Remo Marchioni, presidente dell’Atletica Pistoia, classe di ferro 1935, e i suoi compagni Azzurri non finiscono di mietere allori.
Il 2023 non sarà un anno qualunque per la Ferrucci Libertas.
Un risultato che sposta l’asticella degli obiettivi prefissati per questa stagione sportiva.
Ennesima sfida fra Gioielleria Mancini e Fides Livorno che nelle ultime due stagioni hanno incrociato la loro strada per ben sette volte. Sfida che riporta i monsummanesi ai dolci ricordi della cavalcata promozione dello scorso anno.
Ancora una trasferta di quelle da "quartieri alti" per Gema dopo quella di Livorno sponda Pielle di 15 giorni fa: domenica alle 18 i rossoblu saranno di scena al Pala Tenda di Piombino per sfidare una delle pretendenti ai primi quattro posti in classifica, una battaglia che offre la possibilità di giocarsi i playoff per la promozione in A2.
Sarà ancora una stagione sportiva di ampio respiro, quella messa in programma da Dimensione Corse.
Domenica scorsa a Calenzano si è disputata la coppa toscana di karate Fijlkam dedicata interamente alle categorie giovanili.
Saranno le strade del Campionato italiano assoluto rally ad ambientare la programmazione sportiva di Gianandrea Pisani, pilota portacolori della scuderia pistoiese Jolly Racing Team.
Da pochi giorni è in vendita il nuovo romanzo di Sandro Bonaccorsi.
L'artista piega il rigore dei linguaggi astratti al sentimento della natura.
Un 21enne tunisino è morto dopo una sparatoria con la polizia stradale, al termine di un inseguimento partito dalla corsia sud dell’A15 e terminato poco dopo vicino al casello di Sarzana. Una tragedia sulla quale aleggiano due grossi misteri: il numero di componenti della banda intercettata dalla stradale durante un normale controllo e la presenza di armi a bordo dell’auto coinvolta nell’inseguimento.
Due divergenze non da poco tra la ricostruzione fatta dagli inquirenti e la testimonianza resa dalle due persone arrestate nel corso dell’interrogatorio dal magistrato. Queste ultime, Marco Barbato 41 anni di Pescia e Fazaa Bougerra tunisino 22enne, sostengono di essere stati solo in tre e di non aver portato armi a bordo dell’auto, ma solo droga, lanciata fuori dal finestrino quando la pattuglia della stradale li aveva ormai fermati. Diversa la ricostruzione fatta dagli agenti della squadra mobile, secondo i quali i malviventi erano quattro e uno è in fuga nelle campagne intorno a Sarzana. E non c’è traccia della pistola dalla quale sarebbe partito il colpo indirizzato verso gli agenti, che dicono che l'arma è rimasta in mano al fuggiasco.
Di certo, invece, è che per ora ci sono sette colpi: quello che ha ucciso il giovane tunisino Karim Azoz, un altro andato a vuoto e i cinque esplosi in aria da un secondo agente a scopo intimidatorio.
Il pesciatino Barbato non aveva precedenti penali e si limitava ad accompagnare i tre (o due) tunisini nel loro viaggio da «corrieri della droga» fra Milano e la Toscana.