La consigliera comunale Silvia Motroni (lista Ora) interviene sul  ercato settimanale.

"Giovedì, giorno di mercato. Come ogni donna, pregusto l’attesa di una mattina dedicata a me e al mio curiosare fra i banchi in mezzo ai profumi, ai colori e alle grida gioiose dei venditori. Al mercato non si va, come al supermercato  perché ci manca qualcosa, ma per il piacere di scoprire fra le cose ammonticchiate, l’oggetto che fa per noi, come una caccia al tesoro.

Al mercato si va con l’amica, con la figlia, con la mamma,e se siamo sole, sappiamo che al mercato incontreremo qualcuno a cui far vedere cosa abbiamo acquistato, e con cui condividere un caffè macchiato e la pasta  preferita nella migliore pasticceria del rione.

Il mercato è pulsione, è vitalità, non è shopping. E’ molto di più. E’ l’agorà dove si ritrova il contatto umano e dove ogni oggetto trovato ha il sapore della preziosità, fosse questo un tappetino per il bagno, un paio di scarpe col tacco o un cesto di insalata del contadino.

In un mondo che ci ha chiusi alle relazioni personali per relegarci sulla tastiera dei rapporti virtuali, il mercato è rimasto una della poche occasioni in cui l’uomo incontra l’uomo, gli dà la mano e gli parla guardandolo negli occhi.

Ecco perché il mercato va protetto e va posto al centro delle comunicazioni e non confinato nella zona stadio lontano dal contesto cittadino. Tutti coloro che hanno un’attività intorno alle bancherelle beneficiano dell’enorme afflusso di persone che almeno una volta a settimana passa da lì. Le città si riconoscono per il loro mercato. Cosa sarebbe Forte dei Marmi senza il suo mitico mercato per il quale le signore sono disposte a fare chilometri il mercoledi alla scoperta dell’oggetto da riportare a casa, e con l’occasione si concedono, magari, uno spaghetto alle arselle in riva al mare?

Sono stata una grande sostenitrice del mercato in centro, e sin dalla mia campagna elettorale ho vivamente caldeggiato il suo ritorno negli antichi luoghi attorno alla Don Bosco. Sono pertanto contenta che questa amministrazione condivida la mia idea e stia adoperandosi per riportartarlo
dov’era.

Positiva è anche la sua estensione in corso Roma, via da tempo penalizzata dalla pedonalizzazione di piazza del popolo che di fatto ha tagliato l’economia cittadina in due, creando fasce di serie A e fasce di serie B. 

Auspico che la giunta Bellandi, nello sforzo di ridurre o eliminare il divario creatosi, voglia considerare la possibilità, da me prospettata a suo tempo, di collegare quanto meno il retro della piazza con corso Roma invertendo il senso di alcune viuzze.

A volte basta poco per riaccendere il motore del commercio e ricreare le condizioni perché le persone tornino a incontrarsi".