Valdinievole OGGI La Voce di Pistoia
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È dal Maggio 2023 , quando fu rinviato a giudizio il Comandante Gatto , che la PM di Montecatini si trova ad operare menomata. Vuoi per un Comandante in situazione critica , vuoi per un organico ridotto .....
PODISMO

In un fine settimana flagellato dal maltempo, con alcune gare rinviate, Silvano Fedi presente in corsa e sempre protagonista.

RALLY

Sarà un fine settimana a tinte forti, quello prossimo, per Pavel Group, pronta al debutto in grande stile nella coppa Rally di zona 7, nel contesto del Rally del Ciocco e Valle del Serchio, prima prova del Campionato Italiano Assoluto.

TIRO A SEGNO

In archivio anche la seconda prova regionale con le armi ad aria compressa che ha avuto luogo, lo scorso fine settimana, al poligono di Tiro a segno nazionale sezione di Cascina.

JUDO

Michele Vitiello del Judo Valdinievole Montecatini ha sfiorato il podio nella gara nazionale "Trofeo Italia " per la categoria Esordienti A e B. La gara si è svolta a Pescara nei giorni 8 e 9 marzo.

PODISMO

Due titoli regionali di corsa campestre ottenuti in questo weekend dagli atleti della Silvano Fedi a Marina di Massa.

BASKET

Grande soddisfazione in casa di Pistoia Basket Junior per il risultato ottenuto dalla squadra Under19 Eccellenza che, con il blitz per 72-89 in casa della Vis 2008 Ferrara, centra il traguardo della qualificazione matematica alle finali nazionali di categoria.

CALCIO

"E' la notizia che da tempo speravamo e volevamo dare: nella prossima stagione sportiva la Larcianese Calcio riproporrà ai nastri di partenza una formazione della categoria Allievi".

BASKET

Consueto resoconto settimanale con i risultati portati a casa dai nostri ragazzi del settore giovanile di Pistoia Basket Junior.

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Anche quest’anno la Fondazione Jorio Vivarelli ha il piacere di ospitare giovani artisti.

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Pubblicato da Robin Edizioni nella collana "Le Giraffe" con il patrocinio dei Comuni di Larciano e Monsummano Terme.

LA MIA OMBRA
DESTINO SENZA VANITA'
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Migranti, appello vescovo Tardelli: "Condividiamo impegno Biancalani, seguiamo l'esempio"

4/2/2025 - 10:13

PISTOIA - Pubblichiamo l'appello alla diocesi da parte del vescovo di Pistoia, Fausto Tardelli, per "l'accompagnamento dei fratelli migranti", pubblicato in occasione della festa della Presentazione del Signore.

 

1. L’accompagnamento dei fratelli e delle sorelle immigrati è qualcosa che ci interpella fortemente come Chiesa. Per la verità, abbiamo già dato delle risposte e da anni ci siamo attivati, non c’è alcun dubbio. Come chiesa pistoiese possiamo vantare sicuramente una lunga storia di attenzione ai poveri e a chi è nel disagio, anche italiani. Non è infatti vero, come a volte si sente dire, che la Chiesa si occupa solo di immigrati. Basti pensare soltanto che quasi il 50% dei contatti che si hanno nei centri di ascolto Caritas della diocesi è purtroppo di connazionali. Senza trascurare dunque gli italiani, dobbiamo fare di più per l’accompagnamento fraterno degli immigrati, proprio in questo nostro tempo dove, paradossalmente, le situazioni di fragilità nel mondo anziché diminuire aumentano. Ci è chiesto soprattutto in questo anno giubilare, se non vogliamo che esso si riduca ad esteriorità e ad un’occasione sprecata. Ci guida la parola chiara del Signore nel vangelo: “Ero straniero e mi avete accolto”.


2. Certamente come chiesa non possiamo risolvere un problema così grande come quello dell’immigrazione. Anzi, ribadiamo con forza che ci troviamo a fare supplenza nei confronti di uno stato, di amministrazioni locali ma anche internazionali a cui di per sé competerebbe la risoluzione del problema migratorio e, particolarmente, la gestione dell’accoglienza di chi si trova nel nostro paese. La mancanza di risposte adeguate da parte delle istituzioni contribuisce in modo significativo al disagio sociale che stiamo sperimentando. Come Chiesa, siamo però chiamati in ogni caso, per la nostra parte, a testimoniare, attraverso dei piccoli segni concreti, la dignità di ogni fratello e sorella immigrato, creato a immagine e somiglianza di Dio e amato come “unico” da Lui.


3. Tra i molteplici segni di attenzione e di accoglienza disseminati per l’intera diocesi e che arricchiscono di carità la nostra chiesa, c’è anche quello portato avanti con generosità da don Massimo Biancalani a Vicofaro e Ramini. In questi anni, don Massimo ha aperto le porte della canonica, dei locali parrocchiali e persino della chiesa per offrire una primissima accoglienza soprattutto a chi vaga per le strade, ha problemi di varia natura anche di salute mentale o è uscito per motivi diversi dai percorsi istituzionali oppure più semplicemente, cerca un tetto, un punto di appoggio per trovare un po’ di lavoro. Tutte persone da accompagnare in un cammino educativo certamente non facile, verso un inserimento positivo e costruttivo nella società. E’ stata ed è scuramente un’accoglienza “rischiosa” da tanti punti di vista ma la carità, si sa, ha sempre dei lati “rischiosi”. Dopo qualche anno, credo comunque che sia giunto il momento di prendere in carico la realtà di Vicofaro da parte dell’intera diocesi, offrendo accompagnamento a singoli immigrati o a piccoli gruppi, secondo un modello che risulta ad oggi il più efficace, quello cioè di un accompagnamento diffuso nei territori: alleggerendo così il carico davvero pesante che grava su Vicofaro, condividendo l’impegno portato avanti in questi anni da don Massimo e facendo anche in modo che la parrocchia possa avere a disposizione, oltre agli spazi per l’accoglienza, quelli necessari alla pastorale ordinaria della comunità (come chiesa, canonica, aule per il catechismo). Voglio qui esprimere anche la mia comprensione per il disagio che alcuni residenti della zona hanno provato in questi anni.


4. Con questo mio appello, chiedo allora a tutti i parroci ma anche ai religiosi e alle religiose, come a tutti i laici di buona volontà, la disponibilità di ambienti da destinare all’accompagnamento di singoli o di piccoli gruppi di immigrati. Un accompagnamento che ci preoccuperemo sia innanzitutto fraterno e amicale ma anche di buon livello, custodito e sostenuto economicamente, in modo che si possano avviare reali processi di integrazione. Non vorremmo però affidare gli immigrati a delle cooperative. Queste possono sicuramente dare una mano perché per un accompagnamento efficace e l’integrazione ci vogliono persone preparate e competenti. Noi però vorremmo accogliere questi nostri fratelli nelle nostre comunità perché queste siano per loro come delle famiglie. Credo che una tale apertura fraterna diffusa nel territorio da parte delle nostre parrocchie, sia l’unico modo per avviare davvero processi di integrazione. Ci farebbe poi enorme piacere se questo impegno fosse almeno sostenuto e favorito dalla varie Istituzioni come pure da altre realtà del territorio. Nello stesso tempo chiedo pure la disponibilità di persone che, come volontari, si prestino per seguire questo servizio ai fratelli immigrati. E anche questa è una cosa davvero molto importante e necessaria. Vedremo come raccogliere le disponibilità che spero siano tante.

Fonte: Diocesi di Pistoia
 
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7/2/2025 - 10:01

AUTORE:
Nessuno

Intanto deve sapere che come cattolico praticante non condivido e visto che fate quello che vi pare non vi dò più otto per mille, avete problemi più grossi in casa pensate a risolvere quelli invece di creare e altri.

5/2/2025 - 20:42

AUTORE:
Gabriele

Mettetevi in fila ordinatamente.

5/2/2025 - 12:52

AUTORE:
Matteo

Condivido in pieno l'appello di Tardelli Ossia nell' inviare migliaia di africani all'interno della città stato fortificata denominata CITTÀ DEL VATICANO.