La Giorgio Tesi Group Pistoia torna alla vittoria, conquistando due punti pesantissimi sul parquet di Cento e mettendosi alle spalle il periodo negativo con una prestazione convincente sotto tutti i punti di vista.
Ottimo bilancio per il Criterium Interappenninico che ha portato, dal 23 al 26 febbraio, sulle piste dell’Abetone quasi 300 atleti delle categorie Children da nove comitati regionali. Il Criterium è stato organizzato quest’anno dal Comitato Appennino Toscano con gli sci club Coverciano, Lanciotto e Prato Play.
La Serie C, campionato nel quale milita la Pistoiese e nel quale è possibile iniziare a respirare l'aria del professionismo, è da sempre un torneo di carattere regionale ma con una competitività elevata, e che in alcuni casi ha fatto registrare presenze di squadre storiche.
È inutile storcere il naso. Quello con l' AlbinoLeffe va considerato un punto guadagnato, e non un punto perso.
E’ pronto al “grande salto” verso il palcoscenico più blasonato del rallismo nazionale, Thomas Paperini.
La Us Pistoiese 1921 ha il piacere di comunicare di essersi assicurata il diritto alle prestazioni sportive del calciatore Simone Lo Faso, che ha da poco compiuto 23 anni.
La gara interna della Nico Basket contro Virtus Cagliari, che si sarebbe dovuta disputare sabato 27 febbraio è stata rinviata, su richiesta della squadra ospite, a data da destinarsi.
Sarà un debutto in piena regola, quello di Riccardo Baroncelli sui fondi sterrati del Rally Terra Valle del Tevere, appuntamento in programma nel fine settimana sulle strade della provincia di Arezzo.
La recensione di questa settimana da parte della libreria Mondadori di Montecatini è dedicata a un libro di Laura Imai Messina.
Esce il libro "Con tutto l’amore di cui siamo capaci, il nostro modo di essere preti".
20 febbraio – 20 marzo
Pistoia, Largo San Biagio, 53
Dal martedì al sabato, dalle 15 alle 19
www.artistikamente.net
Il titolo della mostra "Fuori linea" è stato scelto in quanto può ben sintetizzare il lavoro che integra, con argomenti specifici, quello che è stato individuato da noi come tema di attenzione per l’anno 2021 e cioè il tema dell’ambiente, in tutte le sue forme: geometriche, colori, suoni, collocandosi, nel caso dell’interpretazione di questo artista, “fuori” dai classici percorsi artistici-commerciali.
Le opere, oltre a presentare un “segno” obliquo (sinonimo di casualità), spesso hanno un assetto “non in linea”, cioè “fuori” da quella ritenuta ideale come l’orizzontale o la stessa verticale. Il lavoro si concentra su un elemento geometrico come il quadrato, che diventa segnale, quasi un pittogramma, della rappresentazione dell’uomo, della sua casa, della città e dello spazio-piazza da condividere con gli altri abitanti o con quelli che transitano da quel luogo. Il tema quadrato (come quello della città) si propone per un’ulteriore riflessione-provocazione ripartendo proprio dalle “origini”, da quelle antiche planimetrie etrusco-romane, per farne un punto di ripartenza sull’attuale consumo di territorio, di urbanizzazioni “ubriache”, di edifici-paesi-alveari.
In Fuori linea sono presentati sia dei lavori eseguiti con la tecnica della digigrafia, sia del rilievo (nei bassorilievi) che con la tecnica del collage, ma anche dei “progetti” che si sono succeduti nel tempo e hanno attinenza o vicinanza con l’architettura e, infine, delle “opere sonore” (perché il suono che lo spettatore produce battendo la mano o il battente sul metallo diventa l’ottavo colore e quindi un ulteriore ed intimo motivo di riflessione), ormai una “cifra” del suo lavoro.
Fuori linea vuole contribuire ad “accendere” un dibattito sull’argomento “uomo”-“casa”- “città, fondamentale per la realizzazione di città future che rispettino l’ambiente e le esigenze dei suoi abitanti.
Oggi il tema dell’ambiente diventa preponderante, di un’urgenza imprescindibile e l’artista con la sua sensibilità, ha il dovere di denunciare la scelleratezza dell’essere umano nei confronti di esso, come Dami magistralmente sa fare con il suo lavoro.
Già da troppo tempo si fa un gran parlare dei problemi legati all’inquinamento, alle risorse, al clima ma lo si è fatto quasi come se fosse un problema teorico che non ci riguardasse poi così da vicino. Con la pandemia tutte le prospettive sono cambiate, le persone hanno purtroppo vissuto da vicino, chi per un aspetto, chi per un altro, il nuovo, l’imponderabile, si sono trovate ad affrontare ciò che sembrava inimmaginabile: la chiusura forzata entro le mura domestiche, la perdita del lavoro, i rapporti interpersonali stravolti. Le città sono apparse incredibilmente vuote, silenziose, come contenitori spesso inadatti a questa nuova modalità di vita. Altri esseri viventi, mentre l’uomo si assentava, prendevano confidenza con spazi lasciati vuoti e la natura diventava rigogliosa come non si ricordava. La natura intende ristabilire quegli equilibrii che sono oggi perduti per la scelleratezza con cui abbiamo vissuto gli ultimi decenni. Questo progetto, contribuisce a far prendere coscienza del rapporto "uomo-natura", fondamentale per un futuro migliore e a ripensare a nuove forme di casa, di paesi, città, forse “fuori linea” appunto, come suggerisce l’artista.