Giornata di presentazione in casa Pistoia Basket per il nuovo presidente della società biancorossa, ovvero Joseph Mark David.
Acqua dell'Elba Nico Basket - Cmb Valdarno 64-42
In un fine settimana flagellato dal maltempo, con alcune gare rinviate, Silvano Fedi presente in corsa e sempre protagonista.
Sarà un fine settimana a tinte forti, quello prossimo, per Pavel Group, pronta al debutto in grande stile nella coppa Rally di zona 7, nel contesto del Rally del Ciocco e Valle del Serchio, prima prova del Campionato Italiano Assoluto.
In archivio anche la seconda prova regionale con le armi ad aria compressa che ha avuto luogo, lo scorso fine settimana, al poligono di Tiro a segno nazionale sezione di Cascina.
Michele Vitiello del Judo Valdinievole Montecatini ha sfiorato il podio nella gara nazionale "Trofeo Italia " per la categoria Esordienti A e B. La gara si è svolta a Pescara nei giorni 8 e 9 marzo.
Due titoli regionali di corsa campestre ottenuti in questo weekend dagli atleti della Silvano Fedi a Marina di Massa.
Grande soddisfazione in casa di Pistoia Basket Junior per il risultato ottenuto dalla squadra Under19 Eccellenza che, con il blitz per 72-89 in casa della Vis 2008 Ferrara, centra il traguardo della qualificazione matematica alle finali nazionali di categoria.
Anche quest’anno la Fondazione Jorio Vivarelli ha il piacere di ospitare giovani artisti.
Pubblicato da Robin Edizioni nella collana "Le Giraffe" con il patrocinio dei Comuni di Larciano e Monsummano Terme.
Il progetto ha l'obiettivo generale di affermare - attraverso un percorso integrato con tutti i soggetti territoriali interessati (scuole, comuni, terzo settore, operatori dei servizi pubblici, fondazioni di comunità e bancarie) - il principio culturale della comunità educante che attiva tutte le risorse presenti nelle comunità locali al fine di definire spazi e azioni collettive, valorizzare le sinergie e le esperienze già acquisite sul territorio in un’ottica di promozione della salute e del benessere delle giovani generazioni.
Tutto ciò con l’obiettivo specifico di individuare nella “scuola” il contesto ottimale, formativo e educativo, nel quale promuovere e sviluppare – anche tramite un impegno collettivo di risorse - contesti sani e positivi di sviluppo relazionale, che consentano altresì un approccio preventivo alle fragilità, alle marginalità e ai rischi di esclusione che possono derivare dai disagi individuali e sociali. Il percorso di coprogettazione è finalizzato alla selezione di istituti scolastici e soggetti del terzo settore e dell’associazionismo sportivo e culturale, in partnership con SdS, interessati ad organizzare attività socio-educative da svolgersi di norma in orario pomeridiano e dirette ai bambini e bambine, ragazzi e ragazze della scuola primaria e secondaria di primo grado. I percorsi socio-educativi e di formazione hanno come principale fine l’affiancamento e l’orientamento dei bambine/i e ragazze/i in un processo di sviluppo, in termini di apprendimento, socializzazione, autodeterminazione e senso di auto-efficacia.
Tra gli obiettivi generali del progetto ci sono:
- Sviluppare nei bambini/e e ragazzi/e le competenze socio-affettive e relazionali, comunicative e di espressione delle proprie emozioni/vissuti, attraverso l’offerta di relazione educativa autentica, che sia di supporto alla relazione con i pari, all’espressione di sé, allo sviluppo dei “talenti” e di una comunicazione responsabile.
-Supportare i bambini/e e ragazzi/e nei percorsi scolastici di istruzione e formazione, favorendo l’acquisizione di un metodo di lavoro efficiente e produttivo, promuovendo l’autonomia e la responsabilità verso la gestione del’intero percorso formativo, rendendosi disponibili al raccordo costante con la scuola e gli insegnanti di riferimento.
- Affiancare i nuclei familiari organizzando momenti e spazi orientati allo sviluppo delle competenze educative e genitoriali.
Le attività del progetto potranno orientarsi su più settori/linee di intervento disciplinare, tematico e operativo quali, a titolo esemplificativo ma non esaustivo i seguenti:
- Attività laboratoriali declinati su vari ambiti disciplinari (arte, cucina, musica, narrazione, teatro ecc.)
- Attività ludico-motorie e/o sportive;
- Percorsi di educazione multiculturale e linguistica
- Percorsi indirizzati alla gestione consapevole delle competenze digitali
- Percorsi di potenziamento competenze di base
- Percorsi formativi orientati alla valorizzazione delle responsabilità genitoriali e alla corresponsabilità educativa scuola-famiglia.
“Questo percorso rappresenta una grande occasione per ridefinire la centralità dei processi di crescita delle giovani generazioni – sostiene il presidente della Società della Salute Alessio Torrigiani –, per aiutare bambini/e e ragazzi/e in un momento storico particolarmente complesso e incerto, che Papa Francesco ha definito come catastrofe educativa. Il coinvolgimento di tutti i soggetti attivi nelle comunità locali a partire dai Comuni, prosegue Torrigiani, è l’elemento centrale dell’idea di comunità educante nella quale agiscono corresponsabilità e condivisione di valori e significati. Gli interventi attivabili – conclude il presidente SdS – si integreranno in maniera dinamica, coerente e complementare con le attività e i progetti comunali definiti in ambito scolastico nei Pez (Piani educativi zonali) per garantire un’offerta educativa integratae condivisa”.
“La coprogettazione è lo strumento che promuove l’amministrazione condivisa tra soggetti diversi - sostiene il direttore SdS Stefano Lomi - un percorso che pone particolare attenzione ai processi decisionali volti alla realizzazione di attività di interesse generale, a partire dalla promozione del capitale sociale e culturale presente nelle comunità locali. In particolare – prosegue Lomi – intendiamo promuovere salute e benessere di bambini e adolescenti attraverso una responsabilità educativa che deve essere condivisa tra scuola, famiglie, comuni, servizio sanitario, servizio sociale, terzo settore, comunità locale. Il tentativo – conclude il Direttore SdS - è volto a sviluppare una comunità educante che non basa esclusivamente il proprio modello di cura e prevenzione sull’offerta professionale e prestazionale, ma attiva tutte le risorse formali e informali presenti, al fine di definire e condividere processi educativi e sociali per provare a ridurre differenze e diseguaglianze”.