Valdinievole OGGI La Voce di Pistoia
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Sono diversi giorni che mi capita di passare da Corso Matteotti verso le ore 18 e trovarmi fermo in fila . Succede che ogni sera due grandi bus, del prestigioso turismo internazionale che ci onora della .....
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La Fip, Federazione italiana pallacanestro, ha ufficializzato il programma completo delle finali nazionali under19 Eccellenza.

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Il Pistoia Basket ha compiuto un passo significativo nel suo percorso mirato a potenziare e rafforzare i livelli di trasparenza, legalità, correttezza e eticità che da tempo caratterizzano l’organizzazione e il funzionamento della società.

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Dal 18 aprile iscrizioni aperte all’edizione numero 41 del Rally degli Abeti e Abetone, in programma per il 18 e 19 maggio.

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Lunedì 22 aprile si celebra il “World Earth Day”, ovvero la Giornata Mondiale di sensibilizzazione sui temi legati alla salvaguardia del pianeta.

PODISMO

Domenica 14 aprile alla Prato Half Marathon la Montecatini Marathon Asd ha ottenuto il titolo di quarta squadra con più iscritti alla gara e 3 campioni toscani nelle varie categorie.

RALLY

Il 48° Trofeo Maremma ha regalato grandi soddisfazioni alla divisione sportiva dell’azienda La T Tecnica. Doppio impegno, al 48. Trofeo Maremma, anche per AutoSole 2.0.

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Mercoledì 17 aprile, ore 12, all'Auditorium dell’Antico Palazzo dei Vescovi (piazza Duomo), si terrà la presentazione della Special Edition Jersey dell’Estra Pistoia Basket in occasione del World Earth Day.

SCHERMA

Le qualificazioni regionali ai campionati italiani gold di spada hanno regalato una splendida vittoria per Sabrina Becucci (a destra nella foto) che conquista il suo primo successo nella sua nuova arma.

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Fino al 18 maggio, presso la sede dell’associazione La Fenice (via Matteotti, Ponte Buggianese).

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Una mostra bibliografica ricca di curiosità occupa da qualche giorno lo spazio delle teche espositive del primo piano.

Ferragosto nella valle
quanto caldo che mi assale.

La grande .....
IL MONDO IN TAVOLA
di Sissy Raffaelli

Ricetta per un risotto goloso

ZODIACO
di Sissy Raffaelli

Oroscopo di aprile.

Con l’evento tenutosi oggi 22 marzo presso la filiale di Cascina .....
L'agenzia formativa e per il lavoro Cescot Pistoia ricerca addetto/ .....
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In risposta a: Essere sindacato, non sembrarlo del 27/2/2021 - 17:35
ESSERE SINDACATO OGGI SIGNIFICA ANCHE QUESTO
AUTORE: Giuliano Profili
email: -

27/2/2021 - 22:29

Leggendo l’opinione del Sig. Fioretti, il suo giudizio del sindacato in Italia, ha mio modesto giudizio,appare evidente, il tentativo di voler cambiare gli eventi storici, del movimento sindacale unitario dal dopo guerra ad oggi, non riconoscere il ruolo avuto da questo soggetto sociale, in difesa dei lavoratori, del terrorismo, della democrazia, e più in generale per gli interessi del paese.
Con la narrazione del firmatario dell’opinione, appare chiaro il tentativo, di confondere uomini come, Di Vittorio, Lama, Carniti, Marini, Storti, Vanni, Benvenuto, e tutti quanti si sono succeduti, alla guida delle varie componenti, solo, come uomini, al servizio di partiti politici, anzi che, ha quelli dei lavoratori, causando danni al paese, ed all’economia.
Gli esempi che porta, ci vogliono far dimenticare cosa sono stati ,nei luoghi di lavoro, nella società, gli anni in cui i lavoratori erano rappresentati dalle corporazioni fasciste, quelli, erano gli anni del sindacalismo di regime, quando Rossoni, Corridoni, Grandi, dirigevano le corporazioni, al servizio del capitale, contro ogni forma di democrazia sindacale. Bisognerebbe ricordare, ha qualche smemorato, che In quegli anni, per lavorare, occorreva essere iscritti al Fascio, essere al servizio del potere, credere, obbedire e combattere.
Questo non può essere rimosso dalla memoria di nessuno.
Ciò che lei racconta del clima all’Hitachi di Pistoia, voglio ricordarle che i delegati, coloro che vanno a fare trattative, sono democraticamente eletti dai lavoratori, quindi solo a loro rispondono dei propri atti, quanto alle discriminazioni, se sono vere mi unisco alla sua denuncia, prendendo le distanze da simili comportamenti, durante la mia esperienza lavorativa, con impegno sindacale, non mi è mai capitato.
Ma ha mio parere, fino a quando non si farà una legge sulla rappresentanza, casi analoghi saranno all’ordine del giorno, solo cosi anche l’UGL potrà, sedersi al tavolo con la rappresentanza che gli spetta, in proporzione agli iscritti.
Non posso sorvolare, sul contributo dato dal sindacato in generale, alla difesa della democrazia, contro il terrorismo, Guido Rossa delegato sindacale C.G.I.L ha pagato con la vita, non so come mai Lei, sempre attento, scrupoloso,democratico, non abbia menzionato il ruolo avuto in questi anni, dai rappresentanti dei lavoratori, ridurre il giudizio sul sindacato unitario, su un episodio locale non mi pare buona cosa.
Se non basta questo episodio, per meglio informare i lettori, oltre Lei Sig. Fioretti, provo con altri, potrei iniziare sul tributo pagato in vari episodi, sempre in difesa della democrazia, Portella della Ginestra, Governo Tambroni anni 60, morti di Genova, Reggio Emilia,Avola, Battipaglia, mi rendo conto, che oggi è difficile capire questi fatti, ma se non si parte dalla memoria storica, rimane difficile costruire, difendere, i lavoratori, il futuro della democrazia di un paese. Nemmeno l U.G.L/CISNAL da sola potrà riuscirci.
Infine, ricordo a me stesso, a Lei, ai lettori, che le trattenute delle quote sindacali sulla busta paga, quando si tratta di lavoratori dipendenti autonomi, pensionati, sono oggetto di una delega volontaria sottoscritta dagli stessi, non sono una violenza, una rapina, che il sindacato commette nei confronti dei propri iscritti, questa questione è stata anche oggetto di Referendum promosso dalla Lega Nord. Credo, che chi, oggi non lo ricorda, sarebbe meglio andasse a rileggere il risultato di quel REFERENDUM, mi sembrava giusto invece, che Lei si addentrasse sulla questione, non sorvolarla
Giuliano Profili
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In risposta a: del
GLI SPRECHI COMUNALI.
AUTORE: REMO BENEDETTI
email: -

27/2/2021 - 22:07

Da questo giornale on line mi voglio rivolgere ancora una volta all' Amministrazione di questo Comune di Ponte Buggianese circa , a mio parere, lo spreco energetico per l' illuninazione pubblica stradale nel territorio di Ponte Buggianese.
Altre volte mi ero rivolto alla passata Amministrazione e pure di persona mi ero rivolto all' ufficio tecnico.
Il problema, non risolto, già segnalato riguarda L'ACCENZIONE DEI LAMPIONI ( la gran parte ) fuori orario in relazione alla stagione.E per meglio spiegarmi lampioni accesi senza una programmazione crespuscolare e quindi molto prima del bisogno di illuminare le strade o le piazze.
Troppe sono le linee e non tutte sono attivate in contemporanea e con accensione automatica crepuscolare, ma penso altre con sistema manuale a tempo; ragion per cui in primavera-estate-autunno si accendono come se fosse inverno perchè non viene provveduto a modificare l' accensione e lo spegnimento della stessa linea.
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In risposta a: del
Essere sindacato, non sembrarlo
AUTORE: Giancarlo Fioretti
email: [protetta]

27/2/2021 - 17:35

In una nazione democratica, le organizzazioni sindacali sono riconosciute come rappresentative, e godono degli stessi diritti e delle stesse tutele, a prescindere da ogni considerazione di carattere ideologico.
Se questa è la situazione ottimale, sapete allora spiegare perché in Italia esiste una confederazione sindacale sistematicamente ostracizzata non soltanto da parte del Padronato ma anche da parte delle altre sigle?
Questa confederazione è l' UGL, ad oggi terza o quarta associazione sindacale dopo CGIL, CISL e, forse, UIL.
L' Ugl affonda le sue radici nella Cisnal, la Confederazione Sindacati Nazionali Lavoratori nata a Napoli nel 1950, sulla scia di quelle che furono le teorie e le esperienze sindacali maturate durante il Fascismo Regime e, soprattutto, durante il periodo della Repubblica Sociale Italiana.
Prima di pensare alla costituzione di un sindacato autonomo Giuseppe Landi, in pratica il padre nobile della Cisnal, tentò in ogni modo una confluenza fra il primo nucleo del neo sindacalismo nazionale ( il Mo.Si.) con l' allora unitaria ed unica CGIL.
Fu garbatamente messo alla porta.
Quando, nel corso degli anni, la Cisnal iniziò a veleggiare intorno al 10% ed oltre nelle elezioni per le rappresentanze sindacali, la triade composta da CGIL, CISL e UIL iniziò storcere il naso, giudicando i lavoratori che gli sfuggivano di mano come 'manovrati dalle forze della reazione'.
Quando poi, negli Anni Novanta, ci fu la trasformazione da Cisnal a UGL, con il conseguente boom delle iscrizioni e la ribadita autonomia del Sindacato da ogni Partito politico ( fino alla metà degli anni Ottanta l' osmosi col Msi era evidente..), la Triplice Sindacale, invece di cercare di capire i motivi della crescita dell' avversario, ritenne più comodo e, forse, divertente ( contenti loro...) continuare a demonizzarlo.
Visto che i tempi non consentivano più di evocare lo spauracchio del Fascismo, l' Ugl fu tacciata di eccessiva sudditanza nei confronti dei voleri di Confindustria.
Come se, nel frattempo, CISL e UIL non avessero cercato e talvolta anche concluso trattative che, fino a pochi anni prima, sarebbero state giudicate addirittura immorali.
Negli ultimi anni la situazione politica in Italia è cambiata radicalmente. Non è invece affatto cambiato il clima nelle relazioni intersindacali.
Ne è la prova il fatto che all' Hitachi di Pistoia ( la ex Breda, tanto per capirci..) su ogni questione inerente la vita aziendale stessa, i sindacati confederali ( CGIL CISL e UIL per l'appunto) si rifiutino sistematicamente di sedere a qualsiasi tavolo ove vi siano rappresentanti dell' Ugl.
Con buona pace della controparte padronale, che dimostra altresì di infischiarsene dell'alta rappresentatività di questo Sindacato in fabbrica, ove risulta il primo nella linea di produzione.
Situazioni analoghe vengono segnalate, periodicamente, in ogni altro angolo d' Italia. Isole comprese.
Ora, in un mondo ormai lontano dai fantasmi del Novecento, ravvisare nei luoghi di lavoro quelle contrapposizioni ideologiche altrove sparite, fa decisamente un certo effetto.
Fare Sindacato significa dedicarsi agli interessi dei lavoratori. Fare politica significa dedicarsi agli interessi di un'intera comunità.
Gli ambiti sono diversi. Contigui sì, ma diversi. Ora, non è questo il luogo per disquisire sui principi ispiratori dell' Ugl e delle altre sigle sindacali.
Noi diciamo soltanto che ogni espressione sindacale ha, in uno stato democratico, pieno diritto di cittadinanza, senza che questa debba ricevere patenti di legittimità da parte di chicchessia.
Ma forse, sullo sfondo, un'altra questione fa capolino: quella del finanziamento, tramite trattenuta alla fonte dalle buste paga dei dipendenti, delle organizzazioni sindacali.
Questo meccanismo, per un'infinità di motivi su cui non voglio addentrarmi, diciamo che 'favorisce' maggiormente i sindacati confederali.
L' Ugl ( più forte in varie realtà del lavoro autonomo), viene spesso vista come un'intrusa...
Ma, in una Democrazia, nessuno deve essere escluso.
Neppure chi ha una visione sindacale non in linea col pensiero dominante.

Giancarlo Fioretti
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In risposta a: C'è un'unica soluzione del 26/2/2021 - 11:55
per il signor Biancalani
AUTORE: vincenzo
email: -

27/2/2021 - 10:08

Il signor Fioretti scrive bene e pensa a mio giudizio , meno bene.

Per Lui , qualunque cosa venga fatta , è sempre meno di quanto si sarebbe potuto fare .

I 600 euro ? Certo , per molti rappresentano una miseria . Se poi li mettiamo accanto ad altri benefici , sono sempre qualcosa di tangibile .

Ricordo che la pensione sociale ritenuta il minimo per la sopravvivenza , assieme alle pensioni minime , sono di un importo minore.

Certamente quando il ristoro è fisso e per tutti , qualcuno guadagna e qualcuno rimette . E' inevitabile .

Sarei pero' curioso di avere disponibili i ricavi dichiarati al fisco da buona parte della categoria degli autonomi .

Ne vedremmo delle belle , o no ?

I dati medi statistici delle denunce dei redditi , , con un po' di buona volontà si possono ricavare da Internet .



E poi , la cassa integrazione per tutti i lavoratori dipendenti indipendentemente dalle regole in vigore circa il numero dei dipendenti .

Un altro dato che mi fischia negli orecchi è che il risparmio delle famiglie che per parte sono alla fame è considerevolmente AUMENTATO.

Per i Fioretti e fiorettisti , vedere l'altra faccia di una moneta , è tempo perso .

Dio ci aiuti , o meglio ci salvi da.....
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In risposta a: FIGLI DI UN DIO MINORE del 26/2/2021 - 11:03
Quante facce ha una moneta ?
AUTORE: Vincenzo
email: -

26/2/2021 - 16:10

Leggendo in filigrana l'intervento si rivede il nostro unico politico di razza IL RENZI .

Trombato al referendum , con i suoi giochetti per il Conte due e la finale azione ricattatoria .

No ! Grazie , abbiamo già dato (un 40%) e ne facciamo volentieri a meno .

Per gli autonomi ? Si sono sempre arrangiati evadendo per necessità e molte volte inventandosi un lavoro .

Lo stato di fatto ha sempre fatto finta di non vedere. Ora piangere su queste categorie che percepiscono un ristoro proporzionale al loro fatturato , mi piacerebbe aver elementi più chiari .

Signor Fioretti la moneta ha tre facce .

Testa , croce e taglio .

Su , coraggio , provi anche lei a non fermarsi alla prima .
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In risposta a: FIGLI DI UN DIO MINORE del 26/2/2021 - 11:03
ATTENZIONE AI LIQUIDI INFIAMMABILI
AUTORE: Giuliano Profili
email: -

26/2/2021 - 14:40

ATTENZIONE AI LIQUIDI INFIAMMABILI
Condividendo la sua prima parte del suo ragionamento, quando afferma, che dopo la pandemia nulla sarà come prima, questo invita tutti a riflettere, ha capire, su questo momento di difficoltà in primis sanitaria, 90.000 morti, 3.000.000 di infettati dal virus, poi quella economica.
Questa situazione se la trovano davanti, le generazioni che per fortuna, non hanno attraversato momenti difficili, questo non aiuta nessuno, ne la scienza, ne la politica, ne l’economia, nessuna categoria, nessun ceto sociale, può oggi sentirsi tranquillo, forse i nostri Nonni, se fossero ancora in vita potrebbero darci utili suggerimenti. Ma questa è un’altra storia.
Quello che non condivido del suo ragionamento e la seconda parte, quando vorrebbe far credere secondo Lei, che ci sono, economicamente in questo momento, dei figli di un Dio Maggiore, che sarebbero addirittura indifferenti se non ostili, verso le categorie da Lei menzionate. Ora con tutta sincerità, io sono un operaio pensionato, quindi quelli che si trovano nelle mie condizioni, non si avvantaggiano, di nessuna condizione economica, hanno solo lavorato con sacrificio ed onestà, ne tanto meno vedo, categorie di altri lavoratori ostili alla solidarietà, non riesco quindi ,ha individuare a chi si riferisce, faccia nomi se li ha, di qualche categoria sociale, o di qualche benpensante, ci aiuti a intercettarli.
Inoltre quello che nel suo ragionamento, non condivido , ma anzi lo trovo pericoloso, perche in questo momento di difficoltà, sanitaria, sociale, mettere gli uni contro gli altri, rischia di spengere un incendio con del liquido infiammabile, attenzione perche, i fuochi quando si allargano diventano incontrollabili, quindi moderazione, saggezza , controllo, usciamo dalla pandemia, ognuno di noi è chiamato ha dare qualcosa. Lo dobbiamo fare.
Non si tratta di spengere i fornelli, di rinunciare all’aperitivo, ne tanto meno, del comportamento dei bottegai. Quanto al termine RISTORI DA LEI, giudicato bruttissimo, non lo ha coniato Conte, bensì il centrodestra, Salvini, Meloni, Berlusconi,ritenendo il termine aiuti, offensivo.
Dovrebbe anche sapere che fino alla pandemia, per le categorie da lei menzionate non esisteva nessuna misura, a loro favore. Riconosca almeno, che qualcuno ci ha pensato sul nome ci metteremo d’accordo. Forse da fastidio che sia stato il Governo Conte? Su via Fioretti c’era anche Italia Viva.
Si tratta piuttosto, di evitare assembramenti, di continuare a fare quello che, la scienza ci suggerisce, per me, i corretti comportamenti, non possono essere definiti VITA SOSPESA, se dobbiamo continuare ad impastare pizze, oppure guardare ancora la TV, dobbiamo farlo, per noi, per i nostri figli, per le future generazioni. Dobbiamo davvero fare squadra.
Vedo che anche in questa occasione, associa la politica, il riformismo, periodi storici, molto distinti ed assai distanti, convinto beato Lei, che qualcuno abbia la ricetta in tasca, dalla pandemia, possiamo, dobbiamo uscire, con il massimo impegno di tutti, sia morale, civile, economico.
LE PROPOSTE CI SONO FACCIAMO TUTTI IL NOSTRO DOVERE DI CITTADINI
Giuliano Profili
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In risposta a: FIGLI DI UN DIO MINORE del 26/2/2021 - 11:03
C'è un'unica soluzione
AUTORE: Massimo Biancalani
email: -

26/2/2021 - 11:55

Intervento apprezzabile e condivisibile, scritto con stile pacato, chiaro come sempre più difficilmente capita di leggere. L'unica osservazione riguardo ai 600 Euro riconosciuti ai lavoratori autonomi come "ristoro". Certamente una cifra risibile, ma dobbiamo ammettere che è stata la 1^ volta in assoluto in cui si è riconosciuto qualcosa ad una categoria sempre dimenticata, da questo punto di vista. A tutto questo "c'è un'unica soluzione": il socialismo democratico che in questo Paese non ha più diritto di cittadinanza (nemmeno riguardo alla sua storia) dal 1992. Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti noi.
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In risposta a: del
FIGLI DI UN DIO MINORE
AUTORE: Giancarlo Fioretti
email: -

26/2/2021 - 11:03

Diciamocela tutta: la pandemia in atto ha scavato un solco incolmabile fra i lavoratori tutelati ( gli statali ), i lavoratori meno tutelati ma comunque garantiti ( quelli impiegati nel Privato ) ed i lavoratori autonomi ( né tutelati né garantiti ).
Dico 'incolmabile' poiché, è inutile negarlo, dopo il Covid niente sarà più come prima. Né in Italia e neppure nel resto del mondo.
Questo virus, probabilmente sfuggito dalle grinfie del dottor Stranamore di turno, ha messo a nudo come chi fa affidamento sulle proprie capacità imprenditoriali, debba guardarsi anche e soprattutto dalle insidie di chi ha liberamente optato di mettersi al servizio dello Stato per ciò che concerne la sua attività lavorativa. Ovvero, da chi ha scelto di lavorare comunque come dipendente.
I lavoratori autonomi, e questo bisogna ammetterlo, sono i veri martiri di questa pandemia. Non soltanto perché economicamente sono a terra, ma perché percepiscono l'indifferenza e, perché no?, l' ostilità delle altre due categorie.
Il virus continua a diffondersi? Colpa dei ristoratori che non ne vogliono sapere di spengere i fornelli.
I giovani fanno assembramenti nelle vie dello 'struscio'? Colpa dei baristi che vogliono a tutti i costi far passare l' aperitivo come un evento ineluttabile.
La tua provincia è tornata "off-limits"?
Colpa dei negozianti che, per cercare di abbattere il loro magazzino, insistono con le vendite a saldo, cercando di fare concorrenza ai colossi delle vendite on-line ( questi ultimi graditi poiché, fisicamente, non vengono identificati con lo stereotipo del bottegaio-evasore).
Quando, alcuni mesi fa, il governo Conte Bis approvò il primo decreto- ristori ( nome bruttissimo peraltro) nessuno ebbe da eccepire se, per tre mesi di chiusura, un negoziante o un artigiano si vedessero riconosciuta la stratosferica somma di 600 euro.
In quei giorni, gli 'untori' da bruciare sul rogo della Moralità erano i professionisti ( giovani avvocati e commercialisti in erba principalmente) che, in base alle normative vigenti, avevano usufruito anch'essi della misura.
Come se questi ultimi non avessero sofferto al pari degli altri per uno stop lavorativo improvviso ed impensabile.
Nei momenti di difficoltà, si dovrebbe unire le forze o, come si usa dire oggi, 'fare squadra'.
Ma, alla prova dei fatti non è praticamente mai così che va a finire.
Questo anno di 'vita sospesa' ha insegnato più che altro che ognuno agisce in virtù del suo status e della sua condizione sociale. Della serie, io che ho un posto di lavoro garantito, magari statale, posso passare le settimane a casa ad impastare pizze ed a guardarmi tutte le serie TV che voglio; tanto il 27 del mese, avrò comunque l'accredito dello stipendio.
Questa mentalità ( purtroppo diffusa ) sta frantumando il nostro tessuto sociale in modo irreparabile.
Più di un secolo fa, in occasione delle elezioni politiche del 1913, il Partito Socialista Italiano perse il voto di tutti coloro che non fruivano di tutele sindacali.
Ad avvantaggiarsi di questa debacle, furono i Socialisti Riformisti di Bonomi e Bissolati, che riuscirono a portare alla Camera una ventina di deputati, quasi tutti eletti coi voti dei poveri braccianti del sud e degli artigiani del nord.
Adesso, i voti in uscita dalla coalizione Giallo-Rossa ( tutti voti di lavoratori autonomi, c'è da scommetterci..), possono essere intercettati dai Partiti di Destra. E lo saranno, se non si profilera' all'orizzonte un grande Partito Riformista capace di accoglierli.
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In risposta a: Lo sport distante dalla politica del 25/2/2021 - 13:02
Fioretti , per cortesia ....
AUTORE: vincenzo
email: -

25/2/2021 - 13:35

Viva lo Sport .

Per capire il signor Fioretti , basterebbe l'inciso relativo a Bellanova e Scalfarotto , talmente importanti che , la Bellanova non ha profferito parola accanto al Renzi giustiziere .
Per Scalfarotto ? Non pervenuto .

Ora la compagnia di vittoriosi annovera un ministero senza portafoglio con a capo una ex capo scout .

Per il signor Fioretti , se , caro lei , etc il Renzi fosse stato messo in posizione "forte" tutto sarebbe andato meglio e magari di ministeri dello Sport ne avrebbe fatti 2 o 3

Unica consolazione per il grande "statista" è che alle prossime elezioni , dovrà faticare per una seggiola in parlamento .
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AUTORE: Giancarlo Fioretti
email: -

25/2/2021 - 13:02

Tanto tuonò che piovve. Nella serata di mercoledì, dopo un Consiglio dei Ministri in cui sono volati gli stracci, il Presidente del Consiglio Draghi ha dato il suo 'placet' alla lista dei sottosegretari.
Alcune note liete, come la nomina di Teresa Bellanova alle Infrastrutture ed Ivan Scalfarotto agli Interni. Sì tratta di due politici di alto profilo, che da soli danno spessore alla lista dei vice.
Alcuni esempi di 'usato sicuro', come il leader di Centro Democratico Bruno Tabacci, ora sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, dopo una vita spesa a tenere in vita il ricordo della DC.
Alcuni azzardi belli e buoni, come la nomina della leghista Lucia Bergonzoni alla Cultura. Lei che candidamente ammise mesi fa di " non leggere un libro da almeno tre anni..".
Ma tant'è..
Tuttavia, quello che subito balza agli occhi è la perdurante assenza di un ministro, viceministro o sottosegretario che dir si voglia allo Sport.
Per ciò che concerne lo Sport, il banchiere Draghi sembra volerci andare con i piedi di piombo. Ma questo non è certo per mancanza di sensibilità al problema. Anzi.
Draghi è ben consapevole che, negli ultimi tempi, le competenze governative e quelle del CONI si erano sovrapposte fino ad intrecciarsi pericolosamente.
Uso questo avverbio poiché l' Italia ha rischiato di essere estromessa dalla partecipazione ai prossimi Giochi Olimpici, proprio perché la gestione dello Sport italiano appariva troppo succube alla Politica.
Per ovviare a questo inconveniente, l'ultimo provvedimento del Governo Conte bis è stato quello di varare un decreto che sottolineasse l'autonomia dello Sport. Ma, evidentemente, la materia necessita di ulteriori approfondimenti, ed una nomina "allo Sport", oggi come oggi, potrebbe apparire in netto contrasto con le competenze del CONI.
Ministero o no, comunque, resta il fatto che lo Sport italiano è un settore messo in ginocchio a causa della pandemia.
Soprattutto per ciò che riguarda il mondo dei Dilettanti ed il Settore Giovanile.
Soltanto nel territorio della Provincia di Pistoia, operano decine e decine di Società, con centinaia di collaboratori sportivi, che rischiano di essere tagliati fuori dalla torta dei prossimi ristori.
Chiarire e meglio definire queste figure professionali, sarebbe già un ottimo risultato. E questo lo si può fare anche senza ministero...
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In risposta a: I tempi biblici della giustizia del 23/2/2021 - 10:55
Viva la Fiamma Tricolore
AUTORE: vincenzo
email: -

23/2/2021 - 14:05

Tutte i fascicoli che finiscono in prescrizione , finiscono perché dormono fino al giorno limite . Allora si scelgono quelli che andranno a processo e quelli che ormai è inutile perché morirebbero prima di nascere.

Pensare che una riforma possa modificare nella sostanza situazioni dovute alla inadeguatezza delle cancellerie per carenza di personale ed altro è pia illusione. .

Certo che nel registro degli indagati , qualche anno or sono , ho scoperto che non veniva usato il codice fiscale .

L'uso della elettronica sembra non aver risolto molto , come la depenalizzazione e la sfoltitura di leggi inutile e doppie ha lasciato il tempo che trova

Ho il sospetto che il vero problema sia nel sistema che alla fine trova spazio all'interno e di fatto è più forte di qualsiasi riforma.

Per i nipotini con fiamma tricolore incorporata dei fucilatori della RSI e degli Almirante e Michelini meno parlano di giustizia e meglio è . Per loro i tribunali speciali erano basilari .
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In risposta a: del
I tempi biblici della giustizia
AUTORE: Giancarlo Fioretti
email: -

23/2/2021 - 10:55

Dopo appena una settimana di vita, il Governo Draghi conosce già la sua prima spaccatura, su un tema peraltro scivoloso e divisivo come la Giustizia.
Un emendamento di Fratelli d'Italia al Decreto Milleproroghe, mirava in pratica a scardinare la "Controriforma" dell' ex Ministro Bonafede sui tempi della prescrizione. Il tutto, aggiungiamo noi, in un'ottica decisamente più garantista rispetto all' impalcatura giustizialista della normativa attuale ( in parte, ad onor del vero, 'mitigata' dal Lodo Conte).
Il fatto politico, tuttavia, è un altro. E non di poco conto. L' emendamento, infatti, è stato respinto col voto compatto della Triplice Alleanza, costituita da Pd-5Stelle e LeU. Fratelli d'Italia ha ovviamente votato a favore mentre Lega, Forza Italia ed Italia Viva si sono astenute.
Ora, sulla Giustizia giusta in Italia si dibatte da decenni. Ed anche sui tempi della Giustizia. Enzo Tortora ( peraltro grande amico di Montecatini) ne fece una battaglia identitaria, affiancato dal Partito Radicale che ebbe il coraggio di farlo eleggere in Parlamento.
Le sbronza giustizialista dei processi di Tangentopoli ( molti dei quali terminati con l'assoluzione degli imputati dopo anni ed anni) avrebbe dovuto instillare un po' di giudizio nei legislatori di turno.
Avrebbe, aggiungiamo noi, perché nessuno poteva immaginarsi l' ascesa di un partito come i Cinque Stelle e di un Ministro come Bonafede.
Adesso quindi, sulla Giustizia, si è saldato un asse politico che può rappresentare un' ipotetica novità nel panorama politico italiano. Lega, Forza Italia e Italia Viva hanno trovato un terreno comune di incontro che, con le dovute cautele, potrebbe essere sperimentato anche in altri ambiti della politica.
Nella tarda primavera sono in programma importanti appuntamenti elettorali. Non voglio usare il modo condizionale, poiché non riesco ad accettare l' idea che qualcuno usi un virus per tenere in ostaggio la Democrazia.
Dalle nostre parti, andranno alle urne i cittadini di Larciano e dell' Abetone, mobilitati al pari degli elettori di grandi realtà come Roma.
Assisteremo quindi ad alleanze strategiche finora inedite?
L' asse Forza Italia-Italia Viva sarà proponibile? Riuscirà l' area Riformista, disgustata dal matrimonio Pd-5Stelle, a mettere da parte le riottosità dei capi ed a dar vita ad un soggetto unico?
Il futuro del Paese sta proprio in queste domande...
----------------  RISPONDI





In risposta a: Basta con il renzismo del 21/2/2021 - 19:35
Vade retro , Renzi
AUTORE: Donatello
email: -

22/2/2021 - 12:52

Il miglior regalo si possa fare al Renzi in questo momento , è criticarlo .

non so se giudicare più negativo il politico o l'uomo .

E' una gara dura

Ma di Renzi non ne sentiamo proprio il bisogno e spero che alle prossime elezioni abbia la faccia di Celestino quinto ( meglio alla fiorentina , che si levi dalle balls)
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In risposta a: Nuovo governo, vecchia politica? del 20/2/2021 - 21:05
Basta con il renzismo
AUTORE: Giuliano Profili
email: -

21/2/2021 - 19:35

Sig Fioretti, ma Lei è proprio innamorato del Sen. Renzi, della sua politica, del suo modo di pensare la sinistra riformista, del suo modo di considerare la politica, la Democrazia, non un mezzo, ma un fine, per imporre il proprio volere.
Mi piacerebbe saper da lei, che si immagina uno Stato incardinato sullo spoils system alla americana, dove ad ogni tornata elettorale ( cioè 4 anni) si cambiano tutti i vari STAFF politico/burocratici, designati dalla maggioranza uscente, o da i vari ministri . Se in Italia si fosse proceduto con queste regole, si sarebbero cambiati dal 1946 ad oggi, 63 volte gli STAFF, sarebbe stato meglio, oppure peggio.
Le ricordo che vari incarichi in tutte le Amministrazioni, si affidano in modo fiduciario, come fanno i Sindaci di un Comune ,quando nomina i propri Assessori, sceglierli con affinità culturale,politica, con chi ti sceglie non è uno scandalo, ma anzi è una garanzia, in questo caso li ha scelti il centrosinistra, il Governo Draghi, al momento non sembra intenzionato a sostituirli.
Ma forse, quello che a Lei, a Renzi ed a tutti i Renziani, la infastidisce non il mancato spoils system, ma la riconferma meritata, di alcuni Ministri, Speranza , Lamorgese, per non parlare dei 5 stelle, poco graditi a lei ed alla destra italiana.
Assumere, difendere, in piena pandemia gli atteggiamenti di alcune categorie economiche, ad alcune Lobby, sicuramente penalizzate, colpite, insieme a tutti i lavoratori del settore turistico, assecondare tutti i loro comportamenti, compreso, quando non rispettano le leggi, mostra i limiti di chi oggi, si definisce uno statista riformista.
Sig Fioretti oggi, dobbiamo tutti insieme difendere, la scienza, contro gli attacchi irresponsabili, portati ha chi oggi, si impegna con tutte le sue forze, per garantire, la salute di una collettività. In questi momenti dovremmo unirci tutti, riformisti,radicali,contro chi tenta di speculare sul virus.
Il Sen. Renzi, non ha mostrato, questo alto senso di responsabilità, aprendo una crisi di governo, senza motivo politico, senza alternative politiche praticabili, a meno che, non pensasse alla formazione di un Governo, con la destra, con la Lega, sostenuto dallo stesso, ridicolizzando ancor di più, lui stesso ed il nostro paese. Se l’obbiettivo, era il Governo Conte, le ricordo, che meta dei componenti di quel Governo, sono anche in questo, compreso quelli a Lei indigesti.
Ed allora, perche non domandarsi, se la crisi era necessaria? Se era il momento? Se i cittadini in lotta con il COVID, di fronte a novantamila morti, saranno soddisfatti. Se questo comportamento, sta dentro i canoni della politica, chi rappresenta il 2/3% deve, stare in panchina ed aspettare il suo turno, se mai arriverà. Ma tenga presente che, i cittadini elettori si ricordano le frasi, STAI SERENO, LA SCISSIONE, LA FORMAZIONE DEL GRUPPO PARLAMENTARE ITALIA VIVA, dopo essere stati eletti nel PD.
Speriamo, poi che Lei, lascia intendere che lo STATISTA, non essendo pienamente soddisfatto, del cambio di Governo Conte, con il Governo Draghi, visto lo scadente risultato politico, portato a casa per il suo gruppo , non gli venga in mente di fare la rivoluzione, gli mancherebbe solo questo.
Gli elettori si ricordano ricordano degli sfasciacarrozze, degli ambiziosi, dei conferenzieri nei paesi senza Democrazia. Ma se il Sen. Di Scandicci, come sostiene Lei, immagina di formare una nuova forza politica che assomigli, a ER MARCE di Macron, ci può sempre provare, la sfacciataggine come sostiene lei non gli manca, forse il coraggio, si. Metta pure il turbo, in fondo Lei lo ha paragonato ha GIOLITTI. Sig Fioretti Lei, lo può incoraggiare , lo può stimolare, chissà, che non provochi quel terremoto politico , da lei auspicato, ma che nessuno in Italia, sente il bisogno e la necessita.
Infine Sig. Fioretti perche si scandalizza, degli aiuti dati ai cassaintegrati, ai disoccupati, a chi è rimasto indietro, a tutto quel mondo che Lei, ho non vede, ho fa finta di non vedere, io immagino che gli aiuti di Stato, dati a questi soggetti, siano uguali ai ristori dati alle partite Iva, ai ristoratori, ed alle categorie impegnate nel settore del turismo.
Perche, confonde la solidarietà, verso i più deboli ,con operazioni politiche a vantaggio del PD?
Per finire, la politica fatta dal Governo Conte, di limitare la mobilità,individuata come causa di aumento dei contagi, sia stata giusta, ed ancora necessaria, finche non saremo tutti vaccinati, solo allora potremo riaprire tutto. Sig. Fioretti, si fidi della scienza, non ascolti coloro che all’inizio della pandemia, intendevano farci credere che si trattava di una banale influenza. Anche Lei credo, quando non sta bene di salute, va dal suo Medico, ed accetta i farmaci che la scienza le prescrive, in questo caso la scienza ci dice, che dobbiamo evitare il più possibile gli assembramenti, causa di contagi, perche mai non dovremmo ascoltarla.
-SE VUOL TORNARE A SCIARE, HO FARE LE VACANZE IN PIENA SICUREZZA, ASCOLTI ED ASCOLTIAMO, TUTTI CON FIDUCIA LA SCIENZA, NON GLI STREGONI-
Giuliano Profili
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In risposta a: Nuovo governo, vecchia politica? del 20/2/2021 - 21:05
3 gennaio 1925
AUTORE: Vincenzo
email: -

21/2/2021 - 11:08

A leggere i dotti ragionamenti del signor Fioretti , l'unica cosa che si evince , è l'estrema sfiducia nella classe politica italiana e nella sua incapacità di rinnovamento e di azione proficua per la nazione.

Buona parte di questo concetto , è condivisibile , anche perché questi concetti sono quelli che albergano in ogni governo dai tempi in cui gli uomini passarono da nomadi cacciatori , a abitanti di comunità.

La permanenza , ad esempio , di uno stesso comitato scientifico che passa attraverso tre governi (solamente) è negativo . Forse sarebbe stato meglio Zangrillo ?

Veniamo al Nostro salvatore della patria , unico politico moderno ed illuminato .

La sua carriera politica è stata singhiozzante , senza dubbio per il signor Fioretti , per colpa di altri .

Il Renzi è un incompreso .

Le giravolte del nostro sono roba da Circo equestre .

Aveva voluto il governo giallo verde ? Ma perché ? Perché si sarebbe andati alle elezioni e la segreteria PD avebbe scelto altri candidati rispetto a quelli scelti da Lui segretario nel 18.

Un mese dopo si sgancia dal Pd e fonda il nuovo partito .

Un partito del 2% che con la riduzione dei parlamentari , avrebbe ridotto l'armata Brancaleone , ad un novello Leu .

Allora il nostro eroe , comincia ad attaccare il governo , ignorando completamente la situazione sanitaria .
Va avanti chiedendo modifiche che gli vengono accettate per poi chiederne di nuove ed ancora di nuove.

Alla fine ricattando il Governo lo fa saltare (nervi compresi nella ricerca di appoggio collaboranti)

Abbiamo finalmente un governo mezzo tecnico e mezzo politico dove si sdogana di nuovo il pregiudicato scavalierato e il buon Salvini con procedimenti civili e penali legati alla sua "esuberanza".

Arrivato un "commissario" legato ad un altro pianeta che non è certamente quello della politica nazionale.

Il Renzi , cui dovremmo tutti ciucciare i calzini , esce vincitore .
Ha sfasciato tutto , bloccato per 2 o tre mesi ogni azione e è riuscito a annullare di fatto i 5 stelle , indebolire il PD per poi rimanere con una ex capo scout a governare il sottoscala della politica.

Ed ora il 65 % degli italiani tifano Draghi , come in sicilia si tifa Juventus .

Signor Fioretti , non è che a Lei interesserebbe l'uomo forte , visto che certi suoi concetti finiscono nel discorso del 3 gennaio del 25 ?

Stia bene e buon pro Le faccia .
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AUTORE: Giancarlo Fioretti
email: [protetta]

20/2/2021 - 21:05

Un aspetto che rende moderno e, perché no, affascinante il sistema politico americano è il ricorso allo spoils system.
Questa espressione, apparentemente oscura, indica che, ad ogni cambio di governo, cambino anche i principali dirigenti pubblici. In pratica, quando il Presidente eletto è di un altro partito del precedente inquilino della Casa Bianca, negli Usa tutti, ma proprio tutti, i posti di comando vedono arrivare un altro manovratore. Dal capo del Sistema Pensionistico fino al direttore di un museo di periferia.
In Italia, invece, a fronte di governi che non arrivano mai a coprire lo spazio di un'intera legislatura, abbiamo dirigenti pubblici che, alla loro sedia, paiono aver messo le radici.
È il caso, ad esempio dei vari consulenti del Ministero della Salute che, nominati dal Ministro Speranza durante le varie fasi del Governo Giallo-Rosso ( più giallo che rosso a dire il vero..), sono approdati pari pari al successivo Governo Draghi, fresco di una fiducia record in entrambe le Camere.
Ho avuto già modo di affermare in questa sede che la Svolta di Matteo Renzi è stata assolutamente giusta e salutare per il Paese.
L' emergenza-Covid stava indirettamente favorendo la sciagurata dottrina politica della Decrescita Felice, tanto cara ai Cinque Stelle, abbinandola ad un ricorso capillare ai sussidi statali che, in ultima analisi, rappresenta un cavallo di battaglia del PD.
Un riformista come Renzi, che sogna di creare in Italia un soggetto politico simile al francese En Marce del Presidente Macron, non poteva più tollerare un andazzo del genere.
Tuttavia, aver provocato un cambio di maggioranza, con la conseguente sostituzione di Conte con Draghi, non è assolutamente sufficiente. E, ne siamo certi, di questo Renzi ne è sempre stato consapevole.
Occorre quindi che il senatore di Scandicci metta il turbo, fregandosene di passare un' altra volta per antipatico od arrivista: bisogna cioè che Renzi provochi un reale rinnovamento nei principali gangli dell'Amministrazione statale.
Senza quest'ulteriore 'terremoto', in un lasso temporale piuttosto breve, il cittadino medio sarà indotto a ritenere che "Conte o Draghi pari sono". Mentre invece, potenzialmente, non è assolutamente così.
In queste prime ore di nuovo governo, si respira infatti la stessa aria stantia del vecchio esecutivo, il cui grido di battaglia era " Chiudere tutto".
Niente pare essere cambiato.
Neppure la rabbia delle Partite Iva che, in poco tempo, non avranno più neanche i soldi per comprare una scatoletta di tonno.
Draghi non era la scelta migliore. Era la scelta obbligata. Ma se nei ministeri chiave dell' Economia ( come in quello della Salute ) continuano a dettare legge i vecchi papaveri di una politica che si è rivelata fallimentare, allora anche Draghi sarà condannato al fallimento.
Renzi è l'unico ad avere la lungimiranza e la giusta dose di sfacciataggine per farlo notare al grande banchiere che tuttavia, ad oggi, è un Carneade della Politica.
L' attuale pandemia rappresenta un' emergenza a livello mondiale. Questo è innegabile. Ma pensare solo ad istituire nuove zone rosse non è affatto la soluzione del problema. Come non è stata una mossa neppure moralmente giusta quella di annientare la stagione sciistica a poche ore dal suo avvio.
Continuare su questa strada, si corre il rischio di far precipitare il Paese nel caos.
In nome di un dirigiamo e di uno statalismo che non sono apparsi minimamente all'altezza per risolvere gli immani problemi che ancora oggi ci attanagliano.
Giancarlo Fioretti
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In risposta a: del
tutto passa
AUTORE: vincenzo
email: -

17/2/2021 - 10:31

Nelle regole oltretutto di buon senso di un blog , compete all'amministratore (la direzione?) il controllo del lessico e di concetti che potrebbero ledere l'altrui diritto .

Frequentemente , su queste pagine , leggiamo comunicati con FONTE CARABINIERI , riferentesi quasi tutti alla montagna.

Si tratta in generale di comunicati che si riferiscono ad episodi di cui forse non varrebbe nemmeno dare risalto , ma tant'è.

Un filosofo francese della prima metà del 900 , Henry Berson , scrisse un famoso saggio sul riso .

La sua filosofia legata al concetto della realtà come fluire regolare del divenire , identificava il riso come un "inciampo" .Ne consegue che il riso , quello reale , è un frutto casuale e inconsapevole . Altro è la costruzione meravigliosa degli artisti che suscitano ilarità consapevolmente.

Ordunque , spesso i comunicati "montanari" finiscono nel rientrare a buon diritto nella categoria Bergsoniana e questo li rende "deliziosi"

Purtroppo , sovente il nostro Catone , non interpreta nella miglior maniera questo risvolto della realtà e taglia .
Che grossa perdita .
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In risposta a: del
Più rispetto
AUTORE: Remo Benedetti
email: -

15/2/2021 - 10:48

Mi riferisco al CIMITERO DI PONTE BUGGIANESE ed indirizzo questo appello all' Amministrazione Comunale di questo Comune al fine di sottoporre alla stessa una maggiore attenzione alla tenuta e manutenzione dello stesso.
Sto osservando da troppo tempo che la stessa Amministrazione non segue attentamente la manutenzione del Cimitero in maniera più capillare tramite la Cooperativa affidataria della sorveglianza e manutenzione delle tombe soprattutto dopo piogge insistenti e violente con vento impetuoso.
Dopo questi eventi si nota tutto e di più in giro per il Cimitero e chi è incaricato di riordinare - per la parte che gli compete - non provvede e magari sta parlottando con colleghi nella stanza del custode di altre cose o cose personali; questo non va bene! Ciascuna cooperativa e quindi suoi dipendenti devono darsi da fare per ristabilite un certo ordine.
Altra cosa che voglio sottoporre a questa Amministrazione , come ho avuto modo di sottolineare in altre occasioni, è il RIPRISTINO DELLA CHIESETTA, già da molto tempo abbandonata all' incuria.
Non torno a sottolineare circa l' importanza di questo sacro edificio ma sarebbe l' ora che si PROVVEDESSE AL PIU'PRESTO. Il ricavato dei proventi cimiteriali DEVONO ESSERE SPESI NEL CIMITERO E NON TRASFERITI IN SPESE CORRENTI, O GENERALI, O IN ALTRE IMMOBILIZZAZIONI.
Ritengo di aver fatta chiarezza perlomeno su quello che intendo sottolineare.
Se l'AMMINISTRAZIONE COMUNALE avesse la bontà di rispondere le sarei molto grato.
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In risposta a: LA MARCIA DI RENZI VERSO GRANDE PARTITO RIFORMISTA del 14/2/2021 - 12:20
LA PIU GRANDE SCIAGURA DELLA SINISTRA
AUTORE: Giuliano Profili
email: -

15/2/2021 - 8:50

Il Renzismo, la più grande sciagura per la sinistra italiana
Sig Fioretti, ho letto con molta attenzione la sua arringa, in qualità di Avvocato di Ufficio ( spero pagato) del Sen. Renzi, del comportamento politico, tenuto dallo stesso, durante questi anni nei vari ruoli ricoperti, fino all’ultima crisi di Governo, da lui creata, voluta e più in generale, da quando e sceso in campo, con la elezione a Presidente della Provincia di Firenze. Non la sorprenderò, ma non condivido nulla di ciò che lei ha scritto su questa figura politica. Il Sen.Renzi, cominciamo a dire che, non mai stato uomo di sinistra, ne di quella riformista, ne di quella radicale, che con questi comportamenti, non potrà mai diventarlo. La verità è che lui, in questi anni, si è NASCOSTO nella sinistra. Da buon trasformista, senza morale politica, senza dignità politica, ha approfittato delle debolezze del PD, dopo la sconfitta storica di quel partito. Ha organizzato un partito parallelo da dentro il PD, il partito di cui era Segretario. Ha organizzato una scissione, nel maggiore partito della sinistra italiana, creando cosi, un nuovo gruppo parlamentare ITALIA VIVA. Questo capolavoro di trasformismo degli ambiziosi, ha portato via dal Partito Democratico, che li aveva eletti 49 VOLTAGABBANA, compreso, qualche esponente locale oggi, di quel partito. Coloro e colui, senza nemmeno chiedere scusa, a chi, si era impegnato sul territorio, politicamente, materialmente, economicamente, in una campagna elettorale a loro favore per farli eleggere in Parlamento. Quindi paragonare oggi, Renzi ha Giolitti, mi sembra arduo, occorrerebbe contestualizzare, i periodi ed i personaggi di oggi, rispetto a quelli di quei giorni. In quel periodo dei primi anni del 900, il paese si trovava a fronteggiare ben altre crisi, eravamo alla vigilia della prima Guerra mondiale. L’Italia era divisa, lacerata, fra pacifisti ed interventisti, eravamo agli albori del fascismo, mi pare giusto ricordarlo anche a Lei. Il Presidente del Consiglio non cera Conte, non era al Governo, una coalizione di centrosinistra, non cera, un Governo voluto creato e sostenuto, da Parlamentari trasformisti di Italia Viva. Quindi oggi, in un contesto politico diverso e distante 100 anni, solo uno sfasciacarrozze, un incendiario, un ambizioso come Renzi, poteva inventarsi una crisi di Governo. Nel pieno di una pandemia, lasciando il Paese senza risposte, alle domande che, vengono da quel mondo da Lei richiamato. Sig Fioretti, il risultato di questa per Lei, giusta mossa politica tattica, è stato, uno scompaginamento del quadro politico, della divisione della sinistra, pensiero e valore, che dovrebbe essere lontano dagli uomini della Sinistra, sia riformista che radicale. Ciò ha riportato al governo Forza Italia,la Lega di Salvini, ha fatto nominare Ministri della Repubblica, uomini e donne che avevano votato ha favore di una leggi salva corrotti, che avevano confuso RUBI con la Nipote di Mubarack. Penso che questi INSIGNIFICANTI particolari, non le saranno sfuggiti nemmeno a Lei, Sig Fioretti. Le domando inoltre, ma dove era Renzi in quel periodo? Ingollava rospi anche allora e li digeriva? Pensando all’accordo politico con Berlusconi, Ed oggi, che si vanta di aver costruito il Governo dei migliori cosa ingolla? Ed oggi, che si trova con un Ministro in meno cosa ingolla? Sig Fioretti provi ha chiedersi, se con quello che elettoralmente rappresenta 2/3% è collocato al suo posto oppure, deve ingollare ancora rospi? Sig Fioretti , Renzi con gli occhi da STATISTA, che solo quelli come Lei riescono a vedere, con i comportamenti ambigui, rispetto ad un uomo di sinistra. Io penso, che sia riuscito ad aprire agli italiani, ha cominciare dalla bocciatura del Referendum, per la sua cocciutaggine di non averlo voluto spacchettare in più quesiti. Sig. Fioretti, il suo volerlo accostare a colui, che secondo Lei porto l’Italia verso la modernità, non mi sento di fare commenti, ma certo aver staccato la spina al Conte Due, agli occhi degli italiani in difficoltà economiche, sanitarie, non credo, sia apparso un soggetto politico, affidabile, di grande spessore, da ricoprire un ruolo politico importante, Nazionale, ne tanto meno Internazionale. Sig. Fioretti, chi vivrà vedrà.
GIULIANO PROFILI
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In risposta a: LA MARCIA DI RENZI VERSO GRANDE PARTITO RIFORMISTA del 14/2/2021 - 12:20
Renzi e .....
AUTORE: Sonia mucci
email: -

14/2/2021 - 21:22

Meno male che La Stampa si sta rendendo conto del grande coraggio che Renzi ha avuto nel fare Davide contro Golia con un semplice sasso ha buttato giù il muro con cui di arroccavano al comando non ritenendo necessarie nemmeno visionare od ascoltare le lamentele del popolo e delle categorie ha avuto coraggio e gran carattere di non rispondere alla campagna di odio mossa da tutti i partiti ma tanti suoi ex colleghi e tanti ex di tutto hanno sputato il loro livore addosso e lui un Davide ha buttato giù un Golia che ancora si sente il tonfo ma non ha fatto come tanti partiti che hanno voluto la fetta della torta ma si e messo a disposizione dell'Italia perche lui ha fatto questo x l italia e per gli italiani ...speriamo non facciano il doveroso riconoscimento a morte avvenuta come succede ai grandi della storia bravo matteo
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In risposta a: LA MARCIA DI RENZI VERSO GRANDE PARTITO RIFORMISTA del 14/2/2021 - 12:20
Renzi il Demiurgo
AUTORE: vincenzo
email: -

14/2/2021 - 15:43

Scomodare Celestino Quinto , che rinunciò dopo essere stato eletto e non prima del Conclave , oppure Giolitti mescolando il tutto col pluritrombato Renzi , mi diverte .

I due Mattei sono riusciti a dissipare patrimoni di voti veramente esemplari .

Per fortuna che il nostro Renzi ha barattato per un piatto di lenticchie( il ministero di quinta fila ad un capo scout ) tutta la sua boria .

E' riuscito anche a regalare un nuovo peso al cultore del Mojto . Abbiamo rivisto le "candide vergini" dello scavalierato pregiudicato in compagnia del jolli sotto misura cui manca un cappello con bubbolini

E non ultimo , siamo arrivati , con le prodezze del Renzi , al commissariamento dell'Italia ad opera di personaggi alieni alla politica , ma contigui alla finanza .

Questo capolavoro ad opera di chi , in caso di elezioni , avrebbe rischiato addirittura di sparire dalla politica nazionale , è una azione di cui dobbiamo essere grati .

I soldi dell'Europa , sono chiaramente FINALIZZATI e se qualcuno pensasse destinabili a creare un aiuto sociale per categorie deboli o escluse dal sistema produttivo , può solo scordarselo .

Vedrete con quali pettini di ferro , verranno carezzate le nostre schiene da questi Servatores Patriae che il Renzi a chiamato a gran voce . Tanti auguri
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In risposta a: LA MARCIA DI RENZI VERSO GRANDE PARTITO RIFORMISTA del 14/2/2021 - 12:20
Ci doveva Pensare Prima...
AUTORE: MATTEO
email: -

14/2/2021 - 15:17

Matteo Renzi ci poteva pensare prima. Le premesse per la fine del Governo Conte Bis erano nell'aria da tanto tempo. L 'Itala, il Bel Paese si merita altro che teatrini di politici legati alla loro poltrona e loro fantomatici ideologie, che forse sono le loro e non degli italiani che hanno vissuto e stanno.vivendo un periodo economico e sociale difficilissimo.
Speriamo nella venuta del prof Draghi, dato che tutti siamo stati bambini e tutti eravamo certi che i "draghi " ci avrebbero salvato ! Ci salvi anche lei Prof!
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AUTORE: Giancarlo Fioretti
email: [protetta]

14/2/2021 - 12:20

La crisi del secondo dicastero Conte era palpabile già da alcuni mesi e Matteo Renzi non è stato quindi il Bruto della situazione.
Renzi ha soltanto mostrato i paradossi di un governo ingessato dai veti dei Cinque Stelle, e dalle tentazioni iper-stataliste del Partito Democratico che, in questo anno di 'pandemia', ha definitivamente rotto i ponti con tutto il mondo del Lavoro Autonomo e delle Partite Iva.
Di fronte a chi si è servito del Covid per tentare di imporre un modello di Società da 'Socialismo di guerra', di fronte a chi se ne è fregato se commercianti ed artigiani sono alla fame, di fronte a chi ha fatto finta di non vedere le continue forzature delle decisioni prese per DCPM ( bypassando il Parlamento..), Matteo Renzi ha veramente agito da salvatore della Patria: ha avuto il coraggio di dire NO.
Renzi a suo tempo capì che per mettere Salvini in un angolo, era necessario procedere ad un ennesimo ribaltone, favorendo la nascita di un governo Pd-5Stelle-LeU, peraltro con lo stesso Presidente del Consiglio.
Non poteva certo immaginarsi che la gestione di una pandemia avesse poi dei risvolti politici tali da far rasentare al Paese la miseria relegandolo ai margini della costituzionalità.
Il Covid è arrivato dopo a sconvolgere le nostre vite. Ed ha trovato un Governo dove, per strane alchimie politiche, un laureato in Scienze politiche occupava il posto di Ministro della Salute. Dove una professoressa intraprendente e di bell' aspetto era diventata Ministro della Pubblica Istruzione, scalzando fior di luminari, e dove il Portavoce della Presidenza del Consiglio si atteggiava a Gran Visir piuttosto che a semplice... portavoce.
La risposta alla pandemia è stata quella che abbiamo visto: tutti a casa a vegetare, con buona pace per chi ha dovuto abbassare la saracinesca o comunque astenersi del tutto dal proprio lavoro. I micro-ristori hanno avuto più il sapore di una presa di... giro piuttosto che di una risposta appropriata.
L' abuso della Didattica a distanza ha reso i nostri ragazzi degli zombie ed i banchi con le rotelle, le poche volte che sono stati utilizzati, sono stati equiparati alle vetture degli autoscontri dei Luna Park.
Di fronte a questa sciagurata gestione ( e di esempi ce ne sarebbero tanti altri..), Renzi ha resistito sin troppo. Avrebbe dovuto staccare la spina molto prima ad un governo che, per mesi e mesi, ha pensato di essere il Governo della Repubblica Popolare Cinese piuttosto che quello di un Paese europeo occidentale come l' Italia.
Quando lo ha fatto infine, apriti Cielo!
L' accusa di 'tradimento' è stata la più carina. Fortuna ha voluto che il Professor Draghi non si è comportato come Celestino V.
Alla chiamata del Presidente Mattarella non ha opposto il suo 'Gran Rifiuto', dando vita ad un Governo che non è affatto il Governo dei Migliori, ma che mostra almeno uno spessore più consistente.
Matteo Renzi ha dovuto in questa fase 'ingoiare dei rospi', come la rimozione di Teresa Bellanova dal Ministero dell' Agricoltura, unica ministro con competenze dirette per il suo Dicastero.
Ma in politica i 'calici amari' sono all'ordine del giorno, e la conferma della Professoressa Bonetti alle Pari Opportunità e l'ingresso nel governo di alcuni Tecnici di area renziana ( come il Professor Cingolani) compensano, in parte, l'... 'arrivederci' della Bellanova.
Tuttavia, chi crede che Matteo Renzi si accontenti di questo semplice cambio di governo ( piuttosto, il ministro della Salute è sempre lo stesso..), si sbaglia di grosso.
Renzi punta chiaramente all'aggregazione di quell' area Riformista che, potenzialmente, in Italia potrebbe essere decisiva ma che, adesso, si trova sparpagliata in varie espressioni politiche. Renzi non è Leader da piccolo Partito. Per questo non pare accalorarsi troppo per l'elaborazione di una Legge Elettorale totalmente proporzionale.
Matteo Renzi sta cercando di dare vita ad un progetto Riformista di ampio respiro, che vada oltre la pura somma aritmetica dei vari partitini 'geograficamente' vicini a Italia Viva.
Renzi guarda ovunque, ed in questo si vede la sua stoffa di statista.
Giovanni Giolitti, colui che portò l' Italia verso la modernità, si muoveva in modo analogo a lui.
Staccando la spina al Conte Due, Renzi ha definitivamente oltrepassato il Rubicone, lanciandosi alla conquista di praterie riformiste che paiono essere sterminate e che non aspettano altro che essere occupate, in pianta stabile, da un grande soggetto politico.
Un' ultima considerazione poi prima di concludere: se al Referendum Costituzionale avesse vinto il Sì introducendo, ad esempio, la preminenza della Camera sul Senato e le altre innovazioni proposte, la risposta democratica alla pandemia e a quello che ne è derivato sarebbe stata diversa. Questo è assolutamente innegabile.
Giancarlo Fioretti
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In risposta a: del
ferrovia
AUTORE: albino roselli
email: -

7/2/2021 - 16:58

credo che la sopraelevata della ferrovia , in ferro , come in altre parti del mondo, sia l'unico sistema per non dividere la città. raddoppio a pari terra e sottopasso , dividerebbero la città. naturalmente tutti i lavori hanno i suoi tempi e disagi, diversamente non si farebbe mai niente.
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In risposta a: Terme e futuro della città del 4/2/2021 - 21:19
Parole , parole
AUTORE: vogliamoci bene
email: -

6/2/2021 - 10:57

Parole , parole , paroleeeeeeee

Ma niente circa il perché ed il per come e per colpa di chi etc etc siamo all'oggi .

Colpa degli stranieri ? Colpa della Regione , Colpa delle amministrazioni ?

Ma dei bagnaioli ?

Del loro disarmo ?

Dei loro soldi andati altrove ?

Del non aver aggiornato il termalismo , sperando che tutto si potesse magari risolvere nel rifare i wc per rendere maggiormente comoda la ripulitura degli intestini degli ospiti ?

Fanucci abbaia alla luna e non a caso ha fatto parte della banda del pupillo del Valdarno (anche se poi ...)

La città ha vergognose ferite di terme che non significano più niente e giustamente sono cubature utili per speculazioni .

Cerchiamo in quella parte di cittadini che tutti conoscono e che hanno creato o ricevuto ingenti patrimoni dal termalismo e vediamo di interessarli in qualche maniera.

Seguitare a dire no e non aver prospettive se non da elemosine pubbliche peggiora solo la situazione.
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