Un nostro lettore, di cui non pubblichiamo il nome come da sua richiesta, ci invia questa lettera che pubblichiamo.

"Qualche anno fa, uno o più politici hanno giustificato, con la logica del risparmio, la valutazione del nostro ospedale: ridimensionandolo; per tale operazione si sono dimenticati che ciò è possibile solo vivendo 24 ore dentro un reparto, altrimenti non si può capire il funzionamento.

Coloro che così hanno valutato l’ospedale di Pescia, hanno commesso enormi errori non capendo il suo funzionamento e l’importanza per la popolazione della Valdinievole; spero che non si commetta anche un secondo errore, porre cioè ai vertici amministrativi delle Ausl persone non capaci e intelligenti, indipendentemente dal colore politico, prima che costoro se ne vadano in cerca di posti migliori.

Sono entrato in pronto soccorso con una emorragia gastrica e un tumore allo stomaco; un gruppo di medici di 2-3 reparti, risultati di ottimo livello, si sono coordinati e collaborando con colleghi di Careggi e Prato hanno risolto il mio problema dimettendomi strumentalmente “pulito” senza metastasi.

Per chi non lo sapesse, all’ospedale di Pescia esistono reparti d’eccellenza con personale non inferiore ad altri nosocomi, con un solo difetto: carenza di medici e infermieri che lavorano fino all’inverosimile con turni esasperanti per supplire al personale mancante.

I soldi da investire nella sanità sono pochi, colgo quindi l’occasione per chi ne è responsabile di fare una riflessione e rimediare agli errori effettuati".