Valdinievole OGGI La Voce di Pistoia
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È dal Maggio 2023 , quando fu rinviato a giudizio il Comandante Gatto , che la PM di Montecatini si trova ad operare menomata. Vuoi per un Comandante in situazione critica , vuoi per un organico ridotto .....
BASKET

Prosegue a ritmo spedito l’attività di Pistoia Basket Junior quando oramai si entra nella fase finale della stagione e le varie compagini sono in cerca degli obiettivi per i quali combattere fino al suono dell’ultima sirena dei campionati.

RALLY

Varato il programma stagionale per Stefano Bizzarri, che segna il ritorno alle gare in Toscana, concorrendo per la Coppa Rally di Zona 7 con una ventata di novità, che lo pone tra i candidati al successo finale.

BASKET

Acea Pink Basket Terni - Acqua dell'Elba Nico Basket 51-40.

PODISMO

La notizia della tragica scomparsa di una delle proprie bandiere storiche, Ivaldo Caporali, arrivava a rendere amaro un fine settimana viceversa ottimo per i colori della Silvano Fedi.

RALLY

Avvio stagionale in chiaro-scuro, per Pavel Group, nella Coppa Rally di zona 7, nel fine settimana appena passato al Rally del Ciocco e Valle del Serchio, anche prima prova del Campionato italiano assoluto.

SCHERMA

La Scherma Pistoia 1894 ha festeggiato nel modo migliore possibile il rinnovo dell’abbinamento con Chianti Banca che, anche per quest’anno, sarà al fianco del sodalizio pistoiese.

CALCIO A 5

Il Pmp Crystal C5 porta a casa tre punti fondamentali dalla “trasferta” all’Oasi di Monsummano, vincendo per 4-2 contro l’Md United in un derby emozionante valido per la 22ª giornata di C2 gir. B.

BASKET

Pesante sconfitta quella rimediata dall’Estra Pistoia Basket al “PalaEnergica – Paolo Ferraris” di Casale Monferrato in casa della Bertram Tortona nella 23° giornata di Lba 2024/25.

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È tutto pronto per la personale dell’artista pistoiese Fabrizio Morosi.

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Raccontami un libro, di Ilaria Cecchi

LA MIA OMBRA
DESTINO SENZA VANITA'
RICERCA IL BATTITO
IN UN .....
IL MONDO IN TAVOLA
di Sissy Raffaelli

Risotto al radicchio rosso.

IL SEGNO DEL MESE
di Sissy Raffaelli

Il segno del mese.

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"Pistoia diventi un luogo dove restare": il messaggio di auguri del sindaco Tomasi

23/12/2024 - 9:25

PISTOIA - Pubblichiamo il testo dell'intervento di fine anno da partye del sindaco Alessandro Tomasi.

 

"Il lunedì mattina è un giorno particolare.  Il lunedì mattina i nostri ragazzi  rientrano a scuola e noi, magari dopo aver trascorso la domenica in famiglia, pensiamo al lavoro che porteremo avanti nella settimana che inizia…quel lavoro che ci dà dignità. Per cinque lavoratori e per altrettante famiglie, tutti questi pensieri si sono spenti improvvisamente alle 10 e 30 di un lunedì mattina, nel deposito Eni di Calenzano.

 
Nei primi dieci mesi del 2024 – dati Inail - sono morte sul lavoro 890 persone. 89 al mese. Le norme ci sono. Possono essere migliorate, certo, ma ci sono.  Su questo si innesca quasi sempre un dibattito che, seppur legittimo, si rivela purtroppo effimero. 

 

Accanto alla legislazione e a un sistema di controlli adeguato, occorre coltivare una radicale cultura della legalità e della sicurezza. Questo lo possiamo fare tutti noi nelle nostre comunità.  È la morte peggiore, andare al lavoro e non ritornare. È il più alto tradimento della Costituzione, in una Repubblica fondata sul lavoro.


Il pensiero, anche oggi che siamo qui a scambiarci gli auguri – anzi, proprio oggi che noi siamo qui a prepararci al Natale - va a queste famiglie rimaste senza un padre, senza un figlio, senza un marito.


Sono al fianco di chi, proprio in questi giorni, lotta per il diritto al lavoro: i dipendenti del call center di Sant’Agostino, 60 lavoratrici e lavoratori che questo mese hanno avuto lo stipendio solo dopo aver scioperato. Aspettano ancora la tredicesima e il prossimo mese, probabilmente, si ritroveranno di nuovo a lottare per la paga. Non si può vivere serenamente in questa perenne incertezza.

 

Posso comprare un regalo a mio figlio? Posso pagare una bolletta? Sono con loro, al loro fianco in ogni battaglia che ci sarà da fare.  Lo dico soprattutto alle tante lavoratrici del call center che con quello stipendio mandano avanti la famiglia.


Le feste di Natale sono un momento importante per tante attività commerciali ed artigiane. Il mio augurio va anche a loro: a chi con coraggio tutte le mattine tira su un bandone, fa impresa, crea prodotti tipici, tiene accesa la luce nel centro storico e nei paesi del nostro territorio.

 

L’attività di commercianti e artigiani, io lo so bene, assomiglia spesso a un giro sulle montagne russe dei sentimenti: ci sono la gioia e la soddisfazione di fare e di lavorare, ma anche la paura di non riuscire a fronteggiare tutte le incombenze, e poi c’è quel senso di incertezza per il domani.


È sicuramente controcorrente dirvi oggi di fare i regali di Natale nei nostri negozi. Forse è sconveniente e poco coerente perché chi non acquista su internet? Ma io lo dico ugualmente: se avete da fare un pensiero di Natale, fatelo nei negozi della nostra città.
 
Il lavoro dà dignità e creare opportunità di occupazione attraendo investimenti attraverso una strategia di sviluppo è uno dei compiti che spetta a noi, all’interno delle istituzioni e a tutta la nostra comunità.


È stato infatti recentemente adottato dal consiglio comunale il nuovo piano strutturale, su cui in questo momento possono essere fatte delle osservazioni prima di tornare in assemblea per l’approvazione finale.


Tra le tante direttrici del piano, ne ricordo alcune:
•Puntiamo sull’estensione delle aree industriali e sul potenziamento delle infrastrutture per attrarre nuove aziende. Creiamo cioè le condizioni e i luoghi adatti affinché le imprese possano insediarsi. Penso alle attività artigianali e manifatturiere a chi punta sull’alta tecnologia e sul lavoro qualificato. L’obiettivo è quello di sostenere settori già presenti nel territorio, come il vivaismo e il ferrotranviario, ma anche differenziare l’economia pistoiese per renderla resistente alle crisi di settore.
•Puntiamo su regole chiare e semplici per le imprese che vogliono investire ma anche per i cittadini che vogliono recuperare e ristrutturare le proprie case, il proprio patrimonio.
•Puntiamo al recupero dei vuoti urbanistici delle aree degradate per limitare al massimo il consumo di nuovo suolo.
•Vogliamo una città capace di affrontare la transizione ecologica, racchiusa in una  doppia cintura verde e collegata da percorsi pedonali e ciclabili.

 

Ricordandoci che al di là dei furori ideologici del green il nostro vero patrimonio verde sta nelle nostre colline, nelle nostre montagne, nella capacità di invertire lo spopolamento delle nostre comunità.
 
Le aziende però, oltre che di condizioni favorevoli all’insediamento, hanno bisogno di un humus e di competenze. Ecco perché è fondamentale investire in formazione, ed il primo avamposto sono le nostre scuole. Abbiamo investito sugli edifici scolastici proprio per dare agli studenti scuole sicure, moderne e belle. E’ stata la nostra priorità fin da subito.


Ma non posso esimermi dal dire che in alcuni istituti i laboratori, necessari nel percorso scolastico, hanno bisogno di investimenti per essere modernizzati. È grazie agli insegnanti se da questi istituti, nonostante le oggettive difficoltà, nascono ugualmente idee, esempi di innovazione e contatti proficui tra scuola e imprese del territorio.


Per questo invito le aziende e tutte le forze della nostra città a partecipare ai progetti degli istituti pistoiesi, a collaborare per avere laboratori all’altezza. A ritrovare nella scuola un luogo decisivo.


Sempre dalla convinzione che formazione e sviluppo economico siano strettamente legati, nasce l’idea di portare avanti e di consolidare a Pistoia, in modo corale, l’Its – scuola di eccellenza e di alta specializzazione post diploma – con due corsi su ferroviario e meccanica e soprattutto, grazie alla collaborazione della Fondazione Caript, con una sede che verrà inaugurata a gennaio, in via Cellini, dove ci saranno sia le aule didattiche che un laboratorio con macchinari all’avanguardia.


Al termine dei corsi Its la percentuale di assunzioni ha una media regionale del 95%. Per questo abbiamo lavorato nel tempo rendendo strutturale la presenza dei corsi a Pistoia, perché danno una prospettiva occupazionale concreta ai giovani e un apporto importante alle aziende in termini di competenze. L’apertura della sede è una vittoria per la nostra città.


Nella stessa direzione, quella dello sviluppo, va il protocollo firmato con l’Università di Firenze e la Fondazione Caript per portare qui l’Università con corsi e master legati all’economia del territorio e alle nostre eccellenze.
Sono tutti progetti, questi, per affermare le capacità e le potenzialità di Pistoia oltre i nostri confini, per ragionare in termini regionali e nazionali, in una logica anche di sana competizione verso gli altri territori; per fare quel salto di qualità che, sono certo, la nostra città è capace di compiere!


In questo percorso di sviluppo sarà determinante diffondere anche tra i ragazzi e le ragazze una cultura imprenditoriale che possa un giorno sostenere le loro idee e dar vita a nuove imprese. Noi possiamo farcela.

Se il lavoro è elemento fondamentale per tutti noi, lo è  ancora di più la casa. La casa è un diritto collettivo essenziale. Oggi una coppia di giovani che lavora ha difficoltà a prendere una casa in affitto. Lo stesso vale per tante altre persone di cinquanta, sessant’anni, ma anche per i pensionati. È un dovere, per me, per le istituzioni tutte, lavorare per garantire il diritto alla casa. L’accesso alla casa non può essere lasciato solo alle logiche del profitto e del libero mercato, perché così facendo si  esclude una fascia consistente di cittadini, tra cui tante persone che lavorano e vivono del proprio.


A Pistoia siamo impegnati su questo. 
•Lo facciamo, insieme a Fondazione Caript e Istituti raggruppati, con l’Agenzia della casa, un punto di incontro tra domanda e offerta che vogliamo sempre più potenziare in modo da dare garanzie a chi inizialmente non ne ha, alla cosiddetta fascia grigia. 
Determinante nelle politiche abitative saranno sempre più le forme di cohousing e di social housing.
•Lo facciamo con il contributo affitto. Dopo averlo garantito per l’anno in corso, con uno sforzo economico totalmente a carico del Comune, lo garantiremo anche nel 2025. La misura è infatti contenuta all’interno del bilancio di previsione appena approvato dal Consiglio comunale.
•Siamo al lavoro, come mai è successo prima, anche sull’edilizia residenziale pubblica.


Per la prima volta, quest’anno, abbiamo investito 250mila euro per ristrutturare, tramite Spes, più di 30 appartamenti che erano vuoti e inutilizzabili viste le condizioni in cui versavano. Li abbiamo rimessi a nuovo. Questo significa che 30 famiglie in attesa di una casa, ora possono averla. Certo, è sempre poco rispetto al fabbisogno reale. Per questo continueremo a mettere risorse per intervenire sui tanti appartamenti vuoti che ancora ci sono.


Abbiamo investito 1milione e 600mila euro per farci carico interamente della riqualificazione della Certosa, edificio popolare delle Fornaci in cui abitano 160 persone. È la prima volta nella storia della Spes che il Comune interviene in modo così determinante sulle case popolari.


Ricordo le altre opere, queste concluse: la ristrutturazione dell’immobile di via Vittorio Veneto al Bottegone (fondi Pnrr), il rifacimento del manto di copertura in via Valiani e nella palazzina di via Gentile (fondi Spes), il miglioramento energetico nei due edifici di via D’Aragona al Bottegone (Programma straordinario di riqualificazione urbana).


Abbiamo partecipato al bando regionale per intercettare 4milioni di euro e poter riqualificare l’area ex Ricciarelli con due palazzine popolari, un’area verde, parcheggi e viabilità.

Come vi dicevo prima, la mia amministrazione si è caratterizzata in questi anni per gli investimenti sulle scuole. Mettere in sicurezza i nostri edifici scolastici è stata la priorità dal 2017. Abbiamo ristrutturato molti edifici e ne abbiamo costruiti di nuovi, come la scuola Cino, per la quale abbiamo anche ricevuto il premio nazionale sviluppo sostenibile 2024, un riconoscimento che viene dato alle migliori amministrazioni ed imprese nel settore edilizia green.


La stessa cosa stiamo facendo con gli impianti sportivi. Proprio ieri abbiamo presentato alla stampa il progetto esecutivo della nuova palestra del Bottegone, mentre stiamo per aprire la gara per la realizzazione del palazzetto nell’area Pallavicini e sono in corso i lavori, con fondi Pnrr, per riqualificare e potenziare il centro sportivo Legno Rosso.


Scuole e sport sono fondamentali per la crescita dei bambini e dei giovani. È anche insieme ad insegnanti e allenatori che le famiglie costruiscono l’educazione dei figli.


Adesso, quindi, dopo aver pensato alle strutture, il nostro impegno deve andare ai contenuti. Bisogna, ancora una volta in modo corale, contrastare la povertà educativa.


È in corso da tempo un fecondo confronto tra Comune, diocesi, Fondazione Caript e provveditorato per costruire dei progetti rivolti ai ragazzi. Ogni soggetto fa qualcosa ma è necessario, adesso, unire i singoli sforzi.


Esiste una fascia di giovani che per condizioni economiche e sociali viene intercettata e seguita dai nostri servizi attraverso progetti che negli anni, come dicevo prima, sono diventati sempre più segnati da politiche attive, ribaltando così la logica dell’assistenzialismo.


Sono attività che portiamo avanti insieme a tante associazioni, enti del terzo settore e volontari, che ringrazio.  Penso al centro per le famiglie che abbiamo aperto nel 2022, alle opportunità, all’offerta e al sostegno che dà a persone con situazioni, storie e provenienze diverse.


Esiste poi un’altra fascia che per capacità o per rete  familiare, per contesto sociale, anche al di là delle condizioni economiche di partenza, ha tutti gli strumenti per farcela.


In mezzo a queste due realtà ci sono infine tanti ragazzi e tante ragazze che spesso non sono capiti da nessuno. Non riusciamo, nei fatti, ad intercettarli, ad aiutarli. A questi giovani noi dobbiamo dare un approdo, un’alternativa all’isolamento, alla mancanza di fiducia nel presente e nel futuro. Hanno bisogno di tanti sostegni: sociali, psicologici, forse anche economici sì, ma prima di tutto hanno necessità di un aiuto morale. E’ questa fascia di giovani che dobbiamo avere più a cuore.


Don Maurizio Patriciello qualche settimana fa, in un bellissimo incontro organizzato dalla diocesi di Pistoia, ce lo ha detto chiaramente che le nostre forze e le nostre energie vanno indirizzate soprattutto all’alunno fragile, a quello più difficile. È facile valorizzare il bravo studente, è facile andare verso il successo, sostenerlo, premiare i meritevoli. Certo, vanno fatti fiorire i talenti, ma questo è anche naturale.


Compito ben più arduo, invece, è prendere la mano a chi è perennemente indietro, a chi non ci riporterà un risultato spendibile ed evidente, a chi non vince mai.


Occorre sostenere questi ragazzi, che non devono più essere soggetti passivi dei progetti. I progetti si fanno per loro, non per dire a noi stessi quanto siamo bravi.


L’ascensore sociale è bloccato e spetta alle istituzioni e agli enti territoriali, al terzo settore e anche agli imprenditori illuminati, rimuovere gli ostacoli e le differenze di partenza nel percorso scolastico e non solo. 
 
Il Comune è attore principale delle politiche sociali ma è anche un motore economico e un grande investitore. Dal 2017 a oggi l’amministrazione ha investito oltre 110milioni di euro in opere pubbliche. Questo significa che la città è cambiata e sta cambiando. E questo è ciò che mi rende più orgoglioso come sindaco.


Vi faccio alcuni esempi di quello che Pistoia non aveva e che avrà:
•Nel 1926, quasi un secolo fa, c’è stato l’ ultimo significativo intervento sul Teatro Manzoni. Pistoia avrà garantito il suo teatro, il suo luogo culturale primario, riferimento per l’intera provincia, grazie ad un restauro che è stato già progettato e che realizzeremo con il contributo, oltre che nostro, della Fondazione Caript, dello Stato e della Regione. È un evento storico. 
• Tutti i progetti finanziati con il Pnrr stanno andando avanti. San Lorenzo era un quartiere che non sembrava nemmeno far parte del centro storico. Qui stiamo recuperando tutti gli edifici pubblici, dal Convento alle scuole, e qui torneranno funzioni e servizi. Stiamo restaurando edifici di grande valore storico e architettonico, alcuni dei quali vediamo chiusi da sempre. Qualcuno di voi è mai entrato nella chiesa di Sant’Ansano? Penso di no… Perché da decenni è in stato di abbandono. Una volta riaperta potrete vederne la bellezza, così come per l’ex chiesa di San Lorenzo, su cui sta lavorando la soprintendenza.


Il centro si allarga, dunque. Arriva a ricomprendere San Lorenzo e si estende fino alla stazione, con il rifacimento delle piste pedonali e ciclabili, dei marciapiedi. I lavori sono in corso alla Barriera e dopo le feste partiranno quelli su via Atto Vannucci, e poi su via XX Settembre.


I nuovi tratti, collegati ai segmenti già esistenti, disegnano un percorso che permette di andare dalla Stazione a piazza Oplà, da piazza Mazzini a Pistoia Ovest, fino anche ad arrivare a Pontenuovo e uscire dalla città con la Ciclovia del Sole.


Ed è bello veder utilizzati i nuovi percorsi da chi porta a spasso il cane, dalle mamme e dai babbi con i passeggini, da chi ha delle disabilità e deve fare i conti, ogni giorno, con le barriere architettoniche della città che ancora dobbiamo abbattere.


Mi viene in mente via del Villone. L’avete vista la nuova pista? Al posto di fango e polvere abbiamo un bellissimo camminamento, illuminato di notte e con nuovi alberi piantati. L’edicolante del posto, che è lì da quarant’anni, aspettava l’intervento da decenni, mi ha detto.


Le piste servono prima di tutto per riqualificare intere zone della città, per la qualità della vita. Finora sono emersi soprattutto i disagi legati ai cantieri, è vero. È anche normale. Nessuno pretende che non ci si arrabbi per il traffico, specialmente quando la mattina si deve andare a lavorare.


In poco tempo abbiamo ottenuto tanti soldi da spendere con scadenze precise, e non potevamo farci trovare impreparati. Man mano però che i lavori finiscono, si capisce il valore di ciò che si sta realizzando a Pistoia e, per fortuna, ci si dimentica dei disagi, perché l’opera finale vale molto di più. E spero che tutto questo continui anche dopo di me. La città ha bisogno di investimenti costanti indipendentemente da chi la governa.
 
Il valore di tutto questo è anche quello della tanto citata transizione ecologica. Qui a Pistoia la stiamo facendo. Abbiamo installato pannelli solari sui tetti di alcuni dei nostri edifici, laddove possibile; stiamo sostituendo tutti i punti luce – circa 11mila - con sistema a led: questo consentirà, già a breve, di avere un risparmio energetico nei consumi del 72% e un conseguente risparmio economico.  Abbiamo efficientato tanti edifici pubblici, come le scuole, e vogliamo razionalizzare il patrimonio per tagliare gli sprechi.
 
Proprio durante uno degli interventi per realizzare un tratto ciclabile, abbiamo dovuto abbattere alcuni alberi lungo un viale perché considerati a rischio  secondo le verifiche fatte. Ho sentito una persona dire “pronti ad andare in bicicletta sotto il sole? L’ombra dei nuovi alberi piantati si vedrà tra quindici anni, forse”. Aveva proprio ragione.
 
Lo stiamo facendo esattamente per questo: perché le nuove generazioni possano godere dell’ombra, di un verde che durerà nel tempo.  Sarebbe più comodo pensare all’oggi, a una prospettiva che duri fino alla prossima elezione? Sicuramente sì. Ma non è quello che abbiamo deciso di fare.


La mia generazione ma soprattutto quella precedente, ha vissuto di rendita su ambiente e  consumi.  Abbiamo consumato tutto ciò che potevano. Abbiamo goduto di tutto senza pensare mai alle manutenzioni, a mantenere cioè quello che i nostri nonni hanno costruito e ci hanno lasciato. Abbiamo sprecato risorse. Oggi sappiamo che siamo noi a dover dare qualcosa a chi verrà.  Dobbiamo riparare, costruire, investire e lasciare una Pistoia migliore.
 
Cosa lega tutto questo?  Il lavoro, il diritto alla casa, la formazione, lo sviluppo economico, le politiche sociali, la riqualificazione del patrimonio pubblico, il recupero di intere aree della città, la transizione ecologica? Il fatto che Pistoia possa e debba essere un luogo in cui restare. Dove i nostri figli e i nostri nipoti possano trovare un lavoro, aprire un’azienda, mettere su famiglia. Un luogo da cui non sia necessario andarsene, se non per fare esperienza. Dove si possa rimanere e dove possano decidere di venire a vivere nuove persone.


Io dico che è possibile farlo. Tutto questo fa parte di una grande avventura collettiva e su questa barca c’è tanto spazio per chi vuole arricciarsi le maniche e remare.
 
Viva Pistoia! Buon Natale!".

Fonte: Comune Pistoia
 
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