Valdinievole OGGI
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Messa così , non fa una grinza .
Ma guardando la curva del numero dei percettori in calo dalla seconda parte del 2021 e il fatto della abolizione a breve del RDC e riduzione dello stesso, , e leggendo .....
ATLETICA

A differenza di Paganini, l’Atletica Pistoia si ripete: a distanza di un anno dagli allori di Salerno, la squadra guidata dal presidente/atleta Remo Marchioni si conferma anche ai “Campionati Italiani 10mila metri, staffette e prove multiple” tenutisi a Campi Bisenzio.

CALCIO

Una festa di tutti, per tutti. Per i suoi 70 anni, il Gs Avanguardia 1953 ha programmato 3 serate di tornei calcistici (venerdì 2, 9 e 16 giugno per Primissimi Calci, Primi Calci, Pulcini ed Esordienti) e un paio di festa.

RALLY

Una nuova soddisfazione sportiva è arrivata per Engine Sport nel fine settimana appena passato, in occasione del 29. Rally del Taro, in provincia di Parma.

HOCKEY

La seconda formazione dell'Hockey Club Pistoia, che milita nel campionato di serie B, coglie una insperata ma meritatissima vittoria esterna sul campo dell'Hockey Club Genova.

BOXE

Nella giornata di sabato si è svolto il quarto memorial Rudy organizzata dalla boxe Giuliano dove hanno combattuto il borghigiano Mattia Tori e Emanuele Ammazzini di Ponte a Villa.

LARCIANO

Oltre 300 podisti hanno dato vita alla edizione numero 31 del <<Trofeo sagra del bombolone>>, gara podistica competitiva di km 7 su di un percorso misto (pianura – collina), organizzato alla perfezione dal circolo Arci La Colonna e dall’Atletica Colonna. 

BOXE

Pronto al debutto Mattia Tori youth 62,500 di Borgo a Buggiano e secondo incontro per Emanuele Ammazzini di Ponte a Villa nella categoria 70 kg scoolboy.

CALCIO

Si svolgerà sabato 27 maggio, dalle 10 alle 11,30 all'Oratorio Murialdo, l'open day del Montecatinimurialdo.

none_o

Si intitola Animalità, la mostra che si apre venerdì 2 giugno.

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Raccontami un libro, di Maria Valentina Luccioli

Luna crescente
Accesa a Solferino
Il fondamental soccorso
Per .....
ZODIACO
di Sissy Raffaelli

Oroscopo giugno 2023.

IL SEGNO DEL MESE
di Sissy Raffaelli

Il segno del mese.

Se avete occulte sulle Tubazioni, abbiamo sempre le soluzioni .....
Abbiamo aperto il 2023 con la selezione di due nuovi posti di .....
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In risposta a: La Seconda Guerra Mondiale del 22/3/2016 - 15:09
Tre generazioni
AUTORE: Valdinievolino
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24/3/2016 - 0:59

Il suo commento è uno racconto di vita reale dell'epoca,chi ci vede per forza la politica confonde la realtà dalla fantasia,se ci troviamo a questo punto lo si deve al periodo in oggetto e ce lo porteremo dietro almeno per tre generazioni.
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In risposta a: La Seconda Guerra Mondiale del 22/3/2016 - 15:09
confusione
AUTORE: cittadino contribuente
email: -

23/3/2016 - 19:13

Mi pare che si stia creando un poco di confusione sul significato della parola opinione. Si vuol contrabbandare per opinione una auto celebrazione . Capisco tutto ma fra un po scriverà anche un certo signor Tolstoj per sottoporsi come opinione un suo scritto dal titolo " guerra e pace " .
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In risposta a: del
La Seconda Guerra Mondiale
AUTORE: Remo Benedetti
email: -

22/3/2016 - 15:09

L' Italia entrò ufficialmente in guerra il 10 giugno 1940 e la stessa si concluse il 25 aprile 1945 durando quasi cinque anni.
I primi anni di guerra non mi turbarono l' esistenza perché ancora piccolo per capirne il significato e poi era lontana dall' Italia, mentre invece all' età di otto anni, con la propaganda fascista e l'obbligo di stringenti razionamenti alimentari, l' obbligo di dover donare le fedi d' oro alla Patria, il recupero del materiale ferroso ( anche le ringhiere di recinzioni ) per l' industria di guerra, le adunate faziose dei camerati e poi dei figli della lupa mi fecero intuire, senza che i nostri genitori ce lo spiegassero, che l' Italia era in guerra, anche e soprattutto per il richiamo alle armi delle leve di giovani diciottenni. Mio padre, già anziano, che aveva fatta la prima guerra mondiale, non venne richiamato ma i miei fratelli dovettero ubbidire allo stato anche controvoglia.
Mio fratello maggiore Attilio che si era sposato con una giovane e bella ragazza di Albinatico ( Nannini Lora ) nel 1940 andò a risiedere a Novara in Via 23 marzo ove gestiva un forno di castagnaccio con annessa gelateria ebbe la meglio e non so e non mi ricordo quanto militare fece e dove. Invece il secondo fratello Dino, partito nel 1942 fù “ spedito” in Africa che poi preso dagli Inglesi fù fatto prigioniero ed internato in Marocco a Casablanca ove rimase fino al 1944 se ricordo bene.
Zio Piacentino era fuori età e venne soltanto perseguitato dai tedeschi nel 1944 quando, invasa
l' Italia, avevano bisogno di uomini per farli lavorare sulla linea Gotica ed altrove.
Durante l' occupazione tedesca il problema principale per quelli fuori età, come sopra detto, era quello di non farsi prendere e di nascondere il bestiame ( il maiale, le mucche, i vitelli ) ed altri beni materiali come biancheria, ori, gioielli, motociclette, automobili ( per chi le aveva ):
Lo zio Piacentino, che aveva comprata una moto Guzzi 500 nell' anno 1940-41 temeva molto che la stessa venisse dagli stessi confiscata. Allora cosa fare? Prima di tutto smontò la testata al motore e poi, come se non bastasse, pensò di nasconderla in una cameretta adiacente ad una camera piuttosto ampia dalla quale si accedeva tramite una porta. Come si poteva fare. Bisognava chiamare un muratore , dargli il dovuto ed acqua in bocca, perché tolta la porta occorreva , una volta portata lì la moto, rimurare lo sfondo. Nella sua mente si accese un lume. Conosceva bene un muratore ( una mezza mestola ) un certo fascista di nome Grazzini, soprannominato “ il Lillino “ che diversamente poteva essere stata una spia tedesca. Così , pensava, se la cosa doveva successivamente accadere lo zio sapera chi cercare e a chi attribuire la spiata. Mi ricordo benissimo, anche piccolo, l' operazione fù compiuta sotto gli occhi del fascista e quando era per congedarsi mio zio tirò fuori di tasca il portafoglio e gli disse: quanto ti devo? Non mi ricordo il costo del lavoro, ma quello che ricordo furono queste le parole dello zio appena pagato il conto: Ricordati Lillino che se i tedeschi dovessere venire a prendermi la moto e scoprire il nascondiglio te sei il responsabile perché solo tu ne sei venuto a conoscenza allora, poi, preparati la buca. Io impietrito del colloquio e della minaccia rimasi per giorni senza una risposta, ma pensai che lo zio appositamente chiamò quell' individuo. Dietro poi a quella enorme toppa, perché non si osservasse anche se i tedeschi avessero perlustrate le camere al primo piano, vi fù messo un letto.
Con l' avvicinarsi dei tedeschi, spinti dagli alleati dal Sud Italia, in vicinanza della Toscana un altro fatto, piuttosto eroico, successe in famiglia.
Un militare Inglese allo sbando si avvicinò alla porta richiedendo provvisoria ospitalità per alcuni giorni e poi si sarebbe allontanato in sicurezza verso il nord per raggiungere i suoi commilitoni. Con la massima discrezione, perché non c' era da fidarsi di nessuno, fù sistemato in fienile e mia zia al momento del pranzo e della cena, fingendo di andare a governare i conigli, portava qualcosa al fuggiasco. In seguito, a guerra finita a zio Piacentino fù dato un certificato di riconoscimento dal Maresciallo Britannico Comandate Supremo delle Forze Alleate del Mediterraneo H.R. Alexander, quale” attestato di gratitudine e riconoscimento per l' aiuto dato ai membri delle Forze Armate degli Alleati che li ha messi in grado di evadere od evitare di essere catturati dal nemico.”
I bombardamenti degli Alleati si susseguivano incessantemente sulle città e sui paesi anche della Valdinievole soprattutto sui punti di interesse nevralgico e strategico quali stazioni ferroviarie, postazioni sospette, avanposti tedeschi mentre gli invasori indietreggiavano in ritirata. Avvenne che anche la stazione ferroviaria di Altopascio, paese dove viveva la famiglia di mia moglie e dove risiedeva da sposata mia zia Armida, abitazione poco distante dai bombardamenti, venne bombardata ed alcune schegge arrivarono fino a Bartolini ed una colpì al collo mia zia.
L' ambiente divenne pericoloso e così la famiglia Di Bene Basilio , marito di zia Armida, si trasferì come sfollato a Ponte Buggianese presso la mia famiglia e cioè presso il fratello Piacentino. Portarono con un barroccino a mano, a piedi,con le cose più strettamente necessarie per rimanere con noi alcuni mesi fino alla fine del conflitto bellico. Quella famiglia era formata da quattro persone perché mia zia Armida aveva due figlie: la maggiore Dilia di 22 anni e la seconda Lina di 18, se ben ricordo. Ci sistemammo alla meglio e ci facemmo compagnia durante il periodo più terribile per Ponte Buggianese che il 23 agosto 1944, in completa ritirata, i tedeschi ebbero l' ordine di fare piazza pulita e commisero il più grande eccidio nel Padule di Fucecchio anche nel nostro Comune.
Due persone, vicine a casa mia, quel giorno di trovarono nei loro campi, attigui al Padule , a seminare le rape, incuranti di quello che poteva accadere in zona, furono considerati collaborazionisti dei partigiani rifugiati in quell'area e sequestrati. La Maria Federighi accompagnata in fondo al campo fù trucidata all' istante mentre suo suocero Moschini Antonio lo condussero duecento metri oltre su questo arginello e poi lo mitragliarono e a quanto si diceva non morì nemmeno all' istante. Queste due persone, mi ricordo, misero in agitazione le loro famiglie perché fino a sera non avevano fatto ritorno; tutti si pensò al peggio e nessuno si azzardò a rintracciarli per il pericolo che incombeva.
Il giorno dopo, finita la burrasca, furono entrambi trovati morti e vennero riportati a casa con un barroccio: la giovane Maria a casa paterna ed Antonio alla sua abitazione.
La giovane Maria di ventotto anni lasciò un bimbo di due anni ed il marito che , se ricordo bene, era militare.
L' eccidio avvenne al Pratogrande, al Capannone, in Fattoria ed Albinatico.
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Pieve di Furfalo
AUTORE: Giovanni torre
email: -

22/3/2016 - 13:01

Premetto che non sono l'avvocato d'ufficio delle cose lucchesi ne di Castruccio Castracani loro Capitano generale e Console a vita,ma in questi giorni di ricorrenze pasquali che,da anni,vengono celebrati anche alla Pieve di Furfalo tra Panicagliora e Serra Pistoiese,occorre fare chiarezza storica sull'episodio della distruzione di detta Pievaccia da parte dei ghibellini lucchesi.

Anno 1327,Castruccio pose un'assedio al castello di Serra ,rituale in uso a quei tempi, ed i suoi armigeri "rapirono" una giovane del luogo,per rivalsa i castellani uccisero due uomini del suo esercito.

Poi la Rocca fu conquistata e ci fu la parziale distruzione di questa Pieve,queste cose non vengono riportate dai cartelli della segnaletica che porta
a questa Pievaccia ma solamente che fu distrutta,genericamente, dal "crudele" Castruccio.

Questa la verità storica che è bene raccontarla una volta ogni tanto!
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Domandare è lecito
AUTORE: Roberto Ferroni
email: -

20/3/2016 - 22:22

Il mio comune di residenza distribuisce, gratuitamente, sacchetti di
plastica riciclabile per la raccolta e disposizione dell'umido.
Parimenti i vari supermercati e negozi forniscono altri sacchetti in
plastica riciclabile per imbustare gli acquisti.

Ho un piccolo orto dove ogni parvenza di artificiale é rigorosamente
bandita. Quindi niente veleni, qualche raro e balndo antiparassitario,
niente concimi chimici. In un angolo ho posto dei bidoni di plastica
dove raccolgo le sfalciature d'erba, una parte dell'umido, altri
prodotti destinati a scomporsi ed amalgamarsi con gli altri, in altre
parole realizzando il compost. Quest'anno ho sparso il contenuto di un
bidone riempito due anni fa e lasciato li per altri dodici mesi a
fermentare. Quando l'ho vuotato era tutta una massa brunastra, allegro
habitat per diversi vermi, punteggiata qua e la da macchie grigie che
altro non erano che i sacchetti "in plastica riciclabile".

Il fatto é che mentre ogni altro prodotto si è scomposto, quei sacchetti
erano sempre li, belli interi e per niente attaccati da umidità, vermi,
eventuali spore o altro.

Allora la domanda, anzi due domande sono: Quanto tempo ci mette questa
platica "riciclabile" a diventare tutt'uno con la terra mentre l'altra
è: ma ce la raccontano giusta o sono sempre i soliti sacchetti della
solita plastica "inriciclabile", solo più fini e meno resitenti alla
trazione dei vecchi e deprecati altri tipi ?
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In risposta a: Storie di guerra del 8/3/2016 - 23:58
Ricordi indelebili nel tempo.
AUTORE: Giovanni torre
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9/3/2016 - 0:42

Caro Benedetti, riconosco dal suo racconto quanto fosse dura per chi ha passato l'infanzia in tempo di guerra.
Io ho 5 anni meno di lei,sono nato ad Altopascio e ricordo meno cose di lei ma alcune situazioni le ho ancora ben presenti come quando,sotto i bombardamenti alleati scappavamo tutti noi sfollati nel rifugio scavato sotto terra in località Villa Campanile,una tenda di balla come porta e da sedere sulla terra giglia scavata come se fosse una panchina.
Poi il ritorno in paese vidi ,in zona Valico,un cadavere di un'uomo in una fossa probabilmente ucciso dai partigiani e un carro armato americano in avaria.
Dopo pochi giorni arrivarono i Brasiliani,gli americani come ha detto anche lei,non passarono l'Arno e rimasero a Santa Croce,la notizia turbò mia nonna che aspettava la visita di un nipote mai visto nato da una figlia in USA in cerca di fortuna,
Questa povera donna si disperava ed a niente servivano le parole di conforto come se gli americani fossero venuti in Italia per turismo,morale non lo vedrà mai più.
Concludo, questi militari alleati Brasiliani erano attendati fuori paese e,mio fratello quindicenne li aiutava cercando di riportare a casa qualcosa da mettere sotto i denti,infatti era una festa quando tirava fuori dalla borsa le scatolette di carne od il latte condensato o la cioccolata,tutte cose che erano il sintomo che la guerra era finita e si rincominciava a vivere.
Cordiali saluti da Montecatini.
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In risposta a: del
Storie di guerra
AUTORE: Remo Benedetti
email: -

8/3/2016 - 23:58

Sono nato a Ponte Buggianese ( prov. di Pistoia ) località Borghino nella casa colonica il cui proprietario era Mons. Egisto Cortesi ( già Parroco della Chiesa parrocchiale S. Michele Arcangelo ) il 13 novembre 1935 da un parto gemellare con mia sorella Lauretta.
Sono stato il secondo a nascere quando già la famiglia dei miei genitori era piuttosto numerosa e all'insaputa dei miei familiari; difatti a quei giorni con esistevano i controlli preventivi con tanto di ecografie.
Mi voglio immaginare la gioia e nel contempo la preoccupazione dei miei genitori con tanti figli ( ne avevano già quattro ), in un mese freddo, umido incontro all' inverno, con un reddito da fame o quasi, su un podere a mezzadria lavorato esclusivamente in maniera manuale e tradizionale.
Mi è stato detto che mio padre, con il cuore in bocca e l' animo turbato, insolitamente incapace di chiedere aiuti altrove perché degnamente ed integralmente onesto dal punto di vista morale e sociale, ma spinto dal bisogno impellente per nutrire queste due creature, salì le scale del municipio del Comune e si indirizzò nell' ufficio del Podesta.
Una volta entrato, e mi immagino con quale batticuore e con che faccia, presentò la situazione familiare al funzionario del Comune chiedendogli se era possibile avere del latte in polvere dal momento che il latte materno di mia madre era insufficiente per entrambi.
Mio padre venne licenziato con quattro parole che suonavano così: ce l' hai la tessera del fascio? E mio padre che aveva da curare e da lavorare per la famiglia e non alla politica gli rispose: No, non ho alcuna tessera. Allora il Podesta gli risposte: se non hai la tessera non c' è niente per te. E questo povero uomo, amareggiato e sanza imprecare verso alcuno fece ritorno a casa.
Cosa fare allora con due creature e con poche possibilità?
Dopo alcuni mesi e non so precisamente quando fui mandato a balia e cioè fu trovata una donna verso le Spianate che nel contempo allattava una sua bambina ed aveva la possibilità di allattare anche me.
Al momento dello svezzamento a dieci mesi fui ripreso ed uno zio, fratello di mia madre, mi prese in custodia non avendo avuti figli e lì sono rimasto fino all' età di ventotto anni fino a che non mi sono sposato. Zio Piacentino e zia Assunta divennero i miei genitori senza adottarmi.
Mi hanno curato, da bravi “genitori “, mi hanno fatto grande e mi hanno data un' istruzione che a quei giorni pochi, anzi pochissime famiglie potevano farlo.
Andai ad abitare in località Fattoria, una frazione del comune di Ponte Buggianese, alle pendici del Padule di Fucecchio: Lì ho vissuta la mia infanzia, la mia adolescenza e con la numerosa compagnia di tanti miei compagni mi ero attaccato all' ambiente e tutt' oggi ho dei bei ricordi, più belli che brutti perlomeno durate l' infanzia.
Con trepidazione e con sgomento per l' incolumità della mia nuova famiglia ho passata la seconda guerra mondiale, ricordando le scorribande delle milizie tedesche e l' eccidio del Padule di Fucecchio. Ero un ragazzino di otto anni e mezzo e le cose le seguivo e le capivo come da grande: le case bruciate, le razzie del bestiame, le sparatorie quando vedevamo pure un' ombra travettare;
questi signori erano a caccia di bestiame, di uova e soprattutto di uomini da portare sulla linea gotica a Porretta Terme a lavorare.
Il compito di noi ragazzi era quello di stare di guardia e dare l' allarme se dalla strada ( ora via del-
l' Orto) vedevamo a distanza l' avvicinarsi di camionette o motociclette tedesche. Il nostro compito era quello di allertare i nostri genitori che si rifugiavano nei punti più impensati quali un pagliaio
all' interno vuoto o in un sottoscala o meglio in un sottoforno costruito in un sottoscala.
Un giorno successe che due o tre tedeschi, amanti ed ingordi di uova venissero in casa mia e obbligassero mia zia a fargli una bella frittata, quando mio zio nella casa accanto insieme all'abitante della stessa si trovavano nel sottoforno il cui muro era attiguo alla cucina di casa mia.
Un giorno, direi un tremendo giorno, mi trovavo con mio zio nel campo attiguo al nostro con il maiale che avevamo portato lì per non farselo portare via, quando a distanza di trecento metri videro delle figure e ci spararono ma data la lontananza non ci preserò e lasciato il maiale nel campo ci dileguammo e gambe elevate; io però che ero piccolo e l'erba del campo era alta inciapai e
caddi e preoccupato di quello che poteva accadermi chiamai piuttosto impaurito lo zio, che era tre passi avanti a me, perché mi sollevasse e mi prestasse soccorso. Mi ricordo che con slancio e con piglio sicuro mi prese per un braccio e mi strappò dal suolo e così tornammo a casa in sicurezza con la massima cautela lasciando il maiale nel campo del vicino.
Mi ricordo quando i tedeschi fecero saltare tutti i ponti sul fiume Pescia e soprattutto quello a me più vicino il ponte del Doretti. Dopo una tremenda esplosione andammo tutti stupefatti, anche con alcuni sfollati del Paese, a vedere il misfatto che divideva il territorio del comune. Fu uno spettacolo tremendo che ci rattristò, però sapevamo che i tedeschi, dopo tutti i misfatti, erano in ritirata spinti dalle cannonate degli alleati americani i cui cannoni erano piazzati a sud dell' Arno.
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In risposta a: del
Piazza della Pieve
AUTORE: Carla
email: -

7/3/2016 - 15:14

Quanti soldi sono stati spesi in pochi anni in questa piazza?
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In risposta a: E perché accade tutto questo? del 5/3/2016 - 9:18
@Daniele
AUTORE: Giovanni
email: -

5/3/2016 - 15:02

Io ho espresso la mia opinione dal punto di vista nazionalista,dal punto di vista legale avrebbero ragione i francesi perchè le normative in materia sono ben precise e prevedono una zona economica in esclusiva del sottosuolo o delle acque sovrastanti fino alle 200 miglia nautiche (per convenzione 1.852 metri)quindi equivalgono a Km.370,dopo inizia l'Alto Mare con le sue acque internazionali.

Ma non è questo che rode bensì l'ostinazione di volere il suo sapendo come gli fu regalata la Corsica,è vero a quei tempi non esisteva la nazione Italia ma ,viva Dio,per secoli è stata sotto il dominio dei genovesi e pisani(che non erano francesi) e geograficamente è italianissima anzi direi la maggiore isola dell'arcipelago toscano.

La Francia è estesa più del doppio dell'Italia,ha territori d'Oltremare in molti continenti con un totale di circa 67 milioni di abitanti,5 più di noi quindi,è proprio necessario impuntarsi su queste acque mie o tue o sarebbe stato meglio trovare una soluzione amichevole tra stati confinanti!

A questo punto mi auguro che l'Italia NON ratifichi mai questa decisione aspettando il 2022 quando,si dice,le regole dovrebbero cambiare.
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In risposta a: Cugini e acque territoriali del 4/3/2016 - 10:17
E perché accade tutto questo?
AUTORE: Daniele
email: [protetta]

5/3/2016 - 9:18

Anche io ho seguito la vicenda segnalata e non capisco il perché il nostro governo acconsenta a tutto questo, che pare contrastare con i nostri interessi nazionali.
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In risposta a: del
Cugini e acque territoriali
AUTORE: Giovanni
email: -

4/3/2016 - 10:17

Ci risiamo,i cugini francesi non mollano e dopo aver avuto in omaggio Nizza e Mentone dai Savoia e la Corsica da Genova,ora si accontentano di allargare le acque territoriali della Corsica di circa 1/3 della provincia di Pistoia dando in cambio una tinozza di acqua pari alla metà del comune di Chiesina Uzzanese,
tutto già stabilito manca solo la ratifica Renzi ma sarà una questione di breve tempo ed arriverà.

Ci sono già episodi di forzature con fermo di pescherecci italiani che stavano da quelle parti a pescare,in base a tutto questo è triste constatare che una nazione "cugina"si allarghi solo ed esclusivamente verso l'Italia,con la "vittoria"della 2^ guerra mondiale si fumarono il Colle di Tenda e solo,per gentile concessione degli alleati , Charles De Gaulle non ottenne la Valle d'Aosta.

Avere in esclusiva acque territoriali non significa solo ottenere un bene economico legato alla pesca ma,in caso di giacimenti di varia natura,la nazione proprietaria potrebbe prelevare queste risorse con rischio di inquinamento,non dimentichiamo che i cugini fanno parrocchia per conto loro,avendo costruito una centrale nucleare a ridosso del Piemonte.
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In risposta a: del
Vaccino testato
AUTORE: Vaccinato ultra settantenne
email: -

25/2/2016 - 19:24

Ho sudato le proverbiali 7 camice per farmi questo benedetto vaccino C per la meningite,a cose fate vengo a sapere quello che nessuno mi aveva detto prima.

Testato vuol dire sperimentato,questo è perfetto fino all'età di 45 anni mentre ,per coloro che sono più anziani o vecchi l'immunità è ridotta in percentuale,mi spiego meglio,se nella fascia 11-45 la percentuale di riuscita è il 100%,questa si riduce notevolmente specie negli ultra settantenni.

Non conosco le ragioni che hanno portato alle decisioni di testarlo fino ai 45,probabilmente per la casistica dell'età di coloro che sono stati colpiti dal morbo ma,a Monsummano è morta una signora di 65 anni,oggi a Chiesina un'altro caso di meningite per un'uomo di 62 anni ed allora che facciamo vogliamo dirci esattamente come stanno le cose.
Grazie.
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In risposta a: Il vero amore per Pescia del 20/2/2016 - 23:29
la citta' di tutti
AUTORE: roberto
email: [protetta]

23/2/2016 - 20:12

la signora Janina ha il senso del bene comune, vale a dire tutto quello che si trova in citta', come le fioriere sono di tutti le quali danno il diritto di cittadinanza, diritti di dare meglio se stessi per tutti, come pulire le fioriere, piantare fiori, raccattare quello che per terra gettano i maleducati e poco cittadini, belle azioni al servizio della comunita'
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In risposta a: del
Il vero amore per Pescia
AUTORE: Ilaria Battaglini
email: -

20/2/2016 - 23:29

Domani per le strade della città, avrà luogo la manifestazione dedicata all' amore in tutte le sue forme.
Bene,io oggi ho avuto il grande piacere di incontrare una forma di Amore di quelle piu' belle: l'amore silenzioso.
Lo definisco silenzioso non perche' non parli, ma perche' non grida, non vocia, non mette manifesti. Un amore fatto , di mani dentro guanti di plastica, di sacchetti per raccogliere lo sporco, di un piccolo rastrello e fiori Oggi ho avuto il dono di condividere qualche raggio di sole insieme a una splendida signora dall'accento inglese che molti a Pescia conoscono e che , pensando alla festa di domani, ha deciso di pulire e piantare fiori nei vasi in Piazza XX Settembre.
Silenziosamente, senza chiedere niente, senza dirlo a nessuno, ma con un gesto che ha la voce e la forza di un tuono.
Grazie Signora @jJANINA anche per tutte le volte che, ho scoperto, lei e le sue amiche accudite le fioriere durate l'estate, un grande esempio anche per chi passando, ogni volta, continua a sporcarle.
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In risposta a: domanda n° 2 del 10/2/2016 - 9:46
Conclusione
AUTORE: roberto ferroni
email: -

20/2/2016 - 16:06

Per correttezza, dopo i dubbi preventivi, giovedì 18 chiedo un appuntamento ad uno dei due numeri forniti dall'ASL 3 e mi danno appuntamento per il 20. L'attesa, che temevo lunga, è stata complessivamente di circa 30 minuti. Finalmente una cosa ben fatta !
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AUTORE: Silvio Calistri
email: [protetta]

12/2/2016 - 11:46

Buongiorno, purtroppo ho avuto bisogno di andare in toilette alla stazione del treno di Montecatini-Monsummano e nonostante l'orario d'apertura affisso alla porta, quest'ultima era chiusa a chiave e nessun riferimento a dove si potesse ritirare la chiave. Ho anche un filmato
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In risposta a: domando del 9/2/2016 - 13:30
domanda n° 2
AUTORE: roberto ferroni
email: -

10/2/2016 - 9:46

Rispondo a me stesso notando con piacere l'inclusione di TUTTI i Cittadini alla vaccinazione anti meningite. Speriamo che questa lieta notizia non sia il solito bla-bla e che ci sia molto presto la disponibilità del vaccino, per ora solo nelle carte burocratiche ma non nella disponibilità de e per i Cittadini.
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In risposta a: vaccino si vaccino no: è la terra dei cachi del 7/2/2016 - 16:34
domando
AUTORE: roberto ferroni
email: -

9/2/2016 - 13:30

Alle parole della signora vorrei aggiungere una domanda: si consiglia la vaccinazione ai minori di 65 anni. Bene se questo vuol dire che gli ultra 65enni sono immuni, altrimenti si può dedurre, come diceva il generale Cadorna a proposito della truppa: SONO CARNE DA MACELLO.
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AUTORE: Giovanni Torre
email: -

7/2/2016 - 21:37

Il governatore Rossi ha dato il via al tavolo di lavoro per un futuribile accorpamento della Toscana con le Marche e l'Umbria adducendo che le tre regioni sono simili tra loro e quindi ben venga questo matrimonio.

Storicamente non abbiamo affinità in quanto la Toscana è sempre stata autonoma con i vari ducati,Lucca ed il Granducato di Toscana,le altre due facevano parte dello Stato Pontificio e quindi poco simili a noi.

La Toscana è regione insostituibile nella storia della penisola,ha circa 3.746,000 abitanti ,l'Umbria 895.000,le Marche 1.551.000 con un totale di 6.192.000.

Ci dice,sempre Rossi,che uniti saremo una grande regione dell'Italia Centrale alla pari con le altre,ora si dà il caso che la Lombardia da sola sia quasi 10.000.000 più magari il Piemonte e la Liguria e fanno 16.000.000,quasi tre volte il raggruppamento Tosco-umbro-marchigiano.

Per contare di più ,da che mondo è mondo,ci vogliono i numeri che solo un'accorpamento con l'Emilia Romagna(abitanti 4.451.000) ci garantirebbe meglio,magari includendo le Marche mentre l'Umbria sarebbe,penso,più contenta con il Lazio.

Oggi si trova difficoltà all'accorpamento tra due comuni come Chiesina e Uzzano,figuriamoci i tempi che ci vorranno per arrivare alle regioni!
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AUTORE: Noemi Sembranti
email: [protetta]

7/2/2016 - 16:34

Preso atto che sia utile e anche necessario vaccinarsi contro la meningite ho dovuto allo stesso tempo constatare di persona che non sia così semplice: i numeri telefonici messi a disposizione dei cittadini per prenotarsi al Servizio di Igiene e salute Pubblica del territorio sono completamente in tilt e gli appuntamenti programmati (per chi è riuscito ad averli) sono slittati a maggio. I medici di base si rifiutano di vaccinare i propri assistiti anche quelli a rischio o che svolgono attività assimilabili alle professioni sanitarie (badanti); inutile andare a pagare il ticket sanitario di 58 € perchè poi bisogna vedere chi ha il vaccino e chi si rende disponibile a fare l'iniezione;io ho deciso di andare in farmacia e comprarlo, ma anche le farmacie non sono rifornite e rimane poi il problema della somministrazione.
Mi sento davvero di voler ringraziare tutti, ma proprio tutti gli addetti ai lavori di questa super efficiente organizzazione.
Grazie ai Politici e ai Dirigenti della Regione Toscana, grazie a Dirigenti, Responsabili e Funzionari della neo nata ASL centro , della Società della Salute della Valdinievole e dei Comuni. Grazie grazie e ancora grazie.
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In risposta a: @Sig.Ferroni del 28/1/2016 - 19:30
Caro signore registrato e garantito
AUTORE: roberto ferroni
email: -

1/2/2016 - 11:36

Sono d'accordo con lei sulle leggi che esistono, e devono essere rispettate. Ma la figura del Garante é stata istituita proprio perché sorvegli e derima prima di essere costretti a rivolgersi ad un legale ed un tribunale per far valere i propri diritti. Se poi, come lei asserisce, non dispone degli strumenti per far fronte all'incarico che gli é stato affidato, mi domando perché non se li procura, visto che potrebbe e dovrebbe. Quindi, mi ripeto, la figura del Garante che utilità rappresenta se molti se ne fregano delle leggi e mi, ci, costringono o a subire o a spendere in onorari, tempo, prolissità varie ?
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In risposta a: Rispondo del 28/1/2016 - 13:18
@Sig.Ferroni
AUTORE: Casa,dolce casa
email: -

28/1/2016 - 19:30

Caro Sig.Ferroni ,a lei che è un'attento lettore di questo giornale telematico, faccio notare che io capisco benissimo che la causa di queste "rotture" non è imputabile al garante per il semplice fatto che non può disporre dei dati di riferimento per sanzionare questi impuniti.

Sorvolo sul fatto che questi garanti sono amici degli amici,la cosa non mi riguarda ma il concetto è questo:

1°Coloro che fanno di professione i "procacciatori di affari telefonici" svolgono un lavoro come un'altro per sbarcare il lunario ma,non accetto,che debbano telefonare ai cosi detti numeri vietati a loro forniti,immagino,dal garante.
Se lo fanno, e lo fanno, sono FUORI LEGGE con tutto quello che ne può derivare

2°Occorre trovare un rimedio alla tecnologia che prevede che si possa telefonare con i numeri di fantasia,questa sarebbe una traccia indelebile per,almeno, scoraggiare questo stato di cose che è irreversibile per la complicità ed interessi degli addetti ai lavori.

3°Mi informano che sarebbe possibile rintracciare i numeri veritieri da cui vieni contattato,questo come servizio aggiuntivo costoso e rinnovabile nel breve tempo,perchè devo spendere soldi per stare in pace quando la legge me lo permetterebbe!!!
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In risposta a: Casa, dolce casa del 27/1/2016 - 21:20
Rispondo
AUTORE: Roberto Ferroni
email: -

28/1/2016 - 13:18

Egregio Signore, Lei chiede: Il Garante che fa ? Mi perdoni ma la risposta mi sembra ovvia, prende un lauto stipendio (forse da condividere via "spontanee" donazioni con quelle forze che lo hanno messo in carica), così come ogni altro garante, che elenco qui sotto:
--------------------------------------
A.G.C.M. - Autorità garante della concorrenza e del mercato
Commissione di garanzia sull'esercizio del diritto di sciopero
AGCOM - Autorità per le garanzie nelle comunicazioni
Autorità garante per la protezione dei dati personali
Autorità per la vigilanza sui lavori pubblici
AIPA - Autorità per l'informatica nella pubblica amministrazione
Autorità per l'energia elettrica e il gas
CONSOB - Commissione nazionale per la società in borsa
ISVAP - Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni private
Sito Ufficiale dei Sondaggi Politici ed Elettorali
Garante del contribuente

------------------------------------ Ha mai sentito qualcosa di più incongruente come l'autorità su i dati personali, se non si clicca SI si viene esclusi dal procedere, oppure quelle sul gas ed energia elettrica - tutti i fornitori hanno più o meno le stesse tariffe e magari anche ISVAP dove la concorrenza è solo una vuota parola con buona pace dell'A.G.C.M. .
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In risposta a: del
Casa, dolce casa
AUTORE: Registrato e Garantito
email: -

27/1/2016 - 21:20

Pur capendo che la gente che lavora è di tutto rispetto,trovo vergognoso che ,da tempo e tutti i Santi giorni,si debba ricevere dalle due alle tre telefonate di pseudo call.center che ti vogliono vendere qualcosa.
Faccio un passo indietro,io sono iscritto nel registro del garante della privacy con tanto di numerino regolamentare,questi signori che telefonano NON dovrebbero contattare questi nominativi pena multe e via dicendo.

Niente da fare il loro vangelo è l'intero elenco telefonico e,per non farsi riconoscere consapevoli di agire illegalmente,cambiano di continuo i numeri telefonici letti dall'utente sia con numeri inventati della telefonia fissa che con altrettanti di quella mobile dei cellulari.

Il Garante che fa? Niente perché pretende che venga riempito un foglio con l'ora ,il nome dell'interlocutore ed il numero da cui chiamano,follia belle e buona come si fà a conoscere il vero numero da cui telefonano?

Il rimedio ci sarebbe e cioè non se ne esce se non si responsabilizzano i gestori telefonici che conoscono benissimo questi call center dal numero di contatti giornalieri e che dovrebbero portare a conoscenza di questo elenco di utenti che non DEVONO essere contattati,a niente servirebbe cancellare il nostro numero dall'elenco telefonico.

Guardate questo non è una fenomeno da sottovalutare,ognuno ha diritto a vivere tranquillo in casa sua,specie negli orari dei pasti e, con circa 60 telefonate indesiderate al mese, non lo è di certo ma,in Italia succede questo ed altro!!!
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In risposta a: del
Scenario internazionale
AUTORE: Pensierino della sera
email: -

25/1/2016 - 14:42

Lo scenario si potrebbe ripete,pari pari,come l'altra volta quando il pericolo libico era rappresentato da Gheddafi,con aerei italiani che contribuirono alla caduta del suo regime.
Come ringraziamento la Nato o meglio gli USA non ci rammentarono neanche ,solo Regno Unito e Francia ma,tutto questo,non ci ha insegnato nulla ed ora si dovrebbe ripartire con questi nuovi interlocutori con tutte le problematiche del caso.
Ma non ne abbiamo già troppe di grane in Italia per addossarci in prima persona questo compito di super visori del Mare Nostrum che,dal tempo dei romani sia ben chiaro, non è più Nostrum!
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