Il comitato "Montecatiniunasola" intervine sul raddoppio della ferrovia.

"Siamo all’inizio del 2021, quasi due anni dall’insediamento del sindaco Baroncini e noi crediamo sia venuto il momento di sapere a che punto sono le trattative con Rfi relativamente al raddoppio ferroviario, se ci sono state, ed eventualmente in che direzione sono state indirizzate: soprelevata o cosa?

Ricordiamo al sindaco che uno dei punti del suo programma elettorale era: “no alla creazione di muri al posto dei passaggi a livello” e fargli presente che attualmente, lo si può leggere sul sito della Regione, la prossima fase per Montecatini, come step di realizzazione del raddoppio, è l’eliminazione dei passaggi a livello!

Lo sappiamo tutti che tale eliminazione senza un progetto unitario e una visione complessiva dell’assetto della mobilità sarà la morte di qualsiasi possibilità da parte del Comune di essere soggetto attivo alla progettazione dell’attraversamento urbano, in doppio binario, e quindi verrà meno la possibilità di dire la nostra sul futuro della città se tutto rimane nelle mani di Rfi.
 
Vorremmo fare con l’occasione un parallelo tra la nostra proposta di realizzare il raddoppio in soprelevata e il progetto della Guilt Living che nei giorni passati ha avuto l’onore delle cronache cittadine con alcune considerazioni:
-      Ia proposta di realizzare la soprelevata nel centro della città ricucendo finalmente il tessuto urbano e sociale della stessa, com’è noto, viene osteggiato da più parti e tale eventualità ha fatto nascere comitati contro e prese di posizione politiche molto forti;
-      la proposta di questa fantomatica società britannica costituita da persone che il sindaco definisce “gente seria e perbene” ha presentato un progetto che prevede 1.050.000 metri cubi di nuove costruzioni nelle aree di proprietà della Terme di Montecatini S.p.A. e su parte della collina delle Panteraie, a fronte di interventi di restauro per soli 19.000 metri quadri appropriandosi di molti degli stabilimenti termali con la prospettiva di consegnare la città per 100 o forse 200 anni a una società privata ed esautorando di fatto il sindaco e l’amministrazione pubblica. E udite, udite tutto questo non ha mosso proteste né levate di scudi da parte di chicchessia, anzi persino la stampa asserisce che la discussione di questo progetto è un dovere civico cioè il dovere civico è distruggere quel poco che abbiamo per costruire, costruire, costruire creando un ghetto per anziani ricchi e cementificare l’unica cosa di valore che ancora caratterizza la nostra città: il verde.

A questo punto corre l’obbligo, come si dice, di chiederci se c’è qualcuno che ha a cuore la nostra città quando di fronte a una colata di cemento di queste proporzioni non crea reazioni né proteste di nessun tipo? Dove sono finiti i paladini della difesa dell’ambiente contro le brutture architettoniche? Questo progetto oltre a essere oltraggioso è un progetto speculativo che appartiene a un approccio che nessuno mai persegue, i sindaci per le loro città propongono lo sviluppo del verde, delle piste ciclabili dei cammini…e qui si ipotizzano cose che oramai l’urbanistica stessa di fatto proibisce e soprattutto rifiuta perché sono anacronistiche.
 
Rivolgiamo una domanda fondamentale al sindaco e alla sua maggioranza: quale idea di città e quindi di sviluppo vogliono o auspicano? Si pensa veramente che oggi un intervento di questo tipo e di queste proporzioni possa avere futuro quando l’ambiente e le città ‘in generale hanno bisogno sempre più di verde non per un’astratta ideologia ecologista ma per bisogno: riduce calore e inquinamento ed è il migliore alleato della nostra salute’(Stefano Boeri).

Il nostro progetto che abbiamo presentato come comitato, a suo tempo inviato anche a Rfi e Regione Toscana e Comune prevede:
- la realizzazione della soprelevata che partendo dalla stazione centrale sale fino a ritrovare la quota in piano all’altezza dello stadio (800metri circa) a binario unico con l’eliminazione della fermata “Montecatini Centro”. 
La sopraelevata a binario unico nel tratto montecatinese permette:
-      L’eliminazione definitiva della divisione dell’abitato e l’integrazione del parco di via Cividale con la piazza Gramsci e l’ex Lazzi creando un corridoio verde.
-       La trasformazione degli edifici esistenti della stazione piccola in una “porta della città”come porta dei servizi: turistici e informativi con presidio di polizia municipale, onlus ecc. in parole povere una grande occasione di riqualificazione urbana e sociale dell’abitato limitrofo alla linea ferroviaria e diventare così il leitmotivper una riqualificazione e rinascita di tutta la città: una rivoluzione di decoro e d’integrazione nell’ottica della riduzione del degrado attualmente esistente; La sopraelevata e l’eliminazione della stazione centro permetterebbe di “aprire” la città e creare una sola Montecatini .
-      La realizzazione di nuova viabilità ciclo-pedonale in direzione est-ovest di collegamento con la stazione centrale; il corridoio verde appunto;
-      Il reperimento di nuove aree di parcheggio e/o di nuove aree mercatali; 
-      La risoluzione di alcune problematiche della mobilità collassata da tempo per mancanza di lungimiranza amministrativa nella programmazione.
            
Ci auguriamo che il sindaco lavori a questa soluzione che rappresenta, a nostro avviso, l’unica opportunità per una prospettiva di rinascita per una città oramai quasi morta e in preda ad un totale degrado urbano e sociale".