Difendi Montecatini risponde duramente al comunicato stampa con il quale il Partito Democratico aveva attaccato il comitato.

“Apprendiamo dalla stampa che il Pd dopo aver bollato per mesi l’emergenza sicurezza come una ‘errata percezione da parte dei cittadini’ adesso abbia finalmente deciso di cominciare a occuparsene. Peccato che si tratti solo di inutili dichiarazioni d’intenti che vengono ciclicamente rinnovate senza mai sfociare in niente di concreto. D’altronde la realtà dei fatti parla chiaro, quasi quotidianamente leggiamo sulla cronaca locale episodi di violenza, criminalità e degrado urbano.

Il Pd sostiene che le proposte del comitato siano ‘già state affrontate dall’amministrazione’ e ‘facciano parte del programma del Partito Democratico’. Attendiamo quindi in tempi rapidi un’ordinanza per il blocco delle licenze ai negozi etnici, misura già messa in atto da altri comuni toscani amministrati dal centrosinistra come Firenze e Prato, altrimenti di quali proposte parlano?

I cittadini di Montecatini però non sono stupidi e capiscono bene chi si impegna per cercare di trovare soluzioni ai problemi e chi invece cerca solo di gettare fumo negli occhi per conservare la poltrona. Non a caso il comitato ‘Difendi Montecatini’ ha portato oltre 100 persone in corteo per la città mentre alle rare iniziative pubbliche del Pd, come ‘Italia Coraggio’ nel dicembre scorso, erano presenti giusto quattro gatti”.

Sull'argomento interviene anche Giuseppe Fiore.

"Il Comune è, da tempo, afasico e sotto apparente tutela del partito di maggioranza. E' democraticamente inquietante che un'istituzione democratica paia ostaggio del suo maggiore azionista anche se ormai è nota, ad altri livelli, la frequente "contiguità" tra Pd, azionisti e istituzioni

In una tale situazione non stupisce invece che il Pd termale riveli il suo vero volto. Quello di chi, presumendosi culturalmente egemonico, oggi come sempre, si arroga il diritto di dispensare dubbie "patenti di democraticità" al solo scopo di potersi scegliere gli interlocutori più accomodanti. Come non stupisce che la "sortita democratica termale", un po' bieca e vagamente intimidatoria, appaia proprio nel Giorno del ricordo dei Martiri delle foibe.

Quanto al merito poi la "volante rossa" locale non trova di meglio che argomentare con: punti programmatici, accordi quadro, progetti, sopralluoghi, incontri, valutazioni, riflessioni: il tutto per di più sempre coniugato al futuro.

Ormai è venuto il momento di dire: basta chiacchiere, siete al governo da 7 anni e Montecatini è sempre più all'onore della cronaca nera, quella sì!

Se poi, come sostenete, molti dei punti del documento del comitato Difendi Montecatini fanno parte del vostro programma,  dopo più di un lustro, non vi resta che realizzarli, lungi da noi una guerra di primogenitura.

Anche qui però il Pd è strano, si preoccupa di chi abbia la paternità di una proposta a Montecatini proprio nei giorni in cui, a Roma, si batte contro la paternità biologica degli esseri umani: mah!".