Valdinievole OGGI La Voce di Pistoia
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OGGI E IL 25 APRILE

LA FESTA DI QUASI
TUTTI GLI ITALIANI
PODISMO

Nel giorno della festa della ‘’Liberazione’’ si e svolta nella località di Bonelle all’estrema periferia della città Pistoia la quarantottesima edizione della <<Maratonina del Partigiano>>.

BASKET

Jolly Acli Livorno – Butera Clinic Nico Basket  76-57

BASKET

Dopo lo sfortunato epilogo di gara-1, la Gioielleria Mancini torna in campo in cerca di riscatto per allungare la serie.

TIRO A SEGNO

Si è disputato nella seconda metà del mese di aprile al poligono di Lucca il terzo appuntamento regionale, valido per l’ammissione ai campionati italiani individuali e a squadre.

PODISMO

Per la Festa della Liberazione, giovedì 25 aprile si terrà la 48esima edizione della Maratonina del Partigiano.

PODISMO

Organizzata dalla società ‘’I Ghibellini Massa e Cozzile’’ si è disputata in località Vangile la 38^ edizione dell’<<Ultimo Ghibellino>>.

CICLISMO

Si è svolta il 21 aprile, la "Only Girls", pedalata non competitiva su strada organizzata da Edita Pucinskaite, ex ciclista su strada lituana.

BASKET

L’Estra Pistoia Basket fallisce il primo match point per assicurarsi un posto all’interno del tabellone dei playoff.

none_o

Si è aperta nel pomeriggio del 23 aprile nell’atrio del Palazzo comunale la mostra "Che cos’è un bambino?".

none_o

Raccontami un libro, di Ilaria Cecchi

Ferragosto nella valle
quanto caldo che mi assale.

La grande .....
IL SEGNO DEL MESE
di Sissy Raffaelli

Segno del mese

IL MONDO IN TAVOLA
di Sissy Raffaelli

Ricetta per un risotto goloso

Con l’evento tenutosi oggi 22 marzo presso la filiale di Cascina .....
L'agenzia formativa e per il lavoro Cescot Pistoia ricerca addetto/ .....
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In risposta a: del
Scempio in Viale Luigi Cadorna
AUTORE: elisa rotondi
email: [protetta]

15/11/2012 - 20:15

Sono una Montecatinese, nata a Montecatini 43 anni fa e venuta a stare a Ponte Buggianese.
Mi è successo ieri, dopo alcuni giorni che non capitavo nella mia ex città di ritornarvi per alcune commissioni, ed ho assistito allo scempio vero e proprio di una via dove sono nata e di cui ho bellissimi ricordi. Non solo si è deciso, non so da chi, ma mi rivolgo qui al Sindaco Bellandi, che stimo brava persona, di potare alberi centenari che hanno caratterizzato questa strada e che nelle giornate di estate davano con la loro ombra un pò di frescura a tutte le persone che vi transitavano, ma di storpiarli lasciando soltanto il tronco senza nessun ramo!...Una visione terribile.
Mi rendo conto che probabilmente qualche pianta aveva bisogno di manutenzione, perchè probabilmente malata o pericolante, ma arrivare a questi estremi mi sembra veramente assurdo.
Quando si parla di risistemare la Pineta, cosa buonissima, tra l'altro, visto lo stato di abbandono in cui si trova, sarebbe bene pensare che gli alberi sono necessari anche in altre zone della città e non soltanto dove transitano i turisti!
Credo che il Sindaco di Montecatini dovrebbe verificare come vengono spesi i soldi dei cittadini, in special modo se questi servono per distruggere piante che hanno abbellito per tantissimi anni la Zona Sud di Montecatini.
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AUTORE: Anna Maria Ponziani
email: [protetta]

15/11/2012 - 18:36

Non rubiamo i sogni ai nostri ragazzi!|

E’ dal 1981 che insegno e mai mi sono trovata a fronteggiare una situazione scolastica così avvilente! Ogni mattina c’è una restrizione in più, alla quale devono sopperire gli insegnanti, che armati di buona volontà e spirito professionale prestano la loro opera per fare al meglio ciò per cui sono così miseramente pagati! La cosa che più mi spaventa, come insegnate, come mamma e come nonna è che i nostri ragazzi stanno perdendo la fiducia nel domani! Noi adulti gli stiamo togliendo la voglia di sognare, sperare, progettare inventare il futuro. Ci sono scioperi che popolano le piazze, confronti fatti nei dibattiti scolastici, assemblee sindacali provinciali, come quella alla quale anche io il 13 novembre a Pistoia ho partecipato, e assemblee di istituto dove tutti noi ci guardiamo negli occhi e consapevoli di “fare una guerra tra poveri” decidiamo di bloccare tutte le attività aggiuntive che non sono obbligatorie e che esulano dalle tanto oggi “nominate” 18 ore! La mia V^A Socio-psico-pedagogico del liceo Lorenzini di Pescia, mi accoglie al mattino e mi chiede: “Prof. Ma veramente voi professori siete decisi a bloccare le gite? Davvero non ci farete luce sull’orientamento universitario? E’ vero che volete fare solo e unicamente ciò che è obbligatorio?” Ed io, a malincuore e con il nodo alla gola devo rispondergli che: “Sì, probabilmente anche al Lorenzini prenderemo la decisione di bloccare tutto ciò che fino ad oggi facevamo per professionalità a titolo gratuito, perché anche lo scorso anno, chi come me vi ha accompagnato a Praga, non ha preso un euro di missione, anche se ha dovuto assumersi la responsabilità civile e penale di tutti voi! Gli insegnanti ci sono e sono sempre disponibili non solo a spiegare, interrogare, verificare, valutare, ma ad essere lì con voi per accompagnarvi, sostenervi, consigliarvi, stimolarvi a dare il meglio di voi stessi, ma devono dare un segnale che scuota e faccia riflettere tutta la società civile!” E a quel punto mi domando: “ma le cose che io insegno ai ragazzi sono realtà o utopie? “ Il processo educativo è una lunga catena di azioni individuali e personalizzate alla luce di apprendimenti sociali che determinano quello che ogni individuo è. Non solo la famiglia e la scuola, pur essendo queste agenzie educative per eccellenza, hanno il compito di sostenere e aiutare i giovani a comprendere il ruolo che essi rivestono nella società , ma tutti i comparti che operano nel territorio sono corresponsabili del “fatto educativo”, anche se oggi sembra che questo non sia più così importante. Oggi si ama dire che siamo una comunità educante, che l’educazione è permanente ed inizia già nel ventre materno e termina il giorno della morte, ma tutto questo è vero o sono solo asettiche ed impersonali parole ? Se tutto questo è vero, allora tutti abbiamo il DIRITTO/DOVERE di impegnarci con tutte le nostre forze per offrire il meglio delle nostre esperienze ai giovani, per fornire loro una società etica che metta al primo posto le esigenze ed i bisogni del singolo alla luce però della collettività. I giovani hanno bisogno di coerenza, di modelli da seguire, di valori certi in cui credere … ed invece, da qualsiasi parte oggi si guardano trovano scorrettezze, ruberie, menefreghismi, sciatteria e incompetenza! E’ GIUNTO IL MOMENTO DI IMPARARE DALLA STORIA, DI METTERE IN PRATICA TUTTI QUEI VALORI ETICI, POLITICI, EDUCATIVI E SOCIALI che la nostra cultura ci ha trasmesso e che se andiamo bene a vedere fanno parte di noi. Quale genitore non vorrebbe “il meglio” per i propri figli? I ragazzi che ogni mattina occupano i banchi scolastici, non sono forse figli nostri? Oggi occorre determinazione, decisione ma anche voglia di sognare, progettare, credere che domani sarà un giorno migliore di oggi … e non è certo tagliando ogni giorno di più i finanziamenti alla scuola che riusciremo a rifondare la nostra società. Oggi più di ieri io amo il mio lavoro, forse proprio perché mi rendo conto che occorre rimboccarsi le maniche con più decisione, essere noi insegnanti i modelli di professionalità, quella professionalità che non viene solo dalle lavagne interattive, dalle Lim o dai tablet. Oggi cari colleghi occorre rifondare noi stessi, non bastano né le proteste dei sindacati, né le false promesse del governo o dei ministri..oggi, più di ieri, occorre essere noi nel nostro piccolo una rivoluzione che aiuti i ragazzi a non smettere di sognare! Ogni giorno, pezzettino dopo pezzettino avviene lo smantellamento non solo di finanziamenti ma di prospettive, di mete in cui credere e per le quali impegnarsi. Purtroppo mi rendo conto che occorrerà una forza più potente di quella di Sisifo, ma sono certa che, se insegnanti, genitori e alunni opereranno per il bene comune , riusciranno là dove purtroppo la politica e tutti i suoi balzelli ha fallito!
Credo fermamente nella volontà e nella determinazione del genere umano e nei momenti di crisi occorre far emergere tutto il positivo che è in ognuno di noi.
Le grandi rivoluzioni hanno sempre avuto il germe vitale nella volontà del singolo! Amo la scuola, amo il mio lavoro e non permetterò a nessun politico di rubare i sogni ai miei ragazzi!
-AnnaMaria Ponziani-
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AUTORE: Maria Calcagno
email: -

14/11/2012 - 7:22

Grazie al personale “Front Office” dell’Agenzia delle entrate – Ufficio territoriale di Pescia


Ieri,come altre volte, sono stata all’ufficio delle entrate di Pescia per sbrigare alcune pratiche.
Voglio ringraziare il personale che è a diretto contatto con il pubblico per il lavoro che svolge con competenza,sveltezza e disponibilità.
Credo sia doveroso segnalare le cose positive che,purtroppo, troppo spesso passano sotto silenzio.
Con cordialità
Maria Calcagno
Montecatini 14 novembre 2012
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AUTORE: Lelio Cassettari
email: [protetta]

13/11/2012 - 17:21

Il disagio creatosi a causa delle rapine perpetrate ai danni dei residenti e dei ripetuti furti nelle abitazioni ha raggiunto limiti non più tollerabili: sia il senso di insicurezza e di paura dei cittadini, sia il clima di tensione che ne deriva sono elevati, tanto che le persone si sentono minacciate anche nei propri domicili. La sicurezza è un bene fondamentale per il libero esercizio dei diritti. Nello specifico, la sicurezza urbana nella Valdinievole è un tema che ormai da tempo si è posto all’attenzione generale: per questo l’incertezza maturata nel contesto urbano diviene cassa di risonanza di timori ed ansie che ciascuno si porta dentro.
Possono essere utili alcune brevi riflessioni relative ai principali fattori che tendono ad incidere negativamente sulla qualità della vita nelle nostre zone.
Sicuramente un fatto da non sottovalutare, che favorisce il diffondersi dei fenomeni criminali quali furti, scippi e rapine, è il funzionamento del sistema giudiziario: fra ricorsi, patteggiamenti, annullamenti delle sentenze ed indulti vari la giustizia ha perso di credibilità. Relativamente all’estrema lentezza del nostro sistema giudiziario, si possono vedere in proposito le sentenze della Corte Europea dei diritti dell’uomo ed i richiami del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa, che hanno perennemente condannato lo Stato italiano. Questa incertezza della pena, ben conosciuta da chi delinque dolosamente, contribuisce anche a spiegare il flusso di quella percentuale di migranti dediti alla criminalità, presenti anche a Montecatini e dintorni.
Per garantire la sostenibilità di tutto il sistema volto alla sicurezza ed al mantenimento dell’ordine pubblico, in una situazione di crisi economica globale di così rilevante gravità, dai percorsi difficilmente prevedibili, è inoltre necessario che le forze di polizia si dotino di maggiori ed ulteriori risorse economiche, materiali ed umane. Il nostro paese si trova ad affrontare un grave problema, in quanto la sicurezza e la legalità oggi non danno al cittadino risposte rassicuranti: i dati a disposizione sanciscono che già nel 2008 la spesa per le forze di polizia, in Italia, era molto inferiore a quella delle altre nazioni componenti l’U.E. L’attività espletata ai fini di polizia, inevitabilmente, costa e le leggi finanziarie che tagliano i fondi alle istituzioni pubbliche preposte non vanno sicuramente incontro alle esigenze operative del caso.
Il coordinamento fra le forze di polizia presenti sul territorio è un ulteriore fatto importante e fondamentale da considerare; a tal fine, occorre incentivare ancora maggiormente i rapporti fra apparato statale, forze di polizia, organi di giustizia ed enti locali, quali Sindaco e polizie locali appartenenti ai vari Comuni.
Il coinvolgimento dei cittadini nella attività di controllo del territorio è un ulteriore punto che occorre brevemente ricordare. La polizia di prossimità dovrebbe indirizzarsi maggiormente sulla funzione di prevenzione, anziché su quella di repressione. Inoltre, l’agire dell’operatore delle forze di polizia, conosciuto e considerato quale referente con i cittadini nell’ambito della sicurezza in un territorio delimitato, e la partecipazione degli stessi abitanti all’elaborazione delle politiche per la sicurezza nel proprio territorio, potrebbero costituire un fattore di responsabilizzazione per le parti interessate.
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In risposta a: del
VIA AMENDOLA
AUTORE: OSVALDO E CARLA
email: [protetta]

13/11/2012 - 13:25

CARISSIMO SIG. SINDACO SIAMO DUE SUOI CITTADINI DI VIA AMENDOLA, VOGLIAMO FARLE PRESENTE CHE SONO TRE ANNI CHE NON VENGONO POTATI I RAMI DEGLI ALBERI.
INOLTRE VOGLIAMO CHIEDERLE SE HA MAI AVUTO L'OCCASIONE DI PASSARE DA VIA AMENDOLA, PERCHE' VEDREBBE TUTTE LE FOGLIE CADUTE E NON SPAZZATE CHE INTASANO I TOMBINI ORMAI RIPIENI SOLO DI FOGLIE, MA NON DI ACQUA.
I NOSTRI OPERATORI ECOLOGICI SPAZZANO UNA VOLTA OGNI TANTO ED ANCHE MOLTO MALE, NON CREDO SIA IL CASO DI CONTINUARE A PAGARLI.
SIAMO NOI CHE SPAZZIAMO MOLTO SPESSO E DOBBIAMO ANCHE PAGARE.
LE SEMBRA GIUSTO?
LA RINGRAZIAMO E PORGIAMO I NOSTRI CARI SALUTI.

OSVALDO E CARLA.
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In risposta a: pagine di notizie? del 12/11/2012 - 23:10
Risposta a Leonardo
AUTORE: La redazione
email: -

13/11/2012 - 12:16

Buongiorno, sig. Leonardo, lei ha iniziato il suo intervento scrivendo "Mi potrei anche sbagliare..." e in effetti è proprio così. Dei problemi legati al pericolo straripamento del Pescia a Ponte Buggianese parlava infatti un pezzo dal titolo "Case e strade allagate, famiglie evacuate: la pioggia fa paura", che è stato per l'intera giornata del 12 (quella cui lei fa riferimento) l'articolo più in evidenza e più letto del nostro sito, in quanto situato nella sezione "Primo Piano" e con la foto più grande.
Concludeva il suo intervento, sig. Leonardo, dicendosi "amareggiato" e che resterà comunque un nostro lettore. Noi speriamo invece che lei continui a leggere Valdinievole Oggi senza amarezza.
Saluti.

La redazione
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In risposta a: del
pagine di notizie?
AUTORE: leonardo
email: [protetta]

12/11/2012 - 23:10

Mi potrei anche sbagliare,ma a vedere le pagine delle notizie ultimamente,di notizie vere e proprie inerenti la nostra Valdinievole non ne trovo molte .Altra cosa che mi lascia abbastanza perplesso e' che con tutte le argomentazioni che potevano esserci sulPonte Buggianese ,di oggi 12/11/2012,ho trovato...niente.Ne una parola sulla grande paura di un nuovo straripamento del pescia,ma in compenso adesso so che il nuovo Punto Snai del ponte conta molto di piu'OK.visto che tre articoli parlano di calcio e non a livello di zona,anche perche lo riterrei giusto,noo,della Juve del Napoli.Non so se e' ignoranza o loro pagano e il loro articolo lo pubblichiamo.

Un po amareggiato anche se rimarro sempre un vostro lettore,spero che comunque qualcosa possa cambiare.

Grazie
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In risposta a: Treno o Tram? del 10/11/2012 - 12:07
Treno e Tram
AUTORE: Giovanni Torre
email: -

10/11/2012 - 19:03

Dal 20 luglio 1907,il primo tram su rotaia iniziò il collegamento da Lucca a Monsummano Terme,pasando da Pescia-Bagni di Montecatini-Pieve a Nievole con l'arrivo davanti alla Basilica della Madonna della Fontenuova,dove girava in direzione opposta.Percorreva i 33 Km. in circa 2 ore di tempo ed era un'alternativa al mezzo ferroviario della Maria Antonia.
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In risposta a: Strade ferrate:orgoglio dell'ultimo granduca del 8/11/2012 - 23:41
Treno o Tram?
AUTORE: Monsummanese
email: -

10/11/2012 - 12:07

ma agli inizi del 900 non c'èra il Tram che collegava Monsummano a Lucca??Passando da Pieve,Montecatini,Borgo,Pescia e Lucca?
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In risposta a: Strade ferrate:orgoglio dell'ultimo granduca del 8/11/2012 - 23:41
Maria Antonia
AUTORE: Giovanni Torre
email: -

9/11/2012 - 12:37

Sir.ra Rossi mi complimento con lei per il suo commento minuzioso e rispondente alla realtà dei fatti descritti.
Leggendo le sue righe ci si immerge in un'ambientazione di 150 anni orsono con personaggi come il citato cav.Niccolò Puccini ,benefattore di Pistoia ,città che spesso lo ricorda solo come il "gobbo" e non per quello che è stato veramente.
Come si evince tutto fu edificato per volontà dei Lorena,austriaci che vollero bene al territorio più dei Medici e dei toscani in generale,specie di quelli di oggi!
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AUTORE: Bruna Rossi
email: [protetta]

8/11/2012 - 23:41

I parte

Le strade ferrate toscane: orgoglio dell’ultimo granduca!
La linea Lucca-Pistoia
di Bruna Rossi
In questo momento di crisi diffusa che viene a toccare anche la linea ferroviaria della Valdinievole, mi pare giusto ricordare quanto questa linea abbia significato nella storia della Toscana e dell’Unità italiana, rappresentando la prima strada ferrata d’Italia in grado di collegare due diversi stati. Di questa linea si ha notizia sin dal 1844-45:

"S. A. I. e R. il Granduca di Toscana con veneratissima Sovrana Risoluzione del 4 aprile prossimo passato (1845) si è pure degnato permettere di far gli studi per la costruzione d’una Strada a rotaje di ferro dal confine lucchese alla Città di Pistoia, traversando il territorio di Pescia e della valle della Nievole, ai signori: Pasquale Borghini, Carlo Minutoli Tegrini, Tommaso Giannini, cav. dr.Alessandro Carina, Felice Francesconi, Giuseppe Vitali, cav. Priore Lorenzo Magnani, e cav. Niccolò Puccini."
Il manifesto che annunciava la decisione di realizzare la Lucca- Pistoia, terminava con questa dichiarazione:
"Credono utile i Concessionari d’intrattenersi a discorrere della somma bontà dell’impresa, e dei vantaggi perciò grandissimi, che saranno per derivarne a coloro, che vi prenderan parte. Questi sono evidenti per chiunque conosca le condizioni geografiche, statistiche, industriali e commerciali delle provincie di Lucca, Pescia, e Pistoia, e degli esteri paesi, di cui si trovano a contatto; e si sappia come, dovendo essere aperta in breve la Via Leopolda della Porretta, che da Pistoia conduce a Bologna, la Strada Ferrata da Lucca a Pistoia debba completare la comunicazione la più breve ed agevole tra la Toscana, gli Stati pontifici e la Lombardia, tra i due mari, che si abbracciano la nostra bella penisola. E per coloro che mancano di queste cognizioni non possono supplire ed ispirare fiducia le magnifiche parole, solendone andare raccomandate per bocca dei Promotori anche le Imprese più arrischiate."

Il progetto di costruzione venne approvato definitivamente nella primavera del 1846 e i lavori partirono immediatamente, consentendo la graduale apertura di tutti i tratti della linea, con le relative stazioni:

Lucca-Altopascio: 11 giugno 1848
Altopascio -Pescia 16 luglio 1848 Pescia-Montecatini: 26 luglio 1854 Montecatini- Pieve a Nievole: 25 giugno 1856 Pieve a Nievole- Pistoia: 6 giugno 1857
Le stazioni lungo la tratta Lucca- Pistoia erano (tra parentesi le date di apertura):
Lucca (29 settembre 1846) Porcari (11 giugno 1848) Altopascio (11 giugno 1848) S.Salvatore (16 luglio 1848) Pescia (16 luglio 1848)
Borgo a Buggiano (26 luglio 1854)
Montecatini (trovo riportato il 26 luglio 1854, anche se mi risulta invece il 1853. Forse la data si riferisce alla cerimonia di inaugurazione)
Pieve a Nievole (23 giugno 1845 ?)
Serravalle (6 giugno 1857)
Pistoia (12 luglio 1851)

(La stazione di Viareggio venne aggiunta alla linea solo il 15 aprile 1861).

Tre treni percorrevano ogni giorno la linea Lucca-Pistoia, al costo di 62 crazie in prima classe, 45 in seconda e 28 in terza classe.

Naturalmente la strada ferrata segnò anche una vera rivoluzione nei servizi postali, per i quali vennero creati singoli annulli per ogni stazione della tratta.

Come abbiamo visto, il tratto tra Pescia e Pistoia procedette più lentamente, rispetto agli altri segmenti della linea, a causa dei gravi problemi dovuti alla realizzazione della galleria del Serravalle, che fece anche lievitare i prezzi, e al fallimento della ditta che aveva l’appalto dei lavori. L’opera, con mille difficoltà andò comunque in porto grazie alla volontà del granduca e di generosi imprenditori locali, ma purtroppo si dovette abbandonare il progetto originario della doppia corsia in quel tratto, con tutti i problemi che tuttora persistono e che, nonostante le buone intenzioni, rimangono irrisolti.

Il nostro ultimo granduca, Leopoldo II, meglio conosciuto come Canapone, andava giustamente fiero dell’opera realizzata per quella Toscana che considerava la sua patria.
Vorrei in proposito riportare uno stralcio del mio libro “Quel Tricolore di piume leggere”, nel quale approfondisco alcuni aspetti dell’argomento, ricorrendo anche ad altri personaggi eccellenti:

- (...) Un altro avvenimento epocale testimoniato da Pellegrino Artusi è stato quello relativo alla creazione della strada ferrata, attraverso la quale si mettevano in comunicazione città e perfino stati diversi, migliorando notevolmente le condizioni dei viaggiatori e accorciando i tempi di percorrenza. Ricordando un faticoso spostamento giovanile compiuto in diligenza dalla Romagna a Roma, infatti, Artusi scriveva:
“Benché fosse il marzo inoltrato fummo sorpresi a Colfiorito da una gran neve che c’impedì di proseguire. Si dovette lasciar la diligenza in mezzo alla strada e andarci a rifugiare, per quasi un giorno e una notte, ad una locanda non troppo lontana aspettando che fosse fatta la traccia. A quei tempi i vetturini vi trasportavano dalla Romagna a Roma in sette giorni con la spesa di sette o otto scudi, vitto compreso, e la diligenza vi impiegava tre giorni e tre notti cambiando i cavalli ad ogni posta. Noi vecchi che possiamo fare i confronti dal modo di viaggiare d’allora a quello dei giorni nostri ci facciamo le meraviglie quando sentiamo lamentarsi che non si corre abbastanza a precipizio nelle strade ferrate.”
Anche in Valdinievole fu un grosso evento la realizzazione della linea di strada ferrata denominata Maria Antonia, che collegava Firenze con Pistoia, Lucca e Pisa, andandosi ad aggiungere alla Leopolda che univa invece Firenze con Livorno, dando un notevole incremento alla mobilità e,
perché no, al turismo. Oltre ai diari di viaggio si moltiplicò la produzione di guide turistiche e lo stesso Carlo Lorenzini, in arte Collodi, pubblicò nel 1856 Un Romanzo in vapore, nel quale in forma di narrazione, descriveva, in chiave umoristica, itinerari, paesaggi, personaggi, aneddoti legati ai viaggi in treno a vapore, dispensando inoltre ai viaggiatori i suoi preziosi consigli per ridurre al minimo gli inevitabili disagi.
L’attuazione di una moderna viabilità fu uno dei principali meriti del granduca Leopoldo II, come ci testimonia Franz Pesendorfer nel libro La Toscana dei Lorena, edito da Sansoni nel 1987:
Anche nelle opere viarie Leopoldo II proseguì la tradizione dei suoi predecessori, impegnatisi in passato, con grande dispendio di energia e di risorse, nella progettazione e nel miglioramento delle linee di comunicazione per l’interno e verso altri stati. Nel corso dei suoi trentacinque anni di governo il granduca costruì nuove strade per un percorso totale di circa tremila chilometri, in linea d’aria, tre volte la distanza Trento-Reggio Calabria. A torto viene dato in generale, a quest’impresa di Leopoldo II, un rilievo di gran lunga minore rispetto alla “bonifica della Maremma”.
Alla stregua del nonno Pietro Leopoldo, anche l’ultimo dei granduchi di Casa Lorena si occupò durante tutta la vita di scienze naturali, mantenendosi fin dalla prima giovinezza al livello delle conoscenze della sua epoca. Quando, però, venne compiuto il passo decisivo che dall’ individuazione e dalla conoscenza delle forze della natura conduceva alla loro applicazione pratica Leopoldo II fu assalito come da un fremito di timore di fronte alle imprevedibili conseguenze che tale “trasformazione” avrebbe potuto avere sulla vita sua e su quella dei “suoi” toscani. Leopoldo, e con lui numerosi suoi coetanei, vissero il boom della forza vapore in tutta la sua drammaticità, così come una generazione futura avrebbe vissuto l’inizio dell’era atomica.
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In risposta a: del
visita al cimitero
AUTORE: vice sindaco franceschi oliviero Pescia
email: [protetta]

5/11/2012 - 21:59

So bene che la normalita prevede che tutto vada bene e non ci sia dare recriminare niente.
Nella mia visita al cimitero tutto era perfettamente in ordine, ho ricevuto plausi per questo, io li voglio girare a coloro che per questo risultato hanno lavorato a fondo con un mio grazie personale
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In risposta a: Soluzione Province del 2/11/2012 - 19:58
@Dott.Sonnoli
AUTORE: Province
email: -

3/11/2012 - 4:00

La sua soluzione sarebbe ragionevole,mentre quella della regione non lo è.Lei pensa che per la richiesta di qualche residente in Valdinievole,Pistoia sia così benevola da accordare la scissione,i giochi sono già fatti e prevedono che Pistoia conti il giusto in quanto sarà il sindaco metropolitano,non certo pistoiese,a fare e disfare nel territorio.
Lucca d'altra parte ,al momento,avrà problemi di identità per contare ancora qualcosa e non ci potrà aiutare più di tanto.
Il vero problema nasce in Valdinievole,dove le 11 amministrazioni e la gente se ne fregano altamente di andare con tizio e caio e,con queste premesse,diventa difficile chiedere di cambiare le cose,un'esempio viene proprio dalla sua Pescia che doveva essere la città portabandiera in questa materia.
Le dichiarazioni,a caldo,dei due presidenti di Pistoia e Firenze vanno nelle direzioni opposte,la Fratoni ci dice che comanderemo a casa nostra,Barducci si dice pronto a fare il sindaco metropolitano,occasione attesa da tanti anni che ,di fatto vuol significare,fregandosi le mani, ora vi aggiusto io.
Tutto questo assomiglia molto al ritorno dei tempi del Granducato di Toscana con la differenza che gli Asburgo-Lorena,austriaci,fecero cose egregie perchè non erano toscani.
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In risposta a: Assetto Province del 2/11/2012 - 17:25
Soluzione Province
AUTORE: Maurizio
email: [protetta]

2/11/2012 - 19:58

Ci sarebbe un'altra soluzione che rispetterebbe tranquillamente i parametri ministeriali e che vedrebbe:
1)Firenze+prato+pistoia
2)Massa+Lucca(546.000 ab e 2929 Kmq)
3)Livorno+pisa(760.000 ab e 3655 Kmq)
4)Siena + grosseto(500.000 ab. e 8300 kmq)
5)Arezzo (349.000 ab. e 3235 Kmq).

Non vedo perchè non dovrebbe essere attuabile questa divisione.
A questo punto la Valdinievole (120.000 ab. e 266 Kmq) potrebbe chiedere il passaggio sotto Lucca senza destabilizzare FI-PO-PT mantenendo un certo equilibrio tra le nuove Province (ad esclusione di Firenze che comunque rimarrebbe la più grande).
Il grande errore a mio avviso commesso dal governo è aver voluto creare il "capoluogo" della nuova entità indicando una di quelle già esistenti; si doveva solo creare una struttura organizzativa che poteva risiedere ovunque lasciando alle vecchie province solo l'indicazione della loro rappresentatività in numero di consiglieri proporzionati alla popolazione lì residente.
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In risposta a: del
Assetto Province
AUTORE: Eugenio Bossetti
email: [protetta]

2/11/2012 - 17:25

Una riforma che in poco tempo vuole cambiare completamente gli assetti organizzativi di una nazione aventi come scopo la riduziondi parametri di natura finanziaria e economica inevitabilmente creerà disagi e disservizi
I criteri di ampiezza territoriale e di popolazione non possono essere applicati in maniera rigida in una realtà toscana piuttosto complessa.
Le province avranno fondamentalmente quattro funzioni : la tutela del territorio, il trasporto locale, la rete scolastica e i piani di coordinamento dei comuni(PTC) quindi non potremo improntare discussioni con lo stesso approccio mentale che abbiamo rispetto alle competenze attuali delle province. Le politiche di area vasta (lavoro, turismo,sviluppo economico) saranno di competenza della Regione.
I rappresentanti delle province saranno dei delegati dei comuni di appartenenza ed è altresi chiaro che al netto delle rappresentanze dei capoluoghi gli spazi di rappresentanza di altri territori(minori) sarà limitata e probabilmente intere zone non saranno rappresentate, questo non è un elemento di poco conto.
Tutte le struttura periferiche dello stato come INAIL, INPS, Camere di Commercio, Prefetture etc. etc. seguiranno la composizione delle nuove province subendo tagli che andranno ad incidere in maniera sostanziale sui cittadini, ma non solo, ogni organizzazione territoriale, dai sindacati alle associazioni di categoria dovranno rivedere la loro organizzazione territoriale, sicuramente con un impatto sul territorio importante in termini di servizi e forse anche di occupazione.
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AUTORE: Riccardo Fiesoli
email: -

31/10/2012 - 15:14

Gentilissimo Assessore,

scrivo in merito ai contenuti della deliberazione della Giunta regionale toscana 1.10.2012, n. 859, con la quale si procede ad una “rimodulazione del Contratto di servizio Regione Toscana – Trenitalia Spa”, con la quale si attua una riduzione dell’offerta tramite interventi diffusi sulla periodicità su tutte le linee e che, per quanto riguarda la linea Firenze-Lucca-Viareggio, sono stati eliminati 27 treni nella tratta Lucca-Pistoia e 17 treni nella tratta Lucca-Viareggio, passando così da 2 treni/ora ed 1 treno/ora nelle stazioni della tratta Pistoia-Lucca-Viareggio che rimangono in esercizio e si sono chiuse 7 stazioni (Serravalle, Buggiano, Montecarlo, Porcari, Tassignano, Nozzano, Massarosa).

Parlo da diretto interessato, mio malgrado, visto che quotidianamente mi devo recare in treno da Montecatini Terme a Firenze per lavoro, ma non disdegno di usarlo anche nel fine settimana con la famiglia.

Ora mi chiedo il motivo di tale accanimento nei confronti della Valdinievole e Montecatini in primis, soprattutto quando gli amministratori a parole si fanno paladini promotori della mobilità “dolce”, “verde”, alternativa e poi nei fatti puniscono i cittadini in questo modo; complimenti davvero!

Il disco ormai viene suonato ogni giorno, mancano i soldi. Ma distribuiamo i disagi equamente, anche io so fare l’amministratore quando vedo una linea che ha livelli di servizio infimi come la Firenze/Viareggio e come soluzione dimezzo i transiti (così dimezzo anche il disservizio, non fa una piega).

Concludo osservando che in dodici anni di pendolarismo ho notato che in treno al mattino ci sono operai, studenti ed impiegati, non noto manager e professionisti, quelli probabilmente possono permettersi l’auto ed evitare treni sovraffollati, senza condizionamento, sporchi e permanentemente in ritardo (una volta al mese circa inoltre non ci facciamo mancare uno sciopero); in pratica andate a colpire sempre le fasce più deboli (non so se è chiaro ma se me lo potessi permettere andrei al lavoro in auto!).

Un saluto.
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In risposta a: del
Riordino province
AUTORE: Montecatinese
email: -

31/10/2012 - 15:09

Apprendiamo che il consiglio dei ministri ha deciso di collocare la dismessa provincia di Pistoia insieme a Prato e Firenze,questo significa entrare nella grande famiglia con 1.167.000 abitanti, togliendo il comune metropolitano di Firenze che conta 373.000 anime.La decisione presa era quella auspicata dai politici ed amministratori pistoiesi e quindi a loro farà piacere.Comunque mi piace sottolineare le ingiustizie fatte agli altri quando si accorpano 4 province con 1.355.000 abitanti come Massa-Lucca-Pisa e Livorno e si lascia in essere Arezzo con 349.000 abitanti non in regola con i parametri che avrebbero avuto Lucca e Massa,ma questa è una storia vecchia.
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In risposta a: Gestione impianti sportivi del 20/10/2012 - 23:24
Qualità e competenza per la gestione degli impian
AUTORE: Cinzia Silvestri
email: [protetta]

21/10/2012 - 9:32

Auspico che l'Amministrazione Comunale vorrà confrontarsi in una sede più idonea, che non è certamente lo spazio sulla stampa, per chiarire la questione. Il dubbio è che la crisi finanziaria sia in realtà la scusa per fare scelte 'altre', che penalizzano Associazioni che per tanti anni si sono prodigate per la gestione, andando incontro alle esigenze di famiglie ed utenti, a favore di gestioni 'centralizzate', col rischio di monopolizzare i servizi. La ricerca di ottimizzazione delle risorse non può essere sempre finalizzata ad un mero gap finanziario. Altrimenti, come per il commercio, si rischia di favorire l'"iper", a tutto danno del "mini". E per quanto riguarda lo sport e la salute, che il "mini" sia peggiore di un "iper" è tutto da dimostrare.
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In risposta a: del
Gestione impianti sportivi
AUTORE: Francesco Paoli
email: -

20/10/2012 - 23:24

"In qualità di cittadino di Monsummano vorrei controbattere all’articolo dell’Amministrazione comunale della medesima città, circa l’affidamento ad un unico gestore degli impianti sportivi: l’affidamento della gestione di tutti gli impianti ad un unico soggetto, favorisce l’uscita di scena delle Associazioni sportive, le stesse che, per decenni si sono fatte promotrici dello sport a Monsummano, monopolizzando quindi un settore di primaria importanza per la crescita dei giovani,dato atto del suo valore sociale. L’affidamento ad un unico gestore vuol dire accentrare il rischio fallimentare rispetto ad avere 3 o 4 gestori.
Il comune può liberamente dichiarare che sul piatto i soldi sono quelli e solo quelli ma come cittadino ho il dubbio che i soldi invece ci siano ma che siano spesi male e quindi male investiti.
Ricordo che diversi anni fa tramite la stampa locale veniva annunciata la probabile e assai possibile costruzione di un palatenda adiacente il Palazzetto di Piazza Pertini: perché questo progetto è sfumato e per lo sport a Monsummano non ci sono più soldi??? "
Francesco Paoli
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In risposta a: Togliere le stazioni a loro insaputa del 20/10/2012 - 8:10
Politica
AUTORE: Carolina
email: -

20/10/2012 - 10:04

Naturalmente questo vale per tutti i partiti! I cittadini hanno la sensazione di dover subire sempre le decisioni prese dall'alto e su questioni che li toccano in prima persona. Ecco perchè tanta gente, sembra, abbia intenzione di disertare le urne.
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AUTORE: Carolina
email: [protetta]

20/10/2012 - 8:10

Ma il Segretario Provinciale crede che i cittadini gli credano? Le cose sono sono 2 o bluffa dicendo di non sapere niente oppure la seconda possibilità, non lo sapeva veramente e allora mi domando come si rapportano tra loro questi politici? Bisogna avere fiducia in persone che, seppur appartenendo allo stesso partito vengono a sapere delle cose a giochi fatti! Mi verrebbe da consigliare loro di cambiare mestiere!!!!!
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In risposta a: valdinievole /lucca del 19/10/2012 - 7:38
Palio di Siena
AUTORE: Provinciale
email: -

19/10/2012 - 22:02

Anche io sarei d'accordo su questo ritorno in lucchesia,ma non lo sono la regione Toscana, i consiglieri della provincia di Pistoia ed, ancora meglio,quasi tutte le amministrazioni della Valdinievole che sono gente che contano.
L'unica speranza che il governo PRETENDA il rispetto delle regole già fatte,ossia fumata nera per Prato-Pistoia e,se non ci fossero deroghe, si farà,per forza, la maxi provincia del Nord Toscana con Massa-Lucca-Prato e Pistoia.
Credo che ,se l'ipotesi di accorpamento voluto dai pistoiesi con Prato andrà a buon fine,difficilmente si potrà negare la stessa volontà di Lucca di accoppiarsi con solo Massa e Carrara.pertanto due le possibilità A)LU-MS e PO-PT
B)LU-MS-PO-PT
Ma,in tutto questo, quanta sofferenza ed incertezza con le province che scalpitano come i cavalli alla partenza del Palio di Siena.
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In risposta a: Valdienivole verso Lucca del 16/9/2012 - 10:32
valdinievole /lucca
AUTORE: Claudio Bartoli
email: [protetta]

19/10/2012 - 7:38

Sono d'accordo con chi sostiene che la Valdinievole dovrebbe ritornare con Lucca con la quale siamo molto più legati da sempre , soprattutto proprio per una questione geografica non che storica !
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AUTORE: Marino
email: [protetta]

15/10/2012 - 18:28

quesito???

Che fine a fatto la nuova sala auditorion e sale congressi
del Liceo di Montecatini??

Si attende che sia completamente distrutto.!!!!
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In risposta a: REGOLE PER IL FORUM E I COMMENTI del 11/10/2012 - 10:22
Crescita sociale
AUTORE: Gianluca Errot
email: [protetta]

12/10/2012 - 15:59

Via Colli per Uzzano, Via delle Pille, Via Verdi, son la diurna mèta quotidiana di eterogeneità di persone: C'è l'anziano aiutato nell'incedere, la giovanetta in pantaloncini e i-pod, gruppetti di pensionati armati di bastoncelli che più per sostegno adoperano per curiosar per terra, ciarliere signore novellanti un tempo perduto e altri ed altri ancora. Le dette strade sono panoramiche, l'aria è salubre ed hanno minime pendenze... ecco però che a questo bucolico (si fa per dire) aspetto si fa notare lo spettacolo triste dell'abbandono di oggetti e cose più disparate: bottiglie di plastica e di vetro, lattine, sacchetti, cartacce che probabilmente hanno assorbito certi umori, scritte varie che definire sciocche è certamente eufemistico, nonchè atti di vandalismo. Ho provato a comunicare con questi soggetti con semplici messaggi ma l'esito è deludente....Visto che il forum mira a favorire la crescita sociale della comunità spero che questo mio messaggio giunga a quelle orecchie.
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