Skin ADV
Valdinievole OGGI
  • Cerca:
  • 21:03 - 27/3/2023
  • [protetta]
  • [protetta]
  •  

Fra le "armi " di distrazioni di massa , riparte la grancassa del Dio patria e famiglia

Infatti ricordiamo chi definiva unioni benedette da Dio , come le uniche e tutte le altre SCHIFEZZE. ,

In .....
CALCIO

Cuore, sudore e lacrime di gioia. In un pomeriggio memorabile il Montecatini Valdinievole scrive un’altra pagina di una storia d’amore che dura ormai da 105 anni.

BOCCE

La bocciofila Montecatini Avis si è nuovamente iscritta al campionato di promozione che vedrà il proprio avvio sabato primo aprile.

BASKET

Number 8 Sgv - Over Nico Basket 61-51

SCI

All'Abetone lunedì 27 marzo si è tenuto il secondo giorno di gare delle finalissime nazionali di Pinocchio sugli sci 2023.

BASKET

Ancora una partita fondamentale per il cammino della Gioielleria Mancini impegnata in trasferta a San Giovanni Valdarno contro una delle dirette concorrenti per la promozione in C Gold.. Ciabattini che devono fare ancora a meno di Calderaro, ancora alle prese con il brutto infortunio rimediato a Montevarchi.

PUGILATO

Pronto per il debutto nel pugilato lo schoolboy Emanuele Ammazzini classe 2009 nella categoria 70 chilogrammi Di villa basilica dove si allena alla wellness club di borgo a Buggiano seguito dal maestro massimo Bosio.

SCI

Le Finali Nazionali del 41° Pinocchio Sugli Sci hanno preso il via ufficialmente questa mattina sulle piste da sci dell'Abetone.

BASKET

E' una Gema reduce da tre vittorie consecutive quella che domenica si appresta a rendere visita a Vigevano (salto a due alle 18), per la giornata numero 23 in serie B.

none_o

La discussa opera di Frank Federighi si aggiunge alla rassegna dell’artista in corso.

none_o

Si apre lunedì 27 marzo e si inaugura sabato primo aprile.

La mamma albergava nella casa che cura,
aveva le doglie, non .....
IL SEGNO DEL MESE
di Sissy Raffaelli

Segno del mese.

IL MONDO IN TAVOLA
di Sissy Raffaelli

Frittelle di mia nonna.

Se avete occulte sulle Tubazioni, abbiamo sempre le soluzioni .....
Abbiamo aperto il 2023 con la selezione di due nuovi posti di .....
PISTOIA
Francesco Guccini si racconta al Premio Ceppo

29/9/2020 - 16:31

Al Teatro Manzoni di Pistoia (corso Gramsci 129), giovedì 1 ottobre alle ore 17, la 64 edizione del Premio Letterario Internazionale Ceppo organizza un “Omaggio a Francesco Guccini”.


L’evento si svolge con la compartecipazione del Comune di Pistoia, il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia e il contributo di Giunti Editore.


La serata sarà condotta e moderata dallo scrittore Paolo Fabrizio Iacuzzi, presidente e direttore del Premio che ha anche seguito come editor gli ultimi libri dello scrittore pavanese presso Giunti: Tralummescuro. Ballata di un paese al tramonto (2019, Premio Selezione Campiello 2020),Non so che viso avesse. Quasi un’autobiografia (2020) che saranno presentati durante l’incontro.


Interverranno i poeti e critici Alberto Bertoni (Università di Bologna e giurato del Premio) e Stefano Carrai (Scuola Normale Superiore di Pisa), che si sono a lungo occupati dell’opera di Guccini.


Porgeranno i loro saluti Alessandro Tomasi (sindaco di Pistoia), Lorenzo Zogheri(presidente della Fondazione Caript), Antonio Franchini (direttore della narrativa Giunti-Bompiani).


Ingresso libero con posto non numerato e regolato in ottemperanza alla normativa Covid-19. Prenotazione obbligatoria alla Biglietteria del Teatro Manzoni (Pistoia, corso Gramsci 127): da martedì a venerdì dalle ore 16 alle ore 19 e sabato dalle ore 11 alle ore 13. Telefono:  0573/991609 - 0573/27112.


L'evento, che avrebbe dovuto svolgersi a marzo ma rimandato per l'emergenza Covid 19, conclude il 64° Premio Letterario Internazionale Ceppo. E' in collaborazione con la Libreria Lo Spazio in via dell'Ospizio, che venderà le copie dei libri di Guccini da lui autografati (non sarà possibile infatti fare il firmacopie finale per le normative anti Covid 19). La libreria presto traslocherà in via Curtatone e Montanara, per dar vita a un progetto culturale ed educativo più ampio, una vera e propria scommessa nel quale anche il Premio Ceppo è coinvolto per la 65° edizione con il Ceppo Biennale Poesia 2021, il cui concorso è stato già bandito ma che si svolgerà in sicurezza fra la primavera e l’estate.

Con questo “Omaggio a Francesco Guccini” il Premio Ceppo dedica un momento di riflessione sulla lezione e sul magistero che lo scrittore ha consegnato all’Italia attraverso le sue canzoni e i suoi racconti.


Gli era stato già assegnato in passato il Premio Ceppo Natura, quasi a sottolineare una essenziale vocazione “econarrativa” della sua scrittura ed era già stato presentato due anni fa l’antologia Canzoni (a cura di Gabriella Fenocchio, Bompiani).


Il compimento degli 80 anni di età, coronato dal Premio selezione Campiello per Tralummescuro. Ballata per un paese al tramonto, ha imposto al Premio di organizzare non una semplice celebrazione ma il trampolino per il lancio di un convegno più ampio su “Francesco Guccini scrittore” che solo l’emergenza sanitaria per Covid 19 ha costretto a procrastinare.


L’evento di Pistoia, oltre a Alberto Bertoni, autore del più ampio ed esaustivo saggio sulla scrittura di Guccini nella seconda parte di Non so che viso avesse. Quasi un’autobiografia, coinvolge Stefano Carrai, che a Guccini ha dedicato grande attenzione critica, e Antonio Franchini, artefice editoriale dell’intera parabola narrativa dell’autore.


Guccini è lo scrittore della gente dell’Appennino, fra Toscana e Emilia, inteso come metafora di ogni ritiro non fine a sé stesso dal mondo ma per ascoltare e dar voce all’umanità più autentica e vera del mondo. Scrive da quella terra di frontiera – esistenziale e culturale, fra due cruciali isoglosse linguistiche – che è Pàvana, mito e roccaforte di una narrazione orale e contadina che Guccini ha portato di nuovo alla ribalta nella letteratura italiana grazie al suo talento, quello di un uomo che, pur di mettere a frutto e fino in fondo la propria vocazione di scrittore, ha preferito saggiamente ritirarsi dai palcoscenici e dai riflettori della canzone italiana, per scrivere da Maestro, da “gigante dell’Appennino” il suo nome e cognome a chiare lettere nella leggenda della nostra terra.

Alberto Bertoni, dal saggio in “Non so che viso avesse. Quasi un’autobiografia” (Giunti 2020)
“Guccini racconta assumendo un punto di vista dal basso che non accoglie la minima forma di narcisismo, di autocompiacimento o di ammicco al fatto che poi tutte queste vicende autobiografiche sono accomunate da una storia a lieto fine. In fondo sarebbe la soluzione più facile e più alla moda (se pensiamo alle autobiografie di altri cantanti o degli attori o degli sportivi), perché il narratore Francesco Guccini – quando compone i suoi libri – è già diventato uno dei personaggi più credibili e autorevoli della nostra scena pubblica, oltre che l’autore consacrato di canzoni mandate a memoria da centinaia di migliaia di persone di tutte le età e di tutti i ceti sociali. Tra l’altro, e in aggiunta, è necessario ricordare in sede critica che la descrizione di realtà, situazioni e persone povere non è poi così diffusa, nella nostra narrativa novecentesca, dopo l’archetipo del ciclo dei “vinti” di Verga: e bisogna in proposito risalire agli operai del napoletano Bernari o ai seguaci del grande modello toscano offerto da Federigo Tozzi: Bilenchi, Pratolini, Bianciardi, Cassola.”


Francesco Guccini è nato a Modena nel 1940 e vive a Pavana sull'Appennino. Cantautore-poeta e scrittore di assoluta originalità, è un mito per generazioni di italiani. Cronista per due anni alla Gazzetta dell’Emilia di Modena e cantante chitarrista in orchestre da balera, è stato sporadicamente anche attore, autore di colonne sonore e di fumetti. Per vent’anni, fino alla metà degli anni ottanta, ha insegnato lingua italiana al Dickinson College di Bologna, scuola off-campus dell’Università della Pennsylvania. Ha esordito nella narrativa nel 1989 con Cròniche Epafánicheper poi pubblicare molti racconti e romanzi, tra cui,Vacca d’un cane (1993), Racconti d’inverno(1993; con Giorgio Celli e Valerio Massimo Manfredi), La legge del bar e altre comiche(1996),Cittanòva blues (2003), Icaro (2008), i due volumi del Dizionario delle cose perdute(2012 e 2014), Un matrimonio, un funerale, per non parlar del gatto (2015), Tralummescuro (2019) e Non so che viso avesse (2020). Ha concluso la sua carriera musicale con il disco L’ultima Thule (2012). Dal 1997, con Loriano Macchiavelli ha pubblicato una lunga serie di libri gialli. Le sue canzoni più belle sono raccolte e commentate in Canzoni (a cura di Gabriella Fenocchio), Bompiani 2018.

 
+  INSERISCI IL TUO COMMENTO
Nome:

Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
EMail:

Minimo 0 - Massimo 50 caratteri
Titolo:

Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
Testo:

Minimo 5 - Massimo 10000 caratteri

codice di sicurezza Cambia immagine

Inserisci qui il codice di sicurezza
riportato sopra: