MONTECATINI - L'amministratore unico della società Terme, Fabrizio Raffaelli, ha indetto una conferenza stampa per smentire alcune notizie riportate dalla stampa locale nei giorni scorsi: “E' doveroso e necessario chiarire alcun punti: sui giornali sono uscite notizie false, frutto di ricostruzioni fantasiose. E' molto grave, perchè le notizie false che girano sul nostro conto vengono letti dai nostri soci e dai nostri finanziatori: per noi è un danno d'immagine importante”.

La smentita riguarda innanzitutto la notizia dei mancati pagamenti degli stipendi ai dipendenti della società: “Questo è falso – precisa Raffaelli –: per una mera mancanza di cassa sono state sospese le quattordicesime ai dipendenti, in quanto storicamente giugno, luglio e agosto sono i mesi con meno incassi per la nostra società. Non possiamo fare altro e il provvedimento è stato preso con sindacati e dipendenti consapevoli di questa scelta. Gli stipendi non solo sono assicurati, ma non sono mai stati messi in dubbio”.

Altre polemiche sulla società sono piovute (tanto per cambiare) dalla questione Leopoldine. Raffaelli ha puntualizzato: “Mi arrabbio quando mi si dice che da tre anni è tutto fermo. Si, il cantiere è fermo, ma il nostro impegno nel riavviare i lavoro è quotidiano e siamo convinti che arriveremo in fondo. In questo ultimo anno è stato fatto moltissimo: abbiamo recuperato i rapporti con le banche, ottenuto i permessi necessari e incontreremo nuovamente gli architetti dello studio Fuksas. Dall'esterno sembra tutto fermo, ma i fatti dicono il contrario”.

Riccardo Sensi nei giorni scorsi ha puntato il dito più volte contro la società Terme ma Raffaelli non vuole rispondergli direttamente: “La politica è una cosa, il nostro lavoro è un'altra. Sensi ha interrogato il sindaco e spetta a lui rispondergli”.

Intanto domani l'amministratore Raffaelli e il manager Sassoli incontreranno la Regione Toscana per fare il punto sulle attività di risanamento della società che, come ha ricordato Sassoli, “arriverà nei prossimi due anni. Lo avevamo detto all'inizio incarico che sarebbero stati necessari almeno tre anni per arrivare a un equilibrio. Noi siamo ottimisti, se continuiamo a lavorare bene ce la faremo. Però serve unità e determinazione da parte di tutti, stampa compresa: un passo falso adesso ci costerebbe caro e la società sarebbe nei guai, economicamente parlando”.

Domani è in programma anche un incontro con i sindacati. Un incontro che, fanno sapere dalla società "era già stato preso prima della decisione di sospendere le quattordicesime".

di Francesco Storai