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Qui si discute su: LA COMMEMORAZIONE DEI CADUTI AD ANCHIONE.
AUTORE: REMO BENEDETTI
email: [protetta]
25/8/2017 - 0:01
Si è commemorato mercoledì sera 23 Agosto il 73° anniversario dell' eccidio nazifascista del 23 Agosto 1944 del Padule di Fucecchio ad Anchione con una solenne Santa Messa alle ore 21 e la presenza massiccia di un folto pubblico ed i labari dei Comuni limitrofi al Padule e le Associazioni.
Hanno marcato la presenza alte autorità militari, civili e religiose con Sua Eccellenza Mons. Roberto Filippini Vescovo di Pescia che ha celebrato la S. Messa.
Quello che ho osservato con attenzione è stata la mancata presenza di giovani e cioè le nuove generazioni che dovrebbero in futuro ricordare e non dimenticare questi atroci fatti nel nostro territorio.
La memoria deve essere viva e presente nel cuore delle nostre future generazioni quale un faro sempre acceso che serve ad illuminare il cammino di una convivenza sana, di pace e di progresso.
Senza questo faro si ritorna nelle tenebre di una dittatura e di avvenimenti scellerati.
Non so cosa manca o è mancato a questa nuova generazione per non sentire alcun attaccamento a questi valori di libertà scaturiti dal riscatto degli italiani e l' innocente sacrificio di queste nostre popolazioni.
Forse sono attratti più da cose banali ed effimere che non la memoria storica di quei tristi eventi.
Se vogliamo che la memoria storica e triste di quei fatti, compiuti dalla mente pazza dei nazisti in ritirata, rimanga e sia presente per sempre occorre partecipazione sentita e presente in quegli animi, altrimenti passata la nostra generazione tutto va nel dimenticatoio.
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AUTORE: REMO BENEDETTI
email: [protetta]
11/9/2017 - 22:39
Egr.Signor Ferroni, anch' io voglio chiudere questo dibattito ove non ci intendiamo assolutamente.
Il mio argomento trattava la memoria dell' eccidio del Padule di Fucecchio perpetrato il 23 Agosto 1944 dai tedeschi in ritirata.
Trattavasi di un ECCIDIO e non di rappresaglia, mentre lei mi parla di atti vili e vergognosi che non rientrano affatto nell' argomento.
Mette in parallelo le atroci esecuzioni dei fratelli Cervi con altrettante vili esecuzioni dei fratelli Govoni di cui condanno sentitamente quei fatti incivili e criminali.
La memoria storica, invece, delle esecuzioni criminali degli innocenti caduti nel Padule di Fucecchio, deve essere conservata perché porta beneficio alle future generazioni e NON SPRIGIONA affatto odio ma consapevolezza di quanto di brutale la seconda guerra mondiale ci ha lasciato.
La memoria storica ci insegna come percorrere e vivere il futuro; questo è quello che intendevo affermare nella mia rievocazione.
Grazie del suo contributo in questo dibattito ed a risentirci.
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AUTORE: Giulio Cozzani
email: [protetta]
8/9/2017 - 11:52
Caro Conti,
sappiamote benissimo come vanno a finire questi prestiti .Padre Giuseppe non è uno sprovveduto se si piglia l'organo non lo molla più.Pensi che siamo degli ingenui ,ti sbagli ,se volete inchinare la testa a Padre Giuseppe fate pure ,se fosse ancora vivo mio zio Franco certamente la penserebbe come me .Guarda caso che anche tu fai parte di Santa Maria .Vi è un termine che non dico che si appropria a questa vicenda che inizia con M....hGiulio Cozzani
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In risposta a: LA MEMORIA STORICA DELL' ECCIDIO DEL PADULE DI FUC del 6/9/2017 - 0:13
Rispondo e chiudo
AUTORE: Roberto Ferroni
email: -
7/9/2017 - 11:21
Vede, Signor Benedetti, il mio punto è la perpetrazione dell'odio, anche se deriva da misfatti. Per i fratelli Cervi, furono giustiziati in corso di guerra da un governo esistente in forza di leggi esistenti, anche se governo e leggi erano quanto di più illegittimo si possa pensare. Per i fratelli Govoni furono ammazzati da bande di parte, magari inferocite per il misfatto di cui sopra, ma sempre con procedura illegittima essendo stato scavalcato il governo, questo si legale, e le relative procedure di legge. Le allego due commenti di Wikipedia:
https://it.wikipedia.org/wiki/Fratelli_Cervi
https://it.wikipedia.org/wiki/Eccidio_di_Argelato
Che vogliamo fare, continuare, nel ricordo e nelle onoranze, a sbatterci in faccia l'un con l'altro le azioni criminali della controparte ? La saluto ed al prossimo argomento, suo o mio.
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AUTORE: REMO BENEDETTI
email: [protetta]
6/9/2017 - 0:13
Egr. Signor Roberto Ferroni già da tempo la leggo spesso circa le sue opinioni sui diversi argomenti e mi congratulo con lei per la sua capacità ed eloquenza intellettuale a portare avanti il dibattito.
Detto questo, però, non mi riconosco in lei e nelle sue opinioni.
L' argomento che io ho portato avanti per quanto concerne la Commemorazione dei Caduti ad Anchione è la cronaca di quella serata e non volevo affatto scendere in opinioni di parte ma voler far rimarcare la mancata presenza dei giovani a cui, noi anziani, vogliamo tramandare la memoria storica di quegli eventi di cui trattasi di ECCIDIO e non di RAPPRESAGLIA da parte dei Tedeschi in ritirata.
Non occorre, dopo 73 anni, attendere ancora per scrivere definitivamente quella STORIA.
Io sono stato presente in quei momenti e ben ricordo, come fossero accaduti ora, cosa significa soprattutto quel 23 Agosto 1944.
Non sono abituato a salire sul carro del vincitore e per di più sono anticonformista per principio.
Sono e sono sempre stato dalla parte del più debole data pure la mia estrazione contadina.
Il mio è un ragionamento apolitico e non da antagonista.
Mi stanno a cuore tutte le stragi anche quella della famiglia GOVONI, ma ciascuno, anche per ragioni diverse,piange i suoi morti e mi meraviglio che anche lei, da buon valdinievolino se non sbaglio, faccia contrapposizioni di schieramenti.
Nel ricordo, in quella commemorazione dell' eccidio del Padule di Fucecchio, non credo vi sia il rinfocolamento di una perpetuazione dell' odio ma bensì l' auspicio di un futuro più sereno ed il PERDONO CRISTIANO verso i carnefici.
La memoria storica dei fatti, e di questi fatti, permette un vivere più sereno in futuro perché insegna all' umanità la ricerca del bene, della fratellanza, della cooperazione e della pace universale.
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AUTORE: Roberto Ferroni
email: -
26/8/2017 - 6:46
Egregio Signor Benedetti, e se fosse che i giovani dimostrano più buon senso di noi vecchi ? Sono passati oltre settanta anni da quel turpe episodio, quelli di noi che allora erano nati non ne hanno alcuna memoria, di questo ed altri fatti simili, perchè troppo piccoli per apprezzare. Non crede sarebbe meglio lasciare il tutto al giudizio della Storia, che non può mai essere espressa dai presenti ? E simili, ma opposti, fatti, sono anch'essi da ricordare o mettere nel cassetto della memoria storica ? Oppure si ricorda solo quelli della parte vincente. Le faccio un esempio: Truce fu l'assassinio dei fratelli Cervi. Ma dei fratelli Govoni, chi ne parla, chi ne ricorda l'altrettanto violenta morte ? Guardiamo avanti, Cartesio diceva che perfino il presente é passato. Rinfocolando il ricordo che prende connotazione di rivalsa, si ottiene solo la perpetuazione dell'odio.
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