Recupero dei vialetti, punti luce rinnovati, nuovo arredo: iniziano mercoledì i lavori per la riqualificazione del parco termale. L’amministrazione ha stanziato 500.000 euro per il primo lotto, il secondo arriverà a breve grazie al contributo del Cipe (altri 500.000 euro) previsti dal governo Gentiloni lo scorso dicembre. Complessivamente 1 milione di euro: una cifra molto significativa, che fa esultare il vicesindaco Ennio Rucco: “Mai la nostra pineta aveva visto un investimento del genere”.

 
La manutenzione riguarderà l’intera area: si comincia con l’asfaltatura di viale Tamerici, viale del Rinfresco e viale della Torretta, quello che dalla giostra conduce allo stabilimento omonimo. Gli interventi porteranno anche alla sostituzione delle panchine e dei cestini rovinati, oltre che alla piantumazione di 54 alberi: “Quelli rimossi negli anni passati erano tutti pericolosi, malati o morti”, ha detto Rucco. 
 
La successiva tranche dei lavori indirizzerà le risorse verso “una fruibilità più moderna del parco termale, con attrazioni per adulti, bambini e i servizi igienici”. Secondo il vicesindaco, inoltre, stanno per essere realizzati i punti qualificanti del programma che aveva permesso a Bellandi di cogliere la riconferma nel 2014: “I lavori per il nuovo commissariato di Polizia procedono, mercoledì partiranno quelli in pineta ed entro 10 giorni sarà pubblicato l’avviso per l'affidamento delle Leopoldine”.

L’assessore Franco Pazzaglini sottolinea la strategicità dell’acquisizione della pineta da parte del Comune, “altrimenti questi lavori non sarebbero stati possibili”. Soddisfatta anche la consigliera comunale di minoranza Silvia Motroni: “Sono contenta di aver spinto l’amministrazione ad occuparsi del parco con interrogazioni, interventi pubblici e un lavoro quotidiano”.

Il cantiere, secondo quanto previsto dal progetto, dovrebbe andare avanti per 120 giorni, ma il parco termale rimarrà sempre accessibile ai cittadini. La conferma arriva da Paola Catani, responsabile del settore progettazione del Comune: “Procederemo con chiusure parziali in modo da consentire sempre l’utilizzo della pineta”.

di Giacomo Ghilardi