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PIEVE A NIEVOLE
Sindaco Diolaiuti: "Il centrodestra è fuori binario e usa tecniche di distrazione di massa"

19/7/2016 - 10:51

Il sindaco Gilda Diolaiuti replica al centrodestra sul raddoppio della ferrovia.

 

“Risalgono al 2010 le scelte definitive legate al raddoppio ferroviario e al riordino viario che fu approvato all'unanimità dall'intero consiglio comunale, maggioranza e minoranze comprese, come risale al 2010 il progetto definitivo di Rfi.
 
Ed è sempre del 2010 il decreto regionale che prevede il raddoppio in affiancamento al binario esistente garantendo la continuità del traffico ferroviario e dove si legge che Pieve a Nievole risulta inserita nel I lotto dei lavori e Montecatini nel II, pur avendo le stesse problematiche territoriali riconosciute anche dalla Regione.  
 
E' del tutto fuori luogo quindi chiamare in causa questa amministrazione su scelte e decisioni che risalgono al 2010 e sulle quali semmai abbiamo lavorato da subito per ottenere miglioramenti al progetto. 
 
Sono le notizie apparse recentemente sulla stampa, che nel confermare l'ipotesi di raddoppio in sopraelevata per Montecatini il cui progetto sembra essere allo studio con la conseguente interruzione del traffico ferroviario per circa due anni, in netto contrasto con le regole scritte nel 2010, che semmai  hanno aperto uno scenario nuovo anche per Pieve a Nievole.
 
Ed è in questo contesto che l'amministrazione comunale ha legittimamente chiesto a Regione e Rfi che a Pieve a Nievole siano concesse le stesse possibilità di valutazione del vicino comune termale, perché se chi a suo tempo ha scritto le regole per il raddoppio della tratta Pistoia-Lucca, decidesse di cambiarle, allora il discorso cambia visto che la modalità di raddoppio in sopraelevata non è mai stata portata sul tavolo della discussione, ragione per cui, se si intendesse aprire ora questa possibilità, riteniamo che non sarebbe legittimo fare un distinguo tra comuni inseriti nel I lotto o nel II. A regole nuove, nuove valutazioni per tutti. 
 
E non c'entra nulla il nostro viaggio a Roma del 26 maggio scorso, con le migliorie ottenute al progetto definitivo di Rfi che già avevamo rese note a mezzo stampa il 14 maggio.
 
L'incontro con il vice-ministro alle infrastrutture Riccardo Nencini, semmai  ha mirato a trovare una soluzione alle rotonde all'uscita del casello autostradale, oltre che avviare un discorso riguardo la bretella che da località Panzana dovrebbe portare fuori dal centro del paese il traffico diretto all'autostrada e che fa parte di quel pacchetto di riordino viario approvato da tutto il consiglio comunale nel 2010, la cui progettazione doveva essere pronta entro la metà del 2011 ma che solo dopo l'insediamento di questa amministrazione ha preso il via. 
 
Quindi per rimanere in tema, i consiglieri del gruppo di minoranza “Centro Destra per Pieve” sono del tutto “fuori binario” con quello che dicono, ma si sa, ognuno tira fuori le armi che può, e quando non si hanno argomentazioni valide, allora si tenta con delle rudimentali tecniche di distrazione di massa”.

Fonte: Comune Pieve a Nievole
 
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20/7/2016 - 9:45

AUTORE:
UGUCCIONE

Gentile Prima Cittadina, devo aver colpito al cuore per meritare un invero sintetico quanto stizzito riscontro. Ne sono felice, quantomeno il mio commento ha avuto un lettore: lei.
Guardi, io potevo scrivere che mi chiamavo Gianluigi Rondoni o, Valeriano Giusti o…….,cosa sarebbe cambiato dall’utilizzo dello pseudonimo UGUCCIONE, niente Prima Cittadina, proprio niente ma, se vorrà fornirmi il suo telefono, quello della sede Comunale ovviamente, non il suo personale, io la chiamerò e le fornirò nome, cognome, carta di identità (in copia ovviamente), indirizzo di residenza, telefono, numero del cappello, degli slip e delle scarpe e dopo? Non si arrabbi quando qualcuno le dice qualche verità. Si concentri sul contenuto e non su chi lo scrive. Peraltro il commento mi appare, pulito, rispettoso, corretto, forse un po’……lungo? Non è così? Si è sentita offesa? E’ possibile che la verità offenda ma, non me ne dia la colpa. Vorrà perdonarmi: in merito all’atto del 2010, io chiedevo altro che non leggerlo sul sito del Comune, io chiedevo di renderlo pubblico anche a chi non è possessore di un PC, magari con un’assemblea dei cittadini di Pieve, magari affrontando anche il nocciolo del raddoppio e delle possibili soluzioni che ci aspettiamo lei ci esponga. Perché vede, il problema è che non riusciamo a capire, per colpa nostra certamente, COSA LEI VUOLE. Vuole il RADDOPPIO A RASO? VUOLE IL RADDOPPIO IN SOPRAELEVATA? Ma che diamine, ce lo dica e sia chiara perché forse, a Pieve ci sono cittadini che hanno difficoltà di comprensione, come me del resto, visto che ad oggi nonostante i suoi proclami, non ho capito cosa vuole.
Chiarezza Sindaco, chiarezza. Mi dia l’opportunità di contattarla e forse, non ci troveremo d’accordo sul raddoppio ma, sarà l’occasione giusta per offrirle un gelato. Io non lo mangerò, sono a dieta e così lei non potrà pretendere di averne uno uguale al mio.
Questa volta, me ne dia atto, sono stato sintetico ma lei sicuramente ha ben compreso la domanda, non è vero?
UGUCCIONE

19/7/2016 - 22:01

AUTORE:
GILDA DIOLAIUTI

I documenti di cui parlo, sono tutti pubblicati sul sito del Comune, nella sezione EVIDENZA, all'interno della cartella "Raddoppio....per chi vuol saperne di più". E come vede per dirlo, non mi sono nascosta dietro uno pseudonimo.

19/7/2016 - 15:27

AUTORE:
UGUCCIONE

Leggo ed ho letto, con il massimo interesse, tutto quanto dichiarato dalla Prima Cittadina nell’ultimo mese e, lo ammetto, sicuramente per mia colpa, per mia ignoranza, per mia incapacità di comprendere, alla fine della fiera, non ho capito cosa avrebbe voluto e vorrebbe dirci. Da un lato sostiene, e forse con ragione, che il problema, perché su questo è chiara, trattasi di problema, è stato causato da chi c’era prima, minoranza, maggioranza, uscieri, dirigenti, da chi vuole lei, non riveste importanza nel merito, oggi! Gli errori storici non sono, in questa Italia, mai figli di nessuno e, l’Amministrazione di Pieve, forse, è l’eccezione che conferma la regola. Ho detto Amministrazione ma, avrei dovuto dire Prima Cittadina visto che l’unica voce che si sente è quella della Prima Cittadina. Niente di male, gli altri, forse, non hanno niente da dire e quindi rispettiamo volentieri il loro religioso silenzio. Dall’altro lato sostiene che ciò che fu il peccato del predecessore oggi deve essere riparato. Siamo d’accordo! Si parla di documenti del 2010 firmati, non firmati, non c’è dato di saperlo. Prima Cittadina, ce li faccia vedere, li renda pubblici divulgandoli via stampa, sarebbe un gesto che le farebbe onore e, consentirebbe a noi di capire o, capire meglio. Ciò detto, per ritornare al “problema” causato da altri e ad oggi irrisolto, vorremmo capire qual è la strada della soluzione. Ne ha una? Quale? La città di Pieve, come del resto Montecatini è divisa in due dalla ferrovia e, l’unica cosa pensata da RFI è stata quella di ipotizzare su tutto il territorio dei sottopassi, non funzionali e pericolosi. Si ricorda le tre signore cinesi morte nell’auto a Prato? Erano in un sottopasso che si è allagato, non ci è bastato? Mi scusi ma lei per non ammettere un errore fatto nel passato vuole affogare tutta la Pieve? Vede Prima Cittadina, dire che Pieve vuole quello che ha Montecatini, mi appare un po’ infantile (senza offesa naturalmente e, non me ne voglia), è come quando due bambini bisticciamo perché uno vuole il gelato dell’altro perché gli sembra più buono e più grande ma, mi spiace deluderla, allo stato dell’arte Montecatini non ha niente, neanche un gelato. Niente di niente ma, l’Amministrazione Comunale di Montecatini ha dato mostra di grande responsabilità, magari un po’ tardiva e, con coraggio e determinazione, ha votato all’unanimità il “NO AL RADDOPPIO A RASO” e, la maggioranza in Consiglio, ha votato compatta per “IL RADDOPPIO IN SOPRAELEVATA” Questa è stata un’assunzione di responsabilità mica da poco. Risolto tutto e tutti contenti? No, purtroppo no, gli attori in scena sono molteplici e il Comune di Montecatini non è il primo nome sul cartellone ma, sullo stesso c’è. Il primo nome è RFI ed il secondo ma, di quasi ugual grandezza di carattere, la Regione Toscana. E’ con loro che il Comune di Montecatini dovrà dialogare, ma avrà argomenti per farlo, gli stessi argomenti che hanno spinto tutto il Consiglio a dire “NO AL RASO”. E’ vero che l’Amministrazione Comunale non ha potere decisionale in questa ingarbugliata storia, ha solo l’obbligo e la responsabilità di vigilare ma, una cosa è certa: rappresenta la città e cioè tutti i cittadini che gli hanno dato democraticamente delega. Su questo non si può discutere. Orbene, l’Amministrazione di Pieve cosa ha fatto, oltre chiedere di aver un gelato come quello di Montecatini? Ha preso una posizione netta? Prima cittadina, se mi è consentito e, se non lo è, “fa istess”, vorrei darle sommessamente un suggerimento: se pubblicamente lei dichiarasse alla città di Pieve, indipendentemente da chi ne è stato l’autore, che è stato commesso un errore e che la volontà sua, dell’Amministrazione e di tutto il Consiglio è quello di tentare di porvi rimedio, credo che oltre ad essere un atto di grande onestà, di rispetto per chi le ha dato il voto, otterrebbe non il perdono per una colpa non commessa per un atto scellerato, bensì la comprensione e il riconoscimento da parte dei cittadini della sua onestà intellettuale, volontà politica, di saggezza e lungimiranza. Quale miglior gesto di amore nei confronti della città e dei cittadini. Sarebbe risolutivo? Non so, non credo ma, getterebbe le basi per costruire, insieme alla città, un progetto alternativo coerente con la volontà di creare un paese, il paese di cui lei è Prima Cittadina, unito e non diviso in due, sul tavolo di RFI e del Granduca di Toscana. Il resto ai posteri. Non possiamo predire il futuro ma, se lei continuerà a cercare il gelato altrui senza prender posizione, si troverà con in mano un gelato sciolto e gocciolante. Lo mangi subito Prima Cittadina, lo mangi prima che si sciolga, è ancora in tempo ma, il tempo è tiranno. Questo è il tempo di costruire e non di distruggere, è il tempo delle sinergie e non delle divisioni, è il tempo del fare e non delle ciance. Lasci pure la minoranza su un altro binario ma, sul “NO AL RADDOPPIO A RASO”, non potranno correre su un binario diverso dal suo. Differentemente, si assumeranno la responsabilità di affossare la città e di lasciarla divisa da qui all’eternità. Se questo fosse, resistere, resistere, resistere!
Auguri Sindaco e auguri soprattutto ai suoi cittadini, ne hanno bisogno.
UGUCCIONE