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AUTORE: Mauro Iacomelli
email: -
13/9/2014 - 0:18
Passeggiava nel bosco, vicino alla sua tana, la sua casa, un ‘orsa bruna con i suoi orsacchiotti.
Andava a cercar bacche e verdi fresche foglie per la cena.
Usciva di casa un uomo, un brav’uomo, e dal paese andava al bosco per passeggiare e respirar aria sana. L’orsa non sapeva che era un buon uomo e da brava mamma volle proteggere i suoi piccoli indifesi batuffoli a quattro zampe.
Ora è là, distesa fra l’erba e massi, e non può sentire i lamenti per la fame e la paura dei suoi cuccioli.
Questa non è la storia di una orsa bruna e degli orsacchiotti, è una storia di noi uomini … e io, da cattolico, mentre sto pensando e pregando per le famiglie di tutti i Paesi, vittime delle ostilità e degli insensati conflitti, mi incazzo come una BESTIA.
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AUTORE: Andrea f.
email: -
12/9/2014 - 19:40
Stasera girovagando in zona Gallo mi sono soffermato alla fine di via Tripoli , dove il Salsero esce dall'interramento . Ho notato che il letto del torrente risulta notevolmente più alto rispetto alla sede stradale di via del Gallo , e credo che questo provochi infiltrazioni di acqua nei fabbricati limitrofi , e poi su un isolotto in mezzo al torrente c'era una graziosissimo famiglia di topi giganti. Nel frattempo ho subito l'assalto di un nugolo di elicotteri a forma di zanzara . Mi sa che l'abbandono della manutenzione degli argini e del letto del Salsero non siano estranei all'invasione di insetti che caratterizza questa zona . Come vorrei che un politico rispondesse , senza fare lo scaricabarile ......
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In risposta a: Zanzare e altro del 10/9/2014 - 21:58
Non mi basta
AUTORE: Andrea f.
email: -
11/9/2014 - 10:53
Sicuramente il mio amico ringrazia per il suggerimento ( c'era già arrivato da solo ) ma questo non lo solleva dalla sensazione che in città ci sono diritti diversi per le diverse zone abitative . Io non cambierei la mia casa e il mio quartiere sottoverga con nessun altro al mondo, ma ciò non mi impedisce di vedere che
in quanto a sorveglianza, pulizia, controllo del territorio, diritto al riposo notturno, siamo cittadini di serie B .
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AUTORE: gianluca errot
email: [protetta]
10/9/2014 - 21:58
A volte il rimedio è peggiore del male...con l'uso del DDT sparirono mosche pidocchi e zanzare... però c'è rimasto il DDT.
Consiglierei a quel signore - come del resto a tutti - il quale lotta ogni sera e aspetta interventi dal comune, l'installazione di semplici zanzariere, sono veramente efficaci ed ecologiche
il torre
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In risposta a: ma mettere un pos? del 8/9/2014 - 0:41
RI- POS
AUTORE: PIPPO
email: [protetta]
10/9/2014 - 11:38
Scusi Signor giorgio,
Ma il 50% non và bene? gli altri che non anno la tessera bancomat che fanno? corrono ,alle poste o ai tabacchini....
Ci dovevano essere i dispositivi che prendono il contante
Pippo
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AUTORE: Giovanni Torre
email: -
9/9/2014 - 11:09
Questi signori ci conoscono solo qualche ora prima dell'aperture dei seggi,poi il vuoto assoluto e chi ha più ha sei!!!
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AUTORE: andrea f.
email: -
8/9/2014 - 18:28
Pochi minuti fa ho raccolto la lamentela di un mio carissimo amico e rilancio subito la questione sperando che qualcuno mi sappia rispondere. L'estate trascorsa non è stata particolarmente calda ma in compenso è stata molto umida e piovosa , tuttociò ha favorito lo sviluppo delle zanzare . Il mio amico mi ha fatto notare che mentre tutti i Comuni limitrofi hanno provveduto ad operare trattamenti antizanzara , il Comune di Montecatini , almeno nel sottoverga , non ha fatto niente . Lui ha un bambino piccolo e ogni sera deve intraprendere la sua personale guerra con le zanzare della zona Gallo . Come mai abbiamo dimenticato questa normale profilassi di " salute pubblica " ? Forse siamo troppo presi dai massimi sistemi e ci dimentichiamo del quotidiano ? Oppure è uno dei soliti vantaggi di cui gode la zona Sud ? Abbiamo lucciole , zanzare ,non ci facciamo mancare niente !
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In risposta a: Come complicarsi la vita per fare le analisi del 4/9/2014 - 13:09
ma mettere un pos?
AUTORE: giorgio
email: -
8/9/2014 - 0:41
ma se dotavano le asl di un pos avevano risolto il problema per il 50%.
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AUTORE: Giulio Cozzani
email: -
7/9/2014 - 23:04
Mi chiamo Giulio Cozzani,un anno fa avendo ereditato da mia una casa del 1861,ubicata al di sopra della Fonte di Acquavivola,nel comune di Buggiano,ho lasciato la mia città natale La Spezia per venire a vivere nella Valdinievole.Mi sono tanto affezzionato a questi posti che essendo pensionato della Società Oto Melara della Spezia, ho deciso di mettere a disposizione del territorio a titolo gratuito la mia esperienza maturata al fine di valorizzare , nel senso più positivo della parola,queste zone.Mi permetto di inviarle in allegato il mio curriculum vitae maturato durante il mio lavoro dipendente.In questo periodo di permanenza nel territorio , mi sono reso conto delle potenzialità turistico culturale ,che esso può sviluppare a favore del territorio stesso e della popolazione che vi abita.Certo vi è da sviluppare un lavoro sia di intervento sul territorio sia in quello sui principali monumenti di cui è particolarmente ricco,come potrà testimoniare il vostro responsabile Sig.Giuseppe Fontari.Quello che Vi chiedo è un aiuto, per raggiungere tale traguardo.Veniamo ad esempio alla Villa di Bellavista , un'opera che potremo perdere, data la poca sensibilità degli attuali proprietari. Il Ministro degli Interni,comparto Vigili del Fuoco .Se il Ministero degli Interni, non sia in grado di provvedere al restauro di quest'opera , la ceda oppure intervenga al restauro attraverso degli sponsor,come si comincia a fare oggi in Italia.Se poi ,mi scusi la polemica,a capo dell'ente preposto ci fosse gente non competente si leva , perche queste opere, non sono un bene di privati,come pare sia gestita l'organizzazione attuale di questo bene, ma è un patrimonio Universale e come tale deve essere gestito.Quindi mettiamoci gente capace di gestire questi beni.Ci pensa una villa di tal tipo restaurata ed adeguatamente gestita?Sarebbero quei famosi posti di lavoro per i giovani e un indotto turistico per il paese.Bar,negozi ecc.Per quanto riguarda la Fonte di Acquavivola,spero di riuscire a fare partire il progetto di restauro,concordato con il Comune di Buggiano.Questa fonte fa parte di un insieme di altre quattro fonti collegate tra loro da sentieri, facenti parte di una serie di vecchi sentieri riscoperti e catalogati in un'opera a cura del Sig.Bernardi,che saranno il giorno 27 c.m.,oggetto di una riunione presso la locale sede della Pubblica Assistenza AVIS di Buggiano.Come vede si potrebbero rivalorizzare aprendo così percorsi turistici sia a piedi,che a cavallo,in bicicletta ecc.
RISPONDI
AUTORE: albino
email: [protetta]
7/9/2014 - 15:02
E' INUTILE SPENDERE SOLDI PER RECLAMIZZARE MONTECATINI CON EVENTI NAZIONALI , CICLISMO, MISS ITALIA, ECC. QUANDO POI IN POCHI SECONDI CI RENDIAMO RIDICOLI NEI CONFRONTI DEI TURISTI CHE RIPRENDEVONO CON I LORO CELLULARI. MI RIFERISCO AL GESTO MALDESTRO DEI VIGILI DI CACCIARE DALLA PIAZZA UN BRAVO VIOLINISTA CHE HA ATTIRATO INTORNO A SE MOLTA PIU GENTE DELLE SERATE DEL MERCOLEDI SERA DI LUGLIO E AGOSTO.SIAMO LONTANI DA RITENERCI MONTECATINI TERME D'EUROPA.
RISPONDI
In risposta a: Come complicarsi la vita per fare le analisi del 4/9/2014 - 13:09
CAOS PER I PRELIEVI
AUTORE: PIPPO
email: -
7/9/2014 - 9:11
CARO LORENZI;
Lei ha ragione, viviamo in un mondo dove per forza bisogna arrangiarsi e subire le storture che vengono imposta da certi dirigenti, con tutta l'informatica che c'è non sono stati capaci di far pervenire ai medici di famiglia dei codici che immediatamente alla richiesta della prestazione dovrebbero automaticamente essere visualizzati sulla richiesta di prerstazione.
Pippo
RISPONDI
In risposta a: Come complicarsi la vita per fare le analisi del 4/9/2014 - 13:09
TICKET
AUTORE: PAOLO
email: [protetta]
7/9/2014 - 9:01
E'PROPRIO VERO IL POPOLO NON CONTA NULLA BASTA CHE PAGHI LE TASSE
BISOGNEREBBE CHIEDERE AL DIRETTORE DELL'ASL DI DIMETTERSI IMMEDIATAMENTE
SALUTI
PAOLO
RISPONDI
AUTORE: Piero Lorenzi
email: -
4/9/2014 - 13:09
STAMATTINA MIA SORELLA SI E' RECATA ALLA PUBBLICA ASSISTENZA DI CHIESINA UZZANESE PER FARE IL PRELIEVO DEL SANGUE ED E' SCOPPIATO IL CAOS CON CODE INTERMINABILI
IL MOTIVO DI TALE CONFUSIONE SONO STATE LE MODALITA' DI PAGAMENTO OVVERO:
PRIMA FACEVI IL PRELIEVO POI PAGAVI IL BOLLETTINO DEL TIKET ALLA POSTA E POI PRESENTAVI LA RICEVUTA DI PAGAMENTO AL MOMENTO CHE RITIRAVI LE RISPOSTE DELLE ANALISI , MEDIAMENTE DOPO UNA SETTIMANA
STAMATTINA INVECE E' ACCADUTO CHE:
DOPO AVER FATTO IL PRELIEVO VIENE CALCOLATO L' IMPORTO DEL TIKET MA PER AVERE LA RISPOSTA DEVI :
IMMEDIATAMENTE ANDARE ALLE POSTE ( che aprono al pubblico dopo le ore 8.30 e quindi per chi deve andare a lavorare farsi le analisi significa prendersi mezza giornata di permesso !!! )
POI ANDARE A FARE UNA FOTOCOPIA DELLA RICEVUTA DI PAGAMENTO PER NON TROVARSI NIENTE IN MANO
RITORNARE IMMEDIATAMENTE AL CENTRO PRELIEVI, FARE LA CODA E CONSEGNARE IL TAGLIANDO DELLA POSTA PER DARE L' OK E QUINDI PROCEDERE ALLA ELABORAZIONE DELLE ANALISI
POTETE IMMAGINARE IL CAOS !!!!! GLI ADDETTI SI SONO GIUSTIFICATI DICENDO CHE :" HANNO AVUTO QUESTE INDICAZIONI DIRETTAMENTE DALL' AZIENDA SANITARIA PERCHE' MOLTISSIMI CITTADINI NON PAGANO IL TIKET "
AGGIUNGO CHE, CERTAMENTE LA CRISI ECONOMICA EVIDENZIA LE DIFFICOLTA' ANCHE QUANDO C'E' DI MEZZO LA SALUTE E QUI NON VOGLIO INTROMETTERMI SU UN ARGOMENTO CHE ANDREBBE APPROFONDITO MA LA DOMANDA CHE MI PONGO E'
POSSIBILE CHE IN ITALIA NON SI RIESCA MAI A SEMPLIFICARE? VERAMENTE NON C' ERANO ALTRE SOLUZIONI PER VERIFICARE IL PAGAMENTO DEL TIKET E PARTIRE CON IL PIEDE GIUSTO?
POTEVANO ESSERE STUDIATE ALTRE IPOTISI E SOLUZIONI SENZA METTERE IN DIFFICOLTA' LA GENTE?,
POSSIBILE FAR IMPAZZIRE IL CITTADINO, IL PENSIONATO IN MANIERA ARTIFICIOSA PER DIMOSTRARE CHE HA PAGATO?
INFINE COME SPESSO AVVIENE NEL NOSTRO PAESE A RIMETTERCI SONO NON SOLO I PIU' DEBOLI MA SOPRATTUTTO GLI ONESTI, QUELLI CHE PAGANO SEMPRE LE TASSE E CHE VENGONO MESSI SEMPRE ALLO STESSO PIANO DEI FURBI!!!!VOGLIO RIBADIRE ANCORA CHE, SICURAMENTE TALE EPISODIO DOVREBBE SPINGERE CHI DI DOVERE A RIFLETTERE COME AFFRONTARE ANCHE IL DELICATO PROBLEMA DEI TAGLI CHE A PARER MIO NON DOVREBBERO COLPIRE LA SANITA'....
PIERO LORENZI
RISPONDI
In risposta a: Inefficienze nel Trasporto Pubblico del 20/8/2014 - 8:27
Re trasporti
AUTORE: Pippo
email: [protetta]
24/8/2014 - 12:59
Ma ai lavotatori interesserà?
saluti
Pippo
RISPONDI
AUTORE: Mario Capecchi
email: [protetta]
20/8/2014 - 8:27
Il Trasporto Pubblico Locale (TPL) fa acqua da tutte le parti, come ben sanno gli utilizzatori di tale (dis)servizio e, in modo particolare, i pendolari. Il territorio pistoiese non fa naturalmente eccezione sia per quanto riguarda quello su gomma , nelle mani di BluBus, sia quello su ferro nelle mani di Trenitalia.
Ma se ai disservizi, chiamiamoli così usando un eufemismo, si sommano anche le assurdità di orari concepiti senza criterio, non ci si meravigli se poi “la gente” si incazza.
Abbiamo preso spunto per questa nota da una segnalazione che un lavoratore di Montecatini Terme ci ha fatto riguardo alla problematicità dei servizi offerti per chi è in partenza da quella città. Una questione certamente non secondaria, ma che assume una valenza ancor maggiore se si considera l’ampio bacino di utenza costituito da tutto il comprensorio della Valdinievole.
Per chi si reca a Firenze per lavoro, un bus in partenza alle ore 6,20 è sicuramente comodo perché gli consente di arrivare con puntualità in ogni zona di quella città. È però paradossale che quel servizio sia attivo solamente nei mesi di luglio e agosto. Da settembre in poi quella prima corsa viene eliminata e sostituita da quella in partenza alle ore 6,40 che evidentemente ne riduce nettamente la praticità e l’efficienza. Non si capisce come un buon servizio sia attivo nel periodo classico delle ferie e sia poi soppresso quando si torna alla normalità di tutto l’anno.
Il servizio offerto da Trenitalia, almeno in quella fascia oraria, è ancor meno appetibile, anche in condizione di normale puntualità, cosa peraltro difficilmente riscontrabile.
La cosa peggiora sensibilmente per chi lavora anche nei giorni festivi. Nelle prime ore del mattino il servizio BluBus è inesistente e quello offerto da Trenitalia è pessimo. Infatti il primo treno per Firenze è alle ore 7,19 e dunque inutilizzabile per i normali orari di lavoro. L’alternativa è quella di recarsi a Pistoia con qualche mezzo e prendere il treno in partenza alle ore 5,51 per poi vagabondare qualche decina di minuti per Firenze.
Pensiamo che non sia né impossibile, né particolarmente gravoso ripristinare un servizio quantomeno accettabile; sarebbe sufficiente ri-organizzare in maniera più razionale gli orari. Ma ciò presupporrebbe avere maggior rispetto per le necessità dei lavoratori e dei pendolari che, per vari motivi, utilizzano il Trasporto Pubblico.
Ma non abbiamo nessuna fiducia nella volontà di porre rimedio a queste inefficienze da parte di chi ne avrebbe il compito e il dovere. Conosciamo le complicità, nei fatti, fra gli organi Istituzionali titolari e responsabili di quei servizi (Provincia e Regione) e i vari gestori ai quali vengono poi affidati (BluBus e Trenitalia). Si va dal classico scaricabarile sulle responsabilità, alla politicamente interessata compatibilità con gli interessi economici delle varie Spa.
Come Partito Comunista dei Lavoratori vogliamo denunciare questa situazione e queste gravi mancanze perchè riteniamo che i lavoratori, i pendolari, come chiunque altro, abbiano diritto all’efficienza di un servizio di imprescindibile utilità come quello del Trasporto Pubblico; quella stessa efficienza peraltro richiesta in tutti gli altri Servizi di primaria necessità.
Più in generale, riteniamo che tutti i servizi debbano tornare totalmente sotto la gestione pubblica e finanziati totalmente dalla fiscalità generale. Solo eliminando il parassitismo delle varie Spa e dei relativi CdA sarà possibile parlare di Servizi Pubblici anche economicamente efficienti. Perché l’esperienza dei fatti ha ormai reso palese che le varie SpA, pubbliche o private o miste che siano, sempre SpA sono e dunque devono produrre soprattutto utili, anche se ottenuti a discapito della qualità dei Servizi.
Mario Capecchi – PCL Pistoia
RISPONDI
AUTORE: Francesco Sturlini
email: -
27/7/2014 - 22:57
La città, oggi come mai, non è democratica.
L’impietosa immagine riportata, oramai da anni, dall’ottima Fondazione Cittalia dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani non lascia margini d’interpretabilità e, a parte studi, convegni, atti e pubblicazioni, seppur importanti, basta uscire un attimo di casa in bicicletta, con o senza figli e ti accorgi subito che rappresenti un emarginato, un clandestino, un marziano sceso da chissà quale pianeta.
La città oggi è fatta solo per chi si può permettere di essere “dinamico”, rapido, veloce e, soprattutto, autonomo.
La città, dunque, non è democratica.
La città non si può più permettere di “rallentare”.
Bambini e anziani in bicicletta, o, semplicemente, per strada sono sempre più chimere in via d’estinzione.
Già, la bicicletta, quello strano oggetto a due ruote che tanto ci piaceva da piccoli.
La strada, quel pezzo di asfalto grigio eppure così importante che ci vedeva protagonisti per intere giornate a giocare a pallone, a correre, ad incontrarsi per parlare dietro quello o l’altro angolo, seduti su un muretto.
E allora, la domanda sorge spontanea: oggi siamo più felici? Viviamo meglio nelle nostre città?
La risposta è scontata; non per niente tra i farmaci più venduti primeggiano alla grande gli antidepressivi.
E il problema sta proprio qua: ad una classe politica irresponsabile e poco attenta alla salute pubblica dei suoi cittadini, corrisponde e risponde un popolo completamente inebetito e appiattito dietro false posizioni di comodo, dietro alla costruzione di nuovi “santuari” del benessere, dietro a un consumo generale che ci isola sempre più, anche se ammassati e “sardinizzati” in folle oceaniche.
E poi?
Poi su un babbo vuole uscire in biciletta con i suoi figli, rischia letteralmente la vita.
Del resto la visione urbanistica arcaica e quanto mai delittuosa e superata da anni negli altri paesi europei, è quella di costruire “recinti dorati” nelle nostre città, chiamati nei modi più variegati, ma generalmente “isole” pedonali, un nome che già dipersè è tutto un programma; infatti come ci arrivi e se ci arrivi, vivo, è un altro problema.
E allora giù con la pianificazione creativa, con i “kinder-garden”, con gli “arredi urbani”, con spazi dedicati segno di un’urbanistica bieca e incivile.
A tal proposito, bellissima la riflessione di Kevin Lynch (architetto e urbanista statunitense), che soleva ripetere come “I bambini amano giocare dappertutto tranne che nei campi-gioco”.
Perché l’urbanistica è una “cosa” seria, non è “imbellettare” quella o l’altra piazza, non è fare “rotonde” (pericolosissime, oltretutto, per le biciclette e già dismesse in numerosi paesi europei), fiumi di statistiche sull’incremento della popolazione nei prossimi anni con relativo sviluppo costruttivo, porre rimedio a quella o l’altra situazione in degrado, ma è o dovrebbe essere la capacità di generare spazi e beni comuni da vivere per tutti, rigenerando, direi quasi istituzionalizzando, l’assioma “Piccolo il mio, grande il nostro”, restituendo gioia e felicità alle persone che vi abitano, in un’ottica rieducativa e di nuova alfabetizzazione dell’uomo.
Gli strumenti ci sono (Carta di Lipsia, Carta dello Spazio Pubblico, Convenzione dei Diritti dell’Infanzia e mille altri protocolli nazionali ed internazionali), le competenze pure (ahimé, sempre più rare), la gente è stanca e non ne può più: dunque cos’altro aspettare?
RISPONDI
AUTORE: paolo
email: [protetta]
25/7/2014 - 20:34
Sono il babbo di una bambina che a settembre andrà in prima elementare alla scuola di Massa e per praticità abbiamo pensato di mandarla con il pulmino ( da Traversagna ).
Io e mia moglie però siamo preoccupati, perche lei ha saputo da una amica che ieri il pulmino che portava sua figlia e altri bambini in una gita per il campo estivo, a causa di una frenata improvvisa, ha causato la caduta dei bimbi,che non avendo le cinture sono stati sbalzati in avanti. Per fortuna se la sono cavata con qualche piccola escorazione, contusione e un grande spavento. Ma io dico si fa un gran parlare di sicurezza, sono obbligatorie le cinture in auto, il casco anche sugli scooter, una marea di norme da rispettare e poi si affidano i nostri bimbi al comune responsabile dei pulmini con l'idea e la speranza di potere stare tranquilli e invece no.
In questo caso è andata bene, ma bisogna aspettare un incidente serio,magari il morto, per montare e far mettere le cinture ai bimbi sui pulmini?
RISPONDI
AUTORE: Frank
email: -
18/7/2014 - 15:45
Non sembra il caso di sospendere il mercato settimanale del sabato pomeriggio alla Pieve a Nievole che si tiene in piazza Marino Mori quando le temperature saranno di 34 °C - 35°C ( dalle 14 alle 18 ) come previsto da www, meteo.it per domani Sabato 19 luglio ? oppure la salute degli ambulanti e dei cittadini che vengono a fare compere non è importante??,,, INVITO la Amministarazione Comunale a passare un bel sabato pomeriggio all insegna del bel sole pomeridiano in piazza Marino Mori.
RISPONDI
AUTORE: Alessandro Bellandi
email: -
10/7/2014 - 22:05
Questa mattina dovevo accompagnare mia nonna all'Ospedale di Pescia per poter ritirare dei documenti.
Visto che mia nonna per problemi legati ad un infortunio avvenuto su lavoro molti anni fa, considerata la veneranda età di 85 anni, ha problemi deambulatori, necessita di un sostegno fisico per poter camminare e giungere all'ufficio preposto, situato a pochi metri dall'ingresso principale di medesimo Ospedale, pertanto giunti difronte all'ingresso, accosto la mia autovettura con le quattro frecce accese su di un lato della sede stradale, faccio scendere mia nonna, l'accompagno all'ingresso dove sono situate delle sedute e corro fuori per togliere la macchina, visto che si tratta di in un'area riservata ai mezzi di soccorso.
Potevo sinceramente ignorare i cartelli e la segnaletica stradale e come in molti fanno, lasciare la macchina parcheggiata in quella zona riservata anche per delle ore...ma che senso aveva? togliere un posto ad un mezzo di soccorso e costringerlo magari, come spesso accade, far scendere il barellato sulla strada, con le macchine in fila in attesa che colui o colei si sbrighi ad entrare all'Ospedale...
Preferisco usare il buon senso civico e il dovere morale di liberare più in fretta possibile quell'area e trovare un parcheggio altrove.
Salgo in macchina, con la speranza di trovare un posto auto libero non a pagamento, la speranza si dice è l'ultima a morire...effettuo tre giri attorno all'Ospedale, ma purtroppo quei pochissimi posti auto liberi da ogni sorta di pagamento, sono già occupati. Non mi resta che parcheggiare nel bellissimo e nuovo parcheggio all'americana costruito di fronte all'Ospedale, mi son detto, in fin dei conti devo starci pochi minuti....
Parcheggio la macchina, scendo e vado dalla nonna la quale si trovava già all'ufficio desiderato. Compio pochi passi dell'ingresso, e vedo mia nonna, con i documenti di cui aveva bisogno, già in suo possesso, l'accompagno fuori e vado a ritirare la macchina.
Mi son detto tra me e me, in fin dei conti ci sono stato pochissimi minuti, magari i primi 30 minuti sono pure gratuiti... inserisco il gettone nella cassa automatica, ed ecco la sorpresa.... 11 minuti di sosta mi costano la bellezza di € 1,50... sbalordito riguardo il biglietto, ma ahimè ci avevo visto bene.
Ora di certo la mia lettera non è per richiedere un rimborso, o avere le scuse di chi, Sindaco di Pescia in prima linea e a seguire l'azienda Parcheggi Pe.Par. Spa che ha in concessione l'area di sosta, ha deciso di mettere a pagamento più del 90% dei posti auto presenti attorno all'area dell'Ospedale, applicando delle tariffe molto discutibili.
Il mio pensiero va a coloro, pensionati, disoccupati e non, che ogni giorno si devono recare in Ospedale, per effettuare analisi, terapie o assistere i propri cari ricoverati, anche per lunghi periodi.... che senso ha fare un parcheggio a pagamento con tariffe così alte? Dov'è finito il senso di civiltà? All'Ospedale non ci si va certo per fare una passeggiata, o visitare i negozi, purtroppo ci si va perchè c'è qualcuno che sta male... non basta la riduzione dell'assistenza sanitaria, non basta la riduzione delle agevolazioni sanitarie, ora va di moda fare i parcheggi a pagamenti all'Ospedale...
Il dubbio è, se un'ora di parcheggio all'Ospedale costa € 1,50...quanto dovrebbe costare un'ora di parcheggio la domenica, visto che ci vado per fare una girata, a Forte dei Marmi? € 50 sono pochi?
Caro (Nuovo) Sindaco di Pescia, anziché farsi pubblicità sui social network, dove fa vedere la pulizia delle aiuole, delle fontane e delle strade...pensi anche ai poveretti costretti a parcheggiare a pagamento le proprie auto per recarsi all'Ospedale, son sicuro che se “Vorrà” potrà trovare la giusta soluzione.... le cose si risolvono e/o si migliorano solo con la forza di volontà....
RISPONDI
In risposta a: moschea del 8/7/2014 - 13:16
questo
AUTORE: andrea f.
email: -
9/7/2014 - 6:28
La mia opinione è che un paese che si è sempre considerato culla della civiltà e della libertà religiosa non può arroccarsi in posizioni ottuse e preconcette. Il diritto di culto è sancito dalla Costituzione e va difeso , che si tratti di chiese cattoliche , di sinagoghe ,di moschee , di chiese ortodosse...
RISPONDI
In risposta a: libertà del 7/7/2014 - 21:06
moschea
AUTORE: gianluca errot
email: [protetta]
8/7/2014 - 13:16
detto questo, che cosa si può concludere ??
RISPONDI
In risposta a: moschea a pescia del 7/7/2014 - 0:28
libertà
AUTORE: andrea f.
email: -
7/7/2014 - 21:06
Non ho timore di persone che pregano , ho timore di chi non crede in niente.Non ho timore di confrontarmi con altre culture , ho timore di chi si ritiene nella verità assoluta.
RISPONDI
In risposta a: moschea a pescia del 7/7/2014 - 0:28
moschea
AUTORE: gianluca errot
email: [protetta]
7/7/2014 - 19:33
PERCHE' ????
RISPONDI
AUTORE: francesco
email: [protetta]
7/7/2014 - 0:28
assolutamente nooooooo!!!!!!!!!!!!!
RISPONDI
AUTORE: claudio
email: [protetta]
4/7/2014 - 19:01
Sono
rimasto molto e favorevolmente colpito dall'organizzazione dell'accoglienza.
Infatti si accede ad un'ampia sala con molti sportelli, e quel che è di più quasi tutti operativi, dove si esamina la prenotazione e si indica
esattamente la sala d'attesa. In questa un televisore fa riferimento al numero progressivo attribuito dall'accettazione e si viene chiamati per la prestazione entro pochi minuti dall'orario stabilito al momento della prenotazione.
Gli operatori sono tutti cosi' gentili che mi sono sentito cosi' coccolato che ho chiesto a mia moglie di darmi un pizzicotto per "svegliarmi".
Solo una nota negativa,se posso,il parcheggio a pagamento.
Finalmente un'opera al passo con le migliori tradizioni internazionali.
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