VALDINIEVOLE - Il dramma della ragazzina di 13 anni, che avrebbe subìto abusi sessuali da parte del suo allenatore di volley 66enne, portato in una lettera scritta dai genitori

«Come madre mi sento in obbligo di informare le persone dell’esperienza della mia famiglia anche per poter aiutare altri che potrebbero trovarsi nella stessa situazione. Allertata da un rapporto particolarmente conflittuale con mia figlia mi sono rivolta a una psicoterapeuta, al fine di cercare di capire cosa stesse accadendo. Raccontando che mia figlia aveva una corrispondenza molta fitta con il suo allenatore, la dottoressa mi ha subito messo in guardia dicendomi che era un rapporto, anche se all’apparenza innocente, in qualche modo squilibrato, in quanto, in qualità di educatore, l’allenatore avrebbe dovuto parlare con noi genitori e non direttamente con la bimba. In un primo momento ho svolto una verifica che non mi ha fornito elementi probanti ma che ha alimentato i dubbi miei e di mio marito, a quel punto ci siamo rivolti all’avvocato Claudio Del Rosso, il quale immediatamente ha svolto una prima fase di investigazioni difensive sui supporti tecnologici della mia bambina e li purtroppo è uscito un quadro veramente pesante. Vorrei ringraziare l’ispettrice Severina Romano massima esperta di queste problematiche che ha provveduto ad attivare la Procura con i risultati che sono a conoscenza di tutti, grazie a Luigi Boccia, a Maria Erminia Mazza e Claudio Del Rosso. Invito tutti i genitori a vigilare attentamente, spesso il ‘lupo è a noi molto vicino, ha la nostra completa fiducia ed è assolutamente insospettabile».