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AUTORE: ALESSANDRO
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30/11/2019 - 12:00
Vedi Daniele che anche questa volta ti segnali per non aver capito. Visto che ci sei entrato , ti invito a leggere con più attenzione il periodo di Manzoni . L'osservazione è l'opera della conversione al cattolicesimo dello scrittore . Il periodo citato , elenca le ragioni che "creano" odio .
Se leggi con attenzione , troverai una corrispondenza con tutte le invettive nei confronti , ad esempio, di Vicofaro . Rifletti e pensaci . Odio che parte da Salvini che pesca le foto dei ragazzi scuri in piscina. Come un fuoco si spande , un coro di "odiatori " ha continuato a portar fascine.
Aggiungo , sempre dallo stesso testo ed a pagina 197 un inciso : "appena può accadere ad alcuno una sventura che non sia cagione di gioia per altri"
UNA FRASE TERRIBILE
RISPONDI
AUTORE: alessandro
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29/11/2019 - 22:20
Solo contumelie .
Chi desiderasse prendere un caffé e sostenere delle posizioni de visu, sono a disposizione ma solo per misurarsi
su temi concreti . Per Giacomo poi , mi sembra uno di quelli che correvano cantando PIUME e questo spiega tanto , ma tanto , ma tanto....
Le donne non ci vogliano più bene... che poi non ha gran differenza. Giacomo capisce , capisce ....
RISPONDI
AUTORE: Daniele
email: -
29/11/2019 - 16:47
Mi rincuora il fatto che hai cominciato a capire che devi essere più tollerante , rispettoso e soprattutto dovresti smettere di offendere.
Bravo Bibi così mi piaci.
RISPONDI
AUTORE: alessandro
email: -
29/11/2019 - 12:51
Purtroppo e fortunatamente è consentito a tutti , proprio a tutti , di esprimere il proprio pensiero . Il livellamento sui minimi è divenuto un mantra che prende sempre più spazio .
Detto questo , ho sotto mano un'opera che veniva citata ai miei tempi come importantissima , ma che oggi è divenuta quasi una rarità bibliografica .
Di Alessandro Manzoni , Osservazioni sulla morale cattolica , di cui ho una edizione del 1910
Ne riporto uno dei tanti pensieri da pag. 196 e segg. attualissimi anche se scritti nel lontano 1819.
Certo , ci sono poche cose che corrompano tanto un popolo , quanto l'abitudine dell'odio ...
L'interesse, l'opinione, i pregiudizi, le verità stesse, tutto diventa agli uomini una opportunità per odiarsi a vicenda: appena si trova alcuno che non porti nel core l'avversione e il disprezzo per delle classi intere de' suoi fratelli.
Dedicato agli odiatori seriali che infestano questo sito
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In risposta a: Diciamo incolti anziché provincialotti del 25/11/2019 - 11:01
Colpito e affondato
AUTORE: Dalla Pieve
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25/11/2019 - 21:33
Zorrino t'aspettavo e tu sei arrivato. Colpito e affondato.
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In risposta a: Diciamo incolti anziché provincialotti del 25/11/2019 - 11:01
GRANDISSIMO BIBI
AUTORE: Daniele
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25/11/2019 - 20:42
Bibi non fare come tuo solito. Non cambiare nome ogni due per tre !
Pensi di avere il diritto di commentare solo te?
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AUTORE: alessandro
email: -
25/11/2019 - 11:01
Malsano passatempo ? Certamente !
Malsani tanti appassionati dell'anti che li fa sentire qualcuno . Prima del web si sarebbero scusati per non aver studiato e intervenivano timidamente impappinandosi in costruzioni improbabili che scimmiottavano le frasi delle persone acculturate.Il loro punto debole erano i verbi . Il congiuntivo nelle ipotetiche era per loro un Buco nero nel quale cadevano puntualmente. Ma il capolavoro era la citazione colta ( a sproposito) o quella in latinorum dove non avendo fatto nemmeno il Rosa Rosae, sbattevano nei casi. Ora si sentono forti e finalmente possono affrancarsi da questi limiti che li costringevano al massimo col misurarsi con loro pari . Quanti consorterie di ignoranti vediamo girando nel web. Ignoranti e orgogliosissimi della loro condizione.
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AUTORE: Dalla Pieve
email: -
24/11/2019 - 20:49
Benvenuto tra i " provincialotti di paese " bini Lorenzo . Anche tu hai scoperto questo malsano passatempo .
Libero di fare e dire ciò che più ti aggrada , non mi passa per la mente di giudicarti per questo.
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AUTORE: Bini Lorenzo
email: -
23/11/2019 - 15:31
certo che si può fare, come anche non fare. Volevo solo farvi riflettere, solo che per fare ciò, devo fare l'ipocrita. Chi meglio di un ipocrita può svelare le ipocrisie di una società ipocrita? Poi proprio lei mi viene a parlare di libertà, a me che sono liberale, e lei che segue come un accolito Diego Fusaro, che va a divulgare il suo pensiero in sedi di movimenti extra-parlamentari che praticano un concetto di libertà individuale piuttosto bizzarro? Talmente bizzarro da essere inesistente?
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AUTORE: Dalla Pieve
email: -
23/11/2019 - 9:44
.....infatti vedo che tu non la leggi questa testata e non commenti..vero bini Lorenzo ?
Sei libero di non leggere questa testata e soprattutto di non commentare.
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In risposta a: Ce ne fosse uno che .... del 22/11/2019 - 13:21
Precisazione
AUTORE: Lorenzo Bini
email: -
22/11/2019 - 20:55
Più che altro mi sembrano tutti un branco di provincialotti di paese che ha scoperto il balocco chiamato internet e lo usa come un malsano passatempo, tra sogni di gloria di un tempo che fu e che mai più tornerà. Sembrano dei bambini troppo cresciuti, niente di più e niente di meno. Valdinievoleoggi è diventato il facebook di noialtri: non importa affatto cosa si scrive e come lo si scrive; l'importante è che si litighi. E dove si litiga ci sono sempre tanti bei "click" sulla homepage di Valdinievoleoggi, il che comporta visibilità per se medesima. Tutto qua.
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AUTORE: alessio
email: -
22/11/2019 - 13:21
Che strano miscuglio di ignoranti ed incapaci di un ragionamento sensato.
Sembrate tutti ossessionati dal piacere di leggervi .
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AUTORE: Marco
email: -
22/11/2019 - 10:25
Continui pure a scrivere all’infinito lo stesso commento, che mi sto divertendo un sacco! Non sa cosa scrivere, ha finito la fantasia?
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AUTORE: giovanni gorini
email: -
20/11/2019 - 18:42
Il linguista che scoppia ... Prossimo su tutti i cinema. BUUUUUM
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AUTORE: Marco
email: -
20/11/2019 - 17:43
Se sapesse leggere, lo capirebbe. Oppure sa leggere, ma non capisce?
RISPONDI
AUTORE: giovanni gorini
email: -
20/11/2019 - 15:05
Veniamo da battezzare il buon Daniele come RANA 3. Quando scoppierete tutti insieme ... sarà un terremoto . Gonfiate , gonfiate ....
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In risposta a: Tempo sprecato del 20/11/2019 - 8:43
Bugiardo!
AUTORE: Gabriele
email: -
20/11/2019 - 15:00
Oltretutto mente sapendo di mentire, e poi si scopre da solo per incontinenza verbale!
Una volta afferma di aver fatto giochetti coi professori (quindi alle superiori) alla fine degli anni 50, altra volta afferma di aver avuto 6 anni nel 68...
E' evidente che tutto quello che dice è artefatto, costruito ad arte per affermare concetti che oltretutto nemmeno comprende appieno...
Tant'è che inserisce poesiole affatto aliene all'argomento in questione, convinto di dare sfoggio di una cultura che di fatto non possiede, limitandosi al copia e incolla!
Non basta leggere un po' di storia all'occorrenza, bisognerebbe anche comprenderla per poterla valutare nella sua dimensione temporale, economica e sociale.
Ma questo nel testo di Bella Ciao non è spiegato!
Provare a leggerselo il Capitale, anche tradotto, insieme a qualche filosofo suo contemporaneo, forse potrebbe suscitare qualche sussulto intellettuale... peccato che probabilmente sarebbe interpretato come emicrania e sconfitto con un analgesico!
Concordo quindi con Roberto, ignoriamolo e lasciamolo candire nei suoi sproloqui, non sia mai che dall'aceto venga fuori il vino!
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AUTORE: giovanni gorini
email: -
20/11/2019 - 11:12
Ma che cosa ha detto di concreto . Massimalismo , sete di apparire etc . Poi mi ha stufato e non la leggo più- Anche lei mi sembra ben piazzato nella gara alla rana che scoppia per prima . Avanti c'è posto .
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In risposta a: Rane si, zecche NO del 19/11/2019 - 20:45
Tempo sprecato
AUTORE: roberto
email: -
20/11/2019 - 8:43
Egregio Matteo, e con lei i vari Gabriele, Marco, Tommaso ed altri, discutere con chi fa della retorica, del cieco massimalismo, di fatto abdicando alla ragione, ammesso che ce l'abbia, al gusto dell'insulto e del credersi unico portatore di verità. Se poi, straziando il motto di Farinata degli Uberti, asserisce di flettersi ma non rompersi siamo alla definizione finale di un auto asserito portatore di confronto democratico, di fatto solo propalatore di invettive frutto di evidenti ossessioni, dimostrate anche dal credersi anonimo celandosi dietro i più diversi pseudonimi (vedere anche il commento "coda di paglia"). Attinge la propria superbia dai commenti che gli vengono rivolti. Ignorandolo, e dedicando i nostri scritti a cose serie, inevitabilmente la sua sete di visibilità gli verrà a mancare, anche se si presenterà sotto nuovi e più fantasiosi pseudonimi. Si spezzerà - frangar - non - flectar.
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AUTORE: Matteo
email: -
19/11/2019 - 20:45
Meglio le rane delle zecche che con un buon antiparassitario scompaiono.
Le zecche non le vuole più nessuno.
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AUTORE: Marco
email: -
19/11/2019 - 19:32
Ma che sa leggere, lei! Sa solo fare copia e incolla.
RISPONDI
AUTORE: giovanni gorini
email: -
19/11/2019 - 13:56
E so legger di greco e di latino ----
-Flectar ne frangar
Ed infine in fiorentino , lingua superba
LA RAGIONE LA SI DA A' BISCHERI
RISPONDI
AUTORE: GIOVANNI GORINI
email: -
19/11/2019 - 10:15
D'ora in avanti dovrebbe precisarmi se dovrò chiamarla Rana .
BUMMMMMMMMMMM
RISPONDI
In risposta a: Marco che stima se stesso finirà come la rana del 18/11/2019 - 17:24
Conosce il latino?
AUTORE: Marco
email: -
18/11/2019 - 22:02
Lei sa il latino e il greco antico, però non sa fare due discorsi sensati in italiano, il che mi porta a dubitare della sua affermazione. Comunque, a me sembra che la storia della rana sia più adatta ai sinistrati di oggi, i quali mi sembra che siano esattamente sul cammino dell’implosione….
RISPONDI
AUTORE: giovanni gorini
email: [protetta]
18/11/2019 - 17:24
Inops, potentem dum vult imitari, perit. In prato quondam rana conspexit bovem et tacta invidia tantae magnitudinis rugosam inflavit pellem: tum natos suos interrogavit, an bove esset latior. Illi negarunt. Rursns intendit cutem maiore nisu et simili quaesivit modo, quis maior esset. Illi dixerunt bovem. Novissime indignata dum vult validius inflare sese, rupto iacuit corpore.
Fornisco la traduzione per Catone il censore e per marco che forse ha difficoltà a partire dalle declinazioni non ostante le quattro lingue (io , latino e greco antico , ma....) Il testo è di Fedro e la traduzione copia incolla da internet . TROPPO DIIFICILE
Il poveraccio, che vuole imitare il potente, crepa. In un prato una rana notò il bue e, presa da invidia per una mole così grande, gonfiò la pelle rugosa, poi chiese ai suoi piccoli se fosse più grossa del bue. Quelli dissero di no. Nuovamente tese la cute con sforzo anche maggiore e allo stesso modo chiese chi fosse più grande. Quelli dissero il bove. Alla fine arrabbiata, volle gonfiarsi con più gagliardia, perciò rimase a terra con il corpo scoppiato.
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