Cari lettori, questa settimana, vedendo la copertina del libro che propongo, forse penserete che sto prendendo il posto a Ilaria che si occupa delle letture per ragazzi. Effettivamente "Il bambino di vetro" di Fabrizio Silei è inserito nelle letture 9/12 anni (nel 2012 ha vinto il premio Andersen), però oggi io lo voglio consigliare a tutti, grandi e piccini. Visto che i capitoli non sono tanto lunghi si prestano anche per una lettura serale, come favola della buona notte.

 
Pino è un ragazzino che soffre di emofilia e per questo non può condurre una vita normale. Si racconta in prima persona, sotto forma di diario, raccontando la sua vita: quella di un bimbo che sta per entrare nel periodo adolescenziale ed è costretto a vivere sempre chiuso in casa, guardando la vita attraverso i vetri di una finestra. Pino osserva ogni giorno con attenzione quello che succede fuori, imparando così a conoscere per nome i coetanei che giocano per le strade senza vederlo. Ma sanno chi è: lo hanno soprannominato il bambino di vetro perché hanno saputo dai loro genitori che è malato e che qualunque cosa può metterlo in pericolo di vita.
 
Troverete la bellezza dell'amore, quella del babbo e della mamma di Pino, una solitudine che avvolge il cuore ma che ci lascia con un sorriso, la forza dell'amicizia dei ragazzi e anche drammatici pensieri di morte, ma soprattutto lo splendore della vita vera quando la si può assaporare e vivere anche facendo semplicemente la sentinella.
 
"Non è mai tardi per cambiare il proprio destino. E' proprio vero: finché c'è vita, c'è speranza".
 
Leggendolo, i consigli di lettura di Pino, vi faranno ricordare le letture fatte da ragazzi, con "I ragazzi della Via Pal", "Capitani coraggiosi" e l'indimenticabile avventura de "L'isola del tesoro" che il bambino ama tantissimo, ammette di averlo letto tre volte e di non riuscire a stancarsene. Ne è così preso da sognare di essere Jim al centro delle tante avventure del libro.
 
L'autore ci regala una bellissima e commovente storia, che di banale non ha niente: la debolezza fisica di Pino paragonata al vetro diventa il suo punto di forza, proprio come il materiale al quale viene paragonato, che è sì fragile ma anche tanto resistente.
 
In attesa del prossimo incontro con la nostra rubrica a cura di Ilaria Cecchi, vi auguro una serena settimana con tante letture appossionanti! A presto!

di Maria Valentina Luccioli