Pochi giorni fa la porta di casa del figlio di Lidia, partigiana deportata in un lager tedesco e sopravvissuta per miracolo al nazismo, è stato contrassegnata con infamanti parole di evidente matrice antisemita. “I rigurgiti nazisti emergono sempre più spesso nelle cronache nazionali. Non possiamo più rimanere passivi. Alla giustizia il compito di condannare i responsabili, a noi il compito di sostenere il valore della memoria e i principi costituzionali. Abbiamo scritto questa lettera alla senatrice Segre per rompere il silenzio”, afferma Sara Ragionieri, presidente della consulta provinciale degli studenti di Pistoia.
 
"Egregia senatrice Segre, la consulta provinciale degli studenti di Pistoia, a nome di tutti i ragazzi che rappresenta, vuole esprimerle il proprio sostegno e ringraziarla per la sua determinazione nel portare avanti la battaglia contro l’odio. Dobbiamo acquisire la sua consapevolezza nell’attualizzare la memoria storica facendo sì che lo Stato ripudi ogni forma di discriminazione e promuova l’educazione democratica fin dalla scuola elementare.

È stata compiuta un’opera demoniaca che ha portato alla luce la ferocia del pregiudizio che giace latente nell’animo umano e prolifera nella nostra più totale inconsapevolezza dimostrando che l’odio ha una sua radice biologicacon cui, innegabilmente, dobbiamo fare i conti.

Siamo figli dell’Europa che ha dato vita ad Auschwitz, gli eredi del secolo in cui l’Europa intera è stata divorata da un irrazionale quanto profondo odio antisemita, che ha creato le leggi razziali e le camere a gas. Possiamo oggi definirci immuni al ritorno dell’infezione? Soltanto a condizione di sentire la storia dello sterminio del popolo ebraico come la nostra storia e non come una serie di eventi da memorizzare per adempiere al nostro compito di studenti.

La dobbiamo ringraziare per il suo coraggio nel rivivere quelle atrocità, nel farsi carico del peso della memoria per donarcelo. La sua determinazione nella lotta contro l’odio è un inno ai valori costituzionali e democratici. È necessario difendere e condividere senza esitazione tali valori, per non far prevalere il silenzio o negazione di quanto accaduto. Grazie senatrice".