Valdinievole OGGI La Voce di Pistoia
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Se ti documentassi meglio eviteresti tante figurette.
O forse sei documentato, però ti fa comodo dire solo quello che ti piace, ignorando e mistificando i fatti…

Menti sapendo di mentire quando .....
RALLY

È stato un weekend dai buoni spunti per Motorzone Asd, chiamata al probante impegno del 47° Rally Il Ciocco e Valle del Serchio.

BASKET

Una Gioielleria in emergenza quella che scende in campo contro l’Us Livorno, al lungodegente Manetti si aggiunge anche Leonardo Meacci.

RALLY

Partita con i migliori auspici, la stagione nella Coppa Rally di zona 7 per TOP GEAR TEAM, dalle strade “tricolori” del 47. Rally “il Ciocco e Valle del Serchio”, con la seconda posizione di classifica “over 55” dei fratelli Davide e Andrea Giordano, dietro al vincitore Angelucci.

NUOTO

L’esistenza della 55enne Manuela Maltinti, neo bi-campionessa iridata dei 200 e 400 metri misti ai Campionati del Mondo di vasca lunga tenutisi a Doha, in Qatar, originaria di Massa e Cozzile, è un romanzo appassionante.

BASKET

Un gran bel traguardo raggiunto dall’Under19 Eccellenza biancorossa che, dopo un cammino importante in campionato fatto di 18 vittorie (al momento) e 2 sole sconfitte, stacca il “pass” con diverse giornate d’anticipo per la qualificazione alle finali nazionali.

BASKET

L’Estra Pistoia torna a vincere in trasferta nella 22° giornata di Lba e lo fa in maniera importante espugnando per 67-74 il “PalaRadi” di Cremona.

BASKET

Appuntamento oramai canonico di inizio mese nella sala principale del Caffè Valiani Bellagio di via Enrico Fermi a Sant’Agostino per la consegna del “Florence One Mvp” del mese di febbraio.

TAEKWONDO

Si sono svolti domenica 25 febbraio a Civitella della Chiana nella palestra di Badia al Pino i Campionati toscani Forme di Taekwondo 2024.

none_o

In sala Fanfani a palazzo del Pegaso è stato presentato il volume “Orizzonti del Moca".

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In programma a Palazzo Buontalenti dal 16 marzo al 14 luglio.

Ferragosto nella valle
quanto caldo che mi assale.

La grande .....
ZODIACO
di Sissy Raffaelli

Oroscopo marzo 2024 

IL SEGNO DEL MESE
di Sissy Raffaelli

Il segno del mese.

L'agenzia formativa e per il lavoro Cescot Pistoia ricerca addetto/ .....
Skillman. eu Secretariat offre un contratto di lavoro dipendente .....
PROVINCIA
Criptovalute: ecco cosa aspettarci per il futuro. Il punto con gli esperti

8/12/2019 - 17:33

Da un po’ di tempo, le sezioni economiche dei maggior giornali del mondo sono orientate a occuparsi della volontà della Cina di realizzare la prima personale moneta digitale, cambiando il volto del mondo ancora una volta. Questo avvenimento sarebbe una svolta a dir poco epocale, poiché non c’è stato finora un interessamento diretto da parte degli stati verso le crypto e questo sarebbe il primo caso al mondo.
L’annuncio è avvenuto durante il classico discorso inaugurale del Bund Financial Summit a Shanghai, dove il vicepresidente del China International Economic Exchange Centre, Huang Qifan, ha ufficialmente confermato le indiscrezioni che già da tempo circolavano tra gli esperti del settore, arrivando anche alle orecchie dei curiosi e degli investitori riguardanti il mondo delle criptovalute, sulla volontà del paese di creare la propria moneta digitale.

 

A emettere la prima criptovaluta cinese sarà la People’s Bank of China (Pboc), la quale darà vita a Dcep (Digital current electronic payment) una crypto sviluppata attraverso la tecnologia blockchain.
Quali sono le differenza tra Dcep e le altre criptovalute
Chi si interessa di criptovalute, seguendo aggiornamenti, studi o siti che trattano quotidianamente informazioni e novità su questa moneta digitale come Criptovalute 24.com e affini, sa bene che non esiste ad oggi una Crypto introdotta da una banca centrale. Questo avverrà per la prima volta proprio grazie all’interessamento mostrato dallo stato Cinese verso di esse. Interesse che sembra anche destinato a voler fare da interferenza alla presenza dominante di criptovalute generate da aziende, come Libra per Facebook o la più famosa Bitcoin.
La nuova monete cinese verrà infatti direttamente supervisionata dalla Banca centrale Cinese, confermando la caratteristica chiave del pensiero economico cinese, che era già noto agli interessati dek settire, i quali già sapranno che i Bitcoin sono vietati in Cina. Un atteggiamento che vuole confermare la predisposizione del pensiero politico verso la moneta sovrana.

 

La Cina e la Blockchain
Se è di chiusura l’atteggiamento verso le criptovalute create da aziende, non si può dire lo stesso per quel che riguarda la loro natura. La blockchain, la tecnologia che permette l’esistenza dei Bitcoin, è da tempo motivo di grande interesse per lo stato Cinese. Il presidente Xi Jinping è stato molto chiaro a riguardo, arrivando a esprimere apertamente il suo interesse verso questa realtà, definendo il ruolo della tecnologia blockchain fondamentale per il futuro, considerandola parte integrante della crescita verso il nuovo percorso di trasformazione tecnologica e industriale.
La volontà da parte del governo Cinese di far proprie le qualità e le potenzialità di questa tecnologia sono del tutto evidente, lo dimostra anche la prossima legge sulla crittografia, che entrerà in vigore nel primo giorno del 2020, dopo l’approvazione ricevuta in ottobre. In cui tutti i pensieri espressi dal presidente sono ratificati, disponendo il desiderio come una realtà giuridica e invitando tutti a sostenere e incoraggiare la ricerca della scienza per quel che riguarda la crittografia, arrivando a garantirne la riservatezza e la qualità.

 

Libra e il suo futuro
Quando fu presentata da Mark Zuckerberg, il leader di Facebook, davanti al Congresso degli Stati Uniti, Libra, la sua criptovaluta, sembrava destinata a fare grandi cose, persino interferire nella leadership finanziaria cinese. Oggi le cose sembrano destinate a non andare in questo modo, visto anche che Libra Association perde ogni giorno consensi e accoliti, con alcuni dei suoi sponsor maggior come Visa e Mastercard che hanno abbandonato il progetto proprio qualche tempo fa.

 
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13/12/2019 - 19:54

AUTORE:
Devis

Gabriele, se cripti un codice non lo stai nascondendo. Il fatto che derivi dal greco "nascosto" non vuol dire che significa quello. È come essere davanti a una cassaforte: la cassaforte è lì con tutto il suo contenuto, sai che c'è ma non hai il codice per aprirla. Un consiglio per il futuro: quando vuoi parlare di qualcosa di cui non hai piene conoscenze, non insistere perché puoi passare da quello che "so tutto io" e, agli occhi di molti, non ti mette in buona luce. Per me è un piacere aiutare e mettere a disposizione quello che conosco.

Walter, ho riletto ora i tuoi commenti. Ti ringrazio per avermi indicato come uno dal quale imparare sull'argomento. Nel primo commento però hai sparato a zero! A me hanno insegnato a non giudicare dalle apparenze che, visto che qui ci si "conosce" solo tramite commenti, credo siano molto offuscate.

Ma tutto sommato, almeno per una volta si è dialogato tutti in armonia. Buoni commenti a tutti

13/12/2019 - 17:42

AUTORE:
walter

arridagli , Gabriele non demorde . Non solo non capisce ma , mette il carico da 11 con indicarci l'origine dal Greco Antico (suppongo) della parola criptare. Vedi che qualcosa conosce anche Gabriele ?

13/12/2019 - 11:31

AUTORE:
Gabriele

Buongiorno Devis.
Non posso che darti ragione, come in effetti avevo già ammesso, non sono un esperto di cripto valute né di criptazione, in più non pratico da circa vent’anni… In quest’ambito sei mesi sono già sufficienti ad essere obsoleto.
Non le ho infatti capite appieno, mi sono fermato a quello che mi interessava, non dovendo né acquistarle né crearle o gestirle. Nel caso mi informerò sicuramente meglio, comunque ti ringrazio delle precisazioni, mi serviranno, se mai dovrò sviluppare qualcosa, a meglio individuare le mie lacune. Evidentemente tu te ne interessi invece molto.
Nel mio lavoro sono abituato a riassumere in forma il più semplice possibile anche concetti abbastanza complessi, ovviamente tralasciando tutta una serie di dettagli ed informazioni non essenziali alla comprensione generale, per questo ho detto che il mio stesso commento mi sembrava già anche troppo dettagliato: dubito molto che a Roberto possa interessare minimamente l’algoritmo di creazione di un Bitcoin od il concetto di crittografia asimmetrica (visto, qualcosa ho già imparato), come in effetti non interessa a me, se non a livello di conoscenza generale, come mille altre cose.

Riguardo al fuori tema, intendevo infatti rispetto a quella che era la richiesta di Roberto, non l’argomento in sé, che ha preso poi vita propria nella nostra piccola discussione.
Mi ha fatto comunque piacere che tu mi abbia fatto lezione, ho approfondito le mie conoscenze senza troppo sforzo, non si finisce mai di imparare e non si sa mai se e quando qualcosa può tornarti utile.

Infine, sia in informatica che in italiano, criptare deriva dal greco Kriptos che significa nascondere: in effetti, se rendi un’informazione indecifrabile la stai nascondendo, no?
Stiamo dicendo la stessa cosa.

Alla prossima.

13/12/2019 - 11:05

AUTORE:
walter

Mi domando con quale improntitudine hai osato commentare (ad un Gabriele .
C'è un giro di superesperti in tuttologia applicata che non perdono occasione per stare zitti .
Poi fanno lezione con QUEL POCO CHE NE SO .
ma zitti mai ?

12/12/2019 - 18:22

AUTORE:
Devis

Caro Gabriele, hai scritto "Non mi sembrava il caso di addentrarmi nelle chiavi asimmetriche, sia per la conoscenza che (non) ne ho, sia perché completamente fuori tema, come il concetto della firma."
1. Hai iniziato te nel tuo primo commento a scrivere di chiavi pubbliche e private
2. Si chiama CRITTOGRAFIA e non chiave asimmetrica ed è composta da una chiave pubblica e una privata
3. La firma digitale nel bitcoin è generata dalla chiave privata ed è scritta nel codice che compone una unità
4. Il bitcoin è composto da una chiave pubblica, una privata e una firma digitale
5. Nell'informatica criptare non significa nascondere, ma rendere indecifrabile un codice se non si usa una specifica chiave per leggerlo

Se per te parlare di queste cose è andare fuori tema, significa che sui bitcoin (ma anche su alcuni concetti informatici come la crittografia asimmetrica di cui hai parlato senza sapere di averne parlato) hai solo letto o sentito qualcosa ma non lo hai capito appieno.

12/12/2019 - 17:10

AUTORE:
walter

Ho cercato di seguire gli interventi puntuali di DEVIS dal quale chi ne avesse voglia potrebbe trarre insegnamenti circa la materia.
Ho visto poi i soliti Soloni che invece di cercare di comprendere , si sono improvvisati esperti senza una frase genuina. Purtroppo queste persone hanno bisogno di apparire .
Mentre Devis fornisce un file di riferimento , altri pubblicano per esteso brani da internet dei quali c'è da dubitare abbiano compreso qualcosa. Il massimo poi si raggiunge , conoscendo il personaggio , quando l'incipit è di falsa modestia , laddove l'IO meglio di Lei " e " IO più di lei " sono il rincorrersi degli interventi .
Distinguere il grano dalla segale cornuta è la sapienza del mugnaio .
Questi personaggi farebbero il pane velenoso.
Ho cercato di spiegare il perché del mio piccolo intervento

12/12/2019 - 16:02

AUTORE:
Roberto

Carissimi, ancora una volta grazie. Però resto nella mia convinzione di base (sarà forse l'età ?) Tutto ciò che non è reale, tangibile, attiene alla sfera dell'effimero. Non credo, per sperimentata riflessione, all'immaginifico, all'imponderabile, all'assurdo. Beati voi che avete una marcia in più e siete capaci, consciamente, di affrontare tematiche di questo tipo. Io, non ormai ma da sempre, mi trincero dietro la mia conosciuta ignoranza, che magari é superiore a molti di auto conclamata e dispiegata erudizione, ma tant'é. Lascio l'argomento contento aver trovato due persone che hanno dedicato un po' del loro tempo ad informarmi. Vorrà dire che ci incontreremo da pari a pari, magari potessi avere io un quid in più, ma su altre tematiche.

X GABRIELE I primi due capoversi del "Nota Bene " nel collegamento indicatomi credo rispondano appieno a tutti i miei dubbi. Rebus sic stantibus, l'unica cosa certa da aspettarsi è .... una bella fregatura !

12/12/2019 - 12:19

AUTORE:
Gabriele

Buongiorno Roberto.
Per rispondere alla tua domanda forse dovresti leggerti questo link, le spiegazioni fornite mi sembrano oltre che complete anche abbastanza chiare.

http://www.consob.it/web/investor-education/criptovalute

E per il resto... vabbè, lasciamo perdere, tanto è inutile!

Buona giornata.

12/12/2019 - 10:51

AUTORE:
Gabriele

Buongiorno Denis, io pensavo di essere stato addirittura troppo dettagliato, proprio perché rivolto ad un dichiaratamente non informato (e credo non informatico) sull’argomento, la definizione di algoritmo mono direzionale mi sembrava già azzardata!
Ammetto di non essere ferratissimo in materia e nemmeno aggiornatissimo, ho cessato l’attività come informatico nel 1998, dedicandomi a tutt’altra attività, ed anche allora la crittografia comunemente utilizzata arrivava al massimo al Lev-Zimpel dello Zip…
Adesso mi tengo informato ma a livello molto più superficiale, quando voglio approfondire mi rivolgo a mio figlio, che ha scelto anche lui l’informatica come professione ed è molto più competente di me.
Mi sono forse espresso male quando ho parlato di criptazione, comunque sono criptati sia il database che il codice dell’unità.
A proposito, criptare significa esattamente nascondere, e sia il database che le unità di valuta sono infatti nascoste, sia come “localizzazione” che come contenuti, a chi non è in possesso delle opportune chiavi. Non mi sembrava il caso di addentrarmi nelle chiavi asimmetriche, sia per la conoscenza che (non) ne ho, sia perché completamente fuori tema, come il concetto della firma.
Quello che di tecnico ho descritto mi sembrava veramente il minimo per capire l’argomento ma, come temevo, a Roberto ho solo confuso le idee anche più di prima.

Non avevo letto il link che hai indicato, la pepita mi è venuta “spontanea” ma era abbastanza scontata e, forse, l’avevo già letta in passato su qualche altro articolo, chissà. In realtà sono andato a memoria ed ho preso a riferimento il sito della CONSOB, perché mi interessava di più l’aspetto del “valore” delle criptovalute più che la metodologia di creazione.
A proposito dell’articolo che hai indicato, e che ho letto adesso, mi sembra molto superficiale nella parte tecnica (il che magari va anche bene) ma estremamente pericoloso quando parla di come utilizzare il trading sulle criptovalute: sembra la pubblicità di un’azienda di trading on line, guadagni stratosferici con poca fatica e nessun accenno ai rischi!
“Oscillazioni significa movimenti di prezzo che se favorevoli portano a guadagni senza precedenti.” Possibile, ma anche a perdite senza precedenti!
Essendo appunto questo il mio lavoro ormai da vent’anni, mi si stringe lo stomaco quando leggo affermazioni come quelle, completamente fuorvianti ed ingannevoli! Ho visto gente, a partire dal 1999/2000, fare cose con il TOL che voi umani…😊 e alcuni stanno ancora piangendo!
La definizione corretta di rendimento è “premio al rischio”, ed il rischio è quello di perdere percentuali anche consistenti dell’investimento, tanto maggiori quanto più aleatorio è il sottostante: cosa è più virtuale di una moneta virtuale?

Risposta: il cervello di chi ragiona solo di patte di pantaloni e relativi contenuti (magari ha degli interessi personali…?) quando in realtà son proprio loro che per guidare devono togliere le mutande, altrimenti non vedono dove vanno…

Comunque, per inciso, quello che so e che ho scritto, magari in modo non esatto, è veramente poco, sull’argomento si scrivono libri, quattromila caratteri non sono certo molti... Non è falsa modestia, so abbastanza bene quello che valgo (e quello che non) ma al contrario di altri non mi accontento e cerco di tenermi sempre aggiornato su tutto quello che trovo, di vecchio e di nuovo.

12/12/2019 - 9:27

AUTORE:
Devis

Per rispondere alla tua domanda, esistono da diversi anni dei veri e propri bancomat di bitcoin (credo solo per i bitcoin, ma non ne sono certo) dove puoi prelevare soldi veri cedendo la rispettiva quantità di bitcoin.

Per quanto riguarda l'educazione invece, credo che tanti di quelli che commentano su questo sito debbano un attimino abbassare i toni. Io ho ripreso Gabriele con molta tranquillità facendogli notare alcune cose, lui potrà rispondere e così via. Ma sempre con rispetto reciproco ed educazione perché, secondo me, in una comunità si deve fare così se si vuole essere d'aiuto l'uno per l'altro. Offendersi e attaccarsi porta solo ad odio e voglia di prevalere che non è d'aiuto a nessuno

11/12/2019 - 20:49

AUTORE:
Roberto

Meno male che ci sono ancora persone disposte a colloquiare invece di insultare. Grazie ad ambedue, anche se, purtroppo per me, ci capisco meno di prima. Chiaro che potrebbero anche essere piume di struzzo o biglietti del metrò, scatole vuote di sardine o qualsiasi altra cosa e costituire una valuta. Però, nel mondo, ci sono valute legalmente riconosciute con le quali si possono acquisire beni, dalla confezione di mele ad una Bugatti. La domanda, ma non perdete il vostro tempo a cercare di farmelo capire, è: Se ho un X di cripto valuta, dove posso cambiarla in Euro, Dollari, Rubli, Pesos, Ringit, Dinars o altro. Perché se devo limitarmi a scambiare SOLO con alcuni, beh mi sembra mooolto pericoloso. Al limite il creditore potrebbe alzare il prezzo della transazione asserendo del diminuito valore della cripto. Che comunque non è fine solo a se stesso, tanto che viene rapportato al dollaro USA. Grazie di nuovo e buona serata. Una volta cantavano "ai nemici in fronte il sasso, agli Amici tutto il cuor".

11/12/2019 - 19:24

AUTORE:
Devis

Perdonami, ma nelle cose che hai scritto ci sono delle notevoli imprecisioni che potrebbero mettere fuori strada Roberto e gli altri che leggono. Io l'avevo fatta semplice proprio per il fatto che è un argomento complesso da capire se uno non ha assimilato i concetti (e non concetti base) dell'informatica. La prima imprecisione che hai scritto è proprio il significato di criptovaluta che non significa "nascosta" ma "criptata" e la criptazione non riguarda un database come dici, ma la creazione vera e propria del codice di una unità. Avere chiave pubblica e chiave privata si chiama crittografia asimmetrica (in una spiegazione come la tua mi aspettavo di trovarla almeno nominata) e in più viene apposta la firma digitale (addentrandoti nei tecnicismi avresti dovuto nominare anche la firma) sul codice dell'unità. Mi fermo e non vado oltre. Non so se sei un informatico o solo uno che si è informato (scusa il gioco di parole ma non ho resistito!) ma credo che tu abbia letto il link che ho lasciato e lo hai riportato a parole tue (il paragone con la pepita d'oro è l'esempio. Non si estraggono pepite indivinando codici. Quel link lo spiega in modo diverso). Il problema però è che si rischia di dare informazioni sbagliate. Io non commento mai argomenti che non conosco o conosco a mala pena proprio per non mandare in confusione chi ne sa meno di me. E non inizio il discorso con "quel poco che ne so" e poi vado a dare spiegazioni tecniche. Perdona lo sfogo, ma credimi se ti dico che è meglio se ti rileggi bene come funzionano le criptovalute.

11/12/2019 - 17:10

AUTORE:
walter

Uno che inizia un commento

Quel poco che ne so...


e poi scrive un romanzo , è solo un narcisista, qualunque cosa possa scrivere , anche la più esatta .
L'EGO è di nuovo fuori della patta dei suoi pantaloni .

11/12/2019 - 14:36

AUTORE:
Gabriele

Buongiorno Roberto, mi scuso per il ritardo nella risposta ma ero fuori casa…
Posso provare a spiegarti a grandi linee il concetto e l’uso della criptovaluta, semplificando i concetti informatici più specialistici (mining, chiavi di accesso etc…) ma fondamentalmente quanto riferito da Denis è corretto, si tratta di un metodo di scambio utilizzato per lo più in ambito criminale per acquisto di beni illegali, su quello che viene definito Deep Web, il terzo livello di internet ed il più pericoloso; marginalmente (in relazione al volume stimato delle transazioni) anche per operazioni lecite e speculazioni finanziarie.
Il termine criptovaluta. significa valuta ‘nascosta', nel senso che è visibile ed utilizzabile solo conoscendo determinati codici informatici (access key) uno pubblico ed uno privato.
La “stampa” di criptovaluta viene effettuata in modo informatico tramite un processo chiamato “mining” (estrazione), che consiste nella ricerca di determinati codici assegnati alla valuta e depositati in un database nascosto in forma crittografata secondo una tecnica chiamata “hashing”, un algoritmo mono direzionale: se si indovina il codice relativo alla unità di criptovaluta la si ottiene in disponibilità, un po’ come estrarre una pepita d’oro appunto…
Il valore di ogni unità è stabilito solo dalla domanda e dall’offerta ma, non essendo regolamentato come le valute “normali”, può avere oscillazioni notevoli ad ogni transazione, rendendo così quanto meno incerto il loro valore… A differenza delle normali valute però la disponibilità è prefissata quindi, aumentando il numero di transazioni ossia la richiesta della valuta, il controvalore di ogni singola unità non potrà che aumentare, al contrario se la valuta non viene apprezzata, per qualunque motivo, la richiesta scende e con essa il controvalore unitario.
Anche l’affidabilità delle valute virtuali dipende sostanzialmente dalla loro accettazione sul mercato (ma questo vale anche per le “normali” a ben vedere…), inoltre non hanno corso riconosciuto e non sono regolate da nessuno salvo l’emittente, che stabilisce regole arbitrarie che gli aderenti devono condividere per poterle utilizzare.
La criptovaluta, ove ci sia consenso tra i partecipanti alla relativa transazione, può essere scambiata tra due dispositivi direttamente collegati tramite internet (in modalità PeerToPeer o P2P), senza passare perciò da server di dominio (Domain Server) facilmente intercettabili e filtrabili, per acquistare beni e servizi come fosse moneta a corso legale.
La transazione consiste essenzialmente nello scambio di proprietà dei codici di accesso o possesso delle unità di valuta, sempre in forma anonima e tramite internet, scambio che viene registrato (come in un file sequenziale) in un registro condiviso e non modificabile se non con l’aggiunta appunto di una nuova transazione (blockchain ovvero concatenazione bloccata).
A grandi linee e semplificando molto, è un po’ come l’alternativa fra un pagamento in contanti ed un bonifico! Ovvio quindi come siano le benvenute in ambito criminale, essendo non tracciabili.

Dal sito della CONSOB: L'assenza di un quadro giuridico preciso determina l'impossibilità di attuare un'efficace tutela legale e/o contrattuale degli interessi degli utenti, che possono, pertanto, trovarsi esposti a dover subire ingenti perdite economiche, ad esempio in caso di condotte fraudolente, fallimento o cessazione di attività delle piattaforme on-line di scambio presso cui vengono custoditi i portafogli digitali personali (i cosiddetti e-wallets).
In un contesto di assenza di obblighi informativi e di regole di trasparenza, le piattaforme di scambio sono altresì esposte a elevati rischi operativi e di sicurezza: esse, infatti, a differenza degli intermediari autorizzati, non sono tenute ad alcuna garanzia di qualità del servizio, né devono rispettare requisiti patrimoniali o procedure di controllo interno e gestione dei rischi, con conseguente elevata probabilità di frodi ed esposizione al cybercrime.
Sussistono, inoltre, rischi di controparte, di mercato, di liquidità e di esecuzione. Priva di ogni garanzia è d'altronde la futura possibilità di un'immediata conversione dei bitcoin e delle altre criptovalute in moneta ufficiale a prezzi di mercato.

Spero di non averti incasinato ulteriormente.

11/12/2019 - 10:32

AUTORE:
Devis

Ci si può comprare tutto quello che un venditore permette di pagare con le criptovalute. È a discrezione di chi vende accettare o meno un pagamento in bitcoin o altro. Per rispondere alla domanda "chi determina la quantità" è necessario conoscere e capire come funzionano gli algoritmi di generazione di una unità di criptovaluta. Spiegarlo in poche righe è impossibile. Semplificando molto per far capire la cosa, posso dire che la quantità di moneta emessa è inversamente proporzionale al numero di dispositivi che cercano di crearla. Ma detto così è molto riduttivo. Consiglio di leggere questo:

https://www.criptovaluta.it/minare-criptovalute

giusto per farsi un'idea di base e cominciare a comprendere i meccanismi

11/12/2019 - 10:31

AUTORE:
alessandro

La massa circolante è concetto superato . Alla fine si potrebbe paragonare la moneta virtuale il ritorno al baratto . Capisco come la mia affermazione appaia folle , ma alla fine il valore è determinato sostanzialmente dal rapporto dei contraenti l'operazione. Questo sistema funziona benissimo per l'acquisto anche di bambine thailandesi , tanto per andar pesante.

11/12/2019 - 9:01

AUTORE:
Roberto

Egregio Denis,
Grazie per la Sua risposta che, a differenza di altra cerca di illuminare la mia ignoranza. Però continuo a non capire. Il denaro serve per trasferire il possesso di beni dal venditore al compratore. Se è moneta legale è uno strumento di cui l'emittente si fa garante tramite solide garanzie collaterali. Se è una moneta virtuale, di cui nessuno possiede la responsabilità a cosa serve ? Ci posso comprare una scatola di mentine, una casa, fare la spesa la mercato, investire in borsa in titoli regolarmente quotati e sottoposti a garanzia e controllo dagli appositi enti ? Il valore, oltre che dalla domanda e offerta è costituito dalla disponibilità. In altre parole chi determina la quantità di moneta virtuale immessa sul mercato per coprire la domanda ?

10/12/2019 - 18:30

AUTORE:
Devis

..Riciclaggio e non solo. Sul deep web si possono acquistare armi, droga e quant'altro pagando in bitcoin. Fecero un servizio alle Iene qualche anno fa molto chiaro. Sia il deep web, sia le criptovalute sono nati con nobili intenti (rispettivamente libertà di espressione e moneta non vincolata) ma non è stato tenuto di conto che al mondo non ci sono solo persone con nobile morale

10/12/2019 - 16:41

AUTORE:
alessandro

Prendo la tirata di orecchi .
Serve come qualsiasi altra moneta per ottenere beni e servizi.
Penserei che questo mezzo , sia attualmente alla ricerca di un facile mezzo per il riciclaggio .
Più lontano mi stai , diceva la canzone .... ma resta li'

10/12/2019 - 14:06

AUTORE:
Devis

Ti correggo sul punto in cui dici che la moneta elettronica è "altro". Serve per acquistare beni e servizi, quindi è una moneta a tutti gli effetti. La cosa per cui si contraddistingue dalle altre monete è, come hai anche scritto, che non è vincolata alle banche o organismi di controllo e quindi il suo valore è dato esclusivamente dalla domanda e l'offerta. Purtroppo per gli investitori improvvisati

10/12/2019 - 9:29

AUTORE:
alessandro

AFFERMA pomposamente ROBERTO

Confesso di non sapere, tanto meno capire, l'utililità delle così dette cripto valute.

Dopo questo incipit , non si ferma . Arriva alla Rivoluzione Francese e via andare.

Il denaro è un niente che vale per il costo della stampa e non più.

A monte di questo nulla , abbiamo una banca centrale che garantisce che questo mezzo possa divenire efficace e garantito per l'acquisto di beni e servizi .

Proprio la mancanza di questo presupposto rende la moneta elettronica ALTRO .

In questo caso la moneta elettronica diventa un "bene" sottoposto alla legge di mercato e non è garantita che dal suo valore (richiesta/offerta)

Il tallero di Maria Teresa nelle colonie Italiane aveva il valore intrinseco in argento in tempi recenti e funzionava senza banca centrale.

I Bitcoin per sopravvivere , avranno bisogno di garanzie di enormi aziende (Google/Amazon etc) o di stati .

Attualmente ' Via di corsa

9/12/2019 - 15:56

AUTORE:
Devis

Non mi metto a spiegare il funzionamento delle criptovalute perché finirei domani, ma sappi che sono nate (per prima il bitcoin, a ruota tutte le altre) per avere una moneta indipendente dalle banche e dai mercati. Il successo che hanno avuto è dovuto principalmente dal fatto che non sono tracciabili. L'idea di partenza era buona (l'indipendenza dà la possibilità di non avere inflazione) ma il fatto di non essere tracciabili ha fatto sì che tutti ci speculassero o le usassero per traffici illeciti. Questa che ho esposto è la sintesi della sintesi della storia delle criptovalute, ma credo che possa rendere abbastanza l'idea. In sostanza, hai ragione a non vedere l'utilità perché ce l'ha quasi esclusivamente per chi opera illegalmente. O per chi vuol provare ad arricchirsi in modo apparentemente facile.

9/12/2019 - 10:20

AUTORE:
Roberto

Confesso di non sapere, tanto meno capire, l'utililità delle così dette cripto valute. Ora il denaro, quale che sia la nazionalità, serve e pagare beni di diverso tipo. Può essere cartaceo (banconote) oppure fittizio (carte o lettere di credito) ma sempre destinato a trasferirsi da una mano all'altra per permettere al possessore di cambiarlo con dei beni. Se la cripto valuta serve a questo, nihil sub sole novum, se invece serve ad altri scopi che non quello di pagare per il trasferimento di proprietà di beni, delle due una o il concetto di commercio, da sempre esistente dopo l'economia di sussistenza pura, oppure siamo di fronte ad una rivoluzione al cui cospetto quella francese del 1789 o quella russa del 1917, che di fatto cambiarono non solo il corso ma addirittura il concetto di Storia, sembreranno favolette per lattanti.

8/12/2019 - 18:43

AUTORE:
Devis

Nel momento in cui una criptovaluta viene gestita e controllata direttamente dalla banca centrale del paese che la mina, diventa una normalissima valuta come le attuali monete. Il bello (e il brutto) delle criptovalute è proprio legato alla loro imprevedibilità di mercato perché non sono vincolate o controllate da nessuno. Una criptovaluta statale non otterrà nessun interesse da parte di chi specula nel settore