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In risposta a: del
Eletta per essere corretta
AUTORE: Roberto Romani
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6/6/2020 - 14:01
E’ sempre un bel momento
quando si discute al Parlamento,
ognuno espone la sua argomentazione
pensando di avere molta ragione.
Ci sono vari interventi,
di persone assai prudenti,
e ci sono anche parlate
di persone scalmanate.
Se nessuno mai recede,
certe volte poi succede
che le teste un po’ scaldate
se le danno anche a manate.
Poi ci sono certi settori
dove si perdono gli onori,
ma si fanno i buffoni
innalzando gli striscioni
con certe scritte riportate
che diventan pagliacciate.
Quella gente è stata eletta
per essere corretta
e non far quelle sfuriate
che disturban le giornate.
In risposta a: del
2 GIUGNO 1946
AUTORE: Roberto Romani
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1/6/2020 - 15:28
Oggi il popolo decide
col suffragio universale
quale sia la cornice
della forma istituzionale.
Sono stati, quelli passati,
anni duri per i nati
dalla fine dell’Ottocento
al periodo del Ventennio.
Una guerra combattuta
per l’Italia più compiuta,
con il combattente onorato
del titolo di cavalierato.
Poi una guerra avventurosa
risultata disastrosa,
dove il figlio dell’onorato
si è trovato imprigionato.
E con lui tutta la gente
del nostro popolo italiano
trascinata spregiudicatamente
da un impudente capitano
che insieme al monarca
ci condusse alla disfatta;
salvati solo dalla parte sana
della lotta partigiana.
Oggi il popolo ha preso la decisione
sul futuro della nazione,
che il referendum popolare
ha stabilito di suggellare:
Repubblica Parlamentare.
In risposta a: del
Un grazie speciale
AUTORE: Francesco Lena
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25/5/2020 - 10:29
Grazie di cuore a tutto il personale sanitario, in prima linea per combattere il coronavirus con umanità,
medici che si prendono cura dei malati, con tenacia, impegno sacrificio e responsabilità.
Grazie agli infermieri/e donano serenità, speranza agli ammalati, svolgendo il loro servizio di assistenza con amore,
praticando prestazioni terapeutiche, con precisione, tempestività, umanità e con il cuore.
Grazie agli operatori socio sanitari, figura molto preziosa, con il loro grande impegno e generosità,
con dolcezza svolgono il loro servizio di igiene agli ammalati e altre prestazioni nella migliore qualità.
Grazie a tutti i tecnici, di laboratorio, di radiologia, della loro dedizione al servizio con passione e capacità,
sempre impegnati a fare raggi, analisi chimiche, biologiche altre prestazioni, con precisione e generosità.
Grazie a tutto il personale, addetto alle pulizie dell’ambiente sanitario e ospedaliero,
svolgendo i loro compiti , con impegno, nella massima discrezione senza pensare ai sacrifici del loro lavoro.
Grazie a tutto il personale sulle autolettighe, con grande coraggio svolgono un servizio di pronto intervento,
molto preparati e addestrati a praticare il loro ruolo di pronto soccorso, con tempestività e professionalità.
Grazie a tutti i volontari, molto preziosi, svolgono un ruolo di grande solidarietà e lo fano con dolcezza,
sanno portare speranza agli ammalati, con il cuore e con amore offrire un sorriso e una carezza.
Grazie a tutti, siete il nostro orgoglio voi e quelli che si danno da fare per gestire e superare questa infezione ben sapendo che si rischia la propria vita,
è bello avere una risorsa cosi preziosa, avere tante persone speciali con dentro tanta umanità, uniti sconfiggeremo il coronavirus, c’è la faremo, andrà bene.
In risposta a: del
LA SPERANZA
AUTORE: Roberto Romani
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23/5/2020 - 16:03
Il mondo non si fermerà
accadrà quel che accadrà.
La vita dei bambini
che ora son piccolini
sono la testimonianza
che il mondo sempre avanza.
L’inesauribile vitalità
e la gioiosa vivacità
infondono speranza
di bene in abbondanza.
Lo sguardo incuriosito
non sia mai tradito
da un essere brutale
che voglia far del male.
E l’adolescenza
infonda tanta conoscenza,
che accompagni tutta la vita
sia in discesa che in salita.
Poi tutti in compagnia,
lingua, religione, etnia,
si diano la mano
per un mondo molto sano.
Con tutte le risorse
mai messe in forse,
e neppure mai sprecate
per cose assai sbagliate,
ma siano impegnate
per ogni conoscenza
di tutta quella scienza
che combatte qualsiasi male
che pure è naturale.
In risposta a: del
Non vi dimenticheremo
AUTORE: Francesco Lena
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6/5/2020 - 23:07
Cari anziani non dimenticheremo, il vostro sapere, la vostra importante saggezza, abbiamo perso la vostra ammirevole generazione, piena di valori e di una speciale bellezza.
Cari anziani non dimenticheremo, i vostri sudori, i vostri sacrifici e la vostra splendida umanità, abbiamo perso un pezzo importante della nostra storia, piena di contenuti sani e ricca di bontà.
Cari anziani non dimenticheremo, l’ immenso lavoro che con tenacia avete fatto, per tirarci fuori dalle disastrose macerie, del dopo guerra, obiettivo raggiunto e realizzato.
Cari anziani non dimenticheremo, il vostro impegno, di custodi della nostra bella costituzione, del vostro costante protagonismo, nelle associazioni di volontariato, nella società e nelle istituzioni.
Cari anziani non dimenticheremo, quello che con responsabilità, vi siete battuti per le conquiste, civili culturali e sociali, del diritto alla salute, allo studio, al lavoro, alla sicurezza, tanti altri diritti tutti importanti e speciali.
Cari anziani non dimenticheremo, il vostro impegno di custodi del progetto Europa, della pace, della democrazia e della libertà, questi tutti valori, ideali culturali, sociali e di un speciale contenuto di alta civiltà.
Cari anziani non dimenticheremo, questo invisibile coronavirus che all’improvviso vi ha portati via, privando i nipoti, di un punto di riferimento, delle vostre storie, affetto, dolcezza, esempio di vita.
Cari anziani non dimenticheremo, il vostro dovere da padri e madri, buon esempio per le figlie e figli, trasmettendo dei principi sani, dei valori della vita, umani, sociali e civili.
Cari anziani non dimenticheremo, questo momento boio pieno di incognite e di tristezza, ve ne siete andati senza che potessimo tenervi per mano, dirvi una parola e senza potervi fare una carezza.
Cari anziani meritavate più attenzione, più rispetto, non dimenticheremo il vostro immenso patrimonio, siete la nostra memoria, le nostre radici, i vostri valori di vita, umani , la vostra storia sarà la luce che illuminerà il percorso del nostro cammino per il nostro futuro.
In risposta a: del
PRIMO MAGGIO 1975
AUTORE: Roberto Romani
email: -
2/5/2020 - 9:14
Il sole in cielo è già molto splendente,
l’aria è ancora un poco frizzantina,
ci siamo alzati presto questa mattina
ed il lavoro è iniziato immantinente.
In campagna ogni giorno è impegnativo,
che sia di festa o lavorativo,
ché gli animali hanno sempre bisogno
di essere accuditi ogni giorno.
Così che anche in questa bella giornata
abbiamo iniziato di prima mattinata,
e dopo ci siam vestiti con decoro
per andare alla Festa del Lavoro.
Un lungo corteo di trattori scoppiettanti
con le bandiere in testa sventolanti
e l’altoparlante che diffonde l’inno
che dei lavoratori è il vessillo.
E dopo che tutta quanta la sfilata
nella grande piazza si è radunata,
dal palco tutt’intorno imbandierato
il popolo convenuto viene arringato;
intanto che alla gente viene offerto
un garofano rosso da mettere sul petto.
Questo è il Primo Maggio dei lavoratori
che non è molto gradito ai lorsignori,
ma che va bene a tutta quella gente
che senza lavoro non è autosufficiente.
In risposta a: del
OGGI E' COME IERI
AUTORE: Roberto Romani
email: -
29/4/2020 - 11:43
Oggi è come ieri
con in testa tanti pensieri,
ma non faccio doglianze
per essere in queste stanze.
Il cielo è luminoso
che il sole è già focoso,
e nell’aria sento lontane
le vibrazioni delle campane.
Allora ho pensato
ai giorni del passato
e ai rintocchi che sentivo in testa
nei giorni che eran di festa.
E così andar pensando,
per avere perso il conto,
ho calcolato il giorno
in cui mi sto trovando.
Che in questi giorni neri
tutto si è confuso,
si è perso le cose in uso,
e oggi è come ieri.
In risposta a: del
INVOCAZIONE
AUTORE: Roberto Romani
email: -
24/4/2020 - 18:37
O Signora col Bambino
e l’amore Tuo divino,
che sei sempre nel nostro cuore
nella gioia e nel dolore,
io Ti vedo ogni giorno
quando il sole fa ritorno
e poi quando all’imbrunire
mi appresto a dormire.
Io Ti voglio supplicare
che Tu possa a noi donare
la speranza dell’amore
e di un mondo sempre migliore.
Caccia il male dalla Terra,
sia dispersa ogni guerra,
e che tutta la Tua gente
sia gioiosa e plaudente.
Senza alcuna condizione,
Ti facciamo un’invocazione:
che in noi tutti quanti,
e nei posti dei comandi,
trionfi sempre la ragione.
In risposta a: del
FUORI E' UNA COMPLICANZA
AUTORE: Roberto Romani
email: -
20/4/2020 - 16:21
Dritti e lunghi viali,
marciapiedi e alberi in filari,
giardini e case,
ma tutto intorno tace.
Nessuna persona in vicinanza
e neppure in lontananza,
ma solo uccellini
che fanno saltellini
con vera noncuranza.
Dagli alberi lontani
il verso del cuculo,
poi senti alcuni cani
ma dopo più nessuno.
Passato è l’inverno,
così dopo un po’ di tempo,
quando l’aria è più calda,
svolazza qualche farfalla.
Poi verso mezzogiorno
tre colombi, ogni giorno,
a beccuzzare l’erba
che spunta dalla terra.
Un’auto poi passa
a velocità non tanto bassa,
che ti fa ricordare
che in città ti stai a trovare.
Questo è ciò che accade
in questa circostanza
che siamo in qualche stanza,
perché fuori è una complicanza.
In risposta a: del
Vedrai
AUTORE: Roberto Romani
email: -
14/4/2020 - 23:51
VEDRAI
Vedrai che il buio si dissolverà
E una grande luce illuminerà,
Come un sole splendente,
Il cielo, la Terra e la mente.
Vedrai che tutto quanto
Sarà un grande incanto,
Con la gioia dei bambini
Che giocan nei giardini.
Vedrai un mondo stupendo
Dove tutto sarà in pace
E l'uomo sarà contento
Che il peggio sempre tace.
Le mamme parleranno
Senza nessun affanno
Insieme ai lor mariti
Che saranno molto felici.
I nonni racconteranno
Le storie del passato
Che tutti ascolteranno
Con sguardo strabiliato.
Vedrai l'armonia
Dell'essere vivente
Che in grande compagnia
Sarà in sintonia
Con tutto quell'ambiente.
Vedrai questo mondo
Che ora è solo un sogno,
Ma voglio augurare
A tutti quanti gli anni
E a tutti i compleanni
Che devono arrivare.
In risposta a: del
UNO SPAZIO PER PREGARE
AUTORE: Roberto Romani
email: [protetta]
11/4/2020 - 12:50
C’è uno spazio molto amato,
accogliente e riparato,
luminoso e sicuro,
con la vista oltre il muro.
E’ uno spazio che ti accoglie,
sia di giorno che di notte,
con il sole e con le piogge,
con la gioia e con le doglie.
E’ uno spazio salutare,
ci son tante cose buone,
giusto per fortificare
sia la mente che il cuore.
E’ uno spazio familiare,
è un luogo dell’amore
anche quando c’è dolore,
e non può certo mancare
uno spazio per pregare.
In risposta a: del
NE USCIREMO VITTORIOSI
AUTORE: Roberto Romani
email: [protetta]
8/4/2020 - 9:23
Siamo all’alba di un nuovo giorno,
c’è silenzio tutto intorno;
il sole sta sorgendo sempre vitale
con la sua luce naturale.
Solo augelli cinguettanti
negli spazi circostanti,
che per loro il giorno è bello
sia che accada questo o quello.
Per la nostra bella sfera
oggi è un giorno particolare:
è l’inizio della primavera,
ma il pensiero fa un po’ male.
Siamo sul campo di battaglia
per combatter la nostra guerra
contro un essere vitale
invisibile e letale,
che ha conquistato tutta la Terra.
La battaglia si combatte
senza sforzo muscolare,
chiusi in casa a pensare
alle cose prima fatte
e a quelle ancor da fare.
Ci dobbiamo un po’ sacrificare
per le regole da rispettare,
ma se saremo virtuosi
ne usciremo vittoriosi.
In risposta a: del
CHE TORNI L'ARIA COSI' COM'ERA
AUTORE: Roberto Romani
email: [protetta]
4/4/2020 - 11:47
Non mancava alcunchè,
ma non si sa neppur perchè
ci sembrava di star male
nel Paese nostro natale.
Si poteva viaggiare
sulla terra, in cielo e in mare,
senza alcuna limitazione
in qualunque situazione.
Si poteva anche stare
tutti quanti in compagnia
sia in casa che per la via,
e se avevi il raffreddore
non avevi alcun timore.
Ma non si sa come successo
è sopraggiunto un brutto morbo
che si è sparso in ogni borgo
e anche in tutto l'universo.
Ogni cosa si è fermata,
e per una certa bella data,
per non esser contagiati,
siamo in casa carcerati.
Per andare a far la spesa
devi essere bendato
come l'uomo mascherato,
uno avanti e l'altro dietro
a distanza più di un metro.
Se la Borsa scende in picchiata
non sei così tanto allertato,
importante è passare la giornata
senza essere infettato.
Mentre scrivo queste parole
siamo in mezzo alla bufera,
anche se in cielo splende il sole,
con la speranza vera e sincera
che torni l'aria così com'era.
In risposta a: del
Preghiera
AUTORE: Paola Zecchi
email: -
1/4/2020 - 17:29
PREGHIERA
O Signore onnipotente
Che sei fonte della vita
Posa lo sguardo sulla tua gente
Che si sente assai sfinita.
Col Tuo segno della mano
Fai che il morbo disumano
Non sia più così efficace
E si torni a viver in pace.
O Signore dell'amore
Che sei sempre nel nostro cuore
Dacci tutto il Tuo aiuto
Senza perdere un minuto.
Che la gente Ti ha sempre amato
Fin da quando ciascuno è nato,
Anche se non sempre ha rispettato
Quello che ci hai comandato.
Son sicuro della comprensione
E della Tua commiserazione,
Noi restiamo qui a pregare
Che ci possa tutti salvare.
In risposta a: del
Soffioni
AUTORE: adriana pedicini
email: [protetta]
16/9/2019 - 13:31
Soffioni
Impalpabili infiorescenze di sambuco
soavi di luce e di bellezza fragili,
anche a voi la vita sfugge
s’incrina la bianca filigrana
in vite altre, piccoli semi in sboccio,
nell'aria a fil di vento
birichinando nevicano
negli angoli riposti della via
senza più pensiero del domani.
Non rimarrà di voi che un sogno
inseguito dallo sguardo languido
e scabro lo stelo in terra.
In risposta a: del
PISTOIA BACIATA DAL SOLE
AUTORE: Fabio Strinati
email: -
8/2/2019 - 18:25
E si vive di ricordi, di sogni
impressi nel sinuoso corpo
dell’Ombrone Pistoiese
che in cielo riflette l’anima
al vapore che nel vento calmo
si discioglie e contiene,
le tinte limpide, veloci e ossigenate
della trota fario. Si vive
di musica che il timpano cattura
che scuote nel petto colmo
una platea sguardo bonario,
il battito cardiaco che accelera
e non si trattiene alla vista
che s’acceca sulla Val di Luce
poetica visione
Pistoia baciata dal sole,
di carnagione chiara,
d’interminabile memoria.
In risposta a: del
Montagna Pistoiese
AUTORE: Fabio Strinati
email: -
30/7/2018 - 17:17
MONTAGNA PISTOIESE
L’animo nevoso che d’inverno
dipinge séta in fili
che non s’interrompe a marzo
nel valico dell’Abetone,
le gelate silenziose
che sembrano come smarrite
ma di un’eleganza
che rassomiglia al lume,
ricorda lampada silvicola
che d’immaginazione gode
in una scena di stagione
e dal sapore tènue.
La Val di Luce, è luogo coperto
da boschi cedui e dal sicomòro
che ampio ombreggia la sua forma lieve;
pozze d’acqua ed estetici acquitrini
riflettono l’Alpe Tre Potenze
e qualche ginépro che delizia la vista
e al tatto, la devozione per il vento
che di agitazione soffia.
FABIO STRINATI
In risposta a: del
RICORDATI DI ME...
AUTORE: M.T.D.
email: -
13/6/2018 - 8:37
Amore, felicità, fortuna?
Tutto passa, niente dura,
ma quando tu ne avrai bisogno
ricordati di me. Non sono un sogno.
Sono la mano che si fa più stretta,
il cuore che ti ascolta senza fretta,
il silenzio che fa spazio al tuo dolore,
la carezza che t'infonde il suo calore.
Io mi do in piena, totale gratuità,
chiedo in cambio solo lealtà.
Io sono l'AMICIZIA,
di tutti i sentimenti la primizia.
Rara, preziosa e delicata
con amore devo esser coltivata
perché l'amicizia non si vende né si compra
ma si rispetta, si ricambia e si dimostra!
In risposta a: del
IL MAGGIO
AUTORE: M.T.D.
email: -
7/5/2018 - 19:11
"IL MAGGIO"
Nell'aria tenera e odorosa della primavera,
quando ancora chiara era la sera
si usciva di casa per andare al "maggio"
a rendere a Maria un doveroso omaggio
nel mese per tradizione a Lei dedicato:
un giardino, una marginina, un porticato
vedevan spontanea la partecipazione
di chi la Madonna volea pregar
con devozione
offrendo fiori,lumi e candele accese
che creavan l'atmosfera quasi d'un presepe.
Era una funzione religiosa "itinerante":
protagoniste la gente credente e praticante
e la Madonna,che certo sentiva il gran calore
di quell'abbraccio corale fatto con il cuore,
scusando del latino svarioni e vocaboli scorretti
e beandosi dei fiori e dei "fioretti".
Serate illuminate dalla luna,quando la luna c'era,
sempre comunque rischiarate dalla serenità della preghiera,
nell'anima religiosa del mese mariano,
scandita dal rosario sgranato da ogni mano.
In risposta a: del
SILENZIO!
AUTORE: M.T.D.
email: -
27/1/2018 - 11:32
Che il mondo non sapesse, non giudicasse,
non punisse,non accusasse! Silenzio!
Libertà incatenata, Dignità calpestata,
Verità manipolata e tacitata. Silenzio!
Presa la strada verso le nuvole basse
sotto forma di fumo la Verità si sparse,
la Libertà la trasportò acre nel vento
col respiro della morte, gelido e lento;
nell'acqua del Danubio grigio di schiuma
la Dignità lavò le ceneri della tortura.
Così il Silenzio, tragica creatura dolente,
parlò al mondo col suo linguaggio silente
e il mondo, sordo,cieco, muto e vile
aprì orecchie, occhi, cuore e...vide...
M.T.D.
In risposta a: del
Comunque
AUTORE: Rossana Melani
email: [protetta]
17/3/2017 - 22:54
Comunque
Chissà se saprò
trovare le note
poste nell'ombra del tempo,
da raccoglierle in musica
per risvegliare la trama
di una storia da vivere.
Ma benedetti siano
i rami e i cuori
di questo luogo,
da aggrapparsi forte
per non smarrire
i momenti migliori
e farne unico abbraccio.
Chissà cosa privilegia
il crescere di una visione,
se proprio adesso
ho sulla punta delle dita
un canto che si erge
dinnanzi al tacito
consenso delle stelle.
Ma benedetti noi
folli in un tempo sbagliato
nel grato riconoscersi
degli occhi, belli
e nel giusto comunque,
se sapremo esserci
quando anche l'imperfetto
respirerà poesia.
Rossana Melani. Dal libro: Nastri d'Infinito.Tempo ricordi follia. 2017
In risposta a: del
COME L'ACQUA...
AUTORE: M.T.D.
email: -
7/3/2017 - 22:24
Si conforma a tutto e a tutto si adatta:
si piega, si stringe, si allunga, si allarga.
penetra nella roccia, scorre verso il mare,
sale su nel cielo: le piace anche volare!
Si ricicla in vapore, gocce, cristalli,
vivifica città, campagne, monti e valli.
Come l'acqua così è la donna:
versatile,volitiva, trasformista,
si adegua ad ogni situazione, senza essere opportunista.
Percorre le varie stagioni dell'anno e della vita
ricoprendo i ruoli di madre,di moglie, di figlia,
sa sfidare l'usura del tempo che logora
anche il più bel sentimento,
sa ritrovare l'interiore armonia
anche quando col partner non è più in sintonia,
nel lavoro si cimenta in ogni settore
e ovunque mette un po' del suo cuore.
E anche quando l'età è piuttosto avanzata
rimane la garanzia di qualità e di durata!
L'acqua e la donna:un bel binomio, una bella accoppiata
da cui la vita è scaturita e continua ad esser procreata.
In risposta a: del
LA LIBERTA'
AUTORE: M.T.D.
email: -
26/1/2017 - 18:24
Prigioniera e tenuta in catene,
la Libertà trovò la strada
per riscattar le sue pene.
Sotto forma di fumo
dal comignolo del crematorio
s'innalzò a formare nuvole basse,
si lasciò trasportare dal vento
spargendo l'acre odor della morte
fino al Danubio, che scorreva lento.
Increspò le sue acque di schiuma grigia.
Grigia come la cenere.
La cenere leggera della Libertà
riacquistata nella camera a gas.
In risposta a: del
Mauthausen
AUTORE: M.T.D.
email: -
24/1/2017 - 19:18
Ho visto Mauthausen come un Golgota,
dove il dolore ha raggiunto quello della Croce.
La "passione" però non è durata solo tre giorni
e nessuna Veronica ha asciugato pietosa
quei volti bagnati
di lacrime e sangue
e nessun Cireneo si è avvicinato per
portare la croce.
Non c'era il pianto dolente e amoroso di Maria e delle pie donne,
né Giovanni a cui affidare la Madre,
né Giuseppe di Arimatea ad offrire
il sepolcro
per deporvi, unto con oli ed aromi,
il corpo di Gesù.
Per loro non un riparo per i miseri resti,
non una carezza di mamma o di amica,
non una mano pietosa per chiudere
quegli occhi sbarrati
con impressa un'ultima disperata
domanda: "Perché?"
Lo scandalo della Croce...
Lo scandalo del dolore innocente...
Lo scandalo della deportazione...
Lo scandalo del male assoluto...
Perché?
In risposta a: del
LA BEFANA
AUTORE: M.T.D.
email: -
6/1/2017 - 10:11
Come un bambino inquieto ed annoiato
fa le bizze l'anno appena cominciato:
ha già capito che, finita l'atmosfera festosa,
il tran tran quotidiano è tutta un'altra cosa.
Ecco allora, come una nonna premurosa,
in tutta fretta una "barbona"affettuosa:
gonna lunga, sciarpa in testa, scarpe rotte,
a cavallo d'una scopa nel buio della notte...
Non la ferma pioggia, tramontana o neve,
perché il suo lavoro lo vuol far come si deve,
e se l'Epifania tutte le feste le porta via,
il distacco avvenga con la massima allegria!
Ai bimbi porta dolci, giocattoli e carbone,
agli adulti un sacco di parole buone:
"Non piangete per gli amori smarriti,
ci saranno nuovi baci e altri sorrisi.
Non piangete per i sogni frustrati,
compiacetevi invece per quelli avverati.
Amate le creature,soprattutto le più indifese,
ne trarrete davvero gioie inattese.
E qui mi fermo, perchè a forza di consigli
mamma mia, quanti sbadigli!
Già ho le calze tutte rotte, e pure i calzettoni,
non vorrei anche a voi rompere i c.......!