L’Atletica Montecatini 1983 a voluto ricordare uno dei suoi fondatori Raoul Bellandi, organizzando un gara podistica a livello competitivo e non, con partenza e arrivo nei dintorni dello stadio ‘’Mariotti’’.
Con la perfetta organizzazione della Let’s Go e l’Atletica Monsummanese con la collaborazione tecnica del comitato provinciale di Pistoia del Centro Sportivo Italiano (Csi) si è svolta al Parco Orzali di Monsummano Terme una gara podistica sulla distanza dei km 5.
Ai nastri di partenza la 48^ edizione della “Pistoia Abetone”, la ultramaratona più impegnativa ma allo stesso tempo più affascinante di sempre.
E’ tutto pronto per la 15ª edizione della Granfondo intitolata a Edita Pucinskaite, ex professionista e figura chiave della società ciclistica pistoiese Avis Bike Pistoia asd, guidata dal presidente Giuseppe Severi.
E' stata una cerimonia molto significativa, ripetuta con cadenza annuale da parte della Figc.
Morgan Petrucci, con il tempo di 31’29’’ si aggiudica l’edizione numero 6 del ‘’Trofeo Sporting Club Selva Bassa’’ sulla distanza di km 8,600 che si e svolta a Quarrata e organizzata dalla Podistica Quarrrata.
Negli ultimi due week end del mese di maggio, presso il poligono del Tiro a segno nazionale, sezione di Pietrasanta, ha avuto luogo la quarta prova regionale.
Ci sarà anche Clara Mondonico, la figlia del popolare allenatore di calcio Emiliano, prematuramente scomparso, alla serata di venerdì 13 giugno al “Frascari” di Pistoia.
Oca - Oasy contemporary art and architecture il 15 giugno apre al pubblico il suo itinerario artistico.
Fino al 4 luglio la biblioteca San Giorgio ospiterà una mostra di Aviero Bargagli.
Lo straordinario pianismo del canadese Louis Lortie è il fulcro del prezioso programma, dal titolo “Moments musicaux”, che la 61^ edizione della Stagione pistoiese di musica da camera, curata dal M° Daniele Giorgi e promossa dai Teatri di Pistoia con il fondamentale sostegno di Fondazione Caript, offre sabato 11 febbraio (ore 21) nel Saloncino della musica di Palazzo de’ Rossi.
Canada, terra di ghiacci, orsi, aceri, con un grembo che trabocca di oro nero e fa della regione dell’Alberta, Calgary in testa, la nuova Eldorado. Ma il Canada è pure una felice serra di pianisti, interpreti unici nel loro genere, per scelta di repertorio e vocazione ad andare controcorrente. Basti il caso esemplare di Glenn Gould, ma anche quello di Rosalyn Tureck (che, curiosità, da “giovane ottantenne”, fra un concerto e l’altro, se ne andava in giro per Milano con stivaletti da cowboy).
Anche Louis Lortie proviene da questa terra – da Montreal – pur vivendo da tempo in Europa. Artista talentuoso, raffinato e dotato di una fantasia sconfinata, da più di tre decenni si esibisce in tutto il mondo spiccando fra i pianisti più interessanti in circolazione. La sua tecnica sopraffina non è mai mero esercizio “atletico”, ma elemento totalmente al servizio della musicalità, così come la grande versatilità che lo contraddistingue.
Tra i suoi recenti progetti ci sono state esibizioni nell’integrale degli Années de Pèlerinage di Liszt in un’unica serata e l’intero ciclo di Sonate di Beethoven registrate in video presso la Salle Bourgie di Montreal e trasmesse da medici.tv nel 2021. Artista prolifico dal punto di vista delle registrazioni, la sua trentennale collaborazione con Chandos Records ha dato luogo a un catalogo di più di 45 incisioni, spaziando in un ampio repertorio che va da Mozart a Stravinskij.
Il programma scelto da Lortie alterna, con musiche di Schubert e Rachmaninov, due peculiari tipi di composizione: delle trascrizioni per pianoforte solo di bellissimi Lieder, originariamente scritti per voce e piano, in cui la trascrizione è essa stessa interpretazione, libera forma di ricreazione musicale (Wohin?, Der Müller und der Bach, Auf dem Wasser zu singen) e i “momenti musicali”, due raccolte di brevi brani per pianoforte che non a caso portano lo stesso nome: quelli di Rachmaninov (op. 16), composizioni giovanili in cui la sua personalità ebbe modo di esprimersi compiutamente per la prima volta, furono infatti così intitolati proprio in esplicito richiamo alle deliziose miniature dell’op. 96 di Schubert, cui il grande compositore viennese si dedicò negli ultimi anni della sua vita.