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È dal Maggio 2023 , quando fu rinviato a giudizio il Comandante Gatto , che la PM di Montecatini si trova ad operare menomata. Vuoi per un Comandante in situazione critica , vuoi per un organico ridotto .....
JUDO

Michele Vitiello del Judo Valdinievole Montecatini ha sfiorato il podio nella gara nazionale "Trofeo Italia " per la categoria Esordienti A e B. La gara si è svolta a Pescara nei giorni 8 e 9 marzo.

PODISMO

Due titoli regionali di corsa campestre ottenuti in questo weekend dagli atleti della Silvano Fedi a Marina di Massa.

BASKET

Grande soddisfazione in casa di Pistoia Basket Junior per il risultato ottenuto dalla squadra Under19 Eccellenza che, con il blitz per 72-89 in casa della Vis 2008 Ferrara, centra il traguardo della qualificazione matematica alle finali nazionali di categoria.

CALCIO

"E' la notizia che da tempo speravamo e volevamo dare: nella prossima stagione sportiva la Larcianese Calcio riproporrà ai nastri di partenza una formazione della categoria Allievi".

BASKET

Consueto resoconto settimanale con i risultati portati a casa dai nostri ragazzi del settore giovanile di Pistoia Basket Junior.

BASKET

Ufficializzato da Estra Pistoia Basket in tempo utile per poter scendere in campo nella stoica partita disputata, e vinta, domenica scorsa alla Fruit Village Arena di Napoli per 70-74 in casa dei partenopei, per Marco Ceron è iniziata sotto la buona stella la sua avventura con la maglia biancorossa.

ATLETICA LEGGERA

Una certezza del panorama nazionale. L’Atletica Pistoia si conferma ai Campionati italiani master indoor, tenutisi ad Ancona, nelle Marche. 

PODISMO

Molti ottimi piazzamenti colti dai podisti biancorossi nell’ultima settimana di gare.

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Presentano il calendario delle iniziative dell’Accademia per l’anno 2025.

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"Raccontami un libro", di Ilaria Cecchi.

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Un altro Appennino è possibile: "Funivia Doganaccia-Corno alle Scale non si puó fare perché contrasta con la legge"

13/3/2025 - 14:47

Il comitato "Un altro Appennino è possibile" torna a intervenire sulla nuova funivia Doganaccia-Corno alle Scale.

 

"La Provincia di Pistoia a luglio 2024 aveva indetto una conferenza di servizi semplificata in modalità asincrona, che entro il 10 settembre 2024, “termine perentorio” dichiarato nella convocazione, doveva provvedere ad approvare in sintesi: progetto dell’impianto nuova funivia Doganaccia Corno alle Scale; valutazioni di ordine urbanistico, edilizio e paesaggistico; valutazione di impatto ambientale; dichiarazione di pubblica utilità e indifferibilità nonché vincolo per l’esproprio.

 

Conferenza asincrona vuol dire che i partecipanti non erano presenti contemporaneamente e dovevano formulare il loro parere senza vedersi e conoscere quello degli altri. Un “nascondino” che data la complessità e il costo dell’opera, € 15.700.000, è una procedura inappropriata e ridicola.

 

Il termine per l’espressione del parere poteva essere prorogato una sola volta per massimo 10 giorni su richiesta motivata dei partecipanti. In realtà il termine è stato poi prorogato al 18 ottobre 2024. A tale data come risulta dagli atti della conferenza e per dichiarazione pubblica della stessa Provincia di Pistoia i pareri dei partecipanti alla conferenza sono stati tali da non permettere l’approvazione del progetto.

 

Per tali motivi in data 30 ottobre è stata convocata una conferenza sincrona, ovvero in presenza, per la data 6 novembre, che però è stata subito rinviata a data da stabilirsi.

 

In data 22 gennaio 2025 è stata riconvocata la conferenza sincrona per il 10 febbraio, per ridiscutere e cercare una soluzione alla situazione che si era creata. Al 10 marzo, ovvero dopo 6 mesi dalla “perentoria” prima scadenza del 10 settembre 2024 non sappiamo ufficialmente a quale punto è lo stato della situazione.

 

Dai documenti relativi alla prima fase della conferenza, che ci sono stati consegnati il 21 febbraio, dopo 90 giorni dalla richiesta, a seguito di un ricorso al difensore civico regionale (chi non teme non nasconde), abbiamo appreso che il progetto contrasta, non con le nostre opinioni, ma con norme nazionali e della stessa Regione Toscana previste nel Pit-Ppr (Piano di indirizzo territoriale con valenza di Piano paesaggistico regionale).

 

Se la situazione è questa a nulla valgono le seguenti precisazioni della Provincia rivolte ai tecnici partecipanti alla conferenza: “Le determinazioni delle amministrazioni coinvolte (incluse quelle titolari delle competenze in materia urbanistica, paesaggistica, archeologica e del patrimonio culturale), in qualsiasi caso di dissenso o non completo assenso, non possono limitarsi a esprimere contrarietà alla realizzazione delle opere o degli impianti, ma devono, tenuto conto delle circostanze del caso concreto, indicare le prescrizioni e le misure mitigatrici che rendano compatibile l’opera e possibile l’assenso, valutandone altresì i profili finanziari; le eventuali prescrizioni delle amministrazioni coinvolte (incluse quelle titolari delle competenze in materia urbanistica, paesaggistica, archeologica e del patrimonio culturale) devono essere determinate conformemente ai principi di proporzionalità, efficacia e sostenibilità finanziaria dell’intervento risultante dal progetto presentato".

 

Davvero si pensa che basta convocare una conferenza dei servizi ai sensi dell’art. 38 del Dlgs n. 36/2023 per realizzare quello che contrasta con la legge? Le cose ovviamente non stanno come si credeva e ciò che contrasta con la legge forse non doveva nemmeno essere progettato spendendo fino oggi circa € 717.000 per tale finalità. Se valesse l’opposto ci domandiamo quale valore avrebbero le leggi nazionali e quelle regionali, oppure le decisioni dei consigli comunali come quello di San Marcello Piteglio, che in data 9 settembre 2024 ha espresso condizioni che non consentono la relizzazione dell’impianto. In altri periodi sarebbe stata la stessa Regione Toscana a sollevare il problema di costituzionalità dell’art. 38 del Dlgs n. 36/2023 che lede l’autonomia del consiglio regionale, che ha approvato il Pit-Ppr, e dello stesso ruolo dei consigli comunali a cui la legge assegna la competenza di approvazione degli strumenti di pianificazione e loro varianti. La stessa norma crediamo ponga poi in forte imbarazzo gli stessi tecnici partecipanti alla conferenza i cui pareri dipendono solo dalle normative vigenti, ma che in tale confusa situazione ipoteticamente potrebbero essere sottoposti a pressioni da parte di politici favorevoli o non favorevoli all’impianto.

 

Siamo dunque in una situazione di grande pasticcio, la cui soluzione sarebbe quella di cessare l’accanimento terapeutico della conferenza e prendere atto che la funivia non può essere realizzata perché contrasta con le norme vigenti.

 

Nel frattempo, come il comitato ha più volte pubblicamente affermato, le risorse disponibili potrebbero e dovrebbero essere destinate a completare gli altri impianti, come previsto e consentito anche dall’accordo Governo -Regioni del 2017: diamo priorità a concludere le opere rimaste a metà, a iniziare dalla funivia Doganaccia–Croce Arcana per la quale i fondi attualmente disponibili non sono sufficienti".

Fonte: Comitato "Un altro Appennino è possibile - Versante toscano"
 
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