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BASKET

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BASKET

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PROVINCIA
La politica dopo gli incidenti: "Di lavoro non si deve morire, sempre più impegno per prevenzione e sicurezza"

2/2/2021 - 20:05

Dopo le morti sul lavoro del rider a Montecatini e dell'operaio nell'azienda tessile di Agliana registraimo alcuni interventi da parte della politica.

Iniziamo con la consigliera regionale del Pd Federica Fratoni.
“Gli episodi di questi ultimi giorni di Montecatini Terme e Montale, con il decesso di due lavoratori in circostanze tragiche fanno piombare la nostra provincia in una sensazione mista a tristezza e rabbia. Le restrizioni connesse all’emergenza sanitaria, in questi mesi, ci hanno portato a scoprire nuove categorie lavorative che, però, si trovano costrette a convivere con pochissime tutele e, spesso e volentieri, sottopagate. E’ fondamentale investire sulla sicurezza affinché possano cessare questi lutti. La Regione Toscana, e le aziende sanitarie per le proprie competenze, proseguiranno nel percorso condiviso con le forze sociali per arrivare ad ottenere maggiori riconoscimenti e diritti per questi lavoratori”.

 

Il consigliere regionale Alessandro Capecchi (Fratelli d'Italia).

“Non possiamo che essere partecipi al dolore e stringerci attorno ai familiari per la tragica scomparsa di Romulo Sta Ana, il rider di Montecatini Terme morto in un incidente mentre stava effettuando una consegna e Sabri Juaballah, il giovani operaio pratese di soli 22 anni che ha perso la vita mentre si trovava a lavoro in un'azienda di filati di Montale. Nell'arco di pochi giorni Pistoia e Prato hanno perso due lavoratori segnando profondamente le rispettive comunità. La Toscana, secondo i dati dell'Osservatorio sicurezza sul lavoro del 2019, è ottava in Italia per numero di morti sul lavoro. Mentre nel 2020 gli incidenti sul lavoro sono passati da 69 a 63 ma a fronte di un monte orario ridotto dell'8% a causa del lockdown. La sicurezza sul luogo di lavoro non è un optional ma un diritto. La Regione Toscana deve attivarsi per favorire un’azione diffusa di prevenzione sul luogo del lavoro, le morti bianche non sono in alcun modo tollerabili”.

 

L'assessore regionale alla sanità Simone Bezzini.

"I tre incidenti mortali che si sono verificati in così poco tempo nella nostra Regione ci addolorano e ci invitano a una riflessione seria e approfondita sui sistemi di sicurezza nei luoghi di lavoro. La Regione Toscana ha fatto importanti investimenti nel settore della prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro, a partire da progetti di prevenzione e controllo e corsi di formazione, mirata e costante, per le imprese. I servizi Prevenzione igiene e sicurezza dei luoghi di lavoro delle nostre Asl sono costantemente impegnati nel far rispettare le norme e l'applicazione delle procedure di sicurezza, ma si deve fare ancora di più e serve un impegno comune per lavorare insieme, con ancora più determinazione, per evitare il ripetersi di tali tragedie. Addolora apprendere di eventi di questa portata. Siamo vicini alle famiglie, che vengono private, in modo inaspettato e tragico, dell'affetto dei loro cari. Ogni infortunio, ogni decesso per motivi di lavoro, è una sconfitta per la comunità tutta”.

 

Il coordinamento provinciale di Sinistra Italiana.

"A soli due giorni dalla morte sul lavoro di Romulo Sta Ana, rider 47enne, a Montecatini, ha perso la vita Sabri Jaballah, operaio di 22 anni, in una filatura di Montale. Due tragedie che riportano drammaticamente all’attenzione il tema della sicurezza, dei diritti e delle tutele dei lavoratori, troppo spesso considerati un peso. Il coordinamento provinciale di Pistoia di Sinistra Italiana esprime cordoglio e vicinanza alle famiglie".

 
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4/2/2021 - 18:56

AUTORE:
vincenzo

Leggo e mi dichiaro egualmente incompetente .

Ho vissuto per 25 anni in una casa isolata "assediata" da cacciatori di penna , di pelo e di cinghiale .

Ho visto le canne dalla parte del nero , ma ho visto ritirare anche diversi porto d'arme .

Sicurezza sull'edilizia ? Certo che per una verifica in un cantiere occorre tempo e capacità tecniche .

Ma per verificare la presenza di personale al nero , e ad esempio caschi indossati non ci vuol troppo . Una scala a pioli non fermata ed un ponteggio senza battitacco , basta un corso di un paio d'ore .

Credo che in un'ora a cantiere , si potrebbero avere risultati mirabolanti usando la vigilanza urbana e le polizie non specializzate Se si ferma un'auto si verbalizza quel che si vede senza necessariamente analizzare i gas di scarico .

Quando un vigile urbano becca uno spacciatore , non è né chimico né medico eppure sa come comportarsi .

Forse andare a fare verifiche organiche su di un cantiere a partire dalla misurazione del valore di messa a terra è altra cosa , ma per non lasciare tutto in abbandono si potrebbe cominciare .

Se aspettiamo geometri ed ingegneri con contratto a tempo per 1200 euro mese , la vedo bigia.
Ma è tutta colpa della Regione che fino a tempi non lontani non aveva fondi e possibilità di assunzioni ad libitum .

4/2/2021 - 8:01

AUTORE:
mario di nanni

Caro Vincenzo,
la questione è politica, nesenso che se tu non ti occupi di politica, sarà la politica ad occupari di te. E veniamo a quanto affermato: come dice ANMIL, manca una politica dei controlli sulle attività produttive; infatti si va avanti a campagne (tipo quella anticinesi a Prato) ma non con obiettivi mirati magari su settori (p. es.: i settori più colpiti da incidenti sono agricoltura e edilizia,ci sono stati aumenti dei controlli nelle aziende? NO, hanno tagliato il numero dei controllori! E chi lo ha fatto La Regione Toscana. basti vedere il numero dei dipendenti ARPAT (Controlli ambientali anche sulle aziende produttrici) e settore controlli D L 84 delle USL; oggi sono il 60% degli addetti rispetto a 10 anni fa. Chi c'era al governo della Toscana? Gli stessi di oggi, quelli che piangono lacrime di coccodrillo. Si, gli organi di controllo (esclusa l'INAIL) dipendono dalla Regione. Sulle aziende che devono tagliare i costi, è tutto vero ma allora che si fa? mentre sui lavoratori che hanno comportamenti sbagliati, vuol dire che il mio interlocutore non è mai stato in un cantiere: prova a dire al capo che mancano elementi della sicurezza o prova a reclamare i DPI (Dispositivi di Protezione Individuale) se non t li hanno dati;prima ti mandano al diavolo e poi, se insisti o senomini la prola "sindacato" ti licenziano. Questa è la realtà oggi. Il resto sono lacrime di coccodrillo di gente che intanto si è assicurata un posto da 8.000 euro mensili netti. Poi, si vedrà.

3/2/2021 - 14:12

AUTORE:
Simo

Ai sig.politici dico di chiacchierare meno e fare di più!
Le ditte cercano di abbassare i costi per risparmiare a scapito delle norme e della sicurezza.
Le tasse sono sempre di più, il lavoro sempre meno con la concorrenza che costringe ad accettare lavori al ribasso.

3/2/2021 - 10:59

AUTORE:
vincenzo

Faccio parte di chi legge e non capisce .

Forse perché gli accenni a tre personaggi responsabili indirettamnete (?) a vario titolo della pericolosità delle condizioni di lavoro e causa di eventi anche mortali è chiara solo a chi scrive.

Parole forti e non una parola , ad esempio , della formazione del lavoratore i funzione antinfortunistica.

Mi dice mia figlia che in UK , il lavoratore deve seguire un corso e superare un piccolo esame prima di poter essere impiegato in mansioni pericolose . Invece da noi abbiamo solo la responsabilità penale del datore di lavoro a posteriori .

Gli organi di controllo ? Dipendono dagli 8 mila mensili ?

L'impiego poi di personale straniero non migliora certamente la situazione.

Non ultimo è che investire in sicurezza ha un costo che spesso induce l'azienda ad una serie di comportamenti che servono per mantenerla competitiva .
Va considerato poi , il comportamento dello stesso lavoratore che , o mal istruito , o altro , ha comportamenti pericolosissimi non certamente imposti dall'Azienda.

Quindi Nanni , se ci fai capire non sarebbe male .
Se poi la tua è posizione solo politica , lascia perdere ...

3/2/2021 - 8:27

AUTORE:
mario di nanni

3 interventi di gente che guadagna dagli 8.000 € in su e non sa come passare il tempo! 3 interventi inutili e per questo anche offensivi. La Fratoni, quando faceva l'assessora ha semidistrutto l'ARPAT e addio ai controlli ambientali, il Bezzini - invece di riasciare dichiarazioni - dovrebbe aumentare da subito il personale atto a fare i controlli nelle aziende contro i rischi da lavoro; il Capecchi fa parte di una forza politica che odia lo Stato e sta dalla parte di evasori fiscali e furbeti del cantiere. Ma di cosa scrivete? 3 morti in 4 giorni in Toscana e le vostre lacrime di coccodrillo. Ridicoli!