Un nostro lettore, Francesco Gentile, racconta questa sua disavventura.

"Scrivo per riuscire a risolvere un problema riguardante la pensione d'invalidità di mia sorella. La problematica è questa: il 31 maggio 2021 per colpa del coronavirus perdo mio padre (pensionato statale) abitante con mia sorella e mia madre a ponte buggianese. Mia sorella, invalida al 100%, ovviamente ha la sua pensione riuscendo a percepirla fino al mese di giugno 2021, poi viene bloccata perchè l'Inps deve effettuare il conteggio della pensione di reversibilità ai superstiti (mia madre e mia sorella).

Ecco, da qui in poi il calvario che ancora persiste. Dopo il mio interessamento personale con l'Inps di Pistoia riesco a ottenere gli arretrati e la quota di reversibilità spettante a mia sorella (mia madre nel frattempo già riceveva la sua parte per fortuna).

Il problema reale è che sostanzialmente, dopo varie richieste dirette all'Inps spiegando la problematica, la pensione viene erogata mensilmente dall'istituto ma non accreditata perchè si ferma all'istituto stesso come cassa sede.

Il 30 dicembre si va a colloquio previo appuntamente direttamente alla sede Inps di Montecatini Terme, dove dopo aver spiegato nuovamente la problematica la dipendente restava incredula del fatto e dopo aver preso la documentazione che le serviva, assicurava che per il mese di febbraio sarebbe stata accreditata la pensione regolarmente e successivamente venivano accreditati il restante accumulo dell'anno 2021 restante e tutto il 2022.

Io dico: è mai possibile che un soggetto invalido con un mutuo da pagare non debba prendere la sua pensione? Io non so più come fare per far sì che mia sorella a cui la vita già ha dato dei problemi, ne debba avere altri per vivere normalmente".