Sabato 19 maggio presso il ristorante Gambero Rosso a Collodi, si terrà la cerimonia di consegna del Premio Pinocchio 2018 promosso dal Lions Club Pescia e giunto quest'anno alla sua 17aedizione. Partito nel lontano 2002 su iniziativa dell’allora presidente Marco Pippi ed ormai inserito stabilmente nel calendario delle varie annate lionistiche, questo premio viene assegnato alle personalità che riescono a valorizzare, con il loro impegno e nei più svariati campi: culturale, artistico, religioso, sociale, il personaggio di Pinocchio. 

Quest'anno il premio sarà consegnato dal presidente del Lions Club di Pescia Antonio Grassotti a Sergio Giunti, presidente di Giunti editore S.p.A. 

La motivazione per il conferimento del premio risiede “nel grande ruolo storico e attuale che la casa editrice Giunti ha svolto e svolge per la diffusione internazionale di Pinocchio, quale erede del primo editore delle "Avventure", promotore di grandi illustratori del capolavoro collodiano,custode di edizioni ed opere d'arte di assoluto rilievo e, non per ultimo, editore insieme alla Fondazione Nazionale Carlo Collodi dell'Edizione Nazionale delle Opere di Carlo Lorenzini”.

Sergio Giunti dal 1975 è alla guida di Giunti Editori, uno dei gruppi editoriali più longevi d'Italia, che riesce a gestire con successo grazie al forte spirito innovativo ed all'attento studio dell'evoluzione del mercato librario. Attualmente Sergio Giuntiè presidente di molte società che operano nel settore editoriale. 

“Siamo felici di aver contribuito ad indicare il nome di Giunti per questo importante riconoscimento – dice il presidente della Fondazione Nazionale “Carlo Collodi”, Pier Francesco Bernacchi – La Giunti Editore ricopre un ruolo di grande rilievo nella conservazione dell’opera di Carlo Collodi. Le Avventure di Pinocchio furono pubblicate nel 1883 dalla tipografia e libreria Paggi di Firenze, passata poi a Bemporad, Marzocco fino a Giunti. La Fondazione Collodi e la Giunti Editore – aggiunge Bernacchi - sono le depositarie della proprietà intellettuale di Carlo Lorenzini Collodi perché insieme completano quell’arco temporale che va dalla prima edizione delle avventure del burattino fino ad oggi. Dagli anni Sessanta, infatti, la Fondazione ha raccolto, tutelato e contribuito a diffondere tutte le opere note dello scrittore e,  soprattutto, del suo capolavoro”.