Un progetto voluto dalla Società della salute, dal Comune e dalla cooperativa sociale Arkè: permettere a una decina di persone seguite dai servizi sociali di ritrovare la strada virtuosa dell’inclusione sociale. E al tempo stesso rilanciare una zona non troppo ben frequentata, almeno negli ultimi tempi, quella della Locanda Maggiore, meglio conosciuta come la Galleria di Montecatini.

Si chiama “Legno Lab”, il nuovo laboratorio: un’idea condivisa che è stata inaugurata ufficialmente con l’obiettivo di tradurre la manualità dei lavoretti e la creatività di certi prodotti in legno in progetti di lavoro di squadra della durata di un anno (composti da due gruppi di cinque persone) curati da Maurizio Federici e Riccardo Conti.
 
“Aprire il laboratorio qui non è stato casuale – ha detto il vicesindaco Ennio Rucco – quando si occupano spazi abbandonati si fa in modo di recuperare un’area che altrimenti può diventare preda di malintenzionati. E poi questa è una nuova occasione per una decina di persone che meritano di avere la possibilità di reinserimento nel tessuto sociale. Una doppia valenza di cui andare fieri, come Comune, ricordando l’importante lavoro nato in sinergia con Società della Salute e Cooperativa Arkè”.

L’inaugurazione è arrivata a fine pomeriggio, dopo il convegno dal titolo “Inclusione sociale attiva: esperienze e prospettive”, alla presenza, tra gli altri, di Lorena Paganelli, coordinatore sociale della Sds e di Pier Luigi Galligani, presidente Sds, di Stefano Lomi dell’Osservatorio Sociale della Regione Toscana e di Maria Cristina Brizzi, direttore della Caritas Diocesana.