Apam-Federalberghi di Montecatini, l’associazione storica e più rappresentativa della città, si è ritrovata al Grand Hotel Bellavista Palace & Golf della famiglia Pancioli per dare inizio a una stagione turistica già ricca di novità.

Tra queste il cambio al vertice dell'associazione degli albergatori, che passa da Giacomo Bardelli, entrato nel 1964 e direttore dal 1978 a Massimo Giusfredi, in precedenza ad Ascom e Unim.

Avrà il compito di pilotare tecnicamente il sodalizio presieduto da Francesca Taddei.

Un annuncio importante arriva da Stefano Morandi, presidente della Camera di Commercio Pistoia, secondo il quale il consiglio direttivo di Unioncamere della Toscana ha deliberato lo stesso stanziamento del 2011 per l’edizione di Miss Italia 2012.

Lo scorso anno il contributo era stato di 100 mila euro. Un primo passo per la copertura di un budget molto impegnativo. Adesso toccherà alla stessa Camera di Commercio stabilire l’importo del proprio stanziamento alla manifestazione.

Ma l'annuncio più atteso doveva essere quello del riavvio del cantiere Leopoldine (fermo da quasi 13 mesi), dopo che il pool di banche capeggiato da Bnl ha deliberato (ma non ancora versato) un mutuo di 4 milioni di euro, cui dovrebbero unirsi altre risorse della Regione.

«Sono molte notti che non dormo — dice il sindaco Giuseppe Bellandi — ed è un anno che soffriamo per quel cantiere chiuso. Tutte le forze sono state spese per sbloccare una situazione non voluta. Il mio grazie va anche alle banche, che pur ci hanno fatto soffrire per le garanzie richieste. Regione e Provincia non ci hanno lasciati soli. Spero sia una primavera lunga per Montecatini». E lì si ferma, senza dare altri lumi.

Francesca Taddei vuole allora portare una ventata di ottimismo. «Se non oggi — dice, rivolta a Bellandi — sono certa che prestissimo potrai darci la notizia del riavvio dei lavori».

Giacomo Bardelli ne ha viste tante in 48 anni di vita in Apam. Chiude la sua carriera con un rammarico:«Fra le ombre metto l’incapacità della categoria di rimanere unita sotto la stessa bandiera. Oggi in città esistono tre diverse associazioni: si è passata la parte. Questo, più che una perdita di associati, significa un indebolimento di potere sindacale, anche se restiamo l’associazione più rappresentativa. La nostra forza è restare uniti».