Sabato, nella sala “Progresso” di Larciano, si è svolta, la 55° assemblea provinciale Avis; erano presenti fra gli altri: il Prefetto di Pistoia Mauro Lubatti, Antonio Pappalardo sindaco di Larciano, Adriana Tognaccini direttore dell’U.O. di immunoematologia dell’USL 3, Linda Rossi responsabile del Centro trasfusionale di Pescia, Eleonora Bartolini dell’Avis Toscana, Il presidente del Cesvot di Pistoia Marcello Magrini, medici e associazioni legate al mondo della donazione, oltre naturalmente ai delegati associativi rappresentanti degli oltre seimilaseicento donatori di sangue di tutta la provincia. Il presidente provinciale dell'Avis, Viviano Tuci, fa un resoconto della serata.

"L’ampio dibattito prolungatosi per tutto il pomeriggio ha permesso ai delegati di affrontare le problematiche legate al continuo aumento dei consumi che le strutture ospedaliere toscane richiedono. Esaminando i dati Avis del 2011 con il precedente anno, le donazioni di sangue, sono aumentate di 167 unità, quelle di plasma sono aumentate di 519, per un aumento totale di 687 donazioni, pari al 6,5%. I suddetti dati, ripeto, si riferiscono ai soli donatori Avis.
Prendiamo invece l'intera attività dei centri trasfusionali del nostro territorio. Le sacche raccolte sono state: +1015 del 2010, con un aumento in percentuale del 6,6%. Dobbiamo ringraziare le iniziative del Plasma day capitanate dall’Avis della Montagna Pistoiese seguita da Quarrata; queste hanno continuato a dare buoni risultati nel numero delle donazioni di plasma; forse non tanto quanto aumento dei donatori, ma sicuramente ha contribuito a migliorare i rapporti con questi, sfruttando al meglio gli orari di permanenza delle aperture. Non a caso proprio per questo la regione non ci chiede incrementi nelle donazioni di plasma ma solo di sangue +4% e multicomponent 3%. E’ un’iniziativa da continuare anche nei centri di prelievo che non hanno provveduto a farlo. 

I donatori attivi Avis, nel 2011, sono aumentati di 204 unità, ma come detto, mai ritenersi soddisfatti completamente del lavoro se guardiamo a ciò che accade nelle altre province toscane. Ricordiamo che ogni anno non ci sono solo i nuovi donatori ma anche tutti quelli che cessano di donare, per età per motivi di salute che quest’anno sono stati oltre 140. Un altro dato indubbiamente interessante da evidenziare è il rapporto statistico uomini/donne che quest’anno è così composto: 4055 uomini e 1921 donne, pari al 32% sul totale. Una significativa crescita. Ma anche un altro dato promozionale su cui lavorare in particolare nei comuni più grandi. Una significativa crescita. Un altro dato promozionale su cui lavorare in particolare nei comuni più grandi. 

Da questa assemblea ne è scaturito quindi che l’associazione, con l’aiuto dei media, dovrà assumersi l’onere di informare i cittadini che il bisogno di sangue per trasfusione non è qualcosa che serve o servirà ad non ben identificati ignoti cittadini ma bensì coinvolge anche tutti noi, i nostri amici, i nostri parenti, anche quelli più cari. Quindi l’appello dell’Avis era e rimane “Pistoiesi svegliamoci” rendiamoci conto che è interesse di tutti raggiungere l’autosufficienza di sangue per trasfusioni per permettere anche la realizzazione di quei medicinali, derivati dal sangue, necessari per molte malattie alcune delle quali molto comuni. 

Al momento non ci facciamo illudere da miraggi di sangue artificiale, sono notizie lodevolmente utili per ottenere giusti finanziamenti per la ricerca, ma notevolmente pericolosi perché possono illudere che donare il sangue non serva più. Un per particolare ringraziamento e stato rivolto ad un amico, un compagno di tante avventure Avisine e che ci ha lasciato in questo ultimo anno. una figura che ha fatto di Avis la sua bandiera per tutta la vita, diffondendola in tutta la Valdinievole si tratto di Gino Incerpi già presidente di Avis Pescia".