Secondo weekend del mese di gennaio e proseguono gli impegni, nei rispettivi campionati, per le squadre biancorosse fra gironi di ritorno che iniziano a entrare nel vivo oppure la seconda fase già dietro l’angolo.
Ad assistere agli allenamenti delle Pink Girls, infatti, c’erano il commissario tecnico della Nazionale femminile Under16 Giovanni Lucchesi e il dirigente responsabile delle attività femminili nazionali della Fip Roberto Brunamonti.
Dopo i 6 punti e 6 rimbalzi nel match di esordio in maglia Estra Pistoia Basket 2000, per Derek Cooke Jr sono giorni importanti per conoscere al meglio l’ambiente biancorosso, entrare nei meccanismi di squadra sul campo e nell’alchimia di spogliatoio.
Secondo weekend 2025 e Silvano Fedi subito in grande spolvero, con due vittorie e ottime prove degli atleti/e scesi in gara.
Salto a due mercoledì alle 20.30 al Pala Tagliate.
Nonostante il freddo, circa trecento podisti hanno dato vita alla trentaseiesima edizione della "Scarpinata di’ granocchio", gara podistica sulla distanza di km 13,200 e ludico motorio di km 10, organizzata dalla società Podistica Aglianese e il circolino Arci.
Nemmeno a Trieste l’Estra Pistoia Basket 2000 riesce a invertire la rotta e ritrovare quella vittoria che manca da inizio novembre e incamera, nella 15° giornata di Lba, la nona sconfitta consecutiva.
Basket Femminile Pontedera - Acqua dell'elba Nico Basket 42-63
A due #4, José Manuel Mesías - Sandra Tomboloni, L'illusione della vita.
Venerdì 17 gennaio alle 16.30 sarà inaugurata la mostra “I Regi ospedali del Ceppo”.
Pietro Leopoldo I d’Asburgo-Lorena, Granduca di Toscana dal1765 al 1790, fu il vero artefice della nascita termale di Montecatini, questo a differenza dei predecessori medicei che consideravano la valdinievole come luogo di caccia.
Pietro Leopoldo I morì nel 1792 ma le sue intuizioni non andarono perdute e furono continuate dal figlio Ferdinando III, terzogenito di una prole di ben 16, e dal nipote Leopoldo II in carica quando venne edificata la chiesa nella località posta sotto il Colle Lunato.Il progetto granducale fu affidato all’architetto Luigi de Cambray Digny,fiorentino allievo di Gaspare Maria Paoletti che, in precedenza, aveva già lavorato a Montecatini disegnando le Terme Leopoldine, il Bagno del Tettuccio, La Palazzina Regia e la Locanda Maggiore.
La nuova chiesa demaniale neoclassica dell’Assunta venne inaugurata nel 1833, facciata con colonne in stile ionico, finestrone semicircolare superiore con orologio situato in alto. All’interno 3 altari con affreschi di San Pietro e Santa Barbara,patrona di Montecatini Valdinieole, dietro l’altare principale un’ immagine maestosa della Madonna con il bambino Gesù attribuita al pittore pratese Fra Bartolomeo,frate domenicano molto quotato vissuto dal 1473 al 1517. Posizione felice in quanto la costruzione avvenne nella piazza principale al termine dello”Stradone dei Bagni”(ora Viale Verdi) sulla via direttrice Lucca-Pistoia dove,dal 1907al 1939, transiterà la tramvia Lucca –Pescia-Bagni di Montecatini - Monsummano Terme.
Con il passare degli anni detta chiesa si dimostrò troppo piccola per ricevere i bagnaioli in costante aumento, la soluzione, non certo indolore, fu quella di abbatterla dopo 129 anni dalla costruzione per far posto ad una nuova chiesa più adatta ai tempi,l’inaugurazione avvenne nel 1962 e fu intitolata, come la precedente chiesa,a Santa Maria Assunta (elevata a Basilica Minore nel 1988 dal papa Giovanni Paolo II) luogo di culto molto più spazioso per le esigenze della popolazione e per la dignità di Montecatini Terme. Come esperienza personale posso ricordare che tutte le domeniche (fine anni 50’) era problematico entrare in chiesa e i fedeli stazionavano fuori, i più fortunati salivano le scale interne per assistere alla Santa Messa dalla balaustra superiore.
Il vecchio pronao è ancora visibile ai lati della chiesetta della Villa Forini-Lippi, sede della Biblioteca comunale di Montecatini Terme, colonne enormi e ben scolpite da qualche anonimo scalpellino che ci mostrano una fetta della Montecatini in stile neoclassico. Sono passati ben 55 anni dall’abbattimento, i problemi odierni lasciano poco spazio ai revival del passato ma, rimane sempre la speranza che questi reperti del pronao,vengano ricostruiti come erano al momento della costruzione, questo come simbolo di una città che non dimentica le sue origini.
di Giovanni Torre