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PISTOIA
A Pistoia il nuovo Parco Frutteto San Jacopo: recuperata una vasta area un tempo abbandonata

4/7/2020 - 11:58

Un parco da ammirare, vivere e, perché no, mangiare un frutto appena colto da un albero. È il nuovo Parco Frutteto San Jacopo, realizzato dal Comune di Pistoia nell’area a verde attigua all’Ospedale San Jacopo.
Il parco nasce dall’idea del reparto giardini dei cantieri comunali di accogliere e mettere a disposizione di tutti il lascito di Giovanni Tesi, appassionato di botanica e di alberi da frutto che, nell’arco della sua vita ha selezionato e collezionato sapientemente semi e frutti, con una vera e propria ricerca di archeologia botanica.
Specie rare, antiche e di importazione, ma anche la ricerca delle stesse varietà di frutti in terreni diversi tra loro, come la Garfagnana, la Lunigiana e la collina pistoiese.


1,5 ettari di terreno coltivato con 322 piante (disposte in filari tra cui camminare e godere di un percorso naturalistico al riparo dallo stress cittadino), di 200 varietà di frutto differenti (con tempi di maturazione, sapori e profumi diversi tra loro), 6 specie (peri, meli, susini, ciliegi, gelsi e viti).
C’è il susino Strozzapreti, di San Quirico, a cui sono legate leggende e tradizioni popolari; la mela Decio, molto antica, già conosciuta ai tempi dei romani e di probabile origine veneta; la pera Campana Rugginosa Precoce, di Femminamorta, originaria delle regioni transcaucasiche e molto conosciuta dalle civiltà del mondo antico.
Il primo esempio, probabilmente a livello nazionale, di un parco frutteto di questo genere, totalmente accessibile a tutti e a fruizione completamente gratuita con consumo sul posto.All’opera ha preso parte anche la Romiti Vivai di Pietro e Figli, una delle aziende vivaistiche tra le più antiche e importanti che operano nel territorio che, con entusiasmo, ha collaborato alla realizzazione del parco, mettendo a disposizione macchinari e personale.


«Anche Pistoia avrà un parco frutteto e sarà unico nel suo genere – commenta il sindaco Alessandro Tomasi –. La città acquisisce così un’area a verde tutta nuova, culla di una collezione di alberi da frutto di varietà rare e antiche, a tutela della biodiversità e nel rispetto totale dell’ambiente grazie all’utilizzo di prodotti per la lotta biologica. Un ringraziamento particolare a tutti coloro che hanno preso parte alla realizzazione di questo progetto, dagli operai del reparto giardini del cantiere comunale che hanno svolto un lavoro eccellente, alla Romiti Vivai che ha fornito un fondamentale contributo fornendo personale qualificato e macchinari per l’opera di espiantazione e ripiantumazione degli alberi, Legambiente Pistoia e l’Azienda Usl Toscana Centro per la sinergia e il supporto fornitici e ringrazio la famiglia Tesi per aver donato al Comune di Pistoia la preziosa raccolta del padre Giovanni».
A difesa dalle principali malattie delle piante si utilizzano prodotti consentiti nell’agricoltura biologica. La piantagione è servita da un impianto di irrigazione che rifornisce ogni singola pianta.


Il progetto è stato sviluppato in collaborazione con l’Azienda Usl Toscana Centro anche allo scopo di fornire uno spazio verde agli operatori sanitari e ai frequentatori dell’Ospedale San Jacopo. Un parco in cui godersi una pausa e immergersi in questo percorso naturalistico con l’opportunità di poter assaggiare un frutto appena colto.
E questo è solo l’inizio. Sono infatti in arrivo altre specie rare e autoctone di alberi da frutto che saranno piantati qui come fichi, loti e altre varietà speciali di viti che si aggiungeranno alla caratteristica Uva Lugliatica Sant’Anna di Lipsia, meglio conosciuta come San Jacopa, già piantumata. Il Parco Frutteto vuole essere un parco alla portata di tutti, e, chiunque, dal cittadino all’agronomo esperto, potrà contribuire a incrementare la collezione di alberi da frutto.
Il Parco Frutteto San Jacopo è stato realizzato dal Comune di Pistoia in collaborazione con Azienda Usl Toscana Centro, Romiti Vivai di Pietro e Figli, Legambiente Pistoia.

 
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7/7/2020 - 12:12

AUTORE:
donatello

Daniele indica nell'ordine come responsabili per inanità della situazione che lui afferma essere perché lo dice lui , LA REGIONE , LA PROVINCIA, IL COMUNE , L'ASL , LA POLIZIA , LA MAGISTRATURA , e magari si è dimenticato di indicare i vivaisti .
Allora da domani mattina , secondo lui , chiudiamo tutti i vivai impedendo anche l'accesso del personale e lasciando che tutto vada in malora perché queste aziende sono colpevoli dell'inquinamento (lo dice lui) . Gli operai e tutti quelli che mangiano di quel pane , in quanto colpevoli (lo dice lui) si arrangino e facciano qualcos'altro . E poi ?
Daniele , continua con le tue imbecillate e lascia fare i discorsi seri . Ora pero' si capiscono di te tante cose .

6/7/2020 - 13:25

AUTORE:
Daniele

Si bravo federigo tozzi , Vincenzo cioè bibbi , dimmene !!
Tu si che capisci tutto.
Scusami tanto se ho sbagliato.
Non lo farò più.
Tu solo devi scrivere perché tu solo puoi scrivere perché tu solo sai scrivere perché tu , da solo, sei TUTTO.
bibbi dio assoluto , scusami ancora. Obbedisco.

6/7/2020 - 11:12

AUTORE:
federigo tozzi

Daniele di qualsiasi cosa parli è solo capace di "vomitare" parole sconnesse . Unica condizione è che siano "acide" e suonino condanna irrevocabile per tutto e tutti . anche se non si sa nemmeno di cosa si parla .
Daniele è imprudente ed impudente come un bicchiere quasi pieno.

6/7/2020 - 10:38

AUTORE:
Uno qualunque

Mancanza assoluta di manutenzione e atti vandalici di tutti i tipi ne decreteranno la prematura scomparsa.

Queste cose non sono adatte ad una città retrograda ed ignorante come Pistoia: potrebbero andar bene (clima a parte ovviamente) ad esempio nel parco urbano del "Bosco verticale" di Milano, dove i parchi sono controllati, ci sono i giardinieri che accudiscono tutto, e tutto quanto ne consegue.

Ma non a Pistoia.

Chi vivrà, vedrà.

6/7/2020 - 6:55

AUTORE:
vincenzo

Daniele , anche quando affronta un argomento , è sopra le righe .
Confonde responsabilità con leggi e regolamenti ed opportunità . Certamente che i prodotti chimici usati in agricoltura sono nocivi per la salute . Certo che le falde vengono inquinate da questi prodotti . Certo che la lotta biologica è la via del futuro al posto di insetticidi e che il concime naturale è preferibile a quello chimico .
Tutto bene e tutto a posto .
Visto il mondo in questa prospettiva , con divisioni manichei fra il si e il no , fra bene e male , si ferma tutto .
Partendo dalla banalità , nessuno comprerebbe una mela con un piccolo bollo nero . Quella mela non entrerebbe nel giro e sarebbe un danno forse irreparabile per il produttore , con operai licenziati e famiglie alla fame.
Ho conosciuto gli arancioni degli anni 80 che teorizzavano anche di camminare scalzi per il terrore di schiacciare le formiche. Inveire sempre contro chi e seguitare a dire che le denunce non hanno seguito , non mi sembra il caso .
Il Glifosato ? Certo , oggi è accettato che trattasi di un prodotto nocivo e pericoloso .
Certo che tu e quelli come te , quando le ferrovie avevano i vagoni attrezzati per ricoprire i binari di tutta italia (il wc più lungo del mondo) con il glifosato , non ti scandalizzavi , Semplicemente non lo sapevi o non sapevi di cosa si trattava semplicemente perché nessuno te lo diceva. Occorre sempre "compendiare" e cercare di far minor danno possibile .
Purtroppo a volte occorre scegliere fra salute e lavoro . E' in questo spazio che la politica deve muoversi e questo non si risolve in maniera tranchante.

5/7/2020 - 23:41

AUTORE:
Devis

Il tuo risentimento è più che legittimo. Ma attenzione quando si parla di cose che non si conoscono: hai citato il glifosato come cancerogeno e inquinante delle falde acquifere. Non è corretto. Non voglio assolutamente difendere il glifosato, ma ti assicuro che ci sono prodotti che nessuno conosce (a parte i vivaisti e quelli del settore) e che sono molto più pericolosi. Ma ormai tutti combattono il glifosato senza nemmeno sapere cos'è, come agisce e come si insinua nei terreni. Il problema non è cosa usi...è il come lo usi

4/7/2020 - 23:52

AUTORE:
Daniele

Con quattro alberi da frutto si cerca di mascherare quello che avviene tutti i giorni in tutta la provincia (Pistoia una delle province più inquinate d'Italia!!):

I signori vivaisti utilizzano prodotti tossici e cancerogeni come il glifosate. CONTINUANO IMPERTERRITI AD AVVELENARE IL SOTTOSUOLO E LE FALDE ACQUIFERE.

I signori della Regione e perché no anche il comune dovrebbero vietare l'uso di questi prodotti.
NO NON LO VIETANO NONOSTANTE LE NUMEROSE PROMESSE. PERCHÉ?

la ASL dovrebbe vigilare affinché vengano perlomeno rispettate le distanze minime rispetto alle abitazioni e alle strade.
NO VIENE CHIUSO UN OCCHIO ANZI ENTRAMBI E QUANDO INTERPELLATI? VIENE MAI DATO SEGUITO ALLA DENUNCIA?