Valdinievole OGGI La Voce di Pistoia
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E finalmente l'ex assessore nullafacente per 5 anni (in Comune) e trombato alle ultime elezioni per manifesta incapacità di realizzare alcunché, è tornato alla sua grande passione: i social network. .....
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Super fine settimana per i podisti della Silvano Fedi, fatto di 6 affermazioni che portano la quota stagionale al ragguardevole numero di 112.

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Tutto troppo facile verrebbe da dire. Però, per arrivare a un risultato del genere, c’è bisogno di mettere a segno una prestazione che vada vicino alla perfezione.

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A.S. Estra Pistoia Basket 2000 comunica che, alla luce della riapertura straordinaria della campagna abbonamenti 2024/25 “Il più grande Spettaholo” della scorsa settimana, il nuovo dato aggiornato delle tessere staccate per il campionato in corso è di 2356.

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350 podisti di cui 200 camminatori hanno dato vita all’edizione numero quarantatre dell’Attraverso il verde dei vivai pistoiesi, richiamati anche dal precorso green e per l’offerta a sorteggio alla fine della gara delle piante offerte da i vivaisti locali.

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Una vittoria vietata ai deboli di cuore quella conquistata dall’Estra Pistoia al PalaRadi di Cremona nella terza giornata di Lba 2024/25.

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In questi giorni ha preso il via anche il campionato Under15 Eccellenza che va ad aggiungersi agli altri dei più grandi già partiti precedentemente. Facciamo il consueto recap settimanale.

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E’ stato il colpo a effetto in casa Estra Pistoia Basket 2000 a pochi giorni dall’inizio della stagione 2024/25 di Lba e, domenica scorsa alla Unipol Arena di Bologna, ha fatto il suo debutto in maglia biancorossa contro la Virtus.

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Settimana di gare per una decina di runner della Silvano Fedi, con ottimi risultati ad allungare l’annata già super positiva del sodalizio biancorosso. 

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L'inaugurazione della mostra "Premio architettura Toscana" è in programma giovedì 17 ottobre.

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Raccontami un libro – Consigli di lettura di Valentina.

Ferragosto nella valle
quanto caldo che mi assale.

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Com'è cambiata la comunità in un secolo e mezzo
Uzzano, 150 anni

2/4/2011 - 12:20


Lo scorso 19 marzo, l’Amministrazione comunale di Uzzano ha voluto commemorare il 150° dell’Unità d’Italia con una seduta straordinaria del consiglio comunale, aperta ai ragazzi delle scuole, durante la quale si è inteso celebrare la classe dirigente uzzanese dal 1861 a oggi. Lo storico Cesare Bocci dell’Associazione "Gente di Valdinievole" ha tenuto una relazione sul tema e, di seguito, è stata inaugurata una targa, realizzata dall’artigiano concittadino Paolo Davini in collaborazione con la maestra Silvia Pagni, nella quale sono riportati i nomi dei sindaci e commissari prefettizi che si sono avvicendati alla guida del Comune. L’Amministrazione comunale ha poi voluto assegnare un attestato di benemerenza agli ex sindaci tuttora viventi e ai congiunti di coloro che non ci sono più, oltre che un riconoscimento alle associazioni di volontariato assistenziale, culturale, religioso presenti sul territorio.                                                                                                                                                                                 Uzzano è molto cambiato in centocinquant’anni. Un secolo e mezzo fa, era una comunità di circa 5000 abitanti, che si estendeva dall’altura dei Pianacci sino alle propaggini del Padule di Fucecchio, confinando a nord/ovest con Pescia, ad nord/est con Buggiano, a sud/est con Fucecchio, a sud/ovest con Montecarlo. La sede comunale era “fuori del Comune” dal 1773, a Pescia, presso il Palazzo Magnani al ponte del Duomo; nel 1890 circa, il municipio sarà trasferito a Palazzo Matteucci, a lato della Cattedrale, ove rimarrà sino al 1980, quando finalmente sarà riportato nel territorio uzzanese, a S. Lucia.

L’economia uzzanese era prevalentemente agricola, a vocazione olivicola, ortiva e viticola, il viaggiatore che si fosse trovato a percorrere la “Via Regia che da Pescia va a Pistoia” (odierna S.R. 435 “Lucchese”) si sarebbe imbattuto in una lunga sequela di poderi, appartenenti alle famiglie Di Grazia, Anzilotti, Gambarini, Fratini, Nucci, Bonazzi, nelle cui vicinanze sorgevano sovente stupende ville di campagna di proprietà delle medesime; tuttavia, non mancavano le prime industrie, nel settore cartario e laterizio, come le Cartiere Bonazzi e Livini al Botteghino (odierna frazione di Sant’Allucio), e laterizio, come la piccola Fornace Anzilotti al Botteghino,  le Fornaci Anzilotti e Cacini in località “Fornaci di Santa Lucia”, la Fornace “Pantanaio” al Molinaccio e di “Colle Mitoli” a Santa Lucia. Anni dopo, sarebbe sorto lo “Stabilimento bacologico Egisto Giusti” per la lavorazione del baco da seta, al Molinaccio; nel corso del ‘900, sorgeranno le Fornaci Cecchi, alle “Fornaci”, Pucci e Rossi a Santa Lucia.

 La classe dirigente non poteva che essere espressione di un tale assetto economico/sociale e, infatti, le prime amministrazioni erano composte in prevalenza da nobili e borghesi facoltosi. Sarà con l’allargamento del suffragio negli ’10 e, poi, con la nascita, pure sul territorio uzzanese, dei partiti politici “di massa”, cattolico e socialista, che sindaci, assessori e consiglieri cominceranno ad appartenere alla piccola borghesia e, dal secondo dopoguerra, al popolo.

 

 L’evento più traumatico degli ultimi centocinquant’anni a Uzzano è stato senza dubbio la separazione della frazione di Chiesina Uzzanese, nel 1963, che si costituì in comune autonomo. Oggi, Uzzano è un comune di quasi 6000 abitanti, con un territorio che dai Pianacci giunge sino al Forone, al confine con Chiesina Uzzanese. Ha vocazione prettamente residenziale, per quanto siano presenti sul territorio alcune importanti attività industriali e artigianali, un tessuto commerciale sano e ben organizzato, aziende florovivaistiche tenaci, nonostante la crisi pesante del settore e del mercato dei fiori di Pescia, cui i floricoltori uzzanesi fanno riferimento. La popolazione è concentrata prevalentemente nelle frazioni di Sant’Allucio, Santa Lucia e Forone, sebbene negli ultimi dieci/quindici anni si sia assistito a un ripopolamento del centro storico di Uzzano Castello della collina in genere, dove sono sorte attività agricole nel settore oleario “di qualità” e agriturismi. La scommessa di chi amministra il territorio di Uzzano, in verità con sempre minori risorse a disposizioni, è quella di forgiare una nuova generazione di cittadini che si sentano orgogliosi di far parte della loro comunità, consapevoli delle proprie radici e, quindi, aperti al nuovo e al diverso, in una società in continua trasformazione, nella quale i punti di riferimento tradizionali stanno venendo meno e vi è la necessità di aprire la mente e i cuori. 

Fonte: Alessandro Riccomi
 
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