MONSUMMANO - Il presidente del consiglio comunale Libero Roviezzo risponde al M5S.

"Come prima cosa vorrei ringraziare il M5S per avermi dato questa opportunità di spiegare cosa è realmente successo sabato scorso in consiglio comunale. Ho evitato di farlo la mattina stessa non rispondendo alle accuse mosse dal consigliere pentastellato per evitargli una "figuretta" davanti ai cittadini e davanti alle altre forze politiche presenti, ma lo farò qui di seguito.

Trovo simpatico leggere che la sinistra sia morta, dimenticando che la sinistra governa in quasi tutto il territorio nazionale e all'ultima tornata elettorale per le Europee ha ottenuto il 41% dei consensi, trovo simpatico leggere che la maggioranza in consiglio abbia votato "contro" il sindaco e il presidente, ma forse il M5S non conosce la differenza tra votare diversamente e il votare "contro".

Certo è vero che per loro votare diversamente è un optional, pena l'esclusione dal Movimento, mentre nel Pd è concesso. Questa forse la più grande prova di democrazia che il Pd ha espresso sabato mattina durante l'assise. La maggioranza e la minoranza hanno votato a favore di una sospensione del consiglio trasformandolo di fatto in un'assemblea pubblica.

Ecco, si, un errore il sottoscritto lo ha fatto ed è stato quello democratico di uscire per 5 minuti e fare in modo che i consiglieri potessero parlare tra loro mentre avrei dovuto fare il contrario facendo uscire i consiglieri per permettergli una riunione dove anche il consigliere Natali, che prima dichiara di essere a consiglio comunale sospeso e dopo invoca articoli di regolamento che niente hanno a che vedere con riunioni pubbliche, avrebbe potuto parlare.

In ultimo la mia contrarietà alla minoranza non la trovo riscontrabile sui verbali dato che questo comunicato è firmato da una sola forza politica di minoranza e dato che il capogruppo di Forza Italia ha chiesto espressamente scusa per l'atteggiamento avuto anche se fa parte della politica. 

Auguro al M5S, piuttosto di giocare con il mio nome, di trascorrere "natali" più felici per non arrivare a gennaio impreparati in consiglio comunale. Un consiglio al consigliere: il presidente lo si può cambiare, ma il regolamento per contestarlo deve prima saperlo".