organico. Nel corso dell'emergenza sanitaria, abbiamo capito quanto il miglioramento del servizio sanitario dipenda dall'assistenza territoriale”.
Per i candidati di Sinistra Civica Ecologista si tratta di un argomento già dibattuto in passato. E aumentare i posti in cure intermedie è solo un aspetto, ma non è sufficiente. Occorre investire sul territorio anche in altri ambiti, rafforzando la presenza di personale sanitario sul territorio, medici di base ed infermieri.
“L'assistenza nel proprio domicilio – aggiungono Inglese, Chiaramonte, Zonefrati e Branchetti - esprime sempre più bisogni di tipo sanitario che non possono essere scaricati sui familiari. Da una parte il sovraccarico dei medici di base determina sempre più accessi impropri al pronto soccorso, dall'altra i pochi infermieri non riescono a soddisfare tutte le necessità di assistenza sanitaria. Nella previsione dell'infermiere di famiglia, occorre garantire un numero adeguato di infermieri sufficiente a garantire una reale presa in carico del paziente, tenendo conto anche delle caratteristiche dei diversi territori. Per esempio le zone montane richiedono più unità infermieristiche perché spostarsi da un domicilio all'altro richiede maggior tempo”.
A loro giudizio è poi necessario creare una rete territoriale di servizi di facile accesso alla cittadinanza, che possano rispondere all'urgenza di bisogni di assistenza sanitaria e sociale sulle 24 ore, senza dover ricorrere all’ospedale. Servono poi maggiori risorse per la gestione dei servizi di assistenza domiciliare, garantendo qualità del lavoro per gli operatori e quindi anche la qualità dell'assistenza.
“Dobbiamo investire – questa la loro conclusione - nella informatizzazione dei servizi per agevolare la comunicazione tra gli uffici e i presidi, alleggerendo i cittadini nell'adempimento delle pratiche burocratiche. Al tempo stesso serve investire nella messa a regime delle Case della Salute, che devono diventare l'unico punto di accesso per i cittadini per l'attivazione del percorso di cura e assistenza, per dare risposte integrate a bisogni sia di tipo sanitario che sociale. Infine occorre investire nella formazione continua degli operatori del territorio, interni alla ASL e non, uniformando i percorsi di aggiornamento per tutti i lavoratori in particolare su etica del lavoro, gestione dello stress da lavoro correlato, lavoro di equipe”.
Insomma alla Valdinievole serve ben altro piuttosto che un nuovo ospedale.