Gradito ritorno sulle nostre montagne del comprensorio sciistico di Abetone e della val di Luce di una tappa dello Ski Tour 2022-2023.
Ha preso il via in questi giorni la 41° edizione di Pinocchio sugli sci, la rassegna giovanile di sci alpino più amata d’Italia e tra le 5 più importanti al mondo.
Gli studenti dell'Istituto professionale di Stato per l'enogastronomia e l'ospitalità alberghiera "Ferdinando Martini" di Montecatini Terme saranno ospiti domenica 29 gennaio al Palaterme in occasione della partita del campionato di Serie B Old Wild West tra Fabo Herons Montecatini e Legnano Knights.
E' iniziata nel migliore dei modi la stagione 2023 del Team Corratec che si sta mettendo in mostra nella Vuelta a San Juan a confronto con squadre e corridori di alto livello.
Alla piscina Marchi di Pescia, gestita dalla società sportiva Co.g.i.s Montale, si è svolta domenica 22 gennaio la ventesima edizione del Campionato interregionale di nuoto che ha visto Pescia come protagonista della prima tappa, in attesa di spostarsi in altre città.
In una giornata fredda e piovosa si è svolta nel borgo medioevale di Montevettolini nel comune di Monsummano Terme (Pistoia) una gara podistica.
Ultima giornata del girone di andata ed è derby al PalaCardelli dove la Gioielleria Mancini ospita il Montale Basket in un impegno cruciale per la lotta per la salvezza.
Pronostico tutto in salita per i rossoblu di Massimo Angelucci, reduci dalla convincente vittoria su Borgomanero (la sesta in stagione) e dal blitz sfiorato solo nel finale a Pavia.
Dal 27 gennaio al 10 febbraio da Artistikamente (via Porta al Borgo 18), è in programma una mostra di Franco Bovani.
A Monsummano Terme la nuova mostra personale di Frank Federighi "Caricature".
Nel corso della notte del giorno 25 novembre u.s., giornata mondiale contro la violenza sulle donne, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Pistoia, hanno arrestato un 49 italiano domiciliato a Pistoia per il reato di maltrattamenti in famiglia.
Nello specifico i militari, allertati da una telefonata pervenuta al numero di emergenza 112, intervenivo presso una privata abitazione, ove era stata segnalata una accesa discussione tra due persone, un uomo e una donna. Una volta sul posto, durante gli accertamenti del caso, i Carabinieri localizzavano la vittima, una donna 41enne italiana, che si era rifugiata sul tetto dell’abitazione temendo per la propria incolumità. Solo alla vista dei militari la vittima, ancora scalza e vestita in modo leggero, si convinceva a rientrare in casa rassicurata dall’intervento in suo aiuto.
Prontamente soccorsa e trasportata presso il locale pronto soccorso, ove venivano attivate le procedure inerenti il Codice Rosa, la stessa veniva giudicata affetta da “trauma cranico e trauma occhio destro” a causa dei colpi ricevuti in viso dal compagno con prognosi di qualche giorno.
L’autore, arrestato in flagranza di reato, invece, dopo l’udienza di convalida, veniva sottoposto agli arresti domiciliari in un luogo differente da quello ove conviveva con la vittima.
L’istituzione della data del 25 novembre, come giornata contro la violenza sulle donne, ha origine in virtù della gravità e della dimensione del fenomeno, allorquando l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha promulgato la risoluzione 54/134, istituendo la Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Scopo della Giornata, oltre appunto a ricordare le vittime, è anche sensibilizzare l’opinione pubblica su questo barbaro fenomeno, che comprende il femminicidio, ma anche ogni forma di violenza di genere, che sia fisica e psicologica.
La data è stata scelta per ricordare il brutale assassinio delle tre sorelle Patria Mercedes, María Argentina Minerva e Antonia María Teresa Mirabal, nate a Salcedo, in Repubblica Dominicana. Le tre donne erano attiviste nell’opposizione del regime di Rafael Leónidas Trujillo, il dittatore che ha tenuto il Paese in uno stato di caos e di arretratezza economica per oltre 30 anni. Il 25 novembre 1960, le tre sorelle furono intercettate da un gruppo di agenti del Servizio di informazione militare a La Cumbre, lungo la strada che percorrevano per recarsi a far visita in prigione ai loro mariti, incarcerati per le loro attività contro il regime trujillista. Le tre donne furono seviziate, uccise e infine lanciate da un dirupo con la loro auto per simulare un incidente. L’omicidio de “Le farfalle” (questo era il nome in codice delle tre sorelle) scatenò però una grande e commossa reazione popolare che sfociò nel 1961 nell’uccisione di Trujillo e quindi nella fine della dittatura.