L'ex sindaco Giuliano Profili ci invia questa lettera che volentieri pubblichiamo.

"Sono stato spinto a fare questa lettera, dalle notizie che già dalla mattinata di ieri circolavano su Internet, sulla stampa, relative alla dura lettera che il sindaco di  Adro (BS) ha scritto al Presidente della Repubblica, una lettera offensiva nei toni, priva nel contenuto di interesse pubblico, piena di livore, per aver nominato Cavaliere non lui, ma colui che con un gesto umanitario sopperì al debito che alcune famiglie in un momento di difficoltà economica,  avevano  maturato con il Comune  ente erogatore del servizio mensa, che quel sindaco invece  intendeva sospendere il servizio erogato lasciando i bambini senza pasto.
Sarebbe stato il gesto che il ricco imprenditore come volgarmente lo definisce il sindaco, che saldando il debito 10.000  euro, avrebbe impedito di non sospendere il servizio per i bambini che usavano quella mensa, evitando che quei bambini fossero usati come scudi umani, come invece il sindaco intendeva dimostrare non solo, ai suoi amministrati ma all’intera Italia, senza scrupoli di qualsiasi genere,  morali, materiali, egoistici, razzisti, leghisti, che farebbero vergognare qualsiasi persona di buon senso, di fronte ad un dramma, da inquadrare invece  nella miseria, nelle difficili situazioni che tante famiglie di  extracomunitarie   vivano sulla propria pelle.
Dimenticando che la comunità che sta amministrando, appartiene ad un area geografica del Nord, da sempre  zona di emigrazione, abitata da persone  che con la loro umiltà ed  onestà di  lavoratori, hanno contribuito a tenere alto il nome dell’Italia nel Mondo.
Basterebbe questo fatto, (per fortuna   circoscritto solo a quel Comune) a farci davvero vergognare, indignare, per aver  affidato in alcune situazioni, il governo di  Comunità a persone prive dei valori, di solidarietà, accoglienza e generosità.
Con un’altra  pensata leghista, dopo quella della costruzione di  una  Scuola   tutta stile Padano/Leghista,convinto, di richiamare ancora una volta  su di se, l’attenzione degli italiani  con  questo odioso fatto, si è permesso di scrivere una lettera offensiva, volgare, al Presidente della Repubblica, colpevole, secondo il suo  modo di pensare, di aver consegnato  ad un cittadino che aveva compiuto un gesto umanitario, un onorevole  riconoscimento.
Ritengo questo, un fatto grave che non può essere liquidato come un fatto di cronaca, un gesto compiuto da una mente offuscata , o peggio ancora un modo di ragionare assai diffuso, NO questi episodi si inquadrano, nel clima difficile che il nostro paese sta attraversando, con l’aggravante , che forze politiche di Governo, prive di valori umanitari stanno cavalcando, facendo dell’anti politica, del qualunquismo, della differenza di razza, il proprio cavallo di battaglia.
Per fortuna che in Toscana questi fenomeni non sono conosciuti, la nostra generosità, il nostro altruismo, che in ogni tragedia ci distingue, risale ai tempi della via Francigena,  quando in ogni paese si costruivano luoghi di ospitalità  e cura per i passanti bisognosi.
Questo è stato il terreno dove a germogliato, più che altrove  compreso Adro,  il seme della democrazia, della tolleranza, della civile convivenza, questi sono stati i valori diffusi, da  chi è stato chiamato a rappresentare i cittadini in tutte le sue istanze.
Anche per questo come cittadino italiano, profondamente democratico,  mi sento offeso da simili gesti, auspicando che  anche con  messaggi come questo,  si apra una proficua  discussione fra forze politiche, economiche, sociali, sindacali,  cittadini, approfittando anche del giornale online  Valdinievole Oggi che mette a disposizione di tutti uno spazio, per il pronunciamento ed il pensiero di ognuno di noi.
Spero che anche i sindaci della Valdinievole, di fronte ad un simile gesto,  dopo averci riflettuto  non si rinchiudano in un dannoso silenzio, ma trovino la forza, il tempo di pronunciarsi pubblicamente, facendo conoscere più da vicino il loro pensiero, su comportamenti di colleghi Sindaci  che offendendo  il Presidente della Repubblica, di fatto offendano tutti noi , tutte le coscienze democratiche di questo paese, prendono le distanze disociandosi da simili comportamenti".