Si è confermato all’altezza delle aspettative, il ritorno di Simone Baroncelli nel Campionato Italiano Rally Terra.
In una giornata estiva numerosi podisti si sono dati battaglia su un percorso non certo facile per conquistare la vittoria nella edizione 2022 de "Una corsa geniale da Pinocchio a Leonardo’’.
Finisce 76-60 con un monumentale Rasio da 25 punti.
Asd Bioacqua Av Le Case ringraziando Walter Cerofolini e Gaetano Concialdi per il lavoro svolto nell’ultima stagione.
Nonostante una partita di grande attenzione difensiva la Nico Basket non riesce nell’impresa di sbancare il Pala Zauli e viene sconfitta da Battipaglia col punteggio di 57-45.
Pieve a Nievole si rifà dello scivolone in terra sarda, si aggiudica soffrendo il derby con Cortona, e si riporta a -1 dalla capolista Giorgione 3villese, fermata sul pareggio dalla Rinascita.
E' il momento delle semifinali playoff in C Gold: per Gema Montecatini l'avversaria è la Pallacanestro Dragons Prato, che ha eliminiato Spezia in gara3 dei quarti, vincendo nettamente sul suo campo la partita decisiva.
Un’irresistibile Lucia Poli, che cambia personaggi e look prendendo a prestito da Stefano Benni i testi di strepitosi, gustosissimi assoli, accompagna un fine drammaturgo come Angelo Savelli in questo tributo allo sbeffeggiatissimo Cuore di De Amicis, riletto con ironia sarcastica e ammiccante e con goduriosa ferocia satirica ma anche, in fondo, con sottile nostalgia...
Una perlustrazione disincantata e divertente tra banchi e cattedre della scuola italiana di ieri e di oggi; una delle produzioni più importanti nate in occasione dei 150° anniversario dell'Unità d'Italia che sarebbe doveroso far vedere a studenti e professori.
In una giornata di maggio del 1923, a Torino, Enrico Bottini e Carlo Nobis, due ex alunni della scuola elementare Baretti, s’incontrano ad un allenamento di scherma. I due si riconoscono e, anche se controvoglia, finiscono per abbandonarsi ad una colorita rimpatriata nella loro infanzia scolastica, mentre in scena si materializzano i fantasmi dell’opprimente madre di Enrico e della patetica maestrina dalla penna rossa.Ma la distanza da quei giorni permette ora ai due uomini di mescolare il naturale rimpianto per la gioventù passata con uno sguardo critico verso il buonismo ed il moralismo di quella scuola; sguardo che riprende le impertinenti critiche già mosse da Umberto Eco al libro di De Amicis e che ci mostra la trasformazione della retorica dei valori fondanti della neonata Italia unita in retorica bellicista dell’Italia fascista.Dieci riforme più tardi, la scuola italiana dell’autonomia, del federalismo, della globalizzazione, ha rinunciato ad ogni immagine unificante e ad ogni missione formativa nazionale. Sulla scena assistiamo allora, grazie anche al contributo della pungente penna di Stefano Benni, alla comica esibizione, quasi cabarettistica, di una serie di buffi presidi, funzionari e professori impegnati in un disperato sperimentalismo permanente.
E intanto gli alunni cercano rifugio da questo caos surreale chi nel cinismo giovanilistico e chi in uno strategico autismo. Dopo aver oscillato tra comicità, parodia e satira, lo spettacolo si conclude delicatamente con le note di Paisiello e le parole di Pasolini.