Il vicesindaco Federico Gorbi replica a Rifondazione Comunista.

"Ho letto un comunicato stampa del partito di Rifondazione Comunista che chiede se siano vere le chiacchiere di paese che affermano che alcuni della giunta sarebbero stati raggiunti da un avviso di garanzia.

Anche io avevo sentito circolare, come Rifondazione Comunista, queste voci messe in giro da una parte politica “malata” che mira a colpire solo per colpire, senza alcun argomento serio di confronto costruttivo.

Non avevo voluto dare importanza a simili pettegolezzi di così basso profilo ma ora mi vedo costretto a dire qualcosa.

In vita mia non ho mai ricevuto un avviso di garanzia, né oggi né in passato. Lo stesso posso serenamente affermare per il resto della giunta e di tutti i componenti di Uniti per Serravalle.

Chi mette in giro fandonie su indagini e ipotetici reati dimostra solo di essere alla disperata ricerca di visibilità ma, si ricordi, che affermare cose non vere su certi argomenti è punibile dalla legge.

Prima di mettere in dubbio l’onestà degli amministratori, senza alcun motivo reale, bisognerebbe sempre pensare che si va a colpire la credibilità delle persone e, sopratutto i familiari.

Il rispetto della verità e il rispetto degli avversari deve essere il faro di chi intende fare politica, altrimenti si scade in un dibattito che nulla ha di diverso rispetto alla rissa verbale.

Invece di pensare al pettegolezzo certa gente farebbe bene a concentrarsi su temi di maggiore interesse per i cittadini.

Basterebbe che si recassero in un qualunque supermercato per vedere, ad esempio, quanto sono aumentati i prezzi dei prodotti di prima necessità. Queste sono le cose serie di cui parlare, altro che avvisi di garanzia inventati".