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E finalmente l'ex assessore nullafacente per 5 anni (in Comune) e trombato alle ultime elezioni per manifesta incapacità di realizzare alcunché, è tornato alla sua grande passione: i social network. .....
PODISMO

L’undicesima edizione della Montanaro Trail, corsa in montagna su lunghe distanze organizzata dall’Ascd Silvano Fedi, sezione di San Marcello Pistoiese, torna come ogni metà settembre nel territorio di San Marcello Piteglio, con partenza e arrivo dal capoluogo.

BASKET

Fabo Herons Basket Montecatini e Basketball Club Lucca da questa stagione daranno vita ad una serie di collaborazioni dove sono previsti benefici anche per i tifosi delle due società.

PICKLEBALL

Si svolgerà nelle giornate 14 e 15 settembre presso Sport Village Toscana l'evento dal titolo 'Finale nazionale pickleball Msp Italia', alla sua prima edizione presso gli impianti sportivi di via del Bruceto Massa e Cozzile.

PODISMO

Poche gare nel weekend causa maltempo, ma la Silvano Fedi rimane sempre protagonista.

BASKET

Dopo una settimana di stop a causa di un leggero stiramento, Elijah Childs è tornato a lavorare a tempo pieno col resto del gruppo dell’Estra Pistoia Basket 2000 in palestra, proprio nel momento del ritorno al PalaCarrara.

BASKET

A.S. Estra Pistoia Basket 2000 comunica, con particolare soddisfazione, che al termine della prima fase della campagna abbonamenti “Il più grande spettaHolo” che si è aperta lo scorso 24 agosto e conclusa sabato scorso, sono 1916 le tessere che sono state rinnovate dalla tifoseria biancorossa.

RALLY

Missione compiuta, a Casciana Terme, per Top Gear Team, dove i fratelli Davide e Andrea Giordano, portacolori dell’Acn forze di polizia, hanno finito al 10° posto assoluto aggiudicandosi di nuovo la classifica “over 55”.

BASKET

A.S. Estra Pistoia Basket 2000 comunica di aver firmato per il campionato in corso, con opzione per la stagione 2025/26, il playmaker italiano Alfredo Boglio che, fin dal primo giorno di allenamenti, era aggregato col resto della squadra.

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Sarà inaugurata sabato 14 settembre, alle 17 in biblioteca San Giorgio.

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Il Parco di Pinocchio di Collodi ospita la mostra di illustrazione “Pinocchio, le mille e 1 storia”.

Ferragosto nella valle
quanto caldo che mi assale.

La grande .....
IL MONDO IN TAVOLA
di Sissy Raffaelli

La ricetta di un'antica torta lucchese.

ZODIACO
di Sissy Raffaelli

Oroscopo di settembre

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L'agenzia formativa e per il lavoro Cescot Pistoia ricerca addetto/ .....
MONTECATINI
Quando Bartali salvava gli ebrei dall'olocausto: venerdì se ne parla alle Terme Excelsior

23/1/2013 - 11:13

Venerdì 25 gennaio (alle 9 alle Terme Excelsior), nell'ambito della "Giornata della Memoria", Angelina Magnotta presenterà il libro "Gino Bartali e la Shoah".

 

Dall’esperienza di formazione sulla Shoah, vissuta a Yad Vashem-Gerusalemme, come funzionaria dell’Ufficio scolastico regionale per la Toscana, in rappresentanza delle scuole toscane d’ogni ordine e grado, l’autrice ha tratto stimolo per la ricerca delle testimonianze relative ai salvati da Gino Bartali durante la persecuzione nazi-fascista.


Il fine di aprire un dossier Bartali a Yad Vashem, presso il Dipartimento dei Giusti, cosa che l’autrice ha fatto nel 2006, è quello del riconoscimento del Campione quale "Giusto tra le Nazioni", per aver dato un contributo fondamentale al salvataggio di tanti ebrei perseguitati dall’odio razziale.


Il libro infatti ripercorre l’iter per il riconoscimento di Bartali come Giusto, iter iniziato con l’invito rivolto dalle autorità di Yad Vashem anche all’autrice, come ai 19 rappresentanti delle altre regioni italiane, di cercare i Giusti d’Italia, una volta tornati in patria, in considerazione della enorme disparità tra i circa trentamila ebrei salvati, a fronte delle poche centinaia di salvatori italiani riconosciuti.


Nasce da qui l’impegno volto, a Firenze, nelle valli fiorentine e nelle città toscane, a contattare i familiari del salvatore Bartali e i familiari o le persone informate delle vicende dei salvati, cosa che via via ha trasformato la narratrice delle vicende in testimone delle stesse, alcune delle quali veramente toccanti.


Ne deriva la narrazione di storie personali e familiari che hanno sfiorato il dramma, come quelle, già note ma quasi cadute nell’oblio, della famiglia Frankenthal, e quelle da poco emerse dei Goldenberg e di Giulia Donati, tutti salvati per l’aiuto dato loro dal campione. Solo pochi nomi recuperati dal numero degli 800 salvati ai quali il grande Gino consegnò i “falsi documenti, ma salvifici”, aiutandoli a proseguire i loro progetti di vita.

 

Nel corso delle ricerche fatte dall’autrice sono emerse altre storie individuali e familiari di persone che non hanno avuto la medesima fortuna: le loro vite si sono purtroppo scontrate col dramma che le ha spezzato, come è accaduto alla famiglia D’Angeli di Montecatini, alla famiglia Siebzhener di Firenze e anche a una famiglia ebreo-boema di cui sembra che nessuno sappia neppure il nome, ma alla quale si deve l’invenzione della cialda di Montecatini.


Seguendo il filo della ricostruzione di tali vicende, pare emergere con naturalezza tutta la passione del salvatore Bartali, la sua fede e la sua semplicità nel donare “con la follia dei santi”, cosa che i più non si sarebbero aspettata da un uomo solo apparentemente ruvido. Così, anche se su gradazione diversa, emerge la passione forte e semplice per esempio del figlio di un salvato, la sua orgogliosa fiorentinità per  aver respirato “l’aria di Firenze”, l’aria di Bartali, nel cui mito è cresciuto fin da piccolo, quel Bartali che gli ha riportato a casa il padre, motivo per il quale si sente quasi fratello del figlio del campione.


Da Yad Vashem chiedono il libro, così dalla comunità ebraica di Firenze e di altre città, da molte scuole, da associazioni e singole persone di cultura, interessate alla figura di Bartali non solo quale campione di ciclismo. A settembre 2013 partirà da Firenze il Campionato Mondiale di ciclismo del 2013: in quell’occasione il libro permetterà di ricordare Bartali, del quale si approssima il centenario della nascita, anche nella sua grandezza umana.


Bartali campione di umanità, che ha messo al servizio del bene le sue straordinarie doti atletiche, rischiando la sua stessa vita, merita di essere conosciuto anche per tale sua grandezza e merita di essere riconosciuto come Giusto.


La speranza che ha animato la scrittura del libro è appunto che esso possa divulgare l’umanità del campione e specialmente che possa portare un contributo al riconoscimento di Bartali Giusto, quel Bartali che ancora non ha tagliato il traguardo di Gerusalemme.



 
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