Il commerciante e consigliere comunale di opposizione Andrea Bonvicini interviene sulla Città del Natale.

"Ho ricevuto la proposta di adesione alle iniziative “eventi natalizi a Montecatini Terme” da parte di Confesercenti Pistoia. Con la presente comunichiamo che le nostre attività: Bonvicini-Brandani-Elisabetta Franchi-Bonvicini Superstore-Kasanova-Sisley-Benetton-Gucci e altre del centro con cui abbiamo dialogato e preferiamo non citare, non aderiranno all’iniziativa proposta, di livello non adeguato a una città ex termale che non offre niente durante l’anno per clientela di alto livello, con attività principale termale con stabilimenti chiusi.

Pensare di attrarre clientela di qualità con un programma infantile, mi sembra non condivisibile. Le attività non  si rilanciano con le vetrofanie con scritto sconti del 10%, altra iniziativa che tutti possono fare a prescinder dal Natale e che non siamo soliti effettuare in molti negozi soprattutto quando a Natale il regalo è potenzialmente fisiologico e la marginalità deve essere mantenuta. Ci manca il premio alla miglior vetrina per esser comparati ai paesini limitrofi.

In una città in crisi, i player del mercato e del centro che sono stati oggetto di iniziative squalificanti come il mercato di Forte dei Marmi, non possono essere oggi coinvolti da associazioni che non li hanno difesi e non li hanno coinvolti nelle decisioni e nelle riunioni. Ci sentiamo usati e non è accettabile. Volete le nostre vetrine le nostre luci per farvi belli.

Nemmeno nella Dmo, ci avete coinvolti con il nostro pensiero. Dmo, carrozzone comunale sostenuto dalle associazioni che neanche in quel caso ci hanno coinvolti. Lo spreco di soldi arriverà a circa 1 milione di euro per il 2025 per iniziative di concerti, iniziative che sono evaporate una volta terminate. Soldi che potevano essere utilizzati in investimenti anche per acquistare e rilanciare il patrimonio termale, quello si, vero volano per il
territorio e durevole nel tempo. Portatore di clientela di qualità da 3 a 10 giorni per la remise en forme e trattamenti benessere, che oggi non ci sono.
Non c’è un progetto città e non c’è visione. Ma con una variazione di bilancio vengono spesi 400 mila euro per Natale. Meglio i concertini sulle scale del Comune o qualcosa che dura nel tempo?

Tutti fanno spot e nessuno programma il sistema città da inizio dell’anno, con un’amministrazione Del Rosso che spreca risorse pubbliche, per dire che ha fatto qualcosa.

Invece di pensare alle piscine termali o alle terme romane, o prepararsi all’asta di fine anno per i beni singoli termali in vendita, si consola e gonfia il petto con  le vetrofanie e i concertini sulle scale del Comune. Ottimo.

La città Unesco che oggi vede più stabilimenti termali chiusi rispetto al passato, che non viene valorizzata con iniziative di alto livello definite per tempo, con con marketing inesistente e senza un progetto di sistema di tutta l’area che possa attrarre Fondi europei di coesione e svluppo che per le Terme di Sciacca e Acireale in Sicilia hanno valso su progetto 90 milioni di euro. Così Unesco a rischio di perdere tale riconoscimento, poiché il protocollo non è rispettato.

Con Edoardo Fanucci, abbiamo proposto la via dell’arte e della cultura, sul viale Verdi e anche illuminazione artistica anche della pineta, ma tutto l’anno, e  un calendario di eventi programmato oggi per il  2026, quando nel 2025 tutto last minute e non è arrivato un turista nemmeno per sbaglio per il concerto di Zubin Metha.

E soprattutto un progetto per i turisti del benessere, con il completamento termale degli stabilimenti prospicienti il Viale Verdi.

Montecatini Terme è la città dove a Ferragozto (unico caso in Italia)  gli alberghi hanno perso il 10 % di turisti, poiché la città non è più destinazione e lo è solo per i turisti dei pullman, che parcheggiano selvaggiamente dove capita senza che il sindaco se ne accorga.

Provando a coinvolgere le attività commerciali, come se niente fosse, vittime della miopia di Del Rosso sindaco, mentre in centro hanno chiuse circa 40 attività, le altre sono in crisi per la gioia di chi ci amministra, dove aprono cinesi, minimarket e negozi etnici e alle 11 della sera solitamente la rissa è garantita e la sicurezza e la pulizia totalmente assenti. Benvenuti nella città del Natale.

E l’allegra giunta Del Rosso, sostiene che la crisi commerciale è nazionale e internazionale, è colpa di internet, ma si dimentica della crisi cittadina che ormai è anche colpa loro. Il turismo è l’azienda più ricca al mondo quando una città è destinazione, ma  noi non lo  siamo. Siamo dormitorio di altre destinazioni.

E la Dmo (destination management organization) organizzazione/carrozzone che deve portare turisti in una città senza terme, va bene per le destinazioni con attività principale funzionante per evitare concomitanza di eventi, manifestazioni o meglio individuare come a Lucca o Firenze i migliori abbinamenti iniziative/turismo.

Oggi siamo indietro per questo e non fa per noi. E  inoltre costerà e sprecherà 1,7 milioni l’anno per stipendi, concerti e iniziative. Non avendo l’attività principale termale,  dobbiamo investire in quella direzione le risorse con partner pubblici e privati.  

Il sindaco Del Rosso, invece, utilizza 5 milioni di avanzo di amministrazione e 1,7 milioni (di tassa di soggiorno ogni anno) con una politica non di rilancio, e nemmeno adeguata a una città turistica termale. Del Rosso privilegia lo spreco e lo dimostra da inizio dell’anno. Tra sprecare e investire in 5 anni, la differenza tra affossare il territorio o rilanciarlo. Di aumento di tassa di soggiorno sono circa 8 ,5 milioni di euro. Poveri noi".