La lotta al lavoro nero in provincia di Pistoia si arricchisce di un ulteriore importante risultato.

Pianificata dalla Direzione provinciale del lavoro di Pistoia e dal Comando Provinciale dei Carabinieri, è scattata alle ore 4,30 del mattino una massiccia operazione di contrasto al lavoro nero presso il mercato dei fiori di Pescia.

L'estensione dell’area sottoposta al controllo ha richiesto l’intervento congiunto di una ventina di ispettori del lavoro (quindici della Direzione provinciale del lavoro, quattro dell’Inps e uno dell’Inail) e di altrettanti uomini dell’Arma dei Carabinieri.

Coordinati sul campo dal Responsabile del Servizio ispezioni lavoro e dal Nucleo Carabinieri del lavoro e con il supporto operativo di numerose pattuglie dei Carabinieri delle Compagnie di Pistoia e di Montecatini, gli ispettori hanno esaminato la posizione di ben 39 ditte, vagliato la posizione di 73 lavoratori ed accertato, oltre a varie irregolarità minori, la presenza di ben 9 lavoratori completamente al “nero”. Sono quindi scattate le sanzioni per occupazione di lavoratori irregolari per cinque ditte e, per due di esse, la cui percentuale di lavoratori in nero è risultata superiore al 20% della forza lavoro, anche la sospensione dell’attività imprenditoriale.

Colpisce in particolare che le imprese oramai attingano per il lavoro nero non più solo nell’area degli extracomunitari, ma anche nell’ambito della manodopera locale e meridionale. Infatti, su nove lavoratori irregolari accertati, ben sei sono risultati essere italiani, di cui quattro toscani e due campani.