Consueto punto della situazione settimanale per quel che riguarda il Pistoia Basket Junior con tutte le squadre del settore giovanile biancorosso impegnate nei rispettivi campionati.
Grande weekend per i podisti della Silvano Fedi, con 4 vittorie ottenute nelle corse toscane.
Giugno sembra ancora lontano ma, in realtà, è dietro l’angolo. E per renderlo ancora più vicino si aprono le iscrizioni per partecipare al Pistoia Basket Project Camp 2025.
Palagiaccio Firenze Academy - Acqua dell'Elba Nico Basket 63-65
Fabo Herons Montecatini comunica di aver ingaggiato la guardia lituana Tautvydas Kupstas, 192 cm, nato il 14 febbraio 2000 a Kaunas, in Lituania.
Sconfitta molto pesante nella lotta salvezza per l’Estra Pistoia Basket 2000 che, nella 18° giornata di Lba, soccombe al PalaCarrara contro la Nutribullet Treviso per 84-90.
L’ultimo weekend di gennaio porta in dote una piacevole novità per il Pistoia Basket Junior.
Podisti della Silvano Fedi impegnati, questo weekend, quasi esclusivamente nella “Montecatini Half Marathon”, con buoni piazzamenti e un bello spirito di squadra.
La mostra è in partenza l'8 febbraio allo Spazio Zero, in via Forra di Castelnuovo.
Venerdì 7 febbraio ore 11, Sala Nardi, Provincia di Pistoia, "Nuovi percorsi tra passato e futuro".
Mercoledì 22 gennaio, alle ore 17,30, al Saloncino della musica, Palazzo de’ Rossi è in programma per Le parole di Hurbinek 2025 la lezione civile di David Bidussa “Razza. Ordine, gerarchia, società chiusa”. Ci sono due ambiti concettuali per affrontare il tema “razza”. Da una parte sta un profilo che riguarda il pensiero scientifico, dall’altra sta quello relativo al profilo culturale. Durante l’incontro ci si concentrerà sul secondo profilo.
“Razza” è una parola che tutti abbiamo in testa, ma che per “pudore” a lungo non è stata detta o richiamata. Nel tempo attuale quelle barriere perbene sono decisamente arretrate. Se ne dicono altre, che però hanno lo stesso valore di scambio: etnia, per esempio. Ma anche comunità o nazione sono venute assumendo significati, immagini, che un tempo, nella prima metà del Novecento ma in certi contesti anche oltre la prima metà del Novecento, erano riferiti all’immaginario definito dalla parola “razza”. Per certi aspetti quel processo non degenerativo, bensì generativo. È nel linguaggio generato dalla riflessione di Renan (1882) il termine nazione inizia ad abbandonare il campo dell’autonomia, per assumere quello di etnia. In quel processo che si compie a cavallo tra ‘800 e ’900 lentamente il lemma “razza” si afferma per stabilire identità di un gruppo a partire dal concetto di differenza. È il processo culturale che è tornato a caratterizzare il nostro tempo e a proporsi come linguaggio politico, indifferentemente dai luoghi. Vale in ciò che chiamiamo “Occidente” e in contesti che raduniamo nella categoria di “Terzo Mondo”. Vale nell’area che identifichiamo come “potenze capitalistiche”, come in quella dei “Brics”.
David Bidussa (1955) è uno storico sociale delle idee. Ha diretto la biblioteca della Fondazione Giangiacomo Feltrinelli (1989-2014) poi direttore editoriale di Fondazione Feltrinelli (2014-2018). Collabora a “Il domenicale – Il sole24 ore”; a www.doppiozero.com; www.glistatigenerali.com. È membro del Comitato Scientifico di “Passato e Presente “(Rai3). Ha pubblicato: Oltre il ghetto(con Amos Luzzatto e Gadi Luzzatto Voghera) (1992); Il sionismo politico (1993); Il mito del bravo italiano (1994); La France de Vichy (1997); La mentalità totalitaria (2002); L’idea sociale di sviluppo (2008) Dopo l’ultimo testimone (2009); I purissimi. I nuovi vecchi italiani di Beppe Grillo(2014); La misura del potere (2020); Siamo stati fascisti (con Giulia Albanese e Jacopo Perazzoli) (2020); Pensare stanca (2024). Ha curato: Lev D. Trockij, Europa e America, (1980); Emilio Sereni – Enzo Sereni, Politica ed utopia. Lettere 1926-1943 (2000); George Steiner, La nostalgia dell’assoluto (2000); Martin L. King (e altri), I have a dream (2006); Angelo Tasca, La nascita del fascismo (2006); Furio Jesi, L’accusa del sangue (2007); Le religioni e il mondo moderno. Vol. II. Ebraismo (2008); Leo Valiani tra storia e politica (2009); Goffredo Mameli, Fratelli d’Italia (2010); Antonio Gramsci, Odio gli indifferenti (2011); Giulio Bollati, L’Italiano (2011); Ruggiero Romano, L’economia concreta. Scritti di storia economica (2012); Jules Verne, Il giro del mondo in ottanta giorni (2014); Norberto Bobbio e Claudio Pavone, Sulla guerra civile (2015); Enzo Sereni, Le origini del fascismo italiano (2015); Zygmunt Bauman, Visti di uscita e biglietti di entrata (2015); Victor Serge, Da Lenin a Stalin (2017); Antonio Gramsci, La città futura (2017); Claudio Pavone, Gli uomini e la storia (2020); George Orwell, Millenovecentottantaquattro (2021); Victor Serge, La rivoluzione russa (2021); Carlo Levi, Scritti politici (2022); Benito Mussolini, Scritti e discorsi(2022).Le parole di Hurbinek, alla sua terza edizione, prosegue fino al 27 gennaio ed è un progetto ideato e curato da Massimo Bucciantini, realizzato da Fondazione Teatri di Pistoia, con il sostegno di Fondazione Caript, in collaborazione con Fondazione Uniser Pistoia, con il patrocinio del Comune di Pistoia, della Provincia di Pistoia e della Regione Toscana e con il contributo di Conad. Propone lezioni civili, laboratori nelle scuole, spettacoli ed è un percorso culturale dedicato al pensiero sull’Olocausto e alle sue vittime, costruito con l’idea di tenersi lontani da commemorazioni rituali che rischiano di occultare invece che porre l’accento sull’oggetto e il valore della memoria. Un’intensa settimana di eventi attorno al 27 gennaio, le “giornate della memoria” consentiranno di riflettere su una delle più grandi tragedie della contemporaneità e di farlo insieme, in una comunità capace di esercitare così il suo diritto alla conoscenza e al confronto.
La prevendita dei biglietti per gli spettacoli de Le parole di Hurbinek (€ 6) è aperta dall’11 gennaio. Molti degli eventi saranno a ingresso libero. Dettagli sul programma e aggiornamenti su www.leparoledihurbinek.it