La Cf Pistoiese 2016 ha ricevuto il rifiuto da parte della Torres di rinviare la partita di recupero prevista per domenica prossima a Sassari, nonostante avesse offerto agli isolani libertà di scegliere una data anche infrasettimanale.
Gli zero punti in classifica di Virtus Cagliari non devono assolutamente trarre in inganno.
La Us Pistoiese 1921 ha il piacere di comunicare che stamattina è stato suggellato l’accordo di sponsorizzazione tra la Pistoiese e la Fabo Spa, leader internazionale della produzione di nastri adesivi, che diventa uno dei principali sponsor del club.
Si prospetta un 2021 di grandi manovre e certamente in grado di produrre soddisfazioni per Pavel Group.
L’indisponibilità di Botteghi, contrattura per lei, a poche ore dal match, aveva messo in allarme la Nico, anche perché le spezzine sono avversarie di assoluto valore, ma la squadra ha saputo reagire all’ennesima difficoltà e conquistare altri due punti.
Lo stop ai campionati dilettantistici non ha spento l'ardore agonistico degli atleti costretti all'inattività. Ne è la prova Giulio Cipriani, esterno di belle speranze approdato al Montecatini la scorsa estate grazie anche al fiuto del direttore generale Fabrizio Giovannini.
Terza vittoria consecutiva per la Giorgio Tesi Group Pistoia, che si rende protagonista di un altro colpo in trasferta battendo la Stella Azzurra Roma con il punteggio di 72-80.
Nemmeno il tempo di gioire per la Giorgio Tesi Group Nico Basket, che mercoledì affronterà, di nuovo tra le mura amiche, una squadra esperta e titolata come la Cestistica Spezzina.
La recensione di questa settimana da parte della libreria Mondadori di viale Verdi a Montecatini è dedicata a un libro di Alessandro Barbero.
La recensione di questa settimana da parte della libreria Mondadori di Montecatini è dedicata a un libro di Anna Wiener.
L’anno nuovo è cominciato con un ritrovamento inusuale per i carabinieri forestali della stazione di Pescia. Il corpo di un giovane esemplare di lupo (Canis lupus) è stato rinvenuto senza vita nel terreno di un privato residente nel pesciatino.
L’animale, che dallo stato di conservazione doveva essere morto da poco tempo, risultava piuttosto magro e, data la giocane età, apparteneva verosimilmente a un branco gravitante sui monti circostanti.
I militari dell’organizzazione forestale hanno provveduto a recuperare la carcassa e a farla pervenire, tramite il tecnico faunista Francesca Ciuti, al dipartimento di scienze mediche veterinarie dell’Università di Bologna al fine di risalire alle cause di morte e alla identificazione specifica dell’individuo tramite analisi genetica.
Gli accertamenti necroscopici, infatti, potranno rivelare se il predatore è stato ucciso, magari tramite un boccone avvelenato, oppure era affetto da qualche patologia. Nel primo caso, oltre ad attivare le opportune indagini per risalire all’eventuale responsabile, sarà fondamentale avvisare anche gli enti preposti e la cittadinanza (in particolare ii proprietari di cani) dell’eventuale pericolo e tentare una bonifica tramite l’unità cinofila antiveleno; nel secondo caso lo status sanitario fornirà comunque informazioni preziose sullo stato di salute della popolazione del mammifero, che, è bene ricordare, è un conspecifico del cane domestico.
Il ritrovamento è anche un segno di presenza importante per il monitoraggio della consistenza della popolazione del lupo a livello nazionale che si sta attuando in questi mesi anche nella provincia di Pistoia. Tale attività di rilievo scientifico, la prima attuata contemporaneamente e in maniera omogenea su tutto il territorio nazionale, è stata commissionata dal Ministero dell’Ambiente all’Istituto superiore di protezione e ricerca ambientale (Ispra) il quale si avvale di tecnici faunisti sul territorio appositamente incaricati che, con l’ausilio di volontari e la collaborazione dei carabinieri forestali, effettuano il rilievo di segni di presenza del lupo (escrementi, tracce, carcasse, ecc.) soprattutto attraverso il controllo diretto del territorio percorrendo periodicamente dei percorsi appositamente individuati.
Si coglie l’occasione per ricordare come la presenza del principale canide selvatico nella nostra provincia non sia da temere (il lupo ha una atavica paura dell’uomo e non si registrano casi di aggressione da secoli neanche nelle zone a maggiore densità del predatore) ma sia anzi un indice di buona naturalità dei nostri territori. L’abbondanza di prede selvatiche a alcuni semplici accorgimenti da adottare da parte degli allevatori, non devono preoccupare neanche le attività economiche e venatorie.