Valdinievole OGGI La Voce di Pistoia
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OGGI E IL 25 APRILE

LA FESTA DI QUASI
TUTTI GLI ITALIANI
PODISMO

Nel giorno della festa della ‘’Liberazione’’ si e svolta nella località di Bonelle all’estrema periferia della città Pistoia la quarantottesima edizione della <<Maratonina del Partigiano>>.

BASKET

Jolly Acli Livorno – Butera Clinic Nico Basket  76-57

BASKET

Dopo lo sfortunato epilogo di gara-1, la Gioielleria Mancini torna in campo in cerca di riscatto per allungare la serie.

TIRO A SEGNO

Si è disputato nella seconda metà del mese di aprile al poligono di Lucca il terzo appuntamento regionale, valido per l’ammissione ai campionati italiani individuali e a squadre.

PODISMO

Per la Festa della Liberazione, giovedì 25 aprile si terrà la 48esima edizione della Maratonina del Partigiano.

PODISMO

Organizzata dalla società ‘’I Ghibellini Massa e Cozzile’’ si è disputata in località Vangile la 38^ edizione dell’<<Ultimo Ghibellino>>.

CICLISMO

Si è svolta il 21 aprile, la "Only Girls", pedalata non competitiva su strada organizzata da Edita Pucinskaite, ex ciclista su strada lituana.

BASKET

L’Estra Pistoia Basket fallisce il primo match point per assicurarsi un posto all’interno del tabellone dei playoff.

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Si è aperta nel pomeriggio del 23 aprile nell’atrio del Palazzo comunale la mostra "Che cos’è un bambino?".

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Raccontami un libro, di Ilaria Cecchi

Ferragosto nella valle
quanto caldo che mi assale.

La grande .....
IL SEGNO DEL MESE
di Sissy Raffaelli

Segno del mese

IL MONDO IN TAVOLA
di Sissy Raffaelli

Ricetta per un risotto goloso

Con l’evento tenutosi oggi 22 marzo presso la filiale di Cascina .....
L'agenzia formativa e per il lavoro Cescot Pistoia ricerca addetto/ .....
L'ANGOLO DELLE INTERVISTE
di Andrea Biagini
Luca Rotelli: vi racconto il mio amore per il basket rossoblù

3/2/2011 - 16:46

di ANDREA BIAGINI

 

MONTECATINI – Quando Luca Rotelli, circa vent’anni fa, scelse di venire a giocare a Montecatini Terme, come ha confermato durante la nostra chiacchierata, non avrebbe mai pensato di metter in città le sue radici. Invece più passava il tempo e più si innamorava dei nostri territori, sposando la causa rossoblù: prima da giocatore e poi da dirigente.
Luca è una persona che non ha mai amato le luci della ribalta, ha sempre preferito fare bene il suo compito, in campo e dietro la scrivania, concentrandosi solo su quello.
Chi, come me, ne ha condiviso gli aspetti professionali, può confermare e apprezzare: la sua tranquillità nell’affrontare qualsiasi problema, la serietà della persona e la generosità lavorativa.
Il basket è la sua vita, a Luca, non è mai importato più di tanto:degli ingaggi e della categoria, nel mondo dello sport attuale, chi può dire altrettanto?
 
1) Dopo anni di pallacanestro di vertice, Montecatini è dovuta ripartire dal campionato di serie C. Come sta andando questa nuova avventura?
 
E’ ancora presto per dirlo, ma il bilancio ad oggi è indubbiamente positivo. Andrea Niccolai, con determinazione e tanto lavoro, sta portando avanti un programma di crescita basato sui giovani.
 
2) Il 21 febbraio dello scorso anno, proprio Andrea Niccolai, ha deciso di ritirarsi ed è passato al ruolo di direttore tecnico. Tu, che già avevi fatto questo tipo di scelta, l'hai seguito nel difficile momento e come l'hai aiutato a non sentire il richiamo del parquet?
 
Quando si smette di giocare non è mai una decisione semplice, ma la possibilità di rimanere nel mondo della palla a spicchi, rende tutto meno traumatico. Andrea non ha avuto bisogno di aiuto e credo non abbia mai messo in discussione la scelta fatta.
 
3) Raccontaci un po' della tua carriera da giocatore: molte convocazioni nelle nazionali giovanili e una lunga militanza in rossoblù.
 
Sono arrivato a Montecatini Terme nel 1990. Ricordo che, proprio durante un raduno estivo della Nazionale Giovanile, fui chiamato dal Presidente di Prato che, in contatto con Gino Natali, mi chiese se ero d’accordo a trasferirmi a Montecatini. Chiaramente accettai all’istante, ma non avrei mai pensato che un domani sarebbe diventata la mia casa. Si è rivelata una scelta di vita oltre che sportiva: qui ho trovato veramente tanti amici, ma soprattutto la donna con cui adesso convivo felicemente.
Una riprova è stata nel ’98, quando non rientrando nei piani rossoblu, rinunciai a  categorie superiori e a contratti più importanti, scegliendo di approdare a Massa e Cozzile, nell’allora B2, dove ho trascorso anni bellissimi.
Ma il destino ha voluto che le strade, con la pallacanestro termale, si incrociassero di nuovo, perché è proprio dal titolo di B1 di Massa e Cozzile che la RB Montecatini è ripartita nell’anno 2002.
Ho giocato altri due anni, culminati  con la promozione in Legadue ed il raggiungimento dei play off l’anno successivo, dopo di che ho deciso di appendere le scarpe al chiodo e passare dietro la scrivania.
 
4) Da dirigente hai ricoperto il ruolo di team manager e adesso sei direttore sportivo. Ci spieghi le responsabilità che comportano questo tipo di cariche.
 
Da team manager mi sono occupato prevalentemente della parte organizzativa della società, a 360 gradi, mentre adesso curo i rapporti con Lega e Federazione, oltre che ovviamente monitorare il settore giovanile, di cui sono dirigente responsabile.
 
5) Da lunedì si è spento, almeno per qualche mese, quel frenetico mondo del calciomercato che anima le pagine dei giornali. Il basket probabilmente offre una diversa chiave di lettura, per quanto riguarda le trattative e il mondo dei procuratori.
Tu che hai condotto per più stagioni, anche questo tipo di operazioni, che difficoltà hai trovato nel reperire giocatori e come ti sei mosso?
 
Il mondo del calcio lo conosco poco, ma rispetto a quello del basket è tutto amplificato, nel bene e nel male.
Con i procuratori, dopo qualche anno di rapporti di lavoro, si instaura anche un rapporto di fiducia reciproca che agevola la quotidianità. Montecatini è stata e lo è ancora, una piazza ambita dai giocatori, per la sua tradizione e per la qualità della vita e questo aiuta in sede di trattativa, anche se poi alla fine dei giochi, chi comanda purtroppo è quasi sempre il denaro.
 
6) Il basket è uno sport dove la tecnologia è entrata, da anni, a pieno regime: sia per quanto riguarda lo scouting (la ricerca dei giocatori) che per “correggere” gli errori arbitrali, solo per fare due esempi. Ci spieghi come una squadra, i suoi dirigenti e gli allenatori sfruttano i video per migliorarsi?
 
Nello sport la cura dei particolari fa la differenza ed, anche nel basket, la tecnologia è un importante supporto al lavoro quotidiano. Gli allenatori utilizzano il montaggio video: sia per intervenire sugli errori della propria squadra, sia per analizzare le squadre avversarie.
Inoltre, come hai giustamente accennato, i video vengono usati anche per visionare atleti, anche se ritengo che le informazioni, su un giocatore, che riusciamo a percepire vedendolo giocare dal vivo  sono difficilmente catturabili in un video. Resta comunque un supporto importante e per questo, da anni, ci sono aziende che creano software di video editing appositamente per società di basket.
  
7) Per quanto riguarda il campionato di vertice, Montepaschi continua a dominare. Credi che, anche quest’anno, non avrà rivali?
 
Montepaschi Siena, nonostante abbia cambiato l’asse portante, è riuscita, grazie ad un ottimo lavoro societario, a ricreare una squadra solida. Milano sta investendo molto, recentemente ha riportato Dan Peterson in panchina ed ha inserito due giocatori importanti. Potrebbe essere l’alternativa a Siena, ma io personalmente, vedo quest’ultima ancora come la squadra da battere.
 
8) Facendo un’analisi completa al campionato delle altre squadre: chi sta deludendo le aspettative e chi ti sta sorprendendo?
 
La squadra delusione, fino ad oggi, è sicuramente Roma che, nonostante investimenti importanti, naviga nella parte bassa della classifica. Le due note liete sono: Cantù e Montegranaro che sono rispettivamente terza e quarta.
 
9) Hai già accennato al ritorno di Dan Peterson a Milano, come hai accolto la notizia?
 
Sicuramente è stata una grande operazione di marketing, ma suppongo non sia quello che ha spinto la società a fare questa scelta, una società che ha come proprietario e sponsor Giorgio Armani non ha certo bisogno di marketing.
Peterson è una persona carismatica e molto intelligente, se saprà adattarsi ai cambiamenti che ha fatto la pallacanestro negli ultimi venti anni, potrebbe veramente essere la persona giusta nel posto giusto. Per ora sembrerebbe esserci riuscito, ma aspettiamo la riprova definitiva di fronte a test più impegnativi.
 
10) Da Montecatini sono passati campioni stranieri come: Maceo Baston, Clemon Johnson, Mark Landsberger, Chris Mc Nealy, Andro Knego, Rod Griffin, Reggie Slater… Chi ti ha impressionato di più?
 
Quelli che hai citato sono tutti grandi campioni che in epoche diverse hanno dato molto al pubblico rossoblù. Se proprio devo fare dei nomi direi: Mc Nealy e Baston.
 
11) Sei nato a Firenze, ma vivi a Montecatini da molti anni. Come vivi adesso la città e cosa trovi sia cambiato dai primi anni novanta ad oggi?
 
Montecatini, come tutta la Valdinievole, la ritengo una città fantastica e vivibilissima. Rispetto agli anni novanta credo sia diminuito l’appeal che la città aveva verso il potenziale turista.
Le presenze sono scese e molti usano Montecatini esclusivamente come un punto d’appoggio, senza visitarne i punti d’interesse, i paesaggi ed i borghi che la circondano.

 
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22/4/2011 - 11:54

AUTORE:
Mirko

grande rotelli,pessimo il giornalista. o che domande fa???

4/2/2011 - 0:34

AUTORE:
Flavio

davvero una bella persona - mai banale